Serie TV > I Cesaroni
Segui la storia  |       
Autore: PeppaPigandNow    25/05/2013    1 recensioni
Questa storia è incentrata sulla RudiXAlice,e in modo secondario sulla MarcoXEva diciamo che ho voluto un po' cambiare tutte le long fiction,infatti qui Rudi e Alice si troveranno mille problemi di fronte,per quanto riguarda Marco ed Eva,verranno un po' messi in secondo piano,ma ci sarà il tempo anche per loro.
Leggete la fanfiction,vi sorprenderà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ormai era inutile per quanto avesse cercato di capire,per quanto avesse cercato un altra soluzione,non si capacitava di come le persone che considerava importanti le avessero fatto questo.
Non sapeva che fare,era sperduta senza alcun punto di riferimento,se qualcosa le turbava,lei sapeva che poteva contare su queste due persone,ma adesso non sapeva più nulla.
Si sentiva illusa dalle parole di lui,si sentiva offesa da come fossero scesi cosi in basso.
Era da una settimana che Rudi non si comportava più in  modo naturale,era da una settimana che Rudi sembrava strano e inquietante.All'inizio tutto ciò' si riconduceva al fatto che forse Rudi era preoccupato per via dei suoi genitori,successivamente capì che non era così.
Era come se qualcosa lo bloccasse,come se insieme a lei non si sentiva più lui,come se avesse un grande peso,una cosa da nascondere.
Lei lo aveva intuito ma ancora  non sapeva cosa,o almeno non la sapeva fino a quando un giorno non passò per la camera dei ragazzi.
"è strano per me dirlo,e so che non sarai abituata a questo tipo di Rudi,ma ho un peso,un peso che non posso portare per sempre".
Cosi cominciò Rudi,subito lei fu attratta dalle parole del ragazzo e se ben sapeva che origliare era una cosa sbagliata,lei voleva capire cos'era quel peso,lo voleva con tutta se stessa.Non sapeva con chi stava parlando lui,le sue parole erano flebili,cosi deboli che riusciva a sentirle appena,cominciò a farfugliare su altro,ma lei non capì,non poteva a quella distanza.Dopo pochi minuti di indecisione appoggiò un suo orecchio verso la legnosa porta e cominciò cosi a capire il discorso."Avevo pensato di andarmene di non vederti più,ma ciò mi è impossibile,perché ogni volta che ti vedo guardo nel tuo sorriso e leggo nei tuoi occhi,io non so come spiegarlo,e lo so che è difficile per noi e lo è anche per gli altri,perché io non credevo potesse succedere ma è successo e vorrei che tu mi capissi,che tu mi ammassi,vorrei starti accanto e consolarti nei momenti difficili vorrei esserci come tu ci sei per me,vorrei farlo sempre,non so come fai ma io insomma... Io ti amo,e so per certo che anche tu mi ami".Disse Rudi,la ragazza non capì,era possibile che Rudi stesse parlando da solo?
Purtroppo per lei non fu cosi,dopo pochi attimi arrivò anche una voce femminile.
" Aveva ragione tua madre,sotto conservi un gran cuore,Rudi".A pronunciare quelle parole fu la voce della sorella maggiore di Alice,Eva.
Alice a quel punto non sapeva che pensare,non riusciva a crederci,era impossibile,le sembrava di essere in uno dei suoi sogni folli.
"Io non c'è la faccio più a vivere cosi".Affermò il ragazzo in tono cupo,in che modo non poteva vivere?
"Rudi,ce la faremo,è il mondo che non ci capisce".Rispose la donna rassicurandolo.
Alice non capiva,perché dire quelle cose alla sorella,perché tutto d'un tratto,amava lei.Tutto quel tempo passato insieme,quel meraviglioso mese passato insieme che aveva significato?Niente.
Alice restò sconvolta pochi minuti davanti a quella porta,levò l'orecchio poggiato nel legno,e sentì dei singhiozzi.
Piangevano,che significava?Era un sogno.
Corse in bagno e si sciacquo la faccia,lo specchio rifletteva la sua immagine.
"Stai calma Alice,ci sarà una spiegazione,non puo' essere".Pensava guardando la sua immagine riflessa.
A tavola Alice aveva osservato ogni comportamento della sorella e di Rudi,sembravano più affiatati,effettivamente.
Volle sapere spiegazioni,ma come poteva?Non poteva piombarsi nella camera di uno dei due e dirglielo gridando,anche se avrebbe voluto.
La sera cosi conclusa la cena,si diresse su in mansarda,dalla sorella e da sua nipote.
"Ciao Ali".Disse allegramente Eva sistemando i suoi vecchi vestiti.
"Ciao...".Rispose cupamente Alice,cercando il modo di allacciare il discorso.
"Sai perché Rudi è cosi ultimamente?".Domandò inarcando le sopracciglie.
"Cosi come?".Rispose lei piegando un vecchio maglione.
"Non lo vedi strano?".Domandò ancora una volta Alice,avvicinandosi alla sorella.
"No,anzi ultimamente lo vedo più maturo".Rispose Eva alzando lo sguardo verso Alice.
"Quindi tutto bene?Tu come stai?".L'interrogò Alice,inarcando ancora una volta lo sguardo.
"Sto bene Ali,perché me lo chiedi?".Rispose Eva,non capendo a dove volesse arrivare la sorella.
"Niente,chiedevo solo se ti eri ripresa dopo Marco".Alice si senti un po' in colpa dopo aver fatto il suo nome,era scesa fin troppo in basso per avere le informazioni che desiderava,ma non poteva farne altrimenti.
"Rudi te l'ha detto?".Domandò la ragazza interrogativa.
"Detto cosa?".Rispose Alice,credendo di aver finalmente fatto centro.
"Che domani torna Marco".Rispose lei,una leggera tristezza l'avvolse.
"No,evidentemente Rudi preferisce non parlarmi più delle cose importanti".Rispose Alice sempre più confusa con una nota di disappunto.
"Non dire cosi Ali,Rudi ti vuole bene,farebbe qualsiasi cosa per te".Disse Eva guardando negl'occhi la sorella.
La ragazza non rispose aspettò che Eva levasse lo sguardo da lei per occuparsi dei vecchi indumenti e la guardò piegarli mentre usciva mormorando.
"Voi due potete ancora farcela,che stronza".
Scese di sotto,erano le dieci e qualche minuto,era ancora presto,ma il piano inferiore era semi-deserto,Mimmo era da Matilde,i genitori erano gia' a letto,ed Eva e Marta in mansarda.L'unico al piano di sotto era Rudi che guardava mesto la tv.
"Ciao Alice".Disse lui guardandola scendere frettolosamente.
"Sei uno stronzo".Disse guardando la sua faccia diventare perplessa.
"Che hai Sardina?".Domandò lui credendo che la ragazza stesse scherzando.
"So tutto,perché non me l'hai detto,perché mi hai illuso in questo mese".
"Ma che stai dicendo Alice?".Disse perplesso lui,guardando Alice in maniera sconvolta.
"Vai a fanculo Rudi".Rispose lei,gridando.
La ragazza cominciò cosi a correre verso la sua stanza emettendo dei piccoli singhiozzi,i genitori immersi nelle loro faccende non sentirono alcun rumore,l'unica ad avvertire quel rumore fu Eva.
"Ei,che c'è Ali?Mi dici che hai oggi,hai litigato con Rudi".Domandò la sorella avvicinandosi verso il suo letto.
"Sei una stronza,ti aspetti che Marco possa tornare da te dopo che sei stata sei mesi con Jean,l'hai tradito Eva,e ora hai tradito anche me e se sei qui a piangere è solo colpa tua".Disse francamente Alice.
"Hai ragione Alice,è solo colpa mia,ma non credi sia stato difficile anche per me?Non credi che tutte le notti in cui io piangevo lo facevo per lui,da quando sono tornata qui mi avete tutti giudicato in silenzio,tu sei l'unica che me l'ha detto in faccia,e ti ringrazio perché sono stata davvero una stronza,ma ormai non voglio pensarci più".Rispose Eva come se si fosse liberata da un peso.
Alice cominciò a singhiozzare,non poteva comportarsi cosi con la sorella,si sentiva in colpa,e si sarebbe sentita ancora più in colpa se avesse travisato tutto,cosi si fece accarezzare i capelli dalla sorella e si addormentò,non sapeva che pensare,era confusa ma le voleva bene.
Il giorno dopo,Alice si svegliò,ricordò alla perfezione il dialogo avvenuto tra lei e la sorella,ricordò alla perfezione quello che le aveva detto Rudi.
Si alzò di buon mattino,erano le otto appena,Rudi era ancora a ronfare nella sua stanza.
Scese al piano di sotto e trovò Giulio seduto a bere del caffè,la madre a cucinare e Cesare a mangiare i cornetti insieme a Mimmo e Matilde.
Sarebbe stato tutto normale se non fosse stato per la presenza di Marco,che nervosamente fissava l'orologio.
"Papà,io non c'è la faccio più ma quando arrivano queste sono le otto e stanno ancora di sopra".Disse nervosamente non badando al fatto che le aveva appellate queste.
"Stai calmo figliolo,stanno scendendo".Disse il padre mesto,sorseggiando il caffè.
"E ho capito e starei anche calmo se non fosse che fra un dieci minuti devo andare dalla nonna di Maya".Rispose il ragazzo continuando a metter fretta.
"Ma questa vecchia potrà anche aspettare,no?".Disse scherzosamente il padre,evidentemente non gradiva molto la famiglia di Maya.
Marco guardò il padre inarcando il sopracciglio con tono innervosito.Non sembrava apprezzare l'umorismo del padre.
"Sentite mentre aspetto vado un attimo in bagno".Disse Marco,incamminandosi verso il piano superiore.
"Certo che questo ragazzino è nervoso,mi sa che in Lussemburgo bene troppo caffè".Disse Lucia girandosi verso l'unità famigliare.
"Eh sai com'è il Lussemburgo me pa' che sta vicino all'Olanda".Disse Cesare provocando una risata nel gruppo famiglia.
Il ragazzo cominciò cosi ad avviarsi vero il bagno accanto alla sua vecchia camera,mentre saliva le scale però vide Alice.
"Ciao Marco".Disse Alice,un po' assonnata.
"Ciao Alice,tua sorella è ancora su?".Domandò lui,in tono però più calmo rispetto a quello precedentemente usato.
"Beh,penso di si,veramente io e lei ultimamente non ci parliamo molto".Disse franca Alice,ancora arrabbiata per ieri.
"Perché?Che è successo?".Domandò Marco,in tono interrogatorio.
La ragazza lo guardò negl'occhi,il ragazzo capì che era una cosa importante.Alice comincio a balbettare ma il giovane non disse niente la guardò facendola continuare.
"Io penso che Rudi ed Eva stiano insieme".Disse secca lui,balbettando prima qualcosa su di lei e Rudi.
Il ragazzo guardò Alice confuso,sembrava quasi imbambolato,non era possibile.
"C'è tu mi stai dicendo che Rudi ed Eva stanno insieme,no guarda non è possibile".Disse lui accennando un sorriso quasi ebete.
"Anch'io credevo che non era possibile,ma io gli ho visti,beh gli ho sentiti,si dicevano che si amavano".Rispose Alice sconvolta guardando il fratello.
"Stai dicendo sul serio?".Domandò Marco mettendo da parte il sorriso ebete.
Il ragazzo stese ancora imbambolato davanti alla ragazza,lei annui poi lui cominciò ad uscire dallo stato di trans.
"Dove sta Rudi ora?".Domandò il giovane cominciando ad accusare un certo nervosismo.
"Dorme,perché?".Rispose la giovane guardando le movenze del fratello.
Marco si fermò ancora,entro di nuovo nello stato di trans,ma questa volta ne usci dopo pochi minuti,aveva la sua solita faccia spaesata,fece uno scatto per dirigersi da Rudi ma  fu fermato prima.
"Papa'".Disse la voce di sua figlia Marta correndo verso di lui.
"Ciao tesoro".Disse Marco abbranciando la piccola.
"Papà,papà dove mi porti?".Domandò lei una volta salita in braccio al suo papà.
"Ora,andiamo nel castello di una principessa,ma dov'è la mamma?".Chiese Marco alla figlia.
"La mamma è con zio Dudi".Disse lei non sapendo però pronunciare bene la parola Rudi.
"Come Rudi,non sta dormendo?".Domandò perplesso Marco guardando Marta.
"No è arrivato da noi e mi ha aiutato a vestire,ti piacciono le scarpette,me le ha messe Dudi".Disse la piccola stroncando un po' le parole.
"Si,belle...".Disse Marco pensieroso.
"Andiamo papà?".Chiese Marta al padre.
"Si,andiamo dai scendiamo".Rispose il padre mettendo giù la piccola Marta.
I due fecero le scale e uscirono frettolosamente,Marco era più nervoso del solito,Alice invece era  scesa di sotto per consumare la colazione.Mezzora dopo scesero anche Rudi ed Eva.Lei non lo degnò di uno sguardo,la tensione era visibile nei loro volti.Alle nove in punto,la casa si era svuotata,Mimmo e Matilde accompagnati da Giulio e Cesare andarono insieme a lezioni di nuoto,Lucia uscì a far compere insieme ad Eva,che poteva godersi  poche ore di svago non dovendo occuparsi di Marta.In casa Cesaroni restarono solo Rudi e Alice.
"Allora sardina,mi spieghi cosa avevi ieri?Sono andato anche a parlare con tua sorella,giuro di non averne capito niente".Domandò Rudi una volta rimasti soli.
"Rudi ti ho sentito ieri,ti ho sentito dire ad Eva che l'amavi".Disse Alice in tono adirato.
"Ma che stai dicendo?".Domandò il ragazzo confuso.
"Non mentirmi, l'ho sentito,cos'era quel peso che non volevi dirmi,eh Rudi?che amavi mia sorella,stronzi".Rispose Alice,arrabbiata.
"Il peso che non riuscivo a dirti era che,si...beh...Mi hanno offerto una borsa di studio,e cosi ho cominciato a pensare che se tu andrai a Firenze e io a Milano e che ci divideremo,e per me ok,io potrei anche rinunciare a tutto,ma non voglio che tu rinunci a tutto,cosi sono andato da Eva,perché loro questa fase l'hanno passata,volevo dei consigli".Rispose Rudi anche lui un po' arrabbiato con Alice.
"Beh,allora perché le dicevi ti amo?".Domandò di nuovo Alice in tono un po' più pacato.
"Quelle parole avrei dovuto dirtele a te,Alice io ti amo,e ti ho promesso che noi c'è la faremo,e quello beh,avrei dovuto dirti quello per convincerti".Rispose Rudi con dolcezza.
La ragazza si incamminò verso Rudi,il ragazzo la guardò e capì che forse la situazione si era ristabilita.La ragazza lo guardò però dopo poco preoccupata.
"Che c'è Ali,non mi credi?".Domandò Rudi credendo che fosse ancora arrabbiata.
"No,no ti credo,amore e che ho fatto un casino!".Rispose lei consapevole di quello che aveva fatto:aveva detto a Marco una grande cazzata.
_________________________________________________________________________________________
Bonjour,non so se l'ho scritto giusto,non ho mai fatto francese,comunque questo capitolo,non so perché me gusta x'D
Ha molti colpi di scena è poi l'evoluzione è interessante,e la mia io lettrice,diciamo,sarebbe quasi contenta di quello che è successo.
In ogni caso mi scuso con l'attesa,anche se minima,e vi do anche quest'altro capitolo.
Ps:Ho migliorato un po'  lo stile,perché quello di prima non mi piaceva granché.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Cesaroni / Vai alla pagina dell'autore: PeppaPigandNow