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Autore: evilqueen82    27/05/2013    2 recensioni
Sara Alyson Angels e Amanda Melody Rubens frequentano il penultimo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
La prima risiede nei Corvonero, è intelligente e studiosa , l'altra invece è una tassorosso impulsiva e un po' pasticciona.
Sarah pensa allo studio e finisce per una serie di rocambolesche circostanze nel mirino dell'interesse di Malfoy: il giovane Serpeverde che lei detesta non troppo cordialmente.
Mandy invece è innamorata senza speranza di Harry Potter che, tuttavia, sembra completamente ignorarne persino l'esistenza..
Tra complotti, bugie, incantesimi e gravi pericoli ,le vite dei quattro stanno per cambiare indissolubilmente e legarsi e cambiare per sempre.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Lezione di Erbologia: Amanda & Harry.


(Pov Harry)

Quella mattina Harry si alzò alla solita ora e, come di consueto, si strofinò la mano sulla sulla cicatrice, sbadigliando.

Si affrettò ad andare in bagno per farsi una doccia ed indossare la divisa scolastica, per poi scendere in Sala Grande.

La colazione fu particolarmente tesa: la sera prima Ron ed Hermione avevano avuto uno dei loro consueti e proverbiali litigi e si trovò a dover far da intermediario, prima di stancarsi e lasciarli soli a litigare mentre scendevano nelle serre.

Aspettò qualche minuto, ed entrò poco prima dell’insegnante che li mise al lavoro, in gruppo, su alcuni esemplari di piante carnivore.

Ron si era già sistemato allo stesso posto con Dean Thomas e Seamus Finnegan e Ernie McMillan; Hermione con Lavanda Brown, Calì Patil e Susan Habbot.

Si guardò attorno e scorse la giovane Rubens che era rimasta l’unica attorno al suo tavolo, essendo – prima del suo arrivo – in numero dispari.

Le si avvicinò e le sorrise.

Ti dispiace se lavoro con te?”. Domandò gentilmente.


(Pov Amanda)

Tsk se non c’è nessun altro”. Risposi con fare indolente.

Dentro di me urlavo dalla gioia ma sapevo che quello era Harry Potter, ovvero il ragazzo più famoso della scuola, e che molte altre ragazzine gli morivano dietro.

Non volevo essere come loro, l’ennesima ragazzina sfigata e/o impopolare, innamorata del sopravvissuto.

Quindi, con uno sforzo disumano, cercai di reprimere le emozioni che provavo per lui, comportandomi come se fossi stata con uno qualsiasi.

Accettai di lavorare con lui ma lo guardai appena, gli parlai solo lo stretto indispensabile ma esclusivamente sul compito che stavamo svolgendo.


(Pov Harry)

Inarcò le sopracciglia sentendosi vagamente a disagio per quella risposta scontrosa e perfettamente gratuita: ancora una volta quella ragazza, con cui non aveva mai scambiato una parola, lo sorprendeva per quell’atteggiamento scostante che sfiorava la maleducazione.

La guardò un poco interdetto ma prese a svolgere il compito dato dalla Sprite che fu abbastanza impegnativo da non obbligarli ad avere uno scambio di battute troppo frequente.

Non che fosse necessario: la ragazza si guardò bene dal rivolgergli parola al di fuori del compito che stavano svolgendo.

La studiò con cipiglio ancora pensoso, togliendo le foglie secche dalla pianta. Quest’ultima si agitò e avvicinò pericolosamente un tentacolo in direzione della ragazza.

Agì d’istinto: le diede una lieve spinta per scostarla dalla traiettoria della pianta ma sfortunatamente così la fece cadere a terra.

La professoressa accorse per placare la sua irruente piantina e il ragazzo si volse verso la ragazza ancora a terra.

S- Stai bene? Scusami per la spinta”.

Le sorrise e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi dal pavimento di legno della serra.


(Pov Amanda)

Mi ritrovai improvvisamente catapultata a terra dalla spinta di Harry.

Ascoltai le sue scuse e vidi la mano che mi porse: il primo istinto fu di afferrarla e rassicurarlo, oltre a ringraziarlo.

Ma mi ritrovai mio malgrado a scansare la sua mano in modo brusco.

Ce la faccio da sola”. Gli risposi sollevandomi.

La professoressa si avvicinò per sincerarsi delle mie condizioni e, dopo averla rassicurata, mi rivolsi ad Harry.

Sempre con questa mania di fare l’eroe, vero?”. Gli domandai in tono pungente: quasi fosse una sua intenzione quella di mettersi sempre in mezzo ai guai e risolvere magicamente la situazione per un bisogno di attenzioni.

So difendermi da sola e la prossima volta evita di toccarmi, grazie”.

Aggiunsi fissandolo scornata e scrollandomi la divisa dalla polvere e da qualche macchia di terriccio.


(Pov Harry)

Scostò malamente la sua mano e il ragazzo si ritrovò a fissarla interdetto e vagamente imbarazzato, mentre si alzava.

Si sentì apostrofare con parole arroganti e maligne che solitamente i Serpeverde – sopratutto per la consueta e tradizionale rivalità – gli rivolgevano.

Si domandò vagamente quale fosse il suo problema ma quell’atteggiamento altezzoso, brusco e arrogante, lo fece incupire.

I suoi occhi turchesi ebbero un guizzo di rabbia e le sopracciglia si aggrottarono.

Perdonami se non volevo che la pianta ti staccasse la testa: la prossima volta mi limiterò ad osservare, stanne certo”.

Non aspettò risposta della giovane e riprese a togliere le foglie secche dalla piante con tutta l’intenzione di ignorarla.

Sentì una gelida rabbia attraversarlo e provò un moto di disprezzo e di ostilità che solitamente riservava solo a persone disgustose, dal calibro di Malfoy.

Non aveva certamente chiesto di lui di avere quella dannata cicatrice sulla fronte e sentirsi apostrofare come chi cerca la gloria “facendo l’eroe” era intollerabile.

Staccò con più forza del necessario la foglia secca e la pianta emise una sorta di ruggito ma la ignorò e prese a scrivere sulla pergamena.

La mano gli tremava per la rabbia.


(Pov Amanda)

Sentii la risposta brusca di Harry e mi venne quasi da piangere, avrei voluto gridargli che non ero davvero la stronza che pensava.

Invece me ne rimasi zitta con gli occhi bassi terminando il mio lavoro alla pianta e scrivendo sulla mia pergamena.

Non avrei mai voluto che mi considerasse come una delle tante ragazzine superficiali che si innamoravano di lui per quel mito dell’eroe: avrei voluto sapesse che io vedevo in lui ben altra cosa.

Ma per non sembrargli patetica e oca, avevo finito con l’offenderlo.

Era raro vederlo perdere completamente le staffe: ma la postura e i gesti bruschi, le sopracciglia così aggrottate e la tensione del corpo ne tradivano l’agitazione.

Non osai alzare lo sguardo su di lui ma mi maledissi per tutto il tempo di quella vicinanza obbligata.


(Pov Harry)

Era consapevole del silenzio teso che era sceso tra loro ma non si diede il minimo impegno di fare qualcosa in proposito: per dirla tutta non voleva davvero perdere altro tempo e avere a che fare con qualcuno che lo additava in quel modo.
Senza conoscerlo.

Con superficialità e malizia, molto Serpeverdi.

Si domandò distrattamente per quale motivo il cappello l’avesse smistata a Tassorosso di cui la qualità più nota – a parte l’impegno negli studi – era l’essere una persona fidata e leale.

Finì di scrivere sulla pergamena e non le rivolse né parola né sguardo.

Quando la professoressa li congedò, provò un infinito sollievo.

Prese le sue cose e uscì rapidamente dalla serra, ricongiungendosi a Ron ed Hermione che sembravano aver messo da parte la loro lite.

Gli chiesero subito se avesse riportato qualche ferita dall’incidente della lezione ma si limitò ad una risposta lapidaria.

Fu di cattivo umore per quasi tutta la giornata.


(Pov Amanda)

Terminai la lezione con una profonda tristezza nel cuore.

Passai l’intera giornata a pensare ad Harry e al modo in cui lo avevo trattato: ripensai ai suoi occhi e alla rispostaccia che mi aveva dato, non potevo biasimare nient'altro che me stessa.

Quella notte nella mia stanza, presi dalla valigia il mio diario segreto sul quale annotavo tutti i miei pensieri e scrissi di getto quello che era successo: mi addormentai con ancora la piuma in mano.


Continua...


Salve gente, spero che il capitolo vi sia piaciuto, era breve lo so, ma prometto che il prossimo sarà più lungo e interessante: ci saranno entrambe le coppie ma non aspettatevi rose e fiori, semmai tante spine – se cosi non fosse, non ci sarebbe gusto no? ;)

Chiudo e ringrazio tutti coloro che hanno seguito la storia fin qui, con la speranza che continueranno a farlo,

Un abbraccio a EliRadcliffe e alla mia Kurtina (Kiki87) che ha collaborato al progetto con me e non manca lo stesso di lasciarmi stupende recensioni,(sei un tesoro

*-*) .

A presto :)



   
 
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