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Autore: Jamie Mustang    28/12/2007    2 recensioni
"Perchè non mi ami Envy?" "Io ti amo. Sei tu che non vuoi capirlo"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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tutta la verità...

-Envy!- gridò Pride al ragazzo con i capelli verdi che guardava fuori dalla finestra.- Vieni ad accogliere il nostro nuovo homuculus!-                                                    

Envy si avvicinò sbuffando alla porta, facendo entrare una "ragazza" mingherlina, con un lungo abito nero molto scollato. i suoi capelli blu mare erano incorniciati da un viso pallido e le sue labbra erano sottili e taglinti, come coltelli.

Envy la fissò un'attimo, come incantato, poi scostò lo sguardo da un'altra parte.

-Come ti chiami? - chiese Pride con sguardo come incantato dalla "ragazza" (Charming:- Adesso mi dici perchè ragazza lo metti tra virgolette!- Jamie:- Non ti preoccupare!^^)

-Charming. Sono l'homunculus del fuoco.- Rispose fissando Envy con uno sguardo molto suadente. (Envy:- Nononono! Ti ho detto che non voglio essere fissato! Jamie:- Zitto e mosca!)

Envy la guardò. Era strana. Nuova. Ecco la parola giusta. Nuova.

- Perchè non ci fai vedere l'Oroborus, cara?- disse Pride.

Lei sorrise e disse:- No, non posso. Non posso levarmi la maglietta sapete...- Poi fece un risolino maligno.

Pride sorrise. Somigliava tutta a Lust. Ma era più giovane e più bella.

-Envy, falle vedere dove starà in questi giorni.- disse poi.

"Perchè devo sempre occuparmi dei mocciosi?" pensò arrabbiato. (Charming:- MOCCIOSA A CHI???-  Envy:- calmati è colpa dell'autrice! Charming:- UCCIDIAMOLA!!)

-Ehi!! Ci sei??? SVEGLIAAA!- gridò l'homunculus.

"Ma chi si crede di essere 'sta cretina?" pensò

Envy l'accompagnò in un grande salone senza finestre.

- Adesso stai qui buona e calma. Io devo uscire.- disse il ragazzo prima di lasciare da sola l'homunculus del fuoco.

( Nota dell'autore: non l'ho messo, ma sembra che Charming abbia una GRANDEE scollatura sul petto^^)

Envy uscì irritato, quella "ragazza" aveva un non so che che lo attirava.

Arrivò al mercato ed entrò in un negozio. Vide caramelle, cioccolatini, ogni sorta di dolciume. Si avvicinò alla cassa. Dietro di essa c'era una giovane ragazza che parlava al telefono.

"tsk, gli umani, tutti uguali" pensò il ragazzo che fece per andarsene.

-Oh!- esclamò la ragazza.- Non l'avevo vista! Mi scusi.-

Envy si voltò. "Questa devo proprio ucciderla" pensò

-M-ma...ha una specie di ferita al braccio! Mi faccia vedere.- mormorò avvicinandosi a Envy.

Prese una garza e cominciò a fasciare quella ferita comparsa dal nulla.

-Che sbadata! Non ti ho ancora chiesto come ti chiami! Il mio nome è Karin.-

-E-envy. Si. il mio nome è Envy.- rispose incerto il ragazzo.

-Ehm, Envy, sai che sei vestito proprio strano? Se vuoi ti presto qualche vestito. Ho un fratello che ha circa la tua età!- disse la ragazza fissando la "gonna" di Envy, poi aggiunse - Sei un maschio vero?-

-CERTO CHE SONO UN MASCHIO CHE COSA CREDI STUPIDA UMANA!- esclamò Envy

- Stupida umana? Ma che lingua parli? Ma guardati allo specchio, travestito!- sbraitò la ragazza che aveva appena cambiato espressione.

-Come osi...- "Calmati Envy non ti infiammare. E' solo una stupida umana."

Karin sorrise e si alzò, andando a prendere dell'acqua fresca da un piccolo frigorifero dietro la cassa.

-Hai sete?-mormorò. Envy annuì." ma perchè l'ho fatto? Io sono un'homunculus, non ho fame,sete o sonno!"

KArin versò con premura l'acqua in un bicchiere tutto blu, poi lo poggiò a terra, prese un gessetto, disegnò un cerchio alchemico intorno al bicchiere e lo toccò. Sul bicchiere comparve il nome di Envy completamente verde.

-Ti piace?- chiese Karin dopo essersi alzata. Envy la guardò con disgustò, poi prese il bicchiere e cominciò a bere, senza sentire niente.

Karin lo fissò. Era strano. Quel ragazzo non reagiva a niente. Envy, dopo aver finito di bere senza senso, la guardò. Indossava un top molto attillato e dei fuseaux azzurri, con degli stivali neri a tacco alto.

-Uff!- sbuffò la ragazza- c'è ancora tantissimo lavoro da fare!-

"No, non dirlo, ti prego non dirlo,NON DIRLO! Oh no, troppo tardi" -Ehm, se vuoi ti posso dare una mano...però dopo mi fai vedere se sai combattere.-

Karin lo guardò con questa espressione---> ^^' Poi disse:- Sisi! Certo! Guarda che non sono clemente con le ragazze!-

-TI HO DETTO CHE SONO UN RAGAZZO NON UNA RAGAZZAAAAAAAAAAAAAAAA!- urlò ancora Envy giardando Karin con sguardo omicida.

Karin cominciò a ridere a crepapelle, poi gli rifilò un paio di pantaloni decenti (Envy: che vuoi dire?) e un grembiule completamente rotto.

-Che ci faccio con questo?- chiese Envy guardando il grembiule.

-Che domande, te lo infili in testa secondo te?- poi vide che Envy LO STAVA FACENDO e lo fermò- Stupido lo devi legare ai fianchi!-

"Adesso la uccido. GIuro. Adesso la uccido." pensò lui con istinti poco rassicuranti.

Ma si calmò. Lei si avviò verso la cassa e prese qualche soldo.

-Tieni- disse porgendo a Envy i pochi spiccioli che aveva in mano- questi sono metà dei nostri guadagni. Mi sembri un poveretto. So che non ti serviranno a molto, ma ti prego di accettarli.- Envy la fissò. Perchè era gentile con lui? Era una stupida, crudele umana dopotutto. Ma allora perchè, perchè si sentiva così strano? Non capiva...

- Ehi, ci sei? - chiese la ragazza fissando lo sguardo perso color ametista del ragazzo. -Stai dormendo in piedi?-

Envy la buttò a terra e si alzò. Poi la fissò un'attimo, incattivito, e indossò quel grembiule lacero che la "umana" gli aveva dato.

- Senti, adesso mi dici perchè reagisci così stranamente!- disse in modo che non replicava risposte Karin, che nel frattempo si era rialzata dolorante.

Envy però non rispose, si limitò a grugnire e a dirigersi verso la porta di uscita del piccolo negozio.

-Ehi! Dove vai? Il grembiule...- ma le sue parole non ebbero effetto. Il ragazzo se n'era andato.

stupita e anche un po' frastornata, Karin si alzò, prese il suo piccolo orologio d'argento che aveva avuto in tasca tutto quel tempoe lo gettò a terra.

-Perchè devi sempre causarmi guai, stupida alchimia?.-

 

  
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