Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Dama degli Intrighi    14/06/2013    3 recensioni
Questa non è solamente una fic ispirata dalla storia di una grandissima scrittrice, in questa fic io mi sono data una sfida, mi sono costretta a immaginarmi nei panni della Rowling che deve scrivere un "dopo Harry Potter" e mi sono chiesta cosa potrebbe succedere. Ho letto i libri della Rowling in originale e ho cercato di usare il suo stesso tipo di scrittura e da tutte queste mie ricerche e altre è nata questa Fic che spero che vi piaccia...
Gradirei molto sapere i vostri pareri tramite le recensioni!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Magic'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic
***

I pochi giorni che mancavano all’anno scolastico passarono velocemente tra chiacchere per la scuola e risultati degli esami. Rose, Albus e Pervinca erano stati ammessi al settimo anno, James e Darcy all’ottavo e Lily e Hugo al quinto. Era successo anche che Ginevra era sparita ancora. Si diceva che l’avessero convocata al Ministero e fosse ancora lì che sosteneva interrogatori lunghi. Altri dicevano che si era dissolta e basta.
Oltre a questo era accaduto che Aadil e Rose aveva litigato. E non un litigio come quelli tra innamorati che si risolvono subito, no, un bel litigio tosto che aveva segnato la loro rottura. I fatti erano che Aadil si era ostinato a dirle di tutti i colori sul conto di Pervinca perché l’aveva battuto nel duello e questo a Rose non era andato bene. Gli aveva chiesto gentilmente di smetterla, ma Aadil aveva posto resistenza e così lei lo aveva lasciato con un bel schiaffo sulla guancia sinistra.
All’inizio Rose ci era rimasta così male per l’evolversi delle sua storia d’amore che si era chiusa in bagno e parlava solo con il fantasma di Mirtilla Malcontenta, che si lamentava di come il suo grande amore Harry Potter avesse sposato un’altra (anche se lei non si dava per vinta e lo aspettava una volta che fosse diventato fantasma). Ma le lacrime si dissolsero in fretta quando arrivarono delle lettere da un ammiratore segreto per lei.
Lily aveva pensato che fossero da parte di Hugo o Albus, ma loro avevano negato anche dopo essere stati rinchiusi nei sotterranei per mezza giornata.
Un altro fatto che accadde prima della fine della scuola fu che arrivarono a Hogwarts, molto adirati e ben vestiti, i genitori di Pervinca. I signori Magik (perché si ostinavano e si ostinano a farsi chiamare così) si presentarono un bel giorno vestiti come se dovessero andare a un parti formale su una nave da crociera e bussarono alle porte della preside che non gli riconobbe subito.
I loro modi erano molto stizzosi e continuavano a ripetere che era stato, quello di insegnare la magia alla figlia, un oltraggio al loro volere e che avrebbero fatto causa alla scuola. Inoltre volevano ritirare la figlia dagli studi ed esigevano che le fosse spezzata la bacchetta per impedire che tornasse a studiare. La preside chiamò subito il Ministro che cercò di calmare la faccenda. Successivamente vennero pure chiamati a raccolta i membri di Wizergamot per discutere del caso.
Ovviamente nessuno votò per l’espulsione di Pervinca dalla scuola e Draco Malfoy si prese l’incarico di convincere la famiglia Magik a far restare Pervinca nella scuola. Dopo varie ore di discussioni i Signori Magik accettarono un compromesso: Pervinca sarebbe rimasta a studiare a Hogwarts ma loro non volevano saperne niente di magia. Quindi niente gufi per casa o cianfrusaglie da mago.
Quando uscirono dalla scuola lo fecero come se si stessero lasciando alle spalle una casa degli orrori.
-Perché fanno così?- chiese Pervinca al Signor Potter che era stato superato dai vicini senza che questi lo degnassero nemmeno di uno sguardo.
-Non lo so proprio, mi ricordano i miei zii… E io non ho mai capito i miei zii- rise.
Quando finalmente l’alba dell’ultimo giorno arrivò sulla scuola tutti i bauli erano pronti, le scope erano ben riposte e la gabbie dei gufi piene di stridii e piume colorate. In atrio tutti si salutavano. Pervinca stava incollata a Felicity e non voleva lasciarla. Si era trovata proprio bene con lei.
-Mi scriverai vero?- le chiese.
-Ovviamente, se vuoi quest’estate posso anche trovare il modo di farti venire da me- sorrise la ragazza irlandese.
-Ne sarei felicissima-
Rose faceva scena muta con Aadil che la ignorava ridendo con i suoi compagni d’istituto. Dopo vari abbracci e scambi di gufo i due presidi ospiti chiamarono i loro alunni.
-Clovefleafòif da questa pafte!- chiamava a gran voce Mr. Daviz con la sua solita parlata.
Gli studenti irlandesi uscirono saltellando nelle loro tuniche verde acceso, salirono nella loro carrozza e dopo un po' di pioggia apparve un arcobaleno che il cavallo alato usò per galoppare via. Poco dopo anche il sottomarino di Tanzeempak salpò, non prima che il preside Mustek salutasse tutti con un suo grande inchino e con la promessa di ritornare per la rivincita del torneo.
Poco dopo le carrozze nere trainate dai Thestral invisibili si ammassarono fuori dall’atrio della scuola pronte per portare gli alunni alla stazione giù a Hogsmeade. Albus corse ad occuparne una per stare insieme ai suoi amici. Quando tutti vi furono accomodati le carrozze partirono.
-E così sono sopravvissuta al mio primo anno qui a Hogwarts, non avrei mai detto- sorrise Pervinca.
-Nemmeno io- commentò Hugo ma Lily gli tirò una gomitata.
-Io non avevo dubbi- le sorrise Albus.
Pervinca, dopo quella volta nella stanza di pietra, non riusciva più a guardarlo negli occhi senza arrossire. Con Scorpius aveva chiarito tutto, ora erano amici soltanto, anche se lo erano stati anche prima. Prima di andare via aveva soddisfatto anche i desideri del professor Lumacorno che era finalmente riuscito ad avere la montagna di foto con Pervinca che aveva desiderato fin da subito.
Quando arrivarono alla stazione corsero a salutare Hagrid, che se ne stava vicino alla grande locomotiva, saltarono in carrozza e aspettarono che il viaggiò iniziasse. Solo una volta che il sole fu tramontato arrivarono alla stazione di King Cross dove la prima persona che videro fu proprio la Signora Potter che sorrideva felice per il ritorno dei suoi figli.
I genitori di Pervinca come da compromesso non venirono a prenderla alla stazione, però arrivò un’altra persona. Stretta nei suoi vestiti babbani da donna anziana una signora con il cappello color melanzana in feltro con un fiorellino dello stesso colore e materiale sorrise verso Pervinca mostrando la sua borsa che sembrava fatta con un tappeto.
-Chi è quella?- le chiese James.                                      
-Oh, lei è mia nonna- sorrise Pervinca correndo in contro alla donna con il carrello pieno di pagagli.
-Da quando Pervinca ha una nonna?- chiese Rose ad Albus e il ragazzo alzò le spalle.
Darcy salutò i suoi amici quando adocchiò suo padre che faceva vedere alcuni manici di scopa mini a dei bambini.
-Buone vacanze, mandatemi tanti gufo!- urlò correndo dal Signor Whitehorn.
Finiti i saluti anche Rose e Hugo, dopo aver trovato la madre, salutarono tutti promettendo di venire qualche volta a River Drive a trovarli. Infine anche la famiglia Potter, Pervinca e sua nonna attraversarono la barriera e tornarono a casa.
 
Intanto nella sala ri roccia fredda tutto era buio proprio come era stato lasciato circa una settimana fa, giorno più giorno meno. Alle pareti c’erano cornici vuote e al centro giaceva un braciere di pietra spento e freddo. Ma l’oscurità non era comunque totale. Dal corridoio provenivano delle flebili luci viola che piano piano si stavano spegnendo. Una dopo l’altra si affievolivano, crepitavano e scomparivano.
Ma ce n’era una tra queste che cercava di vivere. Percorreva piano il lungo corridoio di pietra cercando di rimanere accesa. Passava le sue coetanee e ne assorbiva l’energia, le inghiottiva famelica cercando di sopravvivere. Arrivò nella stanza e volò di qua e di là cercando altra energia e poi lo vide, il braciere. Lottò mentre si stava spegnendo per arrivarsi, piano piano iniziò a spegnersi ma poco prima di cessare di brillare si tuffò dentro al calice.
Una fiamma alta due metri di un viola scuro divampò all’istante accendendo il braciere che scintillò vividamente accendendosi. Scintille colorate iniziarono a colpire le pareti uscendo dal calice. Rimbalzavano sulla pietra e poi si spegnevano. All’improvviso il fuoco prese corpo e una figura scura si accese nell’oscurità.
-Sono libera, sono libera- rise malvagiamente quella figura. -Qualcuno pagherà per ciò che ha fatto, quella Ginevra Kigam, e la sua famiglia, pagherà per tutto-

Salve a tutti! Ecco l'ultimo capitolo, sppero che vi sia piaciuta la mia storia tanto da lasciare delle ultime recensioni. Vi ringrazio per avermi seguito e per aver aggiunto questa fic alle preferite/ricordate/scelte... Vi ringrazio per chi mi ha messo tra gli autori preferiti e per chi ha recensito almeno una volta! Grazie mille siete stati degli angeli <3 non che potters accaniti!
Come avrete intuito questo non è un vero e proprio addio perchè io ho detto che cercavo di scrivere come la Rowling e che mi risulti J.K. non ha fatto solo un libro ;)
Baci a tutti
Dray xx
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dama degli Intrighi