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Autore: telesette    15/06/2013    2 recensioni
Una potente organizzazione criminale, conosciuta col nome di A.L.B.A., minaccia dure rappresaglie contro il Giappone e le autorità non sanno come far fronte al pericolo. L'ufficiale Gai Maito propone tuttavia di reinserire nei ranghi tre giovani ex-cadetti dei reparti speciali, così da disporre di una squadra competente e inarrestabile...
Genere: Azione, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hotel "Golden Moon" - ore 07:30

Ci volle una buona mezz'oretta, il giorno seguente, per convincere Rock Lee di avere equivocato... e ancora di più per illustrargli cosa realmente fosse accaduto la scorsa notte. Due cadaveri in camera non erano certo facili da giustificare, soprattutto alla direzione dell'albergo, tuttavia il Colonnello Hatake chiese ed ottenne che i corpi fossero portati via senza creare scalpore ( adducendo il motivo a questioni di sicurezza nazionale ) e i tre giovani ex-commilitoni si ritrovavano ora a far colazione come se niente fosse accaduto.

- Pfff - fece Rock Lee, guardando Tenten con la coda dell'occhio e facendo un enorme sforzo per trattenersi.
- Che cosa c'è di tanto buffo? - domandò lei seccata. - Ti ho già spiegato che cosa è accaduto: ci stavano sparando addosso, ho dovuto agire di conseguenza, e Neji era sotto di me nel momento in cui mi sono tuffata... Punto!
- Certo, certo - commentò semplicemente l'altro. - E il fatto che tu indossassi l'accappatoio invece della mimetica è solo una coincidenza, giusto?
- Stavo andando a dormire, sciocco - sottolineò lei, rossissima in volto. - Secondo te, vado a dormire con l'uniforme ?!?
- No, certo - osservò Rock Lee di rimando. - E suppongo che il pigiama fosse in lavatrice... Ahio!

Rock Lee si massaggiò la nuca, nel punto in cui Neji gli aveva appena assestato un colpo preciso con il giornale arrotolato.

- Piantala di dire scemenze - mormorò lo Hyuga gelido. - Finisci la colazione, piuttosto!
- Ficcati bene in testa una cosa, Rock Lee - esclamò Tenten furibonda, scattando in piedi e sbattendo entrambe le mani sul tavolo. - Qualunque cosa tu possa aver visto e pensato ieri notte, per il tuo bene, ti suggerisco di NON fare commenti che possono nuocere alla tua salute... sono stata chiara?
- Chiarissima - rispose l'altro, massaggiandosi il cranio dolorante.

Sia Neji che Tenten non dissero altro, evitando perfino di guardarsi negli occhi.
Ormai erano cinque anni che non si parlavano, neppure per telefono, e il fatto di trovarsi nuovamente in squadra assieme non era facile per nessuno dei due. Quel breve contatto tra loro, seppur chiaramente accidentale, li aveva messi fortemente a disagio e in imbarazzo. Dopotutto avevano avuto una storia, si erano voluti bene un tempo, perciò non era facile comunque "dimenticare" o tantomeno separare i momenti belli da quelli brutti.
Neji era un arrogante, un insopportabile maschilista, egocentrico come pochi.
Tenten invece era un animo semplice, gentile e disponibile quanto decisa e determinata, perciò non riusciva a sopportare fino in fondo quel gran brutto caratteraccio del compagno.
Poteva sopportarlo, questo sì, ma non oltre una certa misura.
D'altro canto, Neji Hyuga non sentiva affatto il bisogno di dover cambiare carattere o atteggiamento: lui era perfetto, un "genio" nell'arte della guerriglia, di conseguenza i rapporti umani potevano tranquillamente andare a farsi friggere; non aveva alcun bisogno degli altri, non sul piano sentimentale almeno, e se ciò lo rendeva odioso e detestabile... pazienza!

- Più tardi andremo a trovare una persona - esclamò Neji, finendo di sorseggiare il proprio caffé. - E' un ex-vietnamita dei Berretti Verdi, di stanza a Saigon nel 1970, il suo nome in codice era "Killer Bee"...
- "Ape Assassina" - ripeté Rock Lee. - E perché dovremmo andare a trovarlo, di grazia?
- Primo: perché lo dico io - sottolineò Neji, fulminandolo con lo sguardo. - Secondo: perché il Colonnello Hatake ritiene che quest'uomo possa avere informazioni estremamente utili circa l'Organizzazione!
- E da che cosa lo avrebbe dedotto? - domandò Tenten, sorridendo sarcastica.

Neji aggrottò le sopracciglia e, tirandoli fuori dalla tasca della giacca, depose sul tavolo alcuni bossoli di proiettile in una busta di plastica.

- Questi sono stati trovati sul terrazzo dell'edificio a fronte della nostra camera - spiegò. - L'arma era un semiautomatico, proprio come avevi intuito, ma i proiettili non sono reperibili né sul mercato regolare né in quello clandestino!
- Stai scherzando ?!?
- Questo proiettile - fece ancora Neji, sollevando la busta affinche gli altri potessero osservare meglio il contenuto. - E' di tipo sperimentale: il governo americano li mise in dotazione alle truppe speciali, proprio durante il conflitto in Vietnam, per testarne l'efficacia; nel 1973 però, vennero ritirati completamente, poiché la particolare struttura causava degli incidenti considerevoli...
- Ma allora, dove se li sarebbero procurati quelli dell'Organizzazione?
- La sigla presente sui bossoli non lascia alcun dubbio - sottolineò Neji. - Questi proiettili fanno parte della stessa identica fornitura, un carico di munizioni destinato ai Berretti Verdi nel 1971, e qualcuno ne ha "modificato" la struttura per adattarli alle armi da fuoco più moderne!
- Ma a quale scopo - osservò Tenten perplessa. - Munizioni "d'antiquariato" per fucili ultra-moderni... Non vedo il nesso!
- Il nesso è nel tipo speciale di proiettile, oltretutto modificato: questo infatti sviluppa una capacità di penetrazione tre o quattro volte superiore a quella di una normale punta cava... e tutto per la speciale guaina di rivestimento del bossolo, capace di utilizzare estratto di nitroglicerina come propulsore!
- Pazzesco - esalò Tenten con occhi sbarrati. - Una cosa simile è folle, una cartuccia così esploderebbe assieme all'arma che la contiene!
- Infatti così accadeva, all'epoca in cui vennero sperimentati - concluse Neji, rimettendo i bossoli in tasca. - Oggi però, pare che A.L.B.A. sia riuscita a risolvere questo inconveniente, rendendo la guaina del bossolo perfettamente in grado di resistere a una combustione di 3000° centigradi...

Rock Lee emise un fischio di ammirazione.

- Sarebbe utilissimo farci le presine, per togliere le cose dal forno!
- E parlare con questo Killer Bee, quanto ci può aiutare per venire a capo di questo mistero?
- L'ipotesi più plausibile è che i capi di A.L.B.A. siano degli ex-reduci dal Vietnam, entrati in possesso di queste munizioni, e l'unico veterano ancora in grado di raccontare i dettagli di questa storia è proprio Killer Bee!

Sia Tenten che Rock Lee annuirono.
Tutti e tre concordarono di fare visita al Berretto Verde nel primo pomeriggio e, avvertendo ancora un leggero languorino, Rock Lee chiamò il cameriere per farsi portare un sorbetto fresco come digestivo. Sia Neji che Tenten chinarono il capo rassegnati tuttavia, contrariamente a quanto si aspettavano, il gelato giunse al tavolo in men che non si dica.
Il cameriere depose sul tavolo lo strano miscuglio di ghiaccio colorato, dal quale si intravedeva un grumo di panna montata fuoriuscire dal bicchiere, e si allontanò in silenzio senza neppure chiedere la mancia.

- Curioso - esclamò Rock Lee. - Non so perché ma questo gelato mi ricorda qualcosa...
- A terra - urlò Neji, afferrando un coperto metallico dal carrello lì accanto e buttandolo velocemente sopra l'ogiva di una M67 innescata.

Senza farselo ripetere, rovesciando uno dei tavoli vicini, i tre si ripararono alla meglio.
La bomba esplose subito dopo, causando una violenta deflagrazione, e richiamò nella sala da pranzo tutto il personale di servizio.
Impossibile distinguere qualcosa, in mezzo a tutto quel fumo, tuttavia si udiva chiaramente che qualcuno stava tossendo.

- Io volevo soltanto una "granìta", mica una "granàta" - protestò Rock Lee, uscendo a poco a poco dalla nube di fumo grigio puzzolente.
- La prossima volta la ordinerai al bar - tagliò corto Neji, sistemandosi la cravatta e scrollandosi le maniche con disappunto.

 

( continua )

   
 
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