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Autore: Nanix    01/01/2008    8 recensioni
"Peccato solo che io odi, l’altro sesso. Ho una repulsione verso i maschi, che la cosa sorprende pure me." odio e amore, caldo freddo, bianco nero, bello brutto. Niky e Ryan
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono qui, assieme ai miei genitori, che in questo istante odio sopra ogni cosa, in coda per salire sull'aereo.
Non voglio partire.
Non sono riuscito nemmeno a dirle quello che provo, che vigliacco.
Si vigliacco è la parola che mi descrive meglio.
Avanzo lentamente, davanti ho i miei genitori e una coppia di anziani.
Mi sento vuoto, senza vita, sono solo un mucchietto di ossa che avanza lentamente scortato da altre persone.
Si è cosi che mi sento.

Mia madre si volta, assomiglia un pò a Jennifer.
Povera ragazza, mi spiace veramente averla usata in questo modo, si vedeva lontano un miglio che non tenevo a lei,che per me non era che una delle tante ragazze con cui divertirmi.
Sono sempre stato un pò cosi, delle ragazze, o meglio degli altri non mi interessava nulla, l'importante che io stessi bene, poi degi altri me ne sono sempre fregato.
Tranne di una.
Tranne di Niky, forse era proprio lei la persona di cui mi dovevo fregare di meno, almeno ora non sarei in questo stato pietoso.

-hai un aspetto orribile, tutto bene?-
-gentile come sempre, comunque stò da cani, ma questo non importa.-
-perchè?-
-lascia perdere.-
-sai la nonna mi ha parlato di una ragazza che di tanto in tanto veniva a trovarti, non è che me la descriveresti?-
-se te l'ha già detto la nonna?-
-ma io voglio sentirlo da te.-
-che diavolo dovrei dirti, sentiamo?-
Questa discussione era assurda, che diavolo aveva intenzione di fare mia mamma?!
-parlami di lei.-
Diamole corda, almeno passa un pò di tempo, certo parlare proprio della persona che voglio dimenticare non è il massimo, ma mia madre è cocciuta
e sono sicuro che non mollerebbe facilmente.
-si chiama Niky, ha un anno in meno di me. Contenta?-
-no, voglio più dettagli-
-ha i capelli neri, neri come la notte con dei ciuffi viola, sono morbidissimi, molto più dei tuoi. Delle labbra sottili e delicate. Un pò minuta, e non troppo formosa, ma allo stesso tempo sensuale. E poi i suoi occhi, belli e luminosi come stelle, azzurri, un azzurro stupendo che ti toglie il fiato.-
-sembrerebbe una ragazza carina.-
-non è carina è stupenda.-
-ah, e caratterialmente?-
-è testarda, quando si ficca in testa qualcosa non c'è nulla che le faccia cambiare idea, lunatica ha continui sbalzi d'umore, permalosa, delle volte se la prende per nulla. Intelligente, perspicace, sensibile come pochi e dolce, anche se non lo da molto a vedere. Contenta?-

Mi osserva e sul suo viso compare un sorriso gentile.
-ti piace cosi tanto?-
-che?-
-senti sono tua mamma e ti conosco, quella ragazza è diversa dalle altre.-
-si ma non importa, l'ho fatta soffrire.-
-beh fa quello che vuoi, ma decidi in fretta, tra poco tocca a te.-

Che dovrei fare?
Proprio non lo sò, sono cosi confuso, da una parte vorrei andar via, lasciarmi tutto alle spalle.
Dimenticare e dimenticarla, pur sapendo che questa cose non è facile.
Ma da una parte vorrei tornare indietro, lasciar i miei genitori in coda e correre da lei, dirle tutto quello che sento
dirle ogni cosa, aprirle il mio cuore come non avevo fatto mai.

Tocca a mio padre, porge il biglietto e va verso l'aereo, ora è il turno di mamma.
-segui il tuo cuore, per una volta seguilo. Lui sa qual'è la strada giusta.-
Va via, la vedo allontanarsi lentamente. Tocca a me.
Al diavolo l'aereo, la Francia e tutti, faccio la retro e vado al bar.

Devo un attimo schiarirmi le idee, devo cercare di capire se quello che stò facendo è la cosa giusta.
Come posso saperlo?
A chi devo chiedere?
A nessuno ovviamente, nessuno può saperlo.
E poi lei neanche è venuta a salutarmi, beh è logico che non sia venuta, al ristorante chissà quanta gente c'è, e poi dopo il modo in cui l'ho trattata nemmeno io sarei venuto onestamente parlando.
L'aereo si alza in volo, chissà come sarà furioso mio padre.
Ma chissene frega, per una volta nella mia vita me ne frego di quello che dice, me ne frego di lui.

Pago il caffè che ho bevuto ed esco.
Quanta gente, tutti che hanno fretta di andare o venire, tutti che corrono come pazzi.
Prendetevi un attimo di pausa invece.
Esco dall'aeroporto.
Piove.
Niky diceva che quando sei triste anche il cielo lo sente, io non sò come sono.
Sono triste ma allo stesso tempo felice.
Ma forse la mia non è tristezza ma paura, paura di un no, paura di un addio.
Stavolta sarebbe doloroso, molto doloroso.

Non ho l'ombrello, ma non mi interessa, mi piace la pioggia.
Avanzo lentamente, cercando di non andare a sbattere contro nessuno.
Mi avvio verso la fermata dei taxi. Alzo la mano per fermarlo, ma niente non si ferma.
Ne passano due o tre senza degnarmi di un o sguardo, poi finalmente uno si decide a prendermi.
Nell attimo in cui apro la portiera, la vedo.
Dell'altra perte della strada, la ragazza più bella che cammina da sola.

Sembra in coma, non ha addosso nulla che la possa riparare dal freddo,
senza ombrello, senza niente.
Cammina, testa alta come sempre, ma lo sò per certo ha un gran dolore nel petto.
Trema, e questa volta sò per quale motivo.

-NIKYYYYYYYYYYYYYY-
Cerca attorno l'invasato che la chiama a squarciagola dall'altra parte della strada.
Mi vede, i nostri occhi si incrociano.
Vedo tanta sofferenza, tutta dovuta a causa mia.
Si volta di nuovo e torna a guardare avanti avanzando lentamente come prima, senza dire o fare nulla.

Attraverso di corsa la strada cercando di non farmi mettere sotto.
-Niky fermati ti prego.-
Si ferma, ma non si gira verso di me, e continua a darmi le spalle.
Mi avvicino a lei. Tolgo il giubbino e glielo appoggio sulle spalle.
Deve morire di freddo.
-grazie.-
un sussurro quasi impercettibile.
-perchè sei qui?-
-non lo sò.-
-ti prego voltati, voglio vederti negli occhi mentre ti parlo.-
Si volta verso di me a piano.
-che c'è?-
-scusa.-
-ormai non servono le scuse. Anzi forse è meglio se vai altrimenti rischi di perdere il prossimo aereo per la Francia.-
-non importa perchè io non parto.-
-perchè?-
-odio la Francia.-
-a beh ciao.-
-scherzo, è solo che io..beh vedi..insomma voglio restare qui accanto a te.
Sai questi giorni sono stati i più brutti di tutta la mia vita, tu non mi rivolgevi la parola e quando mi guardavi lo facevi con odio. Ma ti capisco sai, è normale.  Avevo cosi tante cose da dirti, ora però le parole vengono meno.
Sò di averti fatto del male, e se non vuoi perdonarmi ti capisco, ma io ci tengo veramente a te. Per la prima volta in vita mia sento di tenere a qualcun altro all'infuori di me.-
-perchè mai ti dovrei credere?tu nemmeno immagini quanto io sia stata male a causa tua, non ti è importato nulla se non di te.-
-si è vero, e ho sbagliato a comportarmi cosi, ma veramente ti prego dammi un altra possibilita, ti prego ricominciamo da capo.  Ma in maniera diversa però.-
-in che senso?-

Nel negozio accanto a noi escono le note di Kiss the girl..
Non mi piace come canzone, preferisco altro genere.
Ma quelle parole in questo momento sono le più azzeccate

Yes, you want her
Look at her, you know you do
Possible she wants you too
There is one way to ask her
It don't take a word
Not a single word
Go on and kiss the girl

Si la voglio baciare, di nuovo ma stavolta senza dire frasi stupide..

Anche lei stà ascoltando questa canzone  ne sono certo..

Sha la la la la la

My oh my
Look like the boy too shy
Ain't gonna kiss the girl
Sha la la la la la
Ain't that sad?
Ain't it a shame?
Too bad, he gonna miss the girl

Sono spaventato, mi sento per la prima volta inesperto davanti ad una ragazza
non sò che fare, ho paura che scappi..
Le sono difronte. Com'è bella, pure ora che è tutta spettinata con i capelli fradici...

Now's your moment
Floating in a blue lagoon
Boy you better do it soon
No time will be better
She don't say a word
And she won't say a word
Until you kiss the girl

Prendo il suo viso tra le mani, avvicino delicatamente il mio viso al suo.
Appoggio le mia labbra alle sue, dolcemente, un bacio quasi impercettibile.
Mi stacco un pò, la osservo.
Un altro bacio, carico di passione, un bacio che da tanto, da troppo tempo dovevo darle.
Faccio scorrere le mie mani lungo la sua schiena, e la tengo stretta a me.
Ci stacchiamo.
-anche questo dobbiamo fare finta di nulla?-
-io non sono riuscito nemmeno con l'altro a far finta di nulla.-
-nemmeno io-
L'abbraccio, e dolcemente le sussurro.
-Niky ti amo.-
 Si sposta mi guarda con gli occhi lucidi.
Sta piangendo.
-ti prego chiamami Nicolette, per una volta usa il mio nome.
che tenera..
-NICOLETTE IO TI AMOOOOOOO-

Lo urlo con tutto il fiato che ho in corpo, lo voglio far sapere al mondo intero che io la amo.
Le persone mi guardano come se fossi uscito fuori di senno.
.Può darsi che lo sia veramente, sono impazzito.
Si sono pazzo, pazzo della ragazza che mi stà difronte.
Pazzo di lei.


Questa è la fine, spero vi sia piaciuta almeno un pò..
Avete anche conosciuto la sottoscritta, alla presentazione non sapevo cosa dire di me, ma scrivendo un racconto ne sono diventata quasi la protagonista..
penso che l'abbiate capito che Niky ero io, anche se ero pure un pò Ryan..
tra breve ne inizierò un altra..spero di ricevere vostri commenti..

  
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