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Autore: LisaPotter    22/06/2013    3 recensioni
BlueJewel  
Dedicata a Dolcemente Complicata.
Wonder non è più la stessa e tutti lo sanno bene.
Gli unici all'oscuro di questo fatto sono i giovani che non hanno mai visto una guerra.
Il male attaccherà più ferocemente che mai, ma dei ragazzi riusciranno a sconfiggerlo definitivamente.
Potrete partecipare anche voi, se vorrete.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Nuovo Personaggio, Rein, Toulouse
Note: Movieverse, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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02. Benvenuti


I raggi del sole, filtrando attraverso la grande finestra della stanza dalle pareti color crema, colpirono Rein in pieno viso, che mugugnando si girò dalla parte opposta del letto.
-Rein è ora di svegliarsi- disse una voce per niente assonnata.
-Mh..- disse Rein voltandosi nuovamente sul letto e coprendosi la faccia con la coperta lilla per evitare di essere colpita dai raggi del sole.
-Rein- la chiamò ancora la voce.
-Camelot ho sonno- disse Rein con voce assonnata ed attutita dalle coperte, senza alcuna intenzione di alzarsi.
-Non sono Camelot, sono Hope-
-Mh?- domandò Rein emergendo dalle coperte con i capelli arruffati, gli occhi semiaperti ed una strana espressione assonnata dipinta sul volto.
-Buongiorno- disse Hope con un dolce sorriso ad illuminarle il viso.
Rein spalancò gli occhi azzurri.
Ora ricordava, non era più a casa, nel suo amato Regno con suo padre e Camelot, ma all’Accademia Crystal Heart.
-H..Hope!- disse Rein alzandosi dal letto con una velocità tale che sarebbe caduta rischiando di rompersi il naso se non fosse stato per la prontezza di riflessi di Hope.
-Scusa- mormorò Rein imbarazzata evitando accuratamente di guardare gli occhi verdi della ragazza.
Il mio primo giorno e già mi faccio riconoscere, pensò Rein rimettendosi in piedi con le proprie gambe.
-Non preoccuparti, ma farai meglio a cambiarti se non vogliamo fare tardi-
-Cambiarmi?- domandò Rein accorgendosi solo allora dell’uniforme che la compagna di stanza indossava.
I lunghi capelli arancioni, sciolti ad eccezione della frangetta laterale che era legata in una treccia, le ricadevano dolcemente su una mantellina dalle maniche lunghe color viola abbottonata mediante una spilla a forma di cuore color rosso. Al di sotto di essa indossava un abito color lilla con la gonna a pieghe, che le arrivava fino a metà coscia, decorata sui bordi da due simmetriche linee viola. Le lunghe gambe erano coperte sotto al ginocchio da delle calze blu notte scuro ed ai piedi calzava delle ballerine nere.
-Sì, la divisa scolastica dell’Accademia Crystal Heart, la troverai nell’armadio- le rispose Hope con un sorriso indicandole l’armadio di legno di quercia posto sulla parete opposta rispetto al letto.
Rein sbuffò non appena prese in mano la gruccia su cui era appesa la divisa scolastica.
-Qualche problema?- domandò Hope non capendo l’espressione perplessa della principessa del Regno Solare.
-Il fatto è che a te sta bene, ma sono certa che a me starà male, anzi malissimo. Tu sei alta ed hai un bel fisico per non parlare delle tue meravigliose gambe, mentre io non sono per niente alta, anzi sono più bassa della media e.. insomma.. le calze mi abbasseranno ancora di più- disse Rein abbassando lo sguardo, fino a pochi secondi fa puntato sulla compagna di stanza.
Ma perché le ho detto questo? E adesso cosa penserà di me? Che sono viziata? Che tendo ad essere perfetta?
-Oh. Non preoccuparti sono sicura che starà bene anche a te- disse Hope sorridendole gentilmente e spingendola delicatamente verso il bagno. -Ora sbrigati, altrimenti non troveremo più nessun croissant alla crema-
-Mh.. D’accordo- disse Rein richiudendosi nel bagno dal quale uscì venti minuti dopo con l’uniforme addosso ed i capelli legati in un’alta coda con la frangetta a coprirle la fronte.
-Stai bene- disse Hope sorridendole.
-Grazie, però.. ecco, mi chiedevo perché la tua spilla è di colore rosso, mentre la mia è color cobalto- disse Rein indicando la clip che abbottonava la mantellina viola.
-Semplicemente perché il mio colore preferito è il rosso- rispose la coetanea avviandosi verso la porta -Ed ora ti mostrerò la mensa e ti assicuro che si mangia veramente bene- disse aprendola e facendo cenno a Rein di seguirla.

 
-Mh! Il croissant alla crema è delizioso!- disse Rein addentandone un altro pezzo.
-Che ti avevo detto? Non mento mai, o quasi- disse Hope sussurrando l’ultima frase.
Rein si guardò attorno con discrezione, la sala adibita alla mensa era grande con un soffitto alto ed i tavoli erano rotondi, c’erano quelli più piccoli, su cui sedeva con Hope, che stavano ai lati della stanza e quelli più grandi che stavano al centro di essa.
Il suo sguardo venne catturato da una ragazza che sembrava una bambolina dai capelli color pesca/lilla legati in due codini bassi con una frangia dritta che le copriva gli occhi a causa del volto tenuto basso seduta con Lyria dalla parte opposta della sala e sembravano essere molto in confidenza.
-Chi è quella ragazza? È così carina che sembra una bambola-
-Mia Luna Emily Dobrev chiamata semplicemente Mia, nonché migliore amica di Lyria- rispose Hope alzando appena lo sguardo dal programma scolastico che le era appena stato portato.
-Vuoi dire la principessa di Nagareboshi? Mio padre mi ci portava spesso quando ero piccola, in particolar modo d’estate. Adoravo le stelle cadenti, ogni anno chiedevo la stessa cosa, ma..- Rein si fermò abbassando lo sguardo.
Hope non insistette molto perché quel silenzio valeva più di mille parole.
-Sarà meglio andare in Aula Magna per il tradizionale benvenuto della preside Black- disse Hope alzandosi e sorridendo dolcemente a Rein.
Non riusciva ancora a capirne il motivo, ma quella ragazza le ispirava tenerezza e ... fiducia.

 
-È un piacere per me darvi il benvenuto all’Accademia Crystal Heart. Ogni anno fa sempre piacere vedere delle facce nuove, sperando che non considereranno la presidenza come il loro secondo alloggio come il nostro caro signor Fango.- disse la preside Black guardando verso il fondo e l’alto dell’Aula Magna che era strutturata come se ci si trovasse in una sezione di un anfiteatro greco scatenando le risate dei presenti, tranne del diretto interessato che se ne stava seduto indifferente con i piedi sul tavolo.
-Vi ricordo che, come scritto nel programma scolastico consegnatovi questa mattina non appena siete entrati nella mensa, le lezioni cominceranno alle otto in punto. Inoltre, il signor Toma, rappresentante d’istituto degli ultimi tre anni, è uscito dall’Accademia con ottimi voti, quindi chiunque voglia ricoprire la carica dovrà scrivere il suo nome sull’apposito foglio appeso nella bacheca che si trova in biblioteca. Per i nuovi studenti e per i vecchi ricordo che è vietato inoltrarsi nel bosco, oltre la capanna abbandonata, senza la compagnia di un professore o chi ne fa le veci. Con questo è tutto, vi auguro un anno ricco di sorprese e d’istruzione.- concluse la direttrice poggiando il microfono nell’apposito sostegno, mentre gli studenti applaudivano.
 












LisaPotter’s Corner:
Buonasera.
Eccomi qui con un nuovo capitolo se così questo si può definire con 1052 parole.
Ho cercato di sfruttare a pieno tutti i consigli che mi sono stati dati e spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente.
Per quanto riguarda gli OC ho deciso di usarli tutti e sei con un ruolo chi più chi meno rilevante all’interno della storia.
Avevo intenzione di usarne solo quattro, ma due in più non fanno poi così tanta differenza.
Inoltre ci tenevo a chiarire che ciascun OC avrà un capitolo o parte del capitolo pienamente dedicato alla sua storia o alla spiegazione del suo comportamento, l’idea in generale c’è, ma devo ancora decidere come metterla giù.
In questo capitolo(?) si può notare la presenza di tre OC:
- Lyria di SoniadorVargas, già introdotta nel precedente capitolo
- Mia Luna Emily Dobrev di Fear. È stata appena accennata, ma avrà la sua descrizione nel prossimo capitolo o quello dopo
- Hope Von Kessho di Yet Hope, ovvero compagna di stanza di Rein, di cui ho cercato di descrivere l’aspetto ed accennare il carattere.
Per quanto riguarda le descrizioni ci ho provato, lo giuro, ma non penso sia venuto fuori qualcosa di decente.
Per quanto riguarda il titolo, ci ho provato ma non mi è venuto niente di meglio in mente, quindi se ve ne viene in mente uno migliore ditemelo pure, attendo suggerimenti.
A presto,
Lisa.
  
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