Serie TV > I Cesaroni
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Autore: AlexMarinuzzi    25/06/2013    2 recensioni
L'estate è finita. Marco, Eva, Rudi, Alice e tutti i protagonisti della storia sono pronti a vivere una serie di nuove avventure
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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10 anni dopo

 

Tutta la famiglia Cesaroni assieme ai Masetti si trovava fuori la sala parto.

"Chissà come sta la mia piccola" disse Cesare molto preoccupato.

"Sta bene Cè. Si è preparata bene durante questi nove mesi. Ha seguito il corso quindi non devi preoccuparti" rispose Giulio.

Marco stava parlando al cellulare con il vivavoce.

"Mimmo si può sapere dove stai?" chiese.

"A casa Marco. Non me la sento di venire"

"Mimmo non so se hai capito. Tuo figlio sta nascendo. Che razza di padre sei?"

"Io sono solo il padre biologico per lui. Il vero padre sarà Achille. Matilde si sposerà tra qualche mese con lui non ricordi?"

"Mimmo non fare lo scemo. Vieni e muoviti" lo incitò Rudi che teneva in braccio un bambino di due anni.

"Passatemelo" disse Alice.

"Mimmo! Adesso mi ascolti. Achille e Matilde si sono lasciati un mese e mezzo fa. E sai perché? Perché lei ama te e non lui." continuò la ragazza.

"Ti prego Alice non illudermi"

"Non ti sto illudendo. Matilde non ne ha parlato con nessuno per non far preoccupare Cesare e Pamela ma dopo il parto lo avrebbe detto a tutti. Si è confidata solo con me, Eva e Carlotta"

"Mimmo è vero. Lo ha fatto per te e per il vostro bambino. Quindi ora ti alzi da quel letto pieno di lacrime e vieni in ospedale e in fretta." intervenne Eva.

Mimmo non rispose ma il suo volto tornò ad essere felice. Chiuse la chiamata, prese la macchina e andò verso l'ospedale.

"Allora lo avete convinto?" chiese Marta che si era avvicinata a loro con un bambino di cinque anni tenendolo per mano.

"Credo di sì. La mamma e la zia hanno potenti mezzi di convincimento. Mi è piaciuta la storia di Matilde che ha lasciato Achille" rispose Marco.

"Già. Una storia incredibilmente vera" disse Eva.

Marco e Rudi si guardarono increduli.

"State dicendo che Matilde ha davvero lasciato Achille per Mimmo?" chiese Rudi.

Le due donne annuirono.

"Certo che voi Cesaroni siete testardi. Se non vi spingiamo noi ad agire rimarreste chiusi in voi stessi" disse Eva.

"Ehi. Non ricordi che quando ci siamo rimessi insieme sono stato io a trascinarti sul tetto?"

"Sì. Però chi ha spinto chi a sposarsi?"

 

Marco ricordò tutto ciò che accadde da quella notte sul tetto.

Dopo un anno dalla loro riconciliazione decisero di sposarsi, senza però aver di nuovo affrontato Maya.

Sì, perché la principessa tornò alla carica dopo l’abdicazione del padre che le permise di diventare Granduchessa del Lussemburgo.

Maya tornò a Roma dopo qualche mese e comunicò alla famiglia Cesaroni questa notizia ed in particolar modo di poterla dare a Marco.

Il loro rapporto tra Marco ed Eva andava a gonfie vele. Erano andati a vivere nella casa al mare che Marco comprò qualche anno prima, ma ogni domenica (per una promessa fatta a Giulio) pranzavano con tutta la famiglia.

Maya andò a trovarli e propose a Marco di riprovarci ancora una volta, di aver capito i suoi errori, di essere stata troppo precipitosa ma l’uomo rifiutò; confessò a Maya di essere stato bene assieme a lei ma il suo cuore lo aveva donato ad Eva e non l’avrebbe mai più lasciata per una stupida cotta.

Maya comprendendo lo stato d’animo di Marco decise di non metter più i bastoni tra le ruote tra Eva e Marco; i due potettero finalmente sposarsi.

 

"Diciamo che quella era una cosa voluta entrambi." rispose Marco prendendo la moglie per i fianchi e baciandola successivamente.

"Bleah" disse il bambino accanto a Marta.

"Che c'è Sergio? Non ti piace vedere mamma e papà baciarsi?" chiese sorridendo Eva.

Il piccolo Sergio scosse la testa in segno di dissenso.

La donna prese in braccio il figlio e iniziò a coccolarlo.

"Allora significa che da ora in poi bacerò solo te"

"Sì che bello" esultò il piccolo.

"Ehi. Io sono geloso" disse Marco con una finta faccia triste.

Eva sorrise e tornò a coccolare il figlio.

 

"Ha ragione Eva. Voi Cesaroni siete un mucchio di testardi" disse Alice rivolta a Rudi.

"Anche tu non scherzi. Ricordi ciò che successe il giorno della maturità?"

"Quando scappai con Francesco pur sapendo i tuoi sentimenti per me?"

"Esattamente"

"E va bene. Era un piccolo peccato di gioventù. L'importante è che ora stiamo insieme" sorrise la ragazza baciando il fidanzato.

"E tu piccolo Giulio, non prendere questo difetto di mamma e papà. Se c'è qualche persona che ti piace dichiarati senza pensarci due volte" disse Rudi rivolto al bambino che teneva in braccio.

Il piccolo rise e si lanciò verso la mamma.

 

Rudi ormai lavorava in pianta stabile in bottiglieria al posto di Cesare che era andato in pensione, e con i soldi accumulati, riuscì a comprare un appartamento per lui e Alice.

Alice invece era riuscita ad entrare in un'azienda di moda per ragazze come ricamatrice.

La convivenza andava a gonfie vele.

Quasi tre anni prima Alice disse a Rudi di essere incinta e il ragazzo reagì alla notizia con entusiasmo.

Nove mesi dopo nacque il piccolo Giulio, il loro primogenito.

 

"È davvero un bambino bellissimo. Si vede che ha preso tutto da te" continuò l'uomo.

"Adesso mi vuoi dire che tu sei brutto?"

"Non arriverò mai alla tua bellezza però"

"Adulatore" rispose Alice arrossendo, appoggiando il suo corpo a quello di Rudi che l'abbracciò.

"I capelli però li ha presi da te. Ogni mattina sembra che abbia preso la scossa"

I due risero e tornarono a coccolarsi.

 

"Signorina Fantoni respiri profondamente e spinga" disse l'ostetrica

"Ci sto provando" rispose Matilde.

Accanto a lei c'era la madre Pamela che prova a calmarla.

"Tesoro calmati e segui ciò che ti dice l'ostetrica."

"Ma fa male mamma"

Resistendo al dolore Matilde riuscì a partorire una splendida bambina.

"Adesso dovremmo chiamare il padre per il taglio del cordone"

"Il padre purtroppo non c'è." disse Matilde con una faccia triste.

"No ci sono" disse Mimmo entrando nella sala operatoria.

"Mimmo" disse Matilde entusiasta e con un viso pieno d'amore.

Mimmo tagliò il cordone che teneva legata la figlia a Matilde e raggiunse la ragazza.

"Io credo che uscirò. A dopo" disse Pamela salutando i due.

"Matilde perdonami se sono stato un completo idiota. Se ti ho lasciato perché non credevo di essere pronto a diventare padre. Perdonami per tutto ciò che hai dovuto affrontare da sola."

"Mimmo. Io ti sentivo sempre accanto a me. Perché il nostro amore è forte. Ho provato a sostituirti con Achille ma non ci sono riuscita. L'ho lasciato perché amo solo te"

I due si baciarono dolcemente. Quel bacio sanciva l'inizio del loro splendido amore.

 

Qualche mese dopo Masetti e Cesaroni al gran completo si trovarono a casa Cesaroni per festeggiare il battesimo della piccola Pamela Cesaroni.

C'erano proprio tutti. Giulio, Cesare ed Ezio impegnati con il barbecue e i disastri di Ezio; Lucia, Stefania e Pamela impegnate a portare a tavola i loro manicaretti; Marco ed Eva erano seduti sul dondolo e accanto a loro c'erano Walter e Carlotta che controllavano Sergio e Federica, la bambina di Walter e Carlotta; Rudi e Alice in casa intenti a cambiare il pannolino a Giulio e con loro Diego e Miriam, che dopo una serie di tira e molla decisero di sposarsi e andare a vivere in Sicilia, nello stesso paesino della mamma di lei, Jolanda, che aveva rotto con Mattia qualche mese dopo la maturità, e Budino e Regina felicemente fidanzati; Mimmo e Matilde erano in giardino a coccolare la loro bambina.

"Oh ma Barilon dove sta?" chiese Giulio.

"Ho chiamato un'ora fa a Germana e mi ha detto che l'aereo era atterrato proprio in quel momento" rispose Lucia.

In quel momento Antonio, Germana e Lorenzo Barilon varcarono il cancello di casa Cesaroni.

"Buongiorno a tutti. Scusate il ritardo" disse Antonio.

"Nessun ritardo Antonio. Siete arrivati giusto in tempo. La carne è quasi pronta" rispose Cesare.

 

Sì, Cesaroni, Masetti e Barilon erano diventati amici dopo anni di screzi.

Giulio, Cesare ed Ezio conobbero meglio Antonio e scoprirono un uomo di gran cuore disposto sempre ad aiutarli; per Lucia, Stefania e Pamela accadde la stessa cosa con Germana; dietro al suo lato burbero e scontroso si nascondeva una donna debole, che stava pagando il trauma della perdita di tutte le sue amiche dopo il trasferimento a Roma.

 

"Scusate, dove sono Rudi e Alice?" chiese Lorenzo.

"Sono dentro con gli altri" rispose Stefania.

"Li raggiungo. Con permesso"

Lorenzo varcò la soglia di casa e vide gli altri guardare Rudi mentre cercava di cambiare il figlio.

"Indovinate chi è tornato da Los Angeles" disse.

"Lorenzo" gridò Alice.

Tutti i ragazzi, tranne Rudi, corsero ad abbracciare l'amico.

"Grazie per avermi lasciato solo in questo momento delicato" disse ironicamente Rudi.

Alice tornò dal fidanzato e prese il comando di tutte le operazioni e in meno di un minuto il piccolo aveva un nuovo pannolino.

"Visto. Era facile." disse Lorenzo.

"Volevo vedere te al mio posto"

Rudi e Lorenzo si abbracciarono.

"Mi sei mancato nerd"

"Anche tu mi sei mancato oste"

 

"Papà posso chiederti una cosa?" chiese Sergio a Marco.

"Certo piccolo"

"Possiamo allontanarci però?"

Marco si allontanò con il figlio.

"Credo che questo sia il posto perfetto per parlare"

"Mi sono innamorato"

"Sono felicissimo piccolo. E chi è?"

"Federica" farfugliò il piccolo.

"Come scusa?"

"Federica" disse scandendo meglio le parole.

“E tu glielo hai detto?”

Sergio scosse la testa.

“Ho paura che mi possa rifiutare”

 

“Ma cosa si staranno dicendo quei due?” chiese Walter.

“Ah non so. Secondo me Sergio ha chiesto al papà qualche consiglio su una bimba” rispose Eva.

 

“Vai ora.” Concluse Marco.

Marco si diresse verso gli amici.

“Oh che vi siete detti?” chiese Walter curioso.

“Lo vedrete” rispose Marco sornione.

 

I quattro videro Sergio avvicinarsi a Federica e darle un bacetto.

Tutti rimasero sbigottiti nel vedere il gesto del bambino.

 

“Oh Giù, mi sa che stamo pe diventà parenti” disse Ezio.

“No imparentato co Ezio no”

“Te tocca Giù” concluse Cesare.

 

“Ragazzi è pronto. Venite fuori” urlò Stefania rivolta a Rudy, Alice e i loro amici.

 

“Bene ragazzi. Voglio fare un brindisi a Mimmo, Matilde e la piccola Pamela. Che il futuro vi riservi tanta felicità.” Disse Giulio.

“Auguri” risposero tutti insieme.

 

“Ciao Lorenzo” disse Jolanda a Lorenzo dopo che quest’ultimo è stato in disparte tutto il tempo.

“Ciao Jolanda. Ti trovo bene”

“Anche io. Gli Stati Uniti ti stanno facendo bene.”

“Però sento la mancanza di casa.”

“Ragazzi, dai venite che stiamo festeggiando” li esortò Regina.

“Andiamo Lorenzo?”

“Sì.”

“Però mi piacerebbe parlare con te da soli. È passato tanto tempo dall’ultima volta.”

“Beh se stasera sei libera potremmo uscire insieme.”

“Perché no.”

I due si sorrisero e si diressero verso il tavolo per festeggiare assieme agli altri.

 

 

Buonasera a tutti. Eccoci arrivati all'ultimo capitolo della mia storia. Spero che la storia vi sia piaciuta e che vi abbia divertito :)
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate :D

Alla prossima :)

   
 
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