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Autore: xedwardslips    26/06/2013    6 recensioni
primo settembre 2012. stazione king cross, binario nove e tre quarti.
Abby Payne è nervosa, le sue ginocchia tremano e manca poco che cadano in mezzo a tanta gente.
Harry Styles cerca di tranquillizzarla invano. Era tesa, ma lui sapeva come ci si sentiva.
[...]
-Cazzo, Abby l'hai capito che lo sto facendo solo perché mi piaci?- No. Quelle parole erano state pronunciate nel momento sbagliato, dalla persona sbagliata alla persona sbagliata. Lei era innamorata di Harry, era certa di questa, ma questo ragazzo era diverso...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''cause you make my heart race'
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La serata proseguì ed Abby continuava a guardare Harry, incessantemente. Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, come effetivamente Harry faceva con lei. Si lanciavano sguardi da tutta l'ora e tutti tranne Fred e Rose se n'erano accorti.
Abby stava tranquillamente parlando con Liam, quando arrivò Mandy e Liam si dileguò, sapendo che la riccia aveva bisogno di parlare con la bionda.

«Ciao» disse Mandy sedendosi nel divanetto, accanto a lei.
Abby la salutò con un cenno della testa, senza aprire bocca.

«So benissimo che sei incazzata con me e Gemma, ma posso spiegarti cosa è successo» continuò Mandy gesticolando con le mani, come suo solito quando agitata. «Allora, la signora Horan non ci ha permesso di fare telefonate e se chiamavi tu dovevamo attaccare subito. Lei diceva che potevamo disturbarti e che stavi studiando molto e noi ci abbiamo creduto. Mi dispiace.»
Abby rimase in silenzio guardandola negli occhi semplicemente, e quando finì, la strinse in un abbraccio.

«E' tutto okay, sono felice che mi abbia detto la verità Mandy, davvero» le rispose Abby.
All'abbraccio si aggiunse anche Gemma che ascoltava, senza dire nulla, dietro il divano.

«Mi siete mancate e la prossima volta chiamatemi anche alle tre del mattino, io vi rispondo sempre, siete le mie migliori amiche»
«Visto che siamo le tue migliori amiche ci racconti cosa è successo con Harry e quel tipo dai capelli rossi»
«Voi non sapete nulla?» domandò Abby. Le due fecero cenno di 'no' con la testa ed Abby sospirò. «Allora, che ne dite se andiamo in un posto in cui nessuno ci può sentire? Devo dirvi cose che nessuno, oltre a voi, deve sapere»
Le tre ragazze, allora, si spostarono in giardino accomodandosi sulla panchina, dove poche decine di minuti prima Harry ed Abby avevano parlato.

«Allora, è cominciato tutto il primo giorno di scuola, quando ho conosciuto Fred, il ragazzo con i capelli rossi, siamo diventati subito amici, poi migliori amici finché non ho lasciato Harry..» le ultime quattro parole quasi le sussurrò mentre le si formava un buco allo stomaco.
«Tu che cosa?» urlò Mandy.
La bionda la zittì con un colpo alla coscia e Gemma la incitò a continuare.

«Quindi, ho lasciato Harry e abbiamo litigato pesantemente, mentre mi son messa con Fred e lui con Rose, la sorella di Niall..»
«Lui che cosa?» urlò Mandy, sbalordita.
«Con Rose, sì, è strano, lo so. Comunque stasera io ed Harry stavamo qui a ballare, non chiedetemi perché, e a mezzanotte mi ha baciata, dicendo che a mezzanotte si bacia la persona che si ama»
All'ultima frase seguirono degli 'ohw che dolce' da parte di Mandy e Gemma.

«Lo so, è stata una cosa romantica e io lo amo ancora, come sempre» continuò Abby abbassando lo sguardo.
«Dovreste risolvere questa cosa, al più presto» commentò Gemma sospirando.
«Io..devo parlare con lui dopo»
«Vai adesso» mi incitarono assieme.



Abby raggiunse Harry con passo spedito e lo trovò in piedi intento a parlare con Rose. Il riccio, non appena notò Abby, si dimenticò della presenza di Rose e le andò incontro.

«Dobbiamo parlare» dissero all'unisono per poi ridacchiare.
Fred, che guardava la scena, li raggiunse prima che i due potessero parlare.
Il ragazzo mise un braccio attorno alla spalla di Abby e la tirò a sè, baciandole la guancia dolcemente.

«Fred, devo dirti una cosa» sussurrò Abby lanciando un'occhiata ad Harry, che sorrise.
Oh quanto amava quel sorriso, quanto amava le sue fossette, quanto amava Harry, dannazione, lo amava infinitamente. Era stato stupido da parte sua pensare che tra lei e Fred potesse nascere amore, insomma, lui era solo e semplicemente il suo migliore amico e tale sarebbe rimasto, sempre.

Abby afferrò delicatamente la mano del ragazzo e lo portò poco lontano da lì e si posizionò davanti a lui, uccidendosi le mani, come suo solito.
«Che devi dirmi?» le chiede Fred curioso.
«Senti, ti ricordi quando ti ho detto che se non fosse durata, saresti rimasto comunque il mio migliore amico?»
«Certo e vale ancora piccola»
«Ecco, vale da ora»
«Cioè, vorresti dirmi che mi stai lasciando? Dopo che ho faticato tre mesi interi per stare con te? Mi stai lasciando? E scommetto che indovino anche il perché...Per il ricciolino...Tu lo ami ancora, e pensavi che stando con me, ti saresti dimenticata di lui...Sai c'è una parola per la gente come te» fece una leggera pausa per riprendere fiato. «sgualdrina» le sputò quella parola con tutto l'odio che aveva nei confronti suoi e di Harry in quel momento. 
Era arrabbiato, era incazzato nero, non riusciva a contenersi, tanto che l'afferrò con una mano per i polsi, stringendoglieli davvero forte.
La bionda chiuse gli occhi dal dolore e solo quando sentì uno schiaffo nella sua guancia, li riaprì.
Fred le aveva dato uno schiaffo, in pieno volto. Le bruciava tanto. Lui aveva osato metterle le mani addosso. Brutto stronzo.


Harry intervenne subito e spinse via Abby, mettendola dietro di sè e guardando in cagnesco Fred che teneva la mano a mezz'aria.

«Hai osato dare della sgualdrina alla mia ragazza? Te la faccio pagare, bastardo» e senza pensarci due volte, gli sferrò un pugno sul naso.
Abby lo tirò subito via notando la sua mascella irrigidita. Gli accarezzò dolcemente la guancia ed Harry si calmò, i suoi muscoli si calmarono al suo tocco.
Era impossibile che una ragazza gli facesse questo effetto, riusciva a calmarlo solo sfiorandolo. Era impossibile da credere.

Fred, intanto, coricato in terra, si smaterializzò, fuggendo come un cane.
I ragazzi, preoccupati per l'accaduto, accorsero da Abby, mentre Harry cercava del giacchio per lei.
«Stai bene sorellina?» domandò Liam avvolgendola in un abbraccio fraterno.
«Adesso sto molto meglio» lo tranquillizzò lei.

Intanto, sola in disparte, Rose pensava alle parole di Harry.
'Hai osato dare della sgualdrina alla mia ragazza' Era impossibile, lei era la sua ragazza, non Abby.
Eppure era riferito ad Abby.
Adesso tutto era chiaro, Fred le aveva dato uno schiaffo perché Abby era ancora innamorata di Harry, che, per sua sfortuna, ricambiava.
Avvolta nei suoi pensieri, non si accorse che la figura imponente di Harry stava davanti a lei.

«Tu sei stato con me solo per dimenticarti di lei?» gli sussurrò Rose mentre una lacrima rigava il suo viso. 
«Mi dispiace Rose, non volevo che andasse a finire così» si scusò Harry abbassando lo sguardo verso le sue scarpe.
«Sai una cosa?» Disse Rose asciugandosi la lacrima e respirando molto forte. «Sono contenta che tu non abbia dimenticato Abby, lei ti ama tanto quanto tu ami lei e a me non interessa. Io vivo meglio senza i vostri problemi. Addio.» Detto questo, anche lei si smaterializzò ed Harry tornò dagli altri.
Il riccio prese per i fianchi Abby, intenta a parlare con Niall e la tirò a sè.

«Quand'è che son diventata la tua ragazza?» disse lei alzando un sopracciglio divertita.
«Tu lo sei sempre stata» rispose lui mordendosi il labbro.
«Errato» disse lei ridendo. «Tu non mi hai fatto la proposta, signore»
«Mi scuso, signora, provvedo subito» rispose lui inginocchiandosi davanti a lei. «Abby Payne, vuoi essere la mia ragazza, di nuovo?» domandò sorridendo nervoso.
«Ma certo, Harold» rispose lei per poi stringerlo in un abbraccio soffocante.
«Ti ho sempre amata, Ab» gli sussurrò all'orecchio Harry con la sua voce roca.
«Lo so, lo so» disse lei ridacchiando.
Si sciolsero dall'abbraccio e si guardarono negli occhi per un paio di secondi, giusto il tempo per Abby di perdersi al loro interno, che Harry eliminò la distanza delle loro labbra con un bacio veloce che la fece sorridere.

«Bene, che dite se andiamo a dormire?» urlò alle loro orecchie Liam che guardava male Harry.
«Sì, ma io non sento più» brontolò Abby facendo il broncio.
«Ecco adesso lei è triste» commentò Harry guardandola. «E tocca a me consolarla, purtroppo»
«Stronzo» commentò lei per poi ridere.

Dato che Rose se n'era andata, Harry unì il letto di Abby con quello di Rose e si sdraiò in uno dei due sbuffando.

«Che hai?» borbottò Abby sdraiandosi accanto a lui.
«E' stata una giornata da dimenticare questa di oggi» disse lui accarezzandole i capelli.
«Lo penso anche io, già»
«E comunque, solo io posso chiamarti piccola, sai?» brontolò lui ricordando della frase di Fred.
«Ah sì davvero? E perché?» domandò lei ridendo.
«Perché tu sei la mia piccola e non si discute»
«Come siamo possessivi, Harold» disse lei prendendolo in giro.
«Hai qualcosa in contrario?» disse lui guardandola negli occhi.
«Assolutamente sì» rispose lei annuendo.
«Cosa hai detto? Te la faccio vedere io» 
Si fiondò addosso a lei, cominciando a farle il solletico ovunque.
La sua risata si diffuse ovunque. Questa era musica per le orecchie di Harry.

«No ti prego, chiedo perdono» sussurrò lei senza fiato.
«Ah ah» rispose lui muovendo il dito in segno di 'no' «non basta mia cara»
«E va bene, io sono la tua piccola, contento?»
«Molto meglio» le soffiò lui sul collo, per poi baciarlo lentamente, come solo lui sapeva fare. 
La mano di Abby non tardò ad andare a finire nei ricci del ragazzo, giocando con loro.
Il ragazzo si staccò sorridendo e si sdraiò accanto a lei, continuando ad accarezzarle i capelli.

«Harry, devo dirti una cosa, ti prego non spaventarti, ma è una cosa seria» disse Abby guardandolo negli occhi.
Il ragazzo, in piena crisi di panico, si sedette sul letto, mordicchiandosi il labbro.
«Che succede piccola? Mi fai preoccupare» commentò toccandole la mano.
«Ma no» sorrise lei. «Volevo solo dirti che ti amo, Harry» disse lei arrossendo.
«Ah, grazie» rispose lui alzando il sopracciglio.
«Che cosa?» gracchiò lei irritata.
«Uno pari, piccola. Te la dovevo, ma ti amo anche io» disse lui per poi baciarle la fronte e stringerla a sè.

INIZIO FLASHBACK

«Abby stai dormendo?» le domandò Harry. Era beatamente distesa sulla poltrona e poggiava la testa sulle gambe di Harry, con gli occhi chiusi. Gli aprì e fece segno di no, scuotendola. «Devo dirti una cosa» aggiunse il riccio diventando serio.
Abby, spaventata, si alzò di scatto e si sedette nella poltrona di fronte a lui e lo guardò. «Che succede?»
«Niente, ma volevo solo dirti che ti amo» continuò lui sorridendo. Abby arrossì di colpo e abbassò lo sguardo verso il pavimento, poi sussurrò un flebile 'grazie'.
FINE FLASHBACK

«Oddio, Harry, mi dispiace un sacco per quel giorno, io...non volevo risponderti così» disse la ragazza con tono serio.
«Ab, è tutto okay, davvero, sapevo che mi avresti lasciato, me lo sentivo» rispose il riccio mordicchiandosi il labbro.
«No davvero, Harry non è tutto okay, io..sono stata una stronza a lasciarti, io non mi accorgevo che avevo tutto ciò di cui avevo bisogno proprio qui, vicino a me» disse la ragazza arrossendo.
Il ragazzo l'abbracciò e si addormentarono abbracciati.


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saaaalve centaaaah:3
credo che non mi cagherà nessuno ma sono tornata(?)
per chi c'è volevo scusarmi se avevo abbandonato la storie 
ma con la scuola non riuscivo a conciliare nulla, ma adesso in estate cercherò di essere più presenti e continuerò questa e quella su Zayn(: beh, per chi è rimasto, mi farebbe piacere sapere il vostro pensiero sul nuovo capitolo.<3 bene, ora vado, ciao bellissime:3
#elisa

   
 
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