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Autore: Foggynightmare    27/06/2013    1 recensioni
Il professor Severus Piton finalmente riuscirà a trovare l'amore... Anche se non è l'amore che J.K.Rowling si aspettava. Tra lui ed Harry sucederanno molte cose...
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Harry sentiva qualcosa, una voce sottile che si insinuava nella sua testa e non gli permetteva di sognare.
“Codaliscia, prendi tempo… prima o poi sarà nostro”
“Si padrone, come desidera padrone” la seconda voce era spaventata e non si distingueva bene dal brusio in sottofondo.
“Ricordati di non ammazzare troppa gente, altrimenti salta la copertura” di nuovo la voce sottile e viscida.
“S-Si padrone, lo prometto!”
 
Piton dormiva beato con Harry Potter disteso sul suo petto, poteva annusarne il profumo delicato e aveva la certezza che era un caro ragazzo, che gli era affezionato e che non si sarebbe fatto condizionare dal suo passato da Mangiamorte. Quello che era successo quella sera ne era la prova schiacciante. Severus sospirò e baciò dolcemente il ragazzo sulla fronte.
Poteva essere più fortunato? Un  ragazzo adorabile gli voleva bene, nonostante egli non avesse mai provato a rendergli facili le giornate trascorse al castello di Hogwarts.
Il suo profumo gli inebriava tutti i pensieri e quando iniziò ad abbandonarsi al sonno sentì il corpo del ragazzo contrarsi improvvisamente sul suo petto.
“N-no” sussurrò Harry.
“Harry?” chiese Piton per nulla allarmato.
“Vai fuori dalla mia testa!” ora il tono del ragazzo era allarmato e Severus capì che non stava parlando a lui.
“Harry, calmati!” il professore si mise seduto sul letto con il ragazzo tra le braccia che si muoveva convulsamente.
Severus decise di entrare nella mente dello studente per vedere cosa stava accadendo.
Si concentrò intensamente e fu dentro alla mente del ragazzo in poco tempo, l’unica cosa che non si aspettava era che Harry non era dentro la sua mente, ma all’interno di quella di Voldemort.
Doveva fare in modo che il mago non si accorgesse della sua presenza nella mente del ragazzo, quindi iniziò lentamente e delicatamente a mostrare la sua presenza ad Harry.
“Stai tranquillo, ci sono qui io adesso” disse dolcemente Severus e non appena Harry se ne rese conto riuscì a troncare il contatto con Voldemort e tornò in se.
Si risveglio con la testa poggiata sul petto del professore.
“Scusami… Non volevo svegliarti!” il tono del ragazzo era dispiaciuto e sconsolato.
“Non devi scusarti Harry” disse Piton abbracciandolo dolcemente.
“Come stai?” chiese Harry debolmente dalla spalla del professore.
“Bene” disse l’uomo e avvicinando la testa aggiunse “Grazie a te ovviamente” così dicendo prese la testa del ragazzo tra le mani e lo baciò dolcemente.
La bocca di Harry faticava a dischiudersi dopo il sogno che aveva fatto ma dolcemente sentì la lingua di Severus percorrergli dolcemente il contorno delle labbra. Il ragazzo infine riuscì a lasciarsi andare e si distese, l’insegnante sopra di lui, liberando tutta la frustrazione della nottata trascorsa.
In maniera naturale, come se si fossero appartenute da sempre, le loro bocche si incontravano e le loro lingue si cercavano bisognose l’una dell’altra.
Molto lentamente le mani di Severus risalirono il petto di Harry e di nuovo riscesero, insinuandosi dolcemente sotto la maglietta del ragazzo.
Non c’era niente di malizioso o perverso, soltanto il dolce gesto d’affetto che legava due corpi l’uno all’altro.
Harry intanto assaporava il dolce gusto delle labbra del suo insegnante, che prima tanto odiava ma che ora arrivava ad apprezzare in un modo molto singolare.
Si stava lentamente abbandonando alle sensazioni che provava nello stare li con lui, nel suo letto a baciarsi come due giovani amanti (in effetti, pensò Harry, lui era veramente giovane, Piton invece era… più adulto!)
“Ti voglio” sussurrò il ragazzo all’orecchio del professore e subito sentì la sua erezione pulsare attraverso la stoffa che la teneva prigioniera.
“Oh Harry…” rispose l’uomo, che stava facendo altrettanta fatica a controllarsi in quel momento.
Le mani del ragazzo iniziarono ad indugiare sulla cintura dei pantaloni del professore, che non appena avvertì il ragazzo sfiorare la fibbia sussultò visibilmente.
Harry con un movimento deciso sfilò i pantaloni al professore e notò la sporgenza che spiccava dalle sue mutande nere.
“Non sei costretto se non vuoi” disse dolcemente Piton accarezzando una guancia del ragazzo.
“Appunto” disse Harry guardando il professore con i suoi grandi occhi verdi “se non volessi, non farei niente di tutto questo”.
Detto questo fece scendere una mano dentro le mutande dell’’uomo, afferrando saldamente la sua erezione pulsante.
Piton sospirò e si puntellò sulle ginocchia per sostenersi. La mano del ragazzo si muoveva rapidamente provocando al professore intensissime ondare di piacere, Harry infatti era deciso nei movimenti.
Il suo cuore batteva forte e  tutta l’eccitazione incanalata in quel momento si stava riversando finalmente in qualcosa di più concreto!
“H-Harry… continua” sussurrò all’orecchio del ragazzo.
“Ti piace?” chiese Harry.
“S-si” di nuovo il tono del professore era eccitato e soddisfatto.
“Sto… sto per…” ma Severus non riuscì a finire la frase in tempo e venne in mano al ragazzo.
“Scusami” disse allora imbarazzato.
Harry si mise a ridere angelicamente e baciò l’uomo con dolcezza.
“Ora tocca a te!”
Severus fu veloce e slacciò i pantaloni del ragazzo prima ancora che questi potesse realizzarlo.
Infilò una mano nelle mutande di Harry e afferrò saldamente il pene del ragazzo iniziando a far scorrere la mano dalla punta alla base e viceversa.
Harry mugolava disperatamente di piacere, mai nessuno aveva fatto una cosa del genere per lui e sentiva che ormai era vicino all’orgasmo.
“Sev…” fece appena in tempo a pronunciare queste parole che l’insegnante rapidamente sostituì la mano con le labbra e iniziò a leccare il membro del ragazzo molto lievemente e poi via via più intensamente, fino a che il ragazzo non culminò il suo piacere nella bocca dell’uomo.
“Scusami” Harry era imbarazzatissimo, molto più di quanto potesse esserlo Severus prima.
“E di cosa?” rispose “Io mi sono divertito” e detto questo abbracciò il ragazzo e si misero appoggiati alla testata del letto coccolandosi dolcemente.
Harry allora non poté fare a meno di notare il marchio nero stampato a fuoco sul braccio sinistro del professore e inconsciamente iniziò ad accarezzare con la punta del dito il teschio, poi il serpente, dolcemente, affascinato dai colori intensi che contrastavano la pelle olivastra di Piton.
“Ti spaventa?” chiese lui d’un tratto.
“No” rispose calmo il ragazzo.
“Non finirò mai di sentirmi in colpa per quello che ti ho fatto…” ma Harry posò l’indice sulle labbra del professore impedendogli di continuare la frase.
“Vivo il presente, capito? Qui. E. Ora. Non importa nient’altro!”
“Sei sicuro che non sia un peso per te?”
“A meno che non io non scopra che questa è tutta una farsa per scoprire se copio i compiti di pozioni… si, sono sicuro!”
Severus accennò ad un sorriso e poi disse quasi glacialmente :”Guarda che so benissimo che copi Pozioni dalla signoria Granger… cosa credi Potter?”
“Hei! Non hai prove!” disse indignato il ragazzo.
“Cinque anni di tentativi di insegnamento ad Harry Potter sono più che sufficienti”
E così dicendo iniziò a fare il solletico ad Harry che iniziò a contorcersi e a ridere sguaiatamente.
“Basta! Basta! Lo ammetto…” disse infine tra le risate.
“Lo sapevo!!” e così dicendo stampò un bacio sulle labbra del ragazzo.
“Ora però è meglio se dormiamo… intesi?”
“Certo” Harry sorrise.
“Buonanotte Harry”
“’Notte” e così dicendo accoccolò la testolina castana nell’incavo tra il collo e la spalla del professore.
 
 
La mattina dopo Harry si svegliò all’alba conscio che stava dormendo con Severus Piton.
Iniziò a contemplare il suo volto.
Di certo non si poteva dire che fosse bello, ma cos’era la bellezza?
Harry si ritrovò a pensare che iniziava ad amare quella persona, e non il suo corpo.
A lui affascinava il naso del professore, arcuato e affusolato, gli piacevano le sue labbra sottili e amava quando l’uomo sorrideva felice.
Questo però era il meno.
Harry sveniva quando il professore si dimostrava protettivo e affettuoso nei suoi confronti, quando lo vedeva intento nel preparare una pozione, con quella luce negli occhi e quel sorriso stampato sulle labbra.
Gli piacevano i piccoli gesti che faceva quando parlava e soprattutto, il suo sguardo quando Harry era con lui.
La bellezza nel loro rapporto non centrava per nulla.  Non perché fossero brutti come dei troll, pensò Harry, ma perché in nessun rapporto centra.
Si parlava di “Severus + Harry” e non dei loro corpi.
Facendo questi pensieri molto profondi Harry riprese a contemplare il professore che dormiva ancora beatamente, conscio del fatto che iniziava seriamente ad amarlo.
 
 


ANGOLO DELL'AUTRICE

Ringrazio tantissimo i 20 che seguono la mia storia e tutti quelli che l'hanno letta!
Recensite e fatemi sapere che ne pensate, sono ancora alle prime armi e ogni consiglio è ben accetto!
Baci!
  
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