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Autore: Aleran    30/06/2013    1 recensioni
Philofobia: paura di amare.
È questo che accompagna Amy Jonas Windsnap nella sua vita.
Amy conosce Jamie a una gara di galoppo, e i due diventano amici a tal punto da considerarsi fratelli. Successivamente Jamie le presenta i suoi amici, e da lì Amy non sarà più la stessa.
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AMY & JAMIE: «Sai Jamie, mi hai scombussolato, mi fido di te nonostante io sia un tipo estremamente schivo. Vedi di farmi durare questa fiducia» sibilò Amy un po' arrabbiata con sé stessa perchè non era stata capace di mandarlo via [...]
AMY & JAYMI: «Ciao, Jaymi!» esclamò cercando di apparire più sicura di sé stessa possibile.
Sventolò in aria il braccio e si alzò dal suo posto preferito.
«Salve principessa!» fece di rimando il ragazzo, uscendo dall'abitacolo della vettura. [...]
AMY & JOSH: «Me ne sto rendendo conto. Comunque basta, è Jamie mio fratello, non sei tu» sussurrò Amy.
«Ma puoi averli due fratelli» ribatté Josh abbracciandola. [...]
AMY & GEORGE: «Ah no? E dove pensi di restare?» indagò Amy.
«Qui» rispose l'altro, sempre con un'aria menefreghista.
«Certo, e come no, al limite te ne vai fuori».
«Cosa hai paura che potrei fare?».
«Ho paura che potresti avvelenarmi l'aria» [...]
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Continua....
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Of Course

«Oheeeee allegria!!!!!» urlò qualcuno. Amy, che era ancora nel mondo dei sogni, si svegliò di soprassalto, incavolata e impaurita.
«Jane, ma che cazzo ti dice il cervello?» sbraitò.
«Che sono quasi le undici, e visto che oggi pomeriggio andrai da Astor e non possiamo stare insieme devi sbrigarti» replicò Jane.
Jane, occhi scuri e capelli castani, era una ragazza solare e divertente, più decisa di Amy e fedele.
«Mmh, appena mi si aprono gli occhi ti prometto che ti racconto tutto» biascicò la bionda sotterrando la testa sotto al cuscino per poi mettersi a sedere sul materasso.
«Raccontare cosa?» incalzò Jane divertita.
L'amica le fece segno di aspettare, andò in bagno a lavarsi il viso e tornò in camera decisamente più sveglia.
«Si chiama Jamie Hamblett e...» iniziò Amy.
«E te ne sei innamorata» concluse Jane.
«No Jan, mi dispiace per te... Adesso ti spiego. È arrivato secondo alla gara che io ho vinto domenica... E poi è venuto da me e mi ha offerto da bere e mi ha dato il suo numero. Ieri gli ho scritto dopo essermi fatta la doccia e lui... Tadam, mi ha detto di affacciarmi e di chiudere le tende quando mi spoglio. Era di sotto e mi ha visto. Poi è salito e mi ha detto che quando mi ha visto gli si è risvegliato un lato da fratello protettivo e sabato mi ha invitato a uscire e ho detto che ci verrai anche te. Ti va? Vabbè, mi rispondi dopo, adesso continuo. Mi sembra troppo invadente, ha le mani lunghe e è mezzo stalker, però no riesco ad allontanarmene sebbene sia sicurissima che non mi interessa per niente!».
«Mmh, storia interessante, comunque  certo che vengo!».
Andarono un po' su facebook tanto per fare qualcosa e aprirono le richieste d'amicizia. Jamie Hamblett. Amy accettò la richiesta e andò a vedere con Jane le foto del ragazzo.
«Azz che bonazzo!!» esclamò la mora.
«Dimmi semplicemente che ti piace e che da sabato gli farai il filo dai» la stuzzicò la bionda.
«Eh no, è lui che deve fare il filo a me, poi magari ci saranno dei suoi amici non credi? Forse sono ancora meglio!».
«È in una relazione complicata con Josh Cuthbert, vediamo com'è! Magari sabato ci sarà anche lui».  
«Te lo dico io com'é: è figo e bonazzo. Di nuovo. Beh scusa, sono a corto di aggettivi».
A quel punto Jane non vedeva l'ora che sabato arrivasse per andare alla festa: amava conoscere ragazzi, uscire e avere un fidanzato, a differenza della bionda, che sebbene avesse più possibilità di uscire con la sua bellezza esteriore e interiore, preferiva il maneggio e pensava che avere il ragazzo fosse solo una restrizione di libertà.
Verso le una Jane se ne andò e Amy scese a pranzare con i genitori. Non fece niente fino alle tre, quando i suoi la portarono al maneggio a trovare Astor.
Al maneggio, la ragazza si avvicinò alla staccionata per vedere chi ci fosse dentro alla pista che galoppava come un dannato su un cavallo decisamente nuovo.
«Amy!» le urlò qualcuno mentre si girava per andare in scuderia. Veloce si voltò.
«Jamie!» la ragazza tornò vicino alla staccionata.
Jamie scese dal cavallo e le andò incontro sorridendo.
«Cosa ci fai qui?» chiese Amy camminando verso la scuderia.
«Provavo un nuovo cavallo» rispose lui seguendola.
«Allora quello lo prendi? Correva veloce».
«Si, penso che la prenderò, si chiama Let Me Win è una femmina di nove anni».
«Mi pare che sia buona, ovviamente non quanto il mio campione».
Nel frattempo arrivarono al box di Astor e Amy entrò per fargli qualche carezza. Il bel purosangue le strusciò la testa sul petto e le annusò la mano per ricevere qualche zuccherino.
«Scroccone» lo rimproverò la padrona prima di mettergli la cavezza per portarlo a pascolare.
Jamie intanto li osservava sulla porta del box, non aveva mai avuto un "buon rapporto" con i suoi cavalli, si limitava a correrci, però gli venne in mente che forse se avesse trattato meglio le sue bestie loro avrebbero lavorato meglio e con più volontà.
«Vieni con noi?» domandò Amy.
«Certo» rispose Jamie.
Uscirono dal corridoio e si avviarono verso il pascolo. Si misero a parlare mentre il cavallo brucava indisturbato.
«Per sabato come mi vesto?» chiese la ragazza.
«Jeans e maglia particolare, vestono tutti così, almeno le prime volte» spiegò Jamie «aspetta, fammi fare una cosa».
Amy lo guardò incuriosita mentre si avvicinava a lei e le prendeva di mano la corda del cavallo. Lui le fece appoggiare le mani sul dorso di Astor e le prese una gamba per darle una spinta e farla salire.
«Sei pazzo, JJ» ridacchiò la bionda.
«JJ?» domandò il ragazzo.
«Si, perchè?».
«Perchè è come mi chiamano tutti, ma non pensavo che tu lo sapessi».
«Oh beh, è stato il primo nome che mi è venuto in mente».
Amy scese dalla groppa di Astor e riprese la corda per tornare in scuderia. Mentre camminavano vicini, Jamie le mise un braccio intorno alle spalle e lei si irrigidì un po'.
«Ti dà fastidio?» chiese il moro.
Amy scosse la testa e continuò a camminare.
«Jam... Oh, non sapevo avessi la ragazza» insinuò qualcuno entrando improvvisamente in scuderia.
«Josh Cuthbert!» esclamò Amy. Subito dopo si tappò la bocca, quello era veramente Josh Cuthbert, solo che lui non la conosceva e gli sarebbero venuti dei dubbi.
«Vi conoscete?» domandò JJ.
La ragazza scosse il capo, invece Josh disse «No, almeno io non la conosco».
"Mannaggia alla mia boccaccia" pensò Amy. Si sentiva osservata, effettivamente i due ragazzi non le avevano chiesto niente ma era evidente che volevano una risposta sul come la ragazza facesse a conoscere Josh.
«Oh, avanti, si chiama facebook» sbuffò la bionda con finto tono scocciato per mascherare l'imbarazzo.
«Ahhhh e poi sarei io lo stalker» ridacchiò JJ.
«Ah, e comunque non siamo fidanzati e... Io sono Amy Jonas Windsnap» si presentò lei a Josh evitando la frecciatina di Jamie.
«Ah, la vincitrice della corsa! Quindi sabato ci sarai anche tu?» fece Josh.
«Salvo imprevisti si» rispose la bionda.
Amy chiuse Astor nel box e i tre andarono fuori. Josh e JJ cominciarono presto a parlare dei loro amici e altri fatti a lei sconosciuti, facendola sentire "emarginata", ma non le dispiacque più di tanto.
«Jaymi è uscito con Oliver, mi sembra che abbiano litigato e lui vuole provare a riaggiustare i rapporti prima di lasciarlo del tutto. Mi sembra che comunque non riallacceranno, Oliver lo sai com'é fatto... E Jaymi oggi non ha nemmeno mangiato, era pensieroso. George invece sarà andato a frasi qualche biondina, che ne sai» cominciò Josh.
«Ovviamente per te questi sono tutti BIP BIP» si raccomandò Jamie a Amy.
«A dire la verità manco vi stavo ascoltando. Dicevate?» chiese la ragazza svegliandosi dai suoi pensieri.
Il "meglio così" del più grande fu soffocato dalle parole di Josh: «Sai cosa significa quando un ragazzo si fa una ragazza no?».
«Certo, non ho mica cinque anni Jamie, ho anche quasi vissuto questa esperienza, sottolineando il quasi» sussurrò Amy.
«Quasi vissuto?!? Cosa intendi?!?» quasi urlò JJ.
«Non mi va di parlarne, scusa, è stato troppo brutto» lo liquidò la bionda ricominciando a guardare per terra.
Non le andava di raccontare della sua brutta esperienza avuta pochi mesi prima, quando quel brutto ceffo con i capelli biondo platino e lo sguardo di ghiaccio le aveva messo le mani addosso e l'aveva quasi stuprata. Inevitabilmente però dopo quelle parole non riuscì a non ripensare a quella scena e scosse la testa per cacciarla via. Forse era meglio stare zitti.
Tirò un sospiro di sollievo quando Abel arrivò e salutati i ragazzi saltò in macchina.  
«Ciao papà» lo salutò Amy appena chiuse lo sportello.
«Ciao My» fece di rimando Abel uscendo in retromarcia.
La ragazza si abbandonò sul sedile, cercando di scavare nella mente per trovare un decente abbigliamento per la festa.
 
---------AUTRICE 
Non so con quale coraggio mi rifaccio viva, ma ok. 
Sono passati secoli, pensavo che avrei abbandonato la Fanfiction ma poi grazie a un messaggio privato ho cambiato idea e quindi sono tornata.  
Sicuramente ora che è estate avrò più tempo per scrivere e perciò dovrei aggiornare abbastanza di frequente :) 
Beh, alla prossima :)
  
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