Sono contenta che ad
alcuni sia piaciuta e vorrei scusarmi per la presenza di errori, anche futuri. Spero
che vi piaccia il mio prossimo capitolo.
Capitolo terzo
Era passato un mese dal
loro incontro al lago. Non riusciva a non pensare a lui, sentiva i suoi occhi
su di sé, che la scrutarono e la studiavano. Anche quando era sola con Harry
non riusciva a non pensare a lui, stava impazzendo.
FLASH BACK
Lui era passato accanto
a lei e l’aveva guardata, aveva sorriso, un sorriso maligno, ma
tremendamente sexy. I loro occhi s’erano incrociati. Avrebbe
voluto morire, soprattutto per colpa di quell’idiota di suo
fratello…
“che c’è
Malfoy? Ti sei perso? Se non te ne sei accorto questo è il nostro
tavolo.”.
“hei lenticchia,
perché non ti fai gli affari tuoi? Io mi siedo dove voglio e, sai cosa ti dico?
Oggi mi siedo qui”…un attimo dopo me lo ritrovo di fronte, il mio
nervosismo è acuto e lui se ne accorge. Era così nervosa che non riusciva più a
muovere.
“lo mangi
quello?”
“come
scusa?”
“ripeto…lo
mangi quello o posso mangiarlo io?”
“Prego”
“sai lenticchia,
dovresti prendere esempi da tua sorella, almeno lei sa cos’è
l’educazione” si alzò e se ne andò al suo tavolo.
Non ci posso credere! Mi ha fatto un complimento, e lo ha
fatto d’avanti a tutti!
“quello è matto,
ve lo dico io”
Lei adirata si era
alzata e se n’era andata non prima di urlargli contro “SEI UN
CRETINO!”
FINE FLASH BACK
Quella mattina era stata
chiusa tutto il giorno in Biblioteca. Stava entrando in sala grande, quando fu
scaraventata a terra.
“tu, metti le mani
giù dal mio ragazzo”
“non so di cosa tu
stia parlando”
“credi che non lo
sappia… all’inizio ho pensato ad una serpeverde, poi mi sono detta
impossibile, se l’è fatte gia tutte, allora mi sono chiesta chi è questa
st…za che si è permessa di mettere le mani sul mio ragazzo, poi ho
capito, come ti guarda, come ti osserva, quello che non capisco è come ha
potuto cadere così in basso, sporcarsi le mani, adesso ho capito, lui non ha
detto nulla solo per mantenere la faccia”
“adesso basta!
Sono stufa di te, non ti permetto di offendermi, sei solo una stupida, oca,
pu…na, che cosa vuoi da me? Che lasci in pace il tuo Dracuccio? Tienitelo
pure, non so che farmene, tu sei solo invidiosa perché lui vuole me e non
te”
In quel momento una
folla di studenti circondarono le due ragazze.
“io ti
ammazzo” si scaraventò sopra, pronta a prenderla a pugni, ma fu fermata
da una mano.
“che cosa stai
facendo?”
“non si
vede?” in quel momento arrivò Harry, seguito da Ron ed Hermione
“prendo a pugni la tu pu…na”
A quelle parole Harry e
Ron s’irrigidirono. “ che c’è…non mi dire che non ve
n’eravate accorti, la tu sorellina lenticchia se la fa con Malfoy”
“come
osi…brutta st…za…” si alzò da terra e si scaraventò su
Pansy. Hermione cercava di tirarla, ma non ci riusciva. “non ti permetto
di giudicarmi tu sei solo gelosa perché lui non ti vuole”
“Granger, prendi
“lasciami, devo
ucciderla”
“avanti Ginny,
lascia perdere”
“non ci penso
proprio”
“Weasley, fa come
dice”
“tu fatti i
c…i tuoi, questa è una cosa tra me e lei”
“avanti…fatti
sotto”
“ti giuro che ti
ammazzo”
“non discutere
Ginevra, a lei ci penso io, ora va”
Ginny si calmò e guardò
dritto negli occhi Draco. Lei aveva gli occhi pieni di lacrime, ma si tranquillizzò,
quando vide lo sguardo dolce e rassicurante del biondo. Malfoy trascinò Pansy
il più lontano possibile.
“ASCOLTAMI
WEASLEY, QYESTA VOLTA TE
“la vuoi smettere
di urlare, stai dando spettacolo”
“non
m’importa nulla, non permetterò a quella puttanella da quattro soldi di
portarti via da me” lui le diede un sonoro schiaffo. Lei rimase
impietrita, certo non si aspettava una simile reazione dal biondo. Tutti
rimasero stupiti di quel gesto. Anche Harry, Ron, Hermione e Ginny avevano
assistito alla scena, poi la trascinò per un braccio fino ai sotterranei per
poi entrare nella loro sala comune. Quando furono soli Draco cominciò a parlare.
“ascoltami bene,
perché non lo ripeterò un’altra volta, primo, non ti permetto di
giudicare me e quello che faccio, secondo, non t’intromettere nella mia
vita privata, io faccio quello che voglio e mi scopo le donne che voglio e
terzo, non ti permettere mai più di offendere
“cristallino”
“bene! A
proposito, guai a te se qualcuno viene a conoscenza della nostra conversazione”
“la ami?”
“te l’ho già
detto, non sono affari tuoi”
“ti avverto Draco,
io non dirò nulla, ma se tuo padre verrebbe a sapere che ti sei infatuato di un
Weasley… beh! Spera solo che non venga mai a saperlo”
“se ti dico questo
è perché ci tengo a te”
Lui la fissò per qualche
secondo poi uscì dalla sala comune per rifugiarsi in quell’unico posto
dove avrebbe trovato pace e serenità. Non si curava certo degli sguardi dei
suoi compagni e non si pentiva certo di aver difeso la Weasley, aveva agito
d’istinto, guidato da una forza nuova e misteriosa, una forza che lo
faceva sentire bene. Quella notte passata con lei era stata indimenticabile.