Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Claudia123    01/07/2013    1 recensioni
'devi sapere, caro Turbo... Che i tuoi trofei, le tue vittorie... Sono tutto quello che hai, e sai cos'è tutto quello che hai?! MATERIA. semplice, tangibile, inutile materia. Nulla di indispensabile! E tu, volpone, sai essere solo questo: materia." la ragazza prese in braccio Vanellope e si allontanó, non degnando il pilota di uno sguardo.
Turbo stette zitto. Si rese conto solo in quel momento che la sua fama non gli sarebbe servita. Ne in momenti simili, ne contro una ragazza come quella, che se avesse voluto, l'avrebbe morso, masticato e risputato dopo averlo più volte investito col kart... Lo riconosceva, già, che era una ragazza forte e con fegato, ma ripetè più volte a se stesso che non era degna di sentirselo dire da uno come lui.
//attenzione questa storia non ha molti spazi e quindi letta in blocco potrebbe apparire un po' scomoda. Tuttavia vi invito a leggerla e se c'è qualche anima pia disposta a darmi una mano con questo piccolo problema, sappiate che accetto volentieri l'aiuto ... ^^' //
Genere: Comico, Generale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Re Candito/Turbo, Un po' tutti, Vanellope von Schweetz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come poteva essere vissuta una connessione? Quasi tutti l'avevano dimenticato, in sala-giochi... Tutti tranne i nuovi arrivati. Erano passati 2 giorni dal loro collegamento, con quello che stavano vivendo in quel momento erano 3 in realtà, e dato che erano appena arrivati, gli avatar non poterono mettere a confronto e notare che le misure di sicurezza alla Game Central Station si erano moltiplicate ed irrigidite. Nemesis, la suddetta 'ragazza lupo' si aggirava alla stazione centrale in compagnia del fratello Soren, l'uomo serpente. La sua programmazione non aveva guadagnato molti bonus per guadagnarsi la fiducia dei programmi, che la fissavano intimoriti sentendosi minacciati da ambo i lati. Al contrario di Soren, che invece, nonostante il suo codice lo facesse apparire qualcosa di mostruoso e spaventoso, aveva un carattere molto dolce che gli permise di guadagnarsi quasi immediatamente la stima di tutti. Nemesis nutriva una profonda stima nel fratello: capitava più volte che si aiutassero a vicenda nel corso di una gara, ma questo non bastava a contenere l'invidia che la ragazza provava nei suoi confronti. La loro destinazione era il gioco-bar Tapper's . Solo che più che un bar, poteva assomigliare più al ceck-in di un aeroporto, per la fila che c'era all'esterno dell'entrata! Soren ne approfittó per cercare di tirare su' il morale alla sorella: "Nemmy?" la chiamó. Secondo la ragazza solo il fratello poteva permettersi di chiamarla con un tale vezzeggiativo. Non diede alcuna risposta troppo elaborata, emise solo un verso sommesso ed interrogativo. "mmmh?" "volevo chiederti..." continuó il fratello, cercando di non infastidirla "cos'è che ti divora?" "niente Sósó, è per come mi guardano tutti..." rispose fredda. Il fratello sibilò divertito e si guardó attorno "dimmi chi ti da fastidio che gli rompo le chiappe a sssuon di calci!" . Questa esclamazione fece tornare a Nemesis un lieve sorriso. "lascia perdere..." sospiró. "mi da anche fastidio che a te ti chiamano 'il rettile gentile' mentre a me 'lupa cattiva' , allora per cercare di rendermi felice cosa fai, ti ammazzi?!" Nemesis non era mai stata brava con le dimostrazioni di affetto. Nonostante fosse una ribelle, in un periodo precedente, aveva avuto una programmazione alquanto rigida, di conseguenza non era mai stato troppo facile, per lei, dire con gentilezza un semplice 'grazie ma non c'è bisogno', questo Soren lo sapeva e per questo evitó di metterla ulteriormente in difficoltà. Tuttavia domandó polemicamente "ma che diamine sssuccede?! Perchè c'è tutta questa fila sssolo per entrare in uno sstupido videogioco! Sembra la notte dopo l'11 settembre del 2001!" Nemesis non distolse lo sguardo dal vuoto, continuando a guardare avanti a lei rispose "sono le procedure di sicurezza contro un vecchio nemico di questa sala giochi." "sembri sssaperne più di me! Ti ssecca aggiornarmi?" fece il fratello, incuriosito. "dalle voci che ho sentito, l'ultimo cabinato che il proprietario ha aggiunto, è un vecchio gioco dell'82 ed il protagonista di questo gioco è un pilota che non si fa scrupoli a sabotare nuove console per il suo primato....." Soren ne riconobbe la 'trama' e senza pensarci due volte esclamó arrabbiato "ahh! E tutto questo solo per Turbo?!" Tutti coloro che erano in fila, a quella lamentela, si voltarono a guardare il fratello e la sorella. Tutti i personaggi: buoni, cattivi, neutri, personaggi secondari e persino il poliziotto ologrammatico addetto al controllo di sicurezza. Nemesis si voltó a guardare piuttosto irritata, il fratello che senza volerlo aveva attirato tanti di quegli sguardi indiscreti che lei stessa avrebbe voluto tramutarsi in lupa, nonostante in un luogo pubblico come la game central station non le fosse concesso, ed aprire le gole ad un paio di persone, lasciandole per terra a dissanguarsi. "sei un cretino." gli ringhió. Soren rimase in silenzio, spalancando gli occhi intimorito di quanta paura e rabbia trasmettessero quegli sguardi. Sibiló lievemente, come per deglutire e poi rispose piano, a sua sorella , ma anche agli sguardi accusatori di tutti. "oh. ... ... Lo so." "meglio!" ringhió nuovamente Nemesis. L'addetto alla sicurezza, l'ologramma di un poliziotto blu acceso, color puffo sottoposto alle radiazioni, finito di squadrare il fratello e la sorella, tornó leggermente irritato al soggetto che stava esaminando: "le dispiace ri-dirmi il motivo della visita a questo videogioco?" e tutti tornarono al loro solito brusio seccato, scocciato ed anche un po' teso. "quanti punti bonus ho perso, nella fiducia della metà dell'arcade che ho qui d'avanti, secondo te?" domandó perplesso e pentito, il povero uomo rettile. "ehhh... Contando questa tua stupida gaffe , il tuo livello di bonus sulla fiducia si è fermato sulla soglia di.. 0 mozzato." le rispose la sorella. I quarti d'ora che passarono in fila furono almeno 4. Soren agitava pesantemente la coda, e Nemesis si era ormai rassegnata nel sedersi sul pavimento, e di avanzare gattonando, una volta ogni tanto. Quando finalmente venne il loro turno, la fila si fermó e caló il silenzio. Dal primo all'ultimo NPC la possibilità di poter avere 'uno scanner completo' del carattere dei due 'mostri' senza doverlo chiedere in maniera diretta li entusiasmó molto. L'addetto alla sicurezza li squadró per bene, prima di iniziare con le domande: "dunque, ragazzi... Mi occorrono i vostri nomi." "Soren Saborsnake" rispose il ragazzo-serpente. La sorella fornì il suo nome in una maniera fredda ed ostile che non piacque più di tanto al controllore. "mi chiamo Nemesis Sciuto" "bene... Mi occorre la vostra età di codice..." "27 anni" sibilò orgoglioso, il fratello. Poco dopo, al contrario di Soren, Nemesis rispose con poco entusiasmo: "23" "quando è stata programmata la vostra console?" "nel dicembre dello scorso anno." "la vostra data di arrivo qui alla litwark's arcade?" "25 giugno 2013" "mi servono le cose che odiate e le cose che vi piacciono." A Nemesis quasi non le sembró vero che in una misura di sicurezza di tale intelletto vi fosse una domanda così imbecille. avrebbe voluto prendere a testate il controllore, ma domandó solo, con sarcasmo e polemica "ma che razza di domanda da rinco...." la mano si Soren le tappó la bocca prima che Nemesis potesse finire la sua dimostrazione di rabbia e volgarità e le parló sopra "ehm, mia sorella voleva sapere a che scopo si fanno domande tanto deleterie?!" "è un test che è stato imposto dalla scheda madre dell'arcade!" rispose l'ologramma. "credete ch'io non mi senta pure un imbecille a fare certe domande?" "d'accordo... Non si scaldi... A me piace scherzare, guidare, divertirmi, scatenarmi, farmi rispettare, uscire con gli amici, proteggere mia sorella..." sentì lo sguardo tagliente e accuminato , da parte della sorella, trafiggerlo e trapassarlo più volte, quindi sibilò e continuó "... Dagli altri ma più comunemente da se stessa... Mi piace mangiare, dormire, viaggiare, giocare, spiare, infierire , mi piace la pasta, la fanta, la pepsi, la bistecca e le patatine fritte, non ho forme di dipendenza ma odio le persone che fanno le vittime, odio le figuracce, odio gli impiccioni, odio il pomodoro e gli spinaci, odio le eccessive prese in giro, sia a me che agli altri, odio coloro che utilizzano un'atteggiamento da essere superiore ed odio Rudy e Farry, due avatar del mio videogame perché rappresentano tutto ció che ho appena elencato nella categoria odioso... Oh, già... Quasi dimenticavo , odio tutti coloro che danno fastidio a mia sorella!" sorrise smargiasso mettendo in mostra le sue due zanne , più lunghe degli altri denti comunque affilati, occasionalmente velenose. Solo che quel suo ghigno svanì quando le zanne di Nemesis, notevolmente più dolorose , appuntite e resistenti di quelle di Soren, furono piantate nella sua mano, lasciando spazio ad un urlo e ad un gemito indolenzito. Finalmente tolse la mano, rimasta a bloccare la bocca della sorella per tutto il tempo che impiegò a fare l'elenco, e se la guardó, lievemente sanguinante. "ma sei scema?!" domandó esterrefatto. Ma Nemesis non lo ascoltó ed osservó : "adesso tocca a me... Odio la mia insonnia, odio i maltrattamenti sugli animali, odio i giocatori che mi fanno perdere apposta, odio le prese in giro, gli insulti, odio gli atti di bullismo, odio il fatto che io sia pagata per fare divertire con delle competizioni degli adolescenti che buttano i soldi dei genitori al vento mentre in Africa i bambini fanno la fame, odio le risse, odio quando non posso difendermi sola, odio studiare, odio i leccapiedi, la falsità della gente, odio la protettività di mio fratello, odio i ragazzi che credono di potermi maltrattare... Diciamo più in generale che odio i ragazzi e le ragazze che maltrattano... Odio il pesce, odio l'amore follemente e melensamente sentimentalista, odio le battute maschili troppo sconce, ed odio essere paragonata a qualcuno o qualcosa che non sono... Con le cose che odio penso di aver finito.... La mia dipendenza è la coca-cola ed amo gli animali, la luna, la notte, il bosco, l'inverno, la neve, mangiare, riposare quando riesco ad avere sonno, amo le amicizie vere , la voglia di vivere, la forza di volontà, amo correre e scherzare..." Il controllore rimase a fissarla, poco convinto, ma nei suoi occhi dorati da lupa trovó la verità. Si spostó sul fianco dell'entrata e permise ad entrambi di entrare. "cheppalle... Perchè non lo mordevi?!" ringhió Nemesis al fratello, mentre furono sul vagone che attraversava la connessione fra la game central station ed il gioco 'Tapper's' . "perchè io conosco la beneducazione... Roba che tu sconosci completamente da quel che ho visto... Tsk, 23 anni e ti comporti come se ne avessi 3!" "balle... So cos'è la beneducazione ma non la condivido, tutto qua.... Mmmhh!!! Ow god! Avevo una tale voglia di tagliare la gola a quell'individuo e lasciarlo per terra a crepare!" "e perchè mai?!" domandó allarmato, Soren. "oh, ho dimenticato di aggiungere nella lista che odio i pettegolezzi... Tsk, anche se erano quasi tutti NPC di sesso maschile , in fila ad ascoltare, ti diró che voi maschi, quando bevete la birra insieme diventate peggio di un circolo di cucito!"
  
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