Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Irene Adler    15/01/2008    4 recensioni
Mille parole.
Mille parole ed emozioni rivelate, serbate nel cuore, nascoste agli occhi del mondo.
Una raccolta su coppie d'innamorati, coppie di amici, coppie insolite e coppie dai rapporti complessi e conflittuali nelle loro mille sfaccettature.
1 "Mille parole" NejiTen
2 "Giorni d'estate" ShikaIno
3 "Un raggio di sole" JiraTsuna
4 "Il tramonto, il tuo sorriso" Gaara e Temari
5 "Un semplice filo rosso..." SasuSaku
6 "Anch'io come te?" TobiRin
7 "Hana wa sakuragi, hito wa bushi" Sakura e Kakashi
8 "Vincitore e vinto" Deidara e Sasori
9 "Ultima dolce illusione"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Paring: A sorpresa, come al solito…dico solo che mi piace molto^^

Genere: Triste, malinconico, introspettivo, dark.

Rating: Giallo

Note: Spoiler shippuden.

 

Ultima dolce illusione...

 

By Irene Adler

 

 

 

L’odore dolceamaro del sangue mi richiama alla vita, con una violenza che scuote le mie membra fragili.

La cassa toracica premuta a terra, si alza e si abbassa con irregolarità, ostacolata dal duro pavimento di roccia sotto di me.

La vista ritorna, offuscata, per mostrare ai miei occhi stanchi il tuo profilo immobile, che serba ancora le tracce del tuo infantile passato, legato indissolubilmente al mio.

In tutti questi anni sono diventata più forte, decisa; ho imparato tecniche potenti e letali per migliorare me stessa e le mie doti, per avere l’opportunità di dimostrarti il mio valore, celato da queste fattezze femminili, che, apparentemente, non hanno nulla di pericoloso o potente.

In questi anni ti ho seguito, ti sono stata affianco, ho serbato nel cuore sentimenti scomodi ai tuoi, ai nostri fini.

Sono stata il tuo angelo custode, il tuo braccio destro, la tua fedele compagna.

Sono stata brava…ma non abbastanza.

Non abbastanza, perché se fossi stata una shinobi potente sarei riuscita a fare di più.

Se fossi stata davvero potente, non avrei mai permesso che tu venissi ferito così gravemente.

Non vedrei il tuo sangue macchiare la terra.

Non vedrei un pallore mortale spegnere la vitalità del tuo viso.

La frustrazione che provo in questo momento è lacerante, insopportabile.

Non sono mai stata la shinobi che avrei voluto essere, né per te, né per il sensei, né per nessun altro, nonostante tutti gli sforzi e sacrifici che ho fatto.

Le lacrime bagnerebbero i miei occhi se solo non le avessi esaurite per la disperazione, lacrime versate nell’oscura infanzia che mi sono lasciata ormai da tempo alle spalle.

Un grido di dolore mi sfuggirebbe dalle labbra se solo avessi forze per farlo, forze che ho speso, invano, per proteggerti.

Ora non bado neanche più ai nostri nemici, me ne disinteresso totalmente, cosa che un buon ninja mai oserebbe fare, per paura venir finito alle spalle.

Ci sei solo tu ora.

Un barlume di forza, mi permette di far leva sulle braccia e avvicinarmi a te.

Con il corpo dolorante mi trascino al tuo fianco, avvertendo a mala pena l’insolito contatto fra le mie vesti e il tuo sangue.

Nell’aria c’è odore di morte, ti avvolge, ci avvolge e quando i tuoi occhi incontrano i miei mi rendo conto che ne sei consapevole.

Sai che stai per morire.

Ne sei perfettamente cosciente.

Una parte di me ancora si rifiuta di ammette la cruda realtà che tu ormai hai accettato, ma cullarmi nelle illusioni non impedirà al tuo corpo di sanguinare, né alla tua vita di affievolirsi, come sta accadendo ora.

Mi fissi con quegli occhi che non sono i tuoi, frutto di una presenza meschina quanto radicata dentro il tuo animo.

Occhi che non conoscono pietà, gioia, felicità; occhi identici ai miei, che da tempo hanno perso quell’innocenza che tempo fa li distingueva.

Sussurri il mio nome, con voce flebile e la tua maschera cade assieme alla mia.

Ormai la fine è vicina, tanto vale giocare a carte scoperte.

 

[Non ho più nulla da perdere, ormai…]

 

Con difficoltà mi metto in ginocchio al tuo fianco, mentre le mie vesti diventano insolitamente pesanti e la vista si fa sempre più distorta.

Cerchi di dire qualcosa, mentre un rivolo di sangue sfugge dalle tue labbra, mentre i tuoi occhi cercano i miei.

Perche non sono riuscita a proteggerti?

Perdonami, ti prego, perdonami…

Chiudo gli occhi per un istante, cercando di recuperare le forze; riesco a sollevarti il capo e a posarlo sulle mie gambe.

Mi chiami ancora una volta, con voce talmente flebile che appena riesco a riconoscere.

La tua voce, quando eri un ragazzino, è sempre stata brillante, allegra, decisa, un conforto per me, nei momenti brutti e di difficoltà.

Ma ormai quel ragazzino che popola i miei ricordi è morto tempo fa.

Non esiste più il nostro team, il nostro vecchio legame, i nostri ricordi felici sono stati cancellati dalla meschinità delle nostre azioni.

Non rinnego la strada che ho intrapreso, tutto ciò che ho fatto è stato per amor tuo, per amore dell’unica persona che mi è rimasta al mondo.

 

[Solo tu… è morto il sensei…è morto il nostro compagno…siamo soli al mondo]

 

Ti chiedo solo…

“Perdonami…”

Una sola parola mi sfugge dalle labbra, ad orecchie inesperte sussurrata in tono apatico, ma sono sicura che tu hai colto l’impercettibile sfumatura della mia voce.

 

[Dolore e rimpianto]

 

Non ce la faccio a proseguire, è troppo per me; sono vissuta così a lungo nel silenzio e nell’oscurità, da perdere la capacità di manifestare le mie emozioni e sentimenti.

Trovi la forza di annuire: hai capito cosa voglio dirti, l’hai capito da solo.

“Perdonami…”

Vorrei pronunciare il tuo nome, quello vero, quello del ragazzino che conoscevo da bambina, ma temo di farlo, temo che tu non possa capire che sto chiamando te e non ciò che rappresenti.

 Chiudi gli occhi, mentre il tuo respiro si fa più flebile, poi, li riapri.

Un unica goccia salata scivola sul mio viso, per poi cadere a terra.

Quelli sono i tuoi occhi, i tuoi veri occhi.

Un’altra lacrime scivola silenziosa, confondendosi con il tuo sangue vermiglio.

Mi stai fissando e ora sono certa che sei tornato, perché le tue iridi non sono più fredde e concentriche, custodi di un’abilità che non ti appartiene, ma sono brillanti e vitali, come lo erano un tempo.

La vita scivola via, lentamente.

Entrambi stiamo per morire.

“K-Konan-chan…”

Lentamente il mio mantello si scompone in piccoli origami alati, che cominciano a danzare intorno a noi.

Sto per lasciare questo mondo, ma sono felice, perché lo farò al tuo fianco.

“Yahiko-kun…”

Ora riesco a pronunciare il tuo nome, il tuo sguardo risponde al mio flebile richiamo.

 

[Sei tu, sei tornato]

 

Posso morire felice.

 

[Se siamo insieme, non ho paura della morte]

 

Tutto si fa sempre più confuso, l’oscurità comincia ad avvolgermi.

 I miei origami ci circondano, cullandoci nella nostra ultima, dolce illusione.

 

Ultima…

…dolce…

…illusione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota: Vorrei chiarire che questa è una KonanXYahiko e viceversa, non una KonanXPain…lo so che la differenza può apparire pressoché nulla, ma per me non è lo stesso.

 Spero che vi sia piaciuta…in alternativa mi piacerebbe sentire i vostri consigli o critiche, di modo da migliorarmi.

Ringrazio tutte le persone che hanno commentato gli altri capitoli…grazie infinite, questo capitolo lo dedico a voi.

 

Sempre vostra,

 

 Irene Adler


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(messaggio gentilmente offerto da Elyxyz)

 

Se leggete questa ff lasciate una prova del vostro passaggio, ricordatevi che le recensioni sono la linfa vitale di uno scrittore!

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Irene Adler