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Autore: Erik Burton    08/07/2013    0 recensioni
Uno strano omicidio costringe Paul Phoenix e Nina Williams ad indagare sulla misteriosa morte di un professore del Trinity College di Dublino che si collega ai due in modo diverso; Paul e Nina saranno alle prese con una caccia al tesoro che li porterà in giro per il mondo,avranno a che fare con i loro fantasmi(ritroveranno un vecchio nemico creduto morto) e dovranno lottare insieme affinché possano sopravvivere e salvare coloro che amano e alla fine dovranno fare luce sull'esistenza di Atlantide. Ma Eros ha già pronte le sue frecce e stavolta nemmeno Paul e Nina possono sfuggirglici.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nina Williams, Paul Phoenix, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Oslo,Norvegia
Dopo un viaggio durato cinque ore, il jet arrivò al Sandenfjord Airport di Oslo dove li aspettava una limousine bianca che li avrebbe portati a Ravnsfjord dove aveva sede la Fondazione Frost. Dopo un ora di viaggio, Nina e Paul arrivarono alla sede della Fondazione, un palazzo che la sua proprietaria chiamava Palazzo d’Inverno.
“Wow! Si direbbe che la signorina Frost non badi al lusso e alle spese!Guarda che casa,sembra il palazzo degli zar!” “Eh,sì questa è peggio di Lee” disse Nina scrutando con occhio clinico l’aspetto esteriore del sontuoso palazzo che sembrava uscito da un libro di storia dell’arte e che assomigliava notevolmente al palazzo degli zar di Russia. Uno dei bodyguard della signorina Frost li fece entrare in una sottospecie di foyer decorato in stile rinascimentale dicendo loro che la signorina sarebbe scesa a momenti. Seduti su due sedie in stile barocco, Nina e Paul aspettarono per un ora la signorina Frost, ma Paul innervosito cominciò a tamburellare le dita sulla cartellina cosa che dava fastidio a Nina.
“Ma la smetti di tamburellare le dita su quella cartellina?! Mi da’ sui nervi!” “Scusa, sono un po’ nervoso” “Questo era evidente.” “Ma tra quanto arriva? Dobbiamo aspettare le calende greche?” disse Paul. Dopo cinque minuti che stavano aspettando nervosamente nel foyer, una donna apparve sulla soglia. I due si voltarono e videro che davanti a loro c’era la nuova datrice di lavoro di Paul, Heather Frost. Heather era una donna di 53 anni, alta, con un fisico statuario, che aveva i capelli color castano chiaro e gli occhi verdi; la donna portava un vestito blu molto elegante ed un girocollo di zaffiri che ornavano il collo esile ma aggraziato. Sia Paul sia Nina si chiesero come mai una donna così bella fosse il capo di una potentissima multinazionale che competeva anche a livello mondiale con la Zaibatsu e la G Corporation.
“Oh, scusatemi tanto se vi ho fatto attendere, ma purtroppo mi avevano trattenuto in una riunione..” Heather guardò Paul “Oh, lei deve essere il dottor Phoenix giusto? Sono Heather Frost piacere di conoscerla” disse la donna tendendo la mano a Paul “Il piacere è tutto mio, signorina Frost” “E lei è..” “Sono la guardia del corpo del signor Phoenix, Nina Williams” disse Nina guardando di sottecchi la donna. C’era qualcosa nel suo sguardo che non la convinceva quasi come se usasse una maschera con Paul. “Ah, signorina Williams,l’agente Pears mi aveva avvertita. Benvenuti al Palazzo d’Inverno. Prego se volete seguirmi nel mio ufficio” disse Heather mostrando loro la via per il suo ufficio. Il palazzo era enorme ed era fatto di diversi materiali: dal marmo fino ad una struttura in titanio che sosteneva tutto il palazzo. Il tutto era rivestito da affreschi degni della Cappella Sistina che facevano un contrasto notevole tra l’antico e il moderno. Heather Frost li condusse giù con l’ascensore in un ambiente sotterraneo, una sorta di biolab da dove conducevano esperimenti di ogni genere atti alla scoperta di una cura ai mali incurabili come il cancro. Paul e Nina notarono che il complesso era formato da due livelli: il primo livello era quello sotterraneo formato dal biolab e dagli appartamenti della Frost, mentre il secondo livello era formato invece dai centri di ricerca e dallo studio della donna. “Ecco siamo arrivati” disse infine la donna aprendo la porta dello studio usando un codice magnetico. Nina e Paul entrarono nello studio rimanendo meravigliati da ciò che si ritrovarono di fronte. Più che uno studio sembrava un tempio induista dove tutti si ritrovano a pregare: lo studio era finemente decorato con pareti affrescate da scene di lotta prese da antichi cartigli giapponesi, i mobili erano di mogano finemente lavorato e al suo interno c'erano tutte le pratiche della donna. Heather Frost invitò i suoi ospiti a sedersi su due comode sedie rococò e dopo che i suoi ospiti si erano seduti(quasi comodamente) iniziò a parlare "Professore, mi hanno detto cose molto interessanti sul suo conto. Per esempio che si è laureato summa cum laude alla Cornell University." Paul arrossì e disse "Già, è vero" "Ma mi hanno anche detto che lei, da 20 anni, sta lavorando sul mito di Atlantide,vero?" "Esatto" "Vorrei che mi spiegasse la sua ricerca professore se non le dispiace" "Con piacere". Dopo essersi alzato, Paul collegò il suo Mac al proiettore che la Frost gli aveva messo a disposizione e,una volta trovata la presentazione del suo lavoro, iniziò a parlare "Atlantide. Un mito, una leggenda.. Una favola della buonanotte raccontataci dai nostri genitori per farci sognare questa terra meravigliosa e inarrivabile.. Fantasia direte? No, realtà. Atlantide fu costruita come mito da Platone e in seguito tramutata nel simbolo dell'utopia nel Rinascimento, ma pochi sanno che è esistita veramente. Secondo le fonti lasciateci da Platone nei dialoghi Timeo e Crizia, l'isola era più grande della Libia ed era un'isola perfetta in ogni senso, dalla libertà di culto fino all'organizzazione della città e inoltre, Platone sapeva che non era stata un'inondazione a stroncare la prima volta la mitica isola.." "Ah, no? E cosa fu, professore?" "Furono le armate dei greci a distruggere per prima Atlantide. Mi spiego meglio.." Paul fece comparire varie immagini che andavano dalla guerra di Troia fino all'ipotetica ricostruzione di Atlantide.  "Tutti gli storici che hanno lavorato sui dialoghi di Platone, collocano la data della fine dell'isola nel 1223 a.C. e secondo Dorpfeld, uno dei collaboratori di Schliemann, la stessa data coincide con la caduta di Troia. Coincidenza? Caso? No, fu invece una lotta che gli Ateniesi,assieme agli Spartani, condussero come una potenza inarrestabile. Nel giro di poche settimane, le truppe greche misero a ferro e fuoco le città atlantidee che vennero rase al suolo poi dallo tsunami o Metenmor "La grande inondazione" mentre con Troia ci vollero nove anni prima che capitolasse; prima che lo tsunami travolgesse Atlantide, un gruppo di giovani scriba nascose il manoscritto più importante dentro al tempio di Poseidone, un tempio la cui collocazione è stata fino ad ora sconosciuta. Infine,ritengo che sia necessario scandagliare il golfo di Cadice affinché si possa scoprire qualcosa d'interessante su questo fantomatico tempio".
Finita l'esposizione, Heather gli battè le mani. Mai nella sua vita aveva sentito un'esposizione chiara e diretta e poi quei due le servivano per il suo scopo che non avrebbe mai detto ad anima viva; esordì infine: "Mi ha convinto professore. Finanzierò la sua ricerca" "Davvero?" chiese Paul stupito "Certamente, però mi occorrono delle garanzie. Chiederò a un mio amico console in Portogallo l'autorizzazione a scandagliare il golfo di Cadice però intanto dovrà svolgere una piccola ricerca per me assieme alla signorina Williams." "D'accordo, sono tutt'orecchi" "Molto bene. Tre giorni fa è stato ucciso un mio vecchio amico a Dublino, il professor Georgios Kallimattis; so che lei e il professore eravate buoni amici..." "Sì, mi aveva seguito durante le ricerche a Tirinto e a Micene sugli scavi di Schliemann, non sapevo che l'avevano ucciso" disse Paul affranto "D'accordo con l'agente Pears della CIA, lei è ufficialmente ricercato per l'omicidio del professore. Ma dato che nè io nè la signorina Williams nè lei sappiamo che lei,professore, non ha ucciso nessuno, deve scoprire chi è stato." "Va bene, quando cominciamo?" "Domani stesso. Avete due biglietti pagati di sola andata per Dublino e cortesemente le ho fatto prendere i bagagli da casa sua." "Grazie." "Rimarremo in contatto giornalmente, tramite questo auricolare.  " disse Heather infine consegnando un auricolare sia a Nina sia a Paul e si congedò da loro. Mentre Nina e Paul stavano andando via,lui soddisfatto lei sospettosa, una figura sinistra arrivò vicino alla Frost e disse "Heather, stai molto attenta con loro due." "Lo so Edgar, lo so...."

Altro entusiasmante capitolo della storia, la faccenda si complica per Paul e Nina. Riusciranno a scoprire l'assassino? Avete capito chi è Edgar? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
E.B.
Ringrazio gli autori che l'hanno recensito sin dall'inizio!
  
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