Decido
di prendermi una pausa da quella festa infernale.
Le
mie amiche si sono
proprio divertite ad organizzarla… in casa mia!
Casa
mia? Direi più un
ricovero per impossessati: ragazzi che si strusciano, che si baciano,
che si
palpano… che… oh cazzo!!! Stanno girando un porno!
E
poi dove minchia hanno
trovato tutto questo alcool Miryam e Jo? Non vorrei trovarmi in galera
accusata
per spaccio di superalcolici…
Almeno
ho la fortuna di
avere dei genitori fuori casa. Staranno via per tre mesi…
Bastardi.
Partono
e mi lasciano sola
a casa.
Sola
con la mia
sorellastra Nathalie.
E
dove vanno questi
stronzi? Alle Maldive!
Stasera
però Nathalie non
c’è; stasera, domani e dopodomani.
La
mia sorellona,
ventenne, è peggio di un bambino in overdose da
zucchero…
Non
ho reso l’idea… Ok,
diciamo che ha più ormoni impazziti lei che
un’adolescente in astinenza da
sesso!
I
suoi ormoni vanno legati
a un palo…
No.
Si
metterebbero a fare la
lap dance…
Ha
perso la verginità a
quindici anni… ho letto un suo vecchio diario del
tempo…
Bleah!
E’
stato un trauma!
Nathalie
ci ha tenuto a
entrare nei particolari…
Comunque
poco fa ho detto
sorellastra… infatti è vero: lei è la
figlia della nuova moglie di mio padre.
Siamo
completamente
diverse.
Lei
è bionda ossigenata e
io sono mora…
Lei
ha gli occhi azzurri e
io li ho marroni…
Lei
è alta e snella e io
sono più bassa e formosa…
Ma
la differenza maggiore
tra noi è che io non sono troia, e che i miei si fidano solo
ed esclusivamente
di Nathalie.
Sì,
perché loro non sanno
niente di lei!
E,
ovviamente, Nat ci
tiene a far sapere a mio padre solo ed esclusivamente i miei guai!
Cretini…
Fatto
sta che lei non c’è,
quindi io cazzeggio!!!
Il
problema sarà pulire
tutto in seguito:
carta
igienica sopra ai
divani pieni di patatine;
bicchieri
rotti e vetro
ovunque;
ragazzi
stramazzati a
terra per il troppo alcool;
io
che mi scasso le palle…
Esco
dalla porta a vetri
che sbocca sul lago.
Il
mio posto preferito…
E’
l’una di notte.
Uno
spicchio di luna si fa
largo nel cielo completamente scuro.
Miryam
e Jo si staranno
strusciando su qualche malcapitato…
Nah!
Semmai
qualche malcapitato
cerca di strusciarsi su di loro.
Se
è così… che riposi in
pace.
Porto
il bicchiere di
spritz alla bocca.
Se
continuo di questo
passo mi ubriaco…
-Jessy!!!
Dove minchia
sei?-
-Dove
vuoi che stia?- urlo
per farmi sentire. Quella che ha parlato prima è Miryam
… lei e la sua finezza…
-Ah,
non lo so… forse
fuori a congelarti il culo mentre bevi come una turca?- continua
rimproverandomi la ragazza mentre mi trascina in casa.
E’
decisamente infuriata…
-Miryam!
Dov’era questa
diciasettenne ubriaca?- chiede Jo indicandomi.
-A
farsi i cazzi suoi…
come sempre!- risponde non curante la ragazza biondo miele lasciando la
presa
su di me.
-Jessy?
Se sei sobria
batti il cinque!- mi dice premurosa Jo avvicinandosi a me, mentre mi
sfila lo Spritz
dalle mani.
Ma
che cazzo dice? Se sei
sobria batti il cinque?
-Sicura
che non sia tu
quella da controllare?- dico scazzata riferendomi ad una sua possibile
sbronza.
-Mi
chiamo per caso
Jessyca Holmes io?- risponde lei beffarda.
Quando
fa così mi sta
sempre sulla minchia.
Lo
ammetto… anch’io sono
molto fine…
-Ora
tu vieni con noi
nella tua fottuta camera…- dice Miryam prendendomi per un
braccio.
Saliamo
le scale a
chiocciola che portano al piano superiore.
La
dolcezza con la quale
Miry mi trascina in camera è pari a quella dello squartatore
in “Non aprite
quella porta.”
Le
mancano solo la
maschera di pelle umana e la motosega… o forse ha anche
quelle?
Entriamo
nella stanza.
-Sei
ubriaca Holmes?
Perché se lo sei prima ti picchio e poi ti sbrano!- mi urla
contro Jo, mentre
Miryam si contiene dal ridere.
-Stavo
solo bevendo uno Spritz!-
mi difendo mentre temo il peggio: se Miryam tirasse fuori la motosega?
-Ah
sì? E tu dopo quello
che è successo all’ultima festa vuoi che ti
crediamo?- risponde Jo mentre porta
le mani sui fianchi.
L’ultima
volta…
Hahahahahah!!!
E’
vero: mi sono messa a
correre per la casa di Jo urlando come
un’imbecille… e facendo lo spogliarello
sul balcone…
-No…
Jo… facciamo il
test…- aggiunge Miry con aria di sfida, guardandomi di
sottecchi.
Attenzione
a quei vostri
lineamenti perfetti cicce…
Jo
annuisce e tira subito
fuori un foglietto.
Ecco
il test…
-Le
regole Jessy le sai
già. Vediamo se questa volta riuscirai a completarlo
perfettamente…- m’informa
Jo passandomi l’occorrente.
Il
test consiste nel
rispondere alla semplice domanda che viene posta.
Idea
imbecille delle mie
due migliori amiche imbecilli…
-Come
dovrebbe essere il
ragazzo perfetto?- leggo ad alta voce il pezzetto di carta.
Miryam
e Jo mi guardano
incazzate…
Se
non lo faccio giusto
sono nella merda…
-Il
ragazzo perfetto
dovrebbe essere…- dico iniziando a scrivere sulla carta.
Finisco
l’opera e la passo
a Jo.
-Di
buone misure, capacità
e figo!- urla entusiasta Jo passando il fogliettino a Miryam, che lo
guarda
incredula.
-Cazzo
Jessyca… è
giusto!!!- conferma la bionda guardandomi incredula con i suoi occhi
grigio
azzurri.
Se
avete capito siamo
delle cretine di serie A…
Ci
ubriachiamo;
parliamo
di buone misure;
organizziamo
party hard;
sembriamo
scaricatori di
porto.
Ci
divertiamo un casino
però!
Un’amicizia
come la nostra
è rara…
E’
curioso sapere che ci
siamo incontrate al liceo durante
“un’amichevole” di pallavolo tra classi.
Io
e Jo eravamo già amiche…
Miryam… diciamo che ci ha
“colpito”…
Il
fischio di inizio.
Una
schiacciata della
bionda ed ero col naso sanguinante.
Venne
subito a soccorrermi
e batté la testa con Jo che aveva fatto lo stesso
… da lì è nata la nostra
amicizia.
Il
terzetto Jessyca
Holmes, Jo Teasdale e Miryam Jhonson.
Una
schiacciata che è
entrata nei record della scuola…
-Ora
ci dici seriamente
che cosa ci facevi da sola lì fuori?- chiede la Teasdale.
-Sinceramente…
non lo so.
Mi sento chiamata a stare lì…- rispondo
pensierosa guardando verso il bosco
accanto al lago.
Jo
mi guarda come se fossi
un alieno e si mette a ridere…
-Jo…
non sta scherzando.
Anch’io ho la stessa sensazione… ma questo non
vuol dire che debba uscire a
congelarmi la minchia!- mi urla contro Miryam.
-Miry…
mi spieghi come fai
a non essere arrestata quando hai il ciclo?- chiedo beffarda alla
Jhonson
mentre mi trucida con lo sguardo.
-Semplice…
nessuno riesce
mai a raccontare l’accaduto…- risponde
assottigliando sempre di più gli occhi.
Ora
mi fa seriamente
paura…
Butto
gli occhi verso la
fitta e folta boscaglia cercando di non pensare al mio possibile
omicidio da
parte di Miry.
Bosco,
lago, bosco, luna,
lago, bosco, luna, bosco, bosco, lago e luna. Questo è
ciò che vedo.
Cazzo!
-R…ragazze
vedete anche
voi quello che vedo io?- dico indicando con la testa il punto
interessato.
Loro
si voltano.
-Ma
che minchia di
stregoneria è questa?- chiede Miryam.
-Due
luci rosse?- risponde
saputella Jo.
-Sì…
con le gambe?-
aggiungo io.
La
cosa, la persona,
l’animale… insomma! Quello quando si accorge di
essere osservato scappa via a
velocità disumana.
Restiamo
tutte e tre
basite per un po’.
Io
e Miry ad un certo
punto ci guardiamo negli occhi di scatto.
-Andiamo
a vedere!-
esclamiamo all’unisono mentre Jo cerca di fermarci.
Attraversiamo
tutti i
ragazzi ubriachi che si strusciano, mentre Jo scivola a terra cercando
di
prenderci.
Che
scenetta comica…
Usciamo
fuori cercando con
lo sguardo i due fari rossi.
-Andiamo.-
faccio segno a
Miryam correndo verso il bosco.
Le
lucette fiammeggianti
sfrecciano inoltrandosi tra i pini.
Lei
mi segue subito.
Che
cazzata… nel bosco
vestite da sera e con i tacchi…
-Fermatevi
teste di
cazzo!- ci urla Jo mentre tenta di seguirci.
Ormai
non la vediamo più…
Ma
di sicuro la si sente…
Continuiamo
a correre non
ascoltandola.
Un
pochino lo facciamo
apposta…
Poco
poco…
-Continuiamo?-
chiedo con
il fiatone alla bionda dopo un po’.
-No…
aspettiamola…-
risponde lei affaticata.
Ci
fermiamo vicine a un
pino enorme.
-Ragazze!!!
Dove minchia
sie…- si sente la voce della bruna. Poi niente.
Buio.
Suono
di foglie mosse dal
vento. Gufi e barbagianni che sbattono le ali e si richiamano.
L’unico
conforto che posso
avere è che ho una Miryam e che non ha paura di essere usata.
Facciamo
luce con i
cellulari alla ricerca di Jo.
-J…Jessyca…
hai notato che
non la si sente più?- mi sussurra Miryam.
Io
deglutisco
rumorosamente.
Quelle
poche volte in cui
Jo Teasdale ha ragione…
-S…stai
zitta…- sussurro a
mia volta tendendo l’orecchio.
Ci
abbracciamo
accovacciandoci a terra.
Silenzio.
-Non
sento nessuno…-
sussurro a Miry.
Lei
mi zittisce con una
mano.
Io
obbedisco.
Fa
per alzarsi in piedi.
Rumori di foglie secche e ramoscelli spezzati ci circondano.
Miry
non fa nemmeno in
tempo a pulirsi il vestito, che qualcosa la rapisce.
Qualcosa
dall’alto…
Ne
urla ne niente.
Un
attimo prima era in
piedi… un attimo dopo non c’è
più.
Ora
sono nella merda.
-M…Miryam?-
urlo con la
voce spezzata.
Adesso.
Sono l’ultima.
Oh
cazzo.
Alzo
leggermente la testa
sentendo un respiro caldo sopra di me.
-I
fari rossi… - sussurro
prima di venire investita da quella luce accecante.