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Autore: cateperson    16/07/2013    1 recensioni
E se cedere all'amore fosse la cosa migliore che mi potesse capitare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. JOEY
 
Jack mi aveva mandato un messaggio infrangendo il silenzio che si era creato tra noi
"David Letterman Show stasera. Tu non mi odi perché in fondo sai che ho ragione! Bacio"
Maledetta la volta che io e lui eravamo diventati amici. Ormai ero un libro aperto per lui. Avrei voluto rispondergli che avevo di meglio da fare che guardare una stupida trasmissione in cui comparivano lui e i suoi stupidi amici che strimpellavano. Ma non era vero...Inoltre adoravo David Letterman e anche le loro canzoni.
Ascoltai con poco interesse la loro intervista, in fondo le cose che quei tre raccontavano le sapevo già. Poi arrivò il momento della canzone e qualcosa catturò la mia attenzione. Nate stava parlando di una donna che aveva trattato male. Per qualche secondo mi balenò in testa l'idea che potesse parlare di me. Che stupidaggine! Poi l'inquadratura si spostò su Andrew e Jack che stavano sistemando i loro strumenti e fui quasi certa di vedere Jack che indicava Nate, la telecamera e poi pronunciava il mio nome. 
Scossi la testa, convinta di essermi immaginata tutto. In fondo poteva aver detto qualunque cosa, non ero un asso nel leggere il labiale.
Iniziò la canzone e fin dai primi accordi mi accorsi che si trattava della mia preferita.
 
"I WAS OUT ON THE TOWN
SO I CAME TO YOUR WINDOW LAST NIGHT
I TRIED NOT TO THROW STONES
BUT I WANTED TO COME INSIDE.
NOW I'M CAUSING A SCENE, BUT YOU NEED A REASON TO SMILE.
OH NO, WHAT HAVE I DONE?
THERE'S NO ONE TO KEEP ME WARM.
...
AND I KNOW I COULD BE MORE CLEVER
AND I KNOW I COULD BE MORE STRONG
...
JUST OPEN UP YOUR HEART, OPEN UP YOUR HEART
OPEN UP YOUR HEART..."
 
Il mio cuore si fermò. Erano le stesse parole che aveva sussurrato al mio orecchio prima di baciarmi...
"Oh mio Dio...Calmati Joey, respira...stai calma maledizione!"
Quando ero agitata cominciavo a parlare da sola ad alta voce, come se i pensieri tentassero di fuggire dalla mia testa.
"Perché dovrebbe cantare una canzone per te? È stato solo un bacio, come dice Jack...chissà quante donne avrà fatto soffrire nell'ultimo periodo...Magari si stava riferendo a sua madre...o a sua sorella..."
Ma più mi ripetevo quelle parole ad alta voce e più si faceva strada in me la convinzione che quello fosse il modo di Nate di chiedermi scusa.
Decisi di prendere il cellulare e mandare un messaggio a Jack
"Non è così che si fa pubblicità al mio lavoro! Dovevate cantare il nuovo singolo, avrebbe sicuramente invogliato la gente a guardare il video! Devo spiegarvi anche come funziona il mondo del marketing?"
Bene, il mio classico tono acido non avrebbe destato sospetti.
Quando David Letterman salutò i fun. decisi di spegnere la televisione e di farmi una doccia rilassante.
Mi stavo asciugando i capelli, ancora avvolta nell'asciugamano, quando il mio telefono suonò. Messaggio di Jack
"Siamo a bere qualcosa sotto casa tua. Potresti raggiungerci! Aspetto che tu infranga il muro del tuo orgoglio!"
Lottai con tutta me stessa contro il desiderio di scagliare il cellulare fuori dalla finestra.
"Col cavolo che ci vado!" urlai.
In realtà volevo vedere Jack e Andy e, dovevo ammetterlo, ero curiosa anche di rivedere Nate. Non sapevo che cosa sarebbe potuto succedere, se avremmo mai parlato di quel bacio, se avrei mai avuto il coraggio di chiedergli della canzone...
Mentre ero assorta in quei pensieri ero già davanti all'armadio a scegliere cosa indossare.
Quando fui pronta, scesi di corsa e mi avviai verso il bar.
C'era un sacco di gente quella sera ed era difficile muoversi guardandosi attorno per scorgere il tavolo giusto senza urtare nessuno. 
Per evitare un uomo gigantesco che mi stava per crollare addosso, mi spostai bruscamente e colpii involontariamente una persona dietro di me. Mi girai immediatamente per chiedere scusa, ma quando vidi quegli occhi verde mare fissarmi mi dimenticai cosa stavo facendo e iniziai a boccheggiare
"Se ci hai preso gusto a spintonarmi puoi dirmelo...Ci vediamo fuori! Allora vedremo chi è il più forte!". Dopo mezzo secondo Nate scoppiò a ridere, forse più per la mia espressione inebetita che per la sua battuta.
"Ero venuto a prendere una birra, ma non arriverò mai al bancone. Vieni, ti porto dagli altri" e mentre si faceva largo fra la folla, mi mise una mano sul fianco e mi avvicinò a sé per farmi passare più facilmente. Io diventai paonazza ed abbassai lo sguardo, fingendo di guardare dove mettevo i piedi. Non appena raggiungemmo l'angolo più riparato dove si trovavano Jack e Andrew mi lasciò con naturalezza.
"Vi ho portato una sorpresa...No, non è la birra purtroppo!" disse con un sorriso. Non era arrogante, non cercava di mettermi in imbarazzo. Era contento e sereno, glielo si leggeva negli occhi.
"Sapevo che saresti venuta! Jack, mi devi 10 dollari..." esclamò esultante Andrew
"Aveva scommesso che avresti inventato una scusa e non avresti mai accettato l'invito" mi sussurrò all'orecchio.
Risi con loro e poi dissi
"Ma quanto poco mi conoscono i miei amici!"
Jack, fingendosi offeso, esclamò
"Ti conosco così bene signorina che sono pronto a raddoppiare scommettendo che non sei scesa per me!"
Arrossii violentemente
"Certo, sono qui perché lo sai che amo alla follia il barista!"
Scoppiammo tutti a ridere. Ero riuscita abilmente a cambiare discorso. Guardai per un attimo Nate e lo vidi che mi osservava con un dolce sorriso sulle labbra.
Dopo qualche birra, decisi che era il momento di tornare a casa
"Ragazzi, io domani lavoro, quindi è il caso che dorma qualche ora visto che ultimamente il sonno proprio non so cosa sia..."
"Ma Joey noi domani cominciamo il tour europeo, non ci vedremo per settimane...Rimani ancora un po' con noi!" Jack mi stava supplicando, ma io avevo davvero bisogno di dormire. Tuttavia non ero tranquilla all'idea che non li avrei visti per così tanto tempo.
"Mi spiace, ma sai perfettamente come sono se non dormo di notte! Quando tornate organizziamo una cena e mi racconterete tutto!"
Schioccai un bacio sulla guancia a Jack, abbracciai Andrew e mentre mi avvicinavo a Nate avvampai al solo pensiero di salutarlo. Lui, vedendomi sempre più vicina mi sorrise e disse sottovoce
"Ti va se ti accompagno?"
"Ma io abito qui dietro..."
"Non importa"
Gli sorrisi e lui capì che poteva seguirmi in mezzo alla folla di gente ancora dentro al locale.
Una volta fuori tra noi si era creato un silenzio imbarazzato. Fui io a spezzarlo, non potevo più resistere.
"Perché hai insistito per accompagnarmi a casa?"
"Non volevo partire senza sistemare le cose con te Joey"
La dolcezza con cui aveva pronunciato il mio nome mi fece salire un brivido lungo la schiena
"Per me è tutto a posto Nate. Mi dispiace di averti aggredito quella sera, avrei potuto cercare di capirti e..."
Si fermò di colpo in mezzo alla strada e, notandolo, io interruppi il mio discorso
"Lo rifarei Joey!" Disse con un'espressione seria.
Io abbassai lo sguardo
"Nate tu mi odi!"
"Non è vero!" Sentii la sua voce vicina, come un sussurro.
Con una mano mi accarezzò la guancia, poi alzò il mio mento, costringendomi a fissare il mio sguardo nei suoi occhi. Il cervello mi si svuotò, non ero più in grado di pensare, il mio stomaco faceva le capriole.
Quando ormai era a pochi centimetri da me disse
"Vorrei..."
Senza pensarci, fui io a colmare il breve spazio che c'era ancora tra le nostre labbra.
Fu un bacio delicato, dolce, da primo amore.
Quando ci separammo, Nate mi accolse nel suo abbraccio
"Ora sono pronto a partire...ti troverò al mio ritorno?"
Affondai il viso nell'incavo tra la spalla e il collo
"Sarò qui...Ti sto già aspettando!"
 
Non appena arrivai nel mio appartamento, mi lasciai cadere sul divano. Come avrei potuto dormire quella notte? Certamente non potevo chiudere occhio...Cosa mi stava succedendo? Non potevo essere innamorata di uno come Nate. Sicuramente ci sapeva fare, ma dove era finito il mio proverbiale autocontrollo? 
I miei pensieri furono interrotti dal suono del cellulare. Era un messaggio di Jack
"O sei una spacciatrice o una strega...Nate è in estasi!"
Sorrisi. Fortunatamente il mio amico non stava vedendo me. Risposi il più normalmente possibile
"Notte Jack. Vai a dormire! Ti aspetta un grande tour!"
Decisi di provare almeno a mettermi il pigiama e a stendermi nel letto, ma dopo due ore ero ancora lucidissima. Il mio telefono suonò di nuovo. Un altro messaggio di Jack con una foto di Nate steso nel letto che fissava il soffitto, con le mani sotto la testa. Il testo diceva
"Effetti di Joey"
Risi perché io mi trovavo nella stessa identica posizione. Non risposi, volevo continuare a fargli credere che dormivo. Dopo due minuti arrivò un altro messaggio e iniziavo sinceramente a scocciarmi. Ma stavolta era di Nate...
"And it's crazy here without you..."
Quelle poche parole arrivarono dritte al cuore. Volevo rispondere ma continuavo a scrivere e a cancellare il testo del messaggio. Dopo dieci minuti riuscii a convincermi di quello che avevo digitato
"Abbiamo qualche settimana di tempo per capire cosa sta succedendo tra di noi...Eppure già sento che manchi!"
Lo inviai e dopo qualche minuto il cellulare suonò per l'ennesima volta. Era un'altra foto da parte di Jack. Benché fosse scura, si distingueva abbastanza chiaramente la sagoma di Nate in piedi sul letto con le braccia alzate al cielo e il telefono in una mano. Il testo era simile al precedente
"Effetti di Joey: parte II"
A quel punto decisi che era meglio spegnere il cellulare e provai a dormire.
  
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