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Autore: SkyFullOfStars_    17/07/2013    1 recensioni
Kurt è un'apprendista stilista in un delizioso appartamento a New York.
Ma il destino ha deciso di giocherellare un po' con lui, facendolo capitolare in un evento, che gli farà incontrare un certo Blaine.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi, ciao a tutti! Prima che leggiate questo capitolo vorrei fare un tributo a Cory Monteith, che è venuto a mancare pochi giorni fa...Sarà sempre il nostro angelo volato in cielo e ci proteggerà! Questa bruttissima notizia ha colpito molto il Glee-fandom, ma non solo...Questo è la prova che quel ragazzo era amato da tutti e non solo dai suoi fan!
Coraggio ragazzi, siamo una famiglia e ce la faremo <3
Ora vi lascio al capitolo....                                                
Ci vediamo giù
.

#RipCory #StayStrongLea #PrayForLea #StayStrongGleeks  <3





17. Hurry Up!

 
 







 
-Allora, invitiamo tutti i passeggeri ad allacciare la cintura per l’imminente decollo!- esclamò ironicamente Alex mettendosi la cintura, gesticolando ed immaginando di avere un microfono, quelli delle hostess per comunicare con i passeggeri di un aereo.
Kurt più lo guardava e più era convinto di essere salito sulla macchina di un pazzo.
-Tu non hai molto senso dell’umorismo, vero “sconosciuto”?- chiese il moro ridacchiando, accorgendosi dell’atteggiamento restio del biondo.
Kurt gli diede un occhiataccia fino a farlo smettere di ridere. Allora rispose:
-Non con chi non conosco.- ed incrociò le braccia voltando il viso dalla parte opposta del guidatore.
L’altro ragazzo fece una smorfia divertita ed accese l’auto.
-Almeno ti va’ un po’ di musica, bello?- domandò picchiettandogli sulla spalla in attesa di una risposta.
“Come scusa? “Bello”?!”-ripeté Kurt dentro di sé. Poi si voltò e decise di rispondergli…Non voleva proprio che cominciasse a dargli troppa confidenza.
-Senti, non ti allargare, fai quello che vuoi: metti la musica, canta, balla! Io voglio solo andare a casa!- affermò gridandogli in faccia.
-Ok, amico, calma!- esclamò l’altro alzando le mani facendogli segno di calmarsi.
E così il biondo si rigirò infuriato ed Alex accese la radio, mise un cd e partì.
 
Avrebbe riconosciuto quella canzone anche con le orecchie attappate…
-It’s party in the U.S.A!- canticchiava intanto l’autista.
“In fondo non è poi così male se ascolta questo genere di canzoni.”- pensò Kurt accennando un sorrisetto e continuando ad osservare fuori il finestrino.
Alex ogni tanto lo osservava divertito, poiché riteneva buffo il suo modo di fare finta di niente e quello di incavolarsi…Gli piaceva stuzzicarlo.
-Ok, Monsieur, ora mi deve gentilmente riferire dove abita, altrimenti sarò costretto a lasciarla qui per strada a prendere altra pioggia.- spiegò divertito il guidatore al ragazzo al suo fianco.
Kurt finalmente si girò verso di lui con aria meno irritata:
-Te lo spiegherò strada facendo. E comunque ora devi girare a destra e poi a sinistra ed ancora a sinistra.-
-Ricevuto, caro. Passo e chiudo.- e ridacchiò, rivolgendo lo sguardo sorridente a Kurt.
Quest’ultimo gli diede un’altra occhiata.
-…Lo so, scusami. E’ il mio modo di conoscere una persona e di prenderci confidenza. Mi dispiace se ti sono sembrato un po’ strafottente. - si scusò il bruno.
L’altro ragazzo a queste parole si sentì un po’ in colpa per aver tenuto il muso tutto il tempo. Insomma, se non fosse passato quest’Alex dalle sue parti, sarebbe ancora fuori sotto la pioggia, con una ruota sgonfia a dirne di tutti i colori pur di avere un aiuto. E lamentandosi di aver bagnato il suo giacchetto costoso e di marca.
-No, non scusarti. Anzi, scusami tu. Sono io che oggi sono parecchio irritabile. Ma non puoi immaginare cosa mi è capitato!-esclamò quasi divertito, ripensando agli sfortunati eventi di quella mattina.
-Ehm, oltre ad immaginare un sacco di persone che si fermano con la macchina e ridono di te, non riesco proprio a pensare a nient’altro!- scherzò Alex.
Stavolta Kurt si mise a ridere.
-Oh mio Dio! Tu ridi! Allora sei un ragazzo normale! Pensavo vivessi in un oscuro mondo di brutte occhiatacce ed arrabbiature!- rispose lui ironicamente continuando a guardare la strada nel guidare mentre ridacchiava.
-Si, sai, mangio anche. E se mi metti un gettone racconto anche delle barzellette!- scherzò il biondino di risposta.
Ora ridevano entrambi. Kurt si soffermò un istante sul sorriso del ragazzo che lo stava accompagnando a casa.
“Wow”- pensò estasiato-“ha proprio un bel sorriso.”- si disse.
Alex si accorse che due occhi azzurrini lo stavano studiando timidamente. Allora anche lui posò il suo sguardo sul ragazzo che lo fissava, riservando però un’occhiata anche alla strada.
Si fece un silenzio imbarazzante. Il cd ormai aveva smesso di riprodurre le poche canzoni che aveva e l’unico rumore che si sentiva era il ticchettio della pioggia sui vetri dell’auto, come se anche lei volesse entrare a far parte di quello che stava accadendoci dentro.
-Kurt.- ruppe il silenzio.
-Eh?- domandò Alex corrugando la fronte.
-Il mio nome. Sai, la gente ha dei nomi…- e a questo il brunetto sorrise, poiché, poco fa, l’aveva detto lui.
Posò un attimo lo sguardo sulla strada, accorgendosi di dover girare a sinistra secondo le informazioni dettagliate di Kurt, appena descritte.
Successivamente riguardò il biondino.
-Ehm, ok…Certo che sembri proprio un pulcino spelacchiato!- ridacchiò con gusto il nuovo conoscente di Kurt.
-Oh ma grazie eh!- rispose con ironia l’altro ragazzo.
Poi quest’ultimo riattaccò dispiaciuto:
-A proposito, non mi sono neanche accorto che ti sto facendo un lavaggio dei sedili, conciato come sono! Mi dispiace!-
-Oh, non ti preoccupare…Almeno me li pulisci gratis! E poi non sei conciato tanto male…- spiegò l’autista del veicolo, evitando il suo sguardo.
-Cos’è un complimento? Non ti fare illusioni, eh!- lo minacciò con un dito Kurt sorridendo scherzosamente.
Ed Alex alzò le spalle ridacchiando.
Poi Kurt, osservando la strada, si rese conto che c’era qualcosa che non andava.
-Ehm, scusami, ma dove hai girato prima?- chiese sospettoso al ragazzo vicino a lui.
-Una volta a destra, una a sinistra e l’altra a destra!- spiegò Alex con aria sicura.
Il biondino si portò una mano sulla faccia in segno di disapprovazione.
-Non dirmi che era a…a sinistra.- si insospettì il bruno. E quando vide il capo di Kurt fare cenno di sì, si maledì per aver sbagliato strada. Così accostò.
-Oh, Kurt, mi dispiace! Ti giuro che non l’ho fatto apposta!- si scusò.
-No, tranquillo, non fa niente. Questa è la ciliegina sulla torta per oggi!- esclamò ridendo ed alzando le mani.
-Ahahahah! Ora però dobbiamo cercare di ritornare indietro e di…aspetta.- si bloccò Alex, assumendo un'aria seria.
Kurt lo guardò spaventandosi dell'espressione che aveva in volto e poi gli chiese preoccupato:
-Che c’è che non va adesso? Dimmi, tanto oramai non  mi meraviglio più di niente.- disse il biondino sorridendo.
Alex lo guardò ma questa volta non rise.
-Dimmi per favore che ore sono.- disse serio.
Kurt si affrettò ad afferrare il suo cellulare, lo sbloccò e lesse l’ora:
-Sono le dieci e un quart…Già le dieci e un quarto?!- esclamò sorpreso.
-Le dieci e un quarto?!- ripetè Alex allarmato.
-Cosa?- domandò Kurt.
-Cosa?- gli fece eco l’altro ragazzo con aria preoccupata.
-Perché fai quella faccia?- chiese il biondo notando la sua espressione turbata.
-Cavolo!- e diede un pugno sul volante che rimbalzò di poco. -Il provino!
E Kurt lo guardò aggrottando le sopracciglia e storcendo la testa di lato.
-Provino?- ribadì il ragazzo dagli occhi azzurrini, contemplandolo curiosamente.
Intanto Alex urtava nervosamente la testa contro il poggiatesta del suo sedile.
-Stamattina, verso le dieci, avevo un provino al centro della città!- spiegò collerico il ragazzo a fianco a lui.
-Oh- mormorò l’apprendista dispiaciuto. –Ma, non puoi andare adesso? Conosco una strada che potrebbe portartici in meno di cinque minuti!- si vantò Kurt cercando di rimediare, proponendogli una soluzione.
Alex non rispose e si limitò a scuotere il capo in segno di rassegnazione.
-Andiamo, Alex, sono solo quindici minuti di ritardo! Le grandi celebrità si fanno sempre aspettare!- spiegò Kurt anche con l’intento di tirarlo su.
Lui lo guardò e sorrise appena.
-Non ce la faremo m…-
-Ah! Non dire quella parola!- lo interruppe intimidendolo con un dito.
-Ma Kurt, ormai non mi permetteranno di fare un provino se sono in ritardo!- disse Alex ritenendolo quasi un pazzo.
-Questo lo vedremo!- gli rispose.
-Ok, scendi dalla macchina.- gli disse poi Kurt indicando lo sportello del guidatore.
Alex corrugò le sopracciglia a quella richiesta.
-Che hai intenzione di fare, Kurt?- gli domandò curioso ed un po’ spaventato allo stesso tempo.
-Oh andiamo, dov’è finito il tuo senso dell’avventura?!- scherzò.
-Senso dell’avventura? Ma che…?-
-Taci e scendi dall’auto.- gli ordinò di nuovo.
E così Alex gli ubbidì senza fare più domande, ma continuando a chiedersi, tra sé e sé, cosa diavolo avesse in mente il suo nuovo conoscente.
Questo gli fece scambiare i post, mettendosi così alla guida.
Si sistemò per un po’, cercando la posizione più adatta per guidare, e poi mise in moto.
-Io vorrei sapere…-provò il ragazzo.
-Shhh- lo azzittì Kurt chiedendo invece indicazioni sul luogo del provino.
-Cioè,tu vorresti arrivarci comunque?- gli domandò il moro alzando un sopracciglio.
-Almeno ci proviamo.- gli rispose Kurt mentre partiva.
Il ragazzo dai capelli scuri scosse la testa, convinto che fosse tutto inutile.
Ormai era in ritardo.
Il percorso fu il più movimentato (ed anche il più corto) che Alex avesse mai visto.
-Mio Dio, io non ci verrò più in macchina con te!- esclamò quando Kurt finalmente parcheggiò.
-E chi ti dice che riverrai in macchina con me?- gli rispose dandogli un’occhiata strana.
Alex lo guardò alzando le spalle e sorridendo.
Kurt ricambiò lo sguardo e poi lo rivolse allo schermo del suo cellulare, che segnava precisamente le dieci e diciotto. Lo fece scendere frettolosamente dalla macchina e cominciò a fargli parecchie domande:
-Ah, almeno ha smesso di piovere! Su, su…dov’è che si trova precisamente?!- chiese allarmato il biondo con anche un po’ di fiatone, come se avesse corso per chilometri e chilometri.
-Santo Cielo…sei sexy quando sei agitato…- mormorò l’altro accorgendosi della sua strana inquietudine.
“Sexy?”- si ripetè Kurt in mente non sapendo cosa rispondergli.
Così cercò di sorvolare quella frase e cercò di capire l’esatto luogo del provino.
-Ehm, senti, io lo sto facendo per te…Quindi, ora mi porti sul luogo dove avvengono questi provini!- lo sgridò con un ditò.
-Grazie.- si limitò a dire guardandolo.
Kurt arrossì. Non capiva bene la natura ed il motivo di quell’arrossamento, ma poco gli importava.
Insomma, era una cosa da nulla.
Vero?
Alex prima ridacchiò divertito dalla sua reazione, ma poi, trascinandolo in un modo del tutto innaturale ed anche un po’ buffo, lo portò correndo al provino.
 
 


Si fermarono un attimo davanti ad un cancelletto di un edificio abbastanza piccolo ed avevano entrambi il fiatone per la troppa corsa.
-Allora, ora tu entra, fai il provino ed io ti aspetto qui.- cercò di dire Kurt tra un respiro affannato e l’altro.
-Ok, ma posso chiederti perché lo fai? Insomma, eri più agitato di me e sembrava che avessi preso questa cosa a…a cuore.- disse guardandolo ed aspettando una sua risposta.
-Vedi, io una volta ho perso un provino e ci sono rimasto male per giorni e giorni. E’ comunque un’occasione e bisogna provarla! Se tu ora stessi ancora a piagnucolare dentro la tua macchina e non saresti qui, avresti perso una grande opportunità e non avresti mai saputo se ti avrebbero preso o no.- spiegò Kurt sorridendogli.

Sapeva cosa voleva dire perdere una cosa del genere e non voleva che ci rimanesse male anche lui. E poi doveva ripagarlo per essere stato gentile nell’aiutarlo!
Alex annuì e gli mise una mano su una spalla in segno di riconoscenza. Poi gli sorrise ed entrò nell’edificio.



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Passarono circa due quarti d’ora, fino a che Kurt non vide il bel viso del suo nuovo amico fare capolino dall’entrata di quell’edificio.
Sguardo spento che non diceva niente di buono.
Lo osservò camminare verso di lui con aria afflitta.
Lì allora lui gli andò incontro, capendo che qualcosa era andato storto.
Lo raggiunse e gli si fermò davanti:
-Ehi, allora?- chiese nervoso.
Alex gli rivolse uno sguardo…Parlava da solo.
Kurt sbuffò.
-Beh,- disse mettendogli una mano sulla spalla per incoraggiarlo – la vita non finisce qui, insomma, ci hai provato! Capisco che ci sei rimasto male, ma ne farai altri! Voglio dire, ci sono un sacco di persone che organizzano provini qui a New York…-
-Mi hanno chiesto un secondo provino.- si sentì rispondere all’improvviso.
-Ecco infatti! Ti aiuterò a cercarne un al…Aspetta, come?- si bloccò riflettendo su quello che il moretto aveva appena affermato.
Il suo viso era abbellito, ora, da un sorrisone a trentadue denti e da due occhi che esprimevano pura gioia.
-Un altro provino!- e, dopo aver esclamato questo a squarciagola, Alex balzò addosso a Kurt, coinvolgendolo in un forte abbraccio, dovuto all’euforia del momento.
Kurt era imbarazzato, ma oltre a questo, non riusciva quasi a respirare a causa della possente stretta del bruno. Un po’ era per la contentezza, sicuramente, ma un po’ era anche per il fisico che aveva quel ragazzo.
Mentre lo abbracciava,  Alex saltellava impazzito e continuava a ripetere:
-Mi hanno chiesto un secondo provino! Un secondo provino! Un altro!-

Parecchie persone si girarono verso di loro: era buffo vedere uno che sprizzava gioia da tutti i pori e l’altro che cercava di sopravvivere alla “morsa quasi letale” del brunetto.
-Ehm…ok, ma ora mi stai strozzando…Alex, alex?!- e lo picchiettava sulla schiena per cercare di fargli capire che ne aveva abbastanza di quell’abbraccio.
-Oh, scusami Kurt, ma non sto nella pelle!- spiegò il ragazzo staccandosi da lui e lasciandogli aria.
-Si vede!- affermò il biondino massaggiandosi il collo.
-Tutto grazie al mio bel casuale passeggero di oggi!- esclamò mettendogli una mano tra i capelli e scompigliandoglieli.
Kurt gli prese quasi una crisi isterica per quel gesto ma, questa volta, si trattenne, anche se duramente.
-Davvero grazie, Kurt. Devo ripagarti in qualche modo! Ma non ti fare strane idee, eh! – ridacchiò divertito Alex mostrando ancora il suo enorme sorriso.
-Cosa?!- esclamò Kurt alzando istintivamente un sopracciglio.
-Niente, te lo spiegherò quando sarai più grande!- scherzò ancora gustandosi l’espressione senza parole di Kurt e prendendolo per una spalla per accompagnarlo di nuovo alla sua macchina.

 

















AnGoLo DeLl'AuTrIcE-----------------------------------------------------------


Rieccoci! Vi faccio le solite domande eh: Che ne pensate? Vi sta simpatico Alex? Potrò saperlo solo se commentate u.u
Volevo farvi notare che sto rispettando la data della pubblicazione dei capitoli come una brava bimba u.u *si inchina*
Cavolate a parte,spero (come sempre) che vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmiii!
Vorrei anche ringraziare le mie amiche che mi seguono sempre e che poi mi sclerano davanti se mi azardo a fare qualcosa di brutto ahahah!
Love u girls :3

See you miei cari fanfictionerssss C:

La vostra carissima (Spero! E posate i coltelli che vi vedo u.u :P)          ----------------->                                   -SkyFullOfStars_(#RipCory)

  
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