Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: imstillbreathjng    19/07/2013    2 recensioni
Jennifer trascorre la sua vita nella tranquilla cittadina di Brighton, fin quando un sabato molto piovoso non si imbatte di una strana collanina, che la trasporterà in un mondo completamente diverso dal suo, dove l'aspettano guai,imprevisti e...un ragazzo molto originale.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 - ''Timesmusher''

 

Sobbalzai e mi tolsi le cuffie in fretta e furia. Gettai il libro sul letto e corsi alla finestra.

<< Ma chi cavolo.. >> iniziai.
Mi sporsi fuori e notai una chioma bionda che raccoglieva un sassolino dal mio giardino.
<< Hey, ma cosa diamine stai.. >>
SBAM. Il sassolino - che era poco più grande di una caramella ma abbastanza pesante - mi colpì direttamente sulla fronte.
<< Ah! - gridai - Ma sei impazzito?! >>
<< Oh mio Dio! scusa! Non credevo avessi già aperto la finestra! >> sussurrò Conor abbastanza forte da farsi sentire da me ma non da mia madre.
<< Jennifer? -  gridò un'altra voce dall'altra parte della casa - Tutto bene? >>
Non era stato Conor a mettere in allarme mia madre, ma il grido di dolore di poco prima.
<< Si mamma! Ho solo sbattuto il piede al mobiletto! >> era la seconda bugia nel giro di poche ore.
<< Hai bisogno di aiuto? >> trillò mia madre che si era già magicamente materializzata dietro la mia porta. Fortuna che l'avessi chiusa a chiave prima di entrare nella doccia del bagno comunicante con la mia stanza.
Conor mi guardava con gli occhi sbarrati, pronto a scappare via. Ma io gridai:
<< No, non preoccuparti! >>
<< Okay >> disse lei, e il suono dei suoi passi sfumò mentre ritornava in cucina.
Ancora massaggiandomi la testa, sbraitai il più silenziosamente possibile contro il biondino:
<< E tu che cavolo ci fai qui? E soprattutto: COME. CI. SEI. ARRIVATO? >>
<< Se mi fai entrare magari ti spiego tutto >>
<< Si, certo. Magari suoni al campanello e dici a mia madre 'Salve, sono un tizio arrivato dal 1962, posso parlare con sua figlia?' >> dissi sarcastica imitando il suo tono di voce.
Lui, come faceva al solito nel momenti meno opportuni, rise. Sta di fatto che la sua risata mi fece tremare il cuore, tanto che speravo non si spostasse dal suo solito posto e scivolasse dentro allo stomaco.
<< Dai. Devo spiegartelo per bene. Non posso cercare di gridare senza fare rumore per tutta la serata >>
<< Gridare senza fare rumore, tsk. >>
Lui fece un sorrisino sghembo e io cedetti.
<< Sali >> dissi alzando gli occhi al cielo. Mentre lui si arrampicava, gli chiesi:
<< Davvero ti ci vorrà tutta la serata? >>
<< No. Era per dire. >>
<< Mh. Okay >> dissi solo.
<< Mi dispiace per il sasso >> disse lui.
Alzai le spalle e mi spostai per farlo entrare in camera. Portava una semplice maglietta grigia e dei pantaloni neri. Le scarpe erano delle Converse.
<< Come mai sei vestito normale? >> chiesi come se fosse il mio migliore amico da anni. Chissà perché, sin da quando ci eravamo incontrati qualche ora prima, ci parlavamo come se ci conoscessimo da sempre.
<< Fa parte delle cose che ti devo spiegare >> rispose lui.
<< Okay. Allora spiega >>
Mi sedetti sul letto e lui sedette a terra.
<< Come iniziare.. Emh, hai qualche domanda da farmi? Rispetto a quello che ti è successo oggi? >>
Già. Era successo solo poche ore fa. Adesso il sole era scomparso e l'orologio segnava le sette e trenta di pomeriggio.
<< Dammi tempo >> dissi.
<< Okay.  >>
Dopo qualche secondo, però, non seppe resistere: << Allora? >> disse.
<< Sessanta minuti >> risposi prendendolo in giro.
<< Era squallida >>
<< Lo so >> dissi facendogli una linguaccia. Poi la domanda mi venne in mente, così dissi:
<< Ecco qua, prima domanda: come hai fatto ad arrivare qui? >>
<< Ho usato il mio Spaccatempo >> disse lui risoluto.
<< Il tuo che? >>
<< Il mio Spaccatempo. E' uguale alla tua collanina, solo che è un orologio da polso. >>
Subito il mio sguardo scattò verso il suo polso e notai lo stesso orologino senza lancette di qualche ora fa. Mi chiesi come facesse a sapere della mia collanina.
<< Wow >> feci poi.
<< Già. Scommetto che sei capitata nel 1962 per caso, vero? >>
<< Già >> dissi imitandolo. Lui mi fece una faccia buffa e poi continuò:
<< Beh allora io posso insegnarti come usare uno Spaccatempo. >>
<< Okay>> dissi alzando le spalle.
<< E' molto semplice: devi indossarlo e poi pensare all'epoca in cui andare >>
<< Ma io quando ho raccolto il ciondolo e l'ho indossato non stavo pensando a nessun'epoca in particolare. E' stato tutto un errore. Come mai sono finita nel 1962? >>
Conor arrossì e prese a balbettare.
<< Emh.. Quando.. quando c'è una persona ..niente. Lascia perdere. Un giorno lo capirai >>
<< Ah. Okay >> dissi solo mentre sentivo il calore salire dal collo fino alle guance. Eppure non aveva detto niente di imbarazzante, anche se la mia mente che farneticava sulle cose più improbabili non mi aveva affatto aiutato a non arrossire.
<< Come mai tu sai usare uno Spaccatempo? Come hai capito come usarlo? Dove lo hai trovato? Da quanto tempo ce l'hai? >>
Sbottai per cambiare argomento.
<< Hey calma! So usare lo Spaccatempo perché la mia famiglia è una famiglia di Timesmushers. Noi andiamo 'in giro ' per le epoche per aggiustare cose che a volte non vanno bene, per non far finire in cenere l'umanità >> rispose Conor.
<< Wow. - ripetei per la seconda volta - Allora come mai non avete fermato le guerre mondiali? >>
<< Perché pensi che abbiano vinto gli Stati Uniti, allora? Adesso saremmo tutti nazisti se non fosse per noi >> disse lui con un sorrisino. Mi chiesi cosa ci fosse divertente. E pensai che magari lui era davvero pazzo. Non come me. Più pazzo. Però ci credevo, perché non avevo altre spiegazioni da darmi se non quelle dette dal ragazzo-Spaccatempo. E pensando a questo nomignolo capii perché mi avesse chiamato così mentre entrava nell'autobus quella mattina.
<< Okay, allora grazie >>
Lui mi sorrise.
''Smettila. Di. Sorridermi. Non aiuta'' pensai, essendo quasi sul punto di dirlo.
<< Aspetta un secondo - feci invece - Il fatto che io abbia usato uno Spaccatempo senza che mi sia stato tramandato significa che sono una Timesmusher o no? >>
<< Beh, se sei stata in grado di utilizzare lo Spaccatempo di sicuro lo sei, la cosa strana è che non te ne siano stati tramandati da nessuno della tua famiglia >>
<< Come mai qualcuno aveva buttato uno Spaccatempo vicino ad un tombino? >>
<< Vicino ad un tombino? >>
<< E' dove l'ho trovato io. Mentre tornavo da scuola. >>
<< Oh. Beh, a volte gli Spaccatempo finiscono nelle mani sbagliate, perché qualche Timesmusher si scoccia di fare il suo lavoro - e qui Conor fece una faccia contrariata - e lo vende a qualche fermo. Tipo nei mercatini e robe del genere. Solo che i fermi trovano gli Spaccatempo inutili, quindi li buttano >>
<< I fermi? >>
<< Si chiamano così quelli che non si muovono nel tempo come noi >> rispose lui serio.
''Ed io che pensavo che fosse una collanina carina. Mi ha tirato solo in un sacco di guai. Forse mia madre aveva ragione a dire che non si raccolgono le cose da terra..'' pensai.
<<  Ci sono altri Timesmusher nel mondo, oltre a te e alla tua famiglia, quindi? >> chiesi.
<< Aspetta. Rispondo alle tue altre domande. Non ho trovato lo Spaccatempo, lo ha avuto in eredità da mio padre. Ce l'ho da quando avevo dodici anni, ovvero l'età in cui si tramandano gli Spaccatempo ai propri figli >>
<< Ah, menomale. Pensavo tuo padre fosse morto, da come hai detto 'avuto in eredità' ! >> feci mimando le virgolette.
<< No, è ancora vivo e vegeto >> disse lui con una risatina.
<< Comunque sì, esistono altri Timesmusher. - continuò lui poi - Però io non ne ho mai incontrati altri, oltre te >> continuò lui mentre le sue guance tornavano color del pomodoro. Mi chiesi perché. Cosa c'era, in questo, di imbarazzante? Tralasciai.
<< Okay ho sentito abbastanza. Ho bisogno di pensarci su, adesso. Dio mio ..è così impossibile.. >> dissi più rivolta a me stessa che a Conor.
Lui si alzò e fece le spallucce, tornato del colorito normale e non come quello di un vegetale per fare l'insalata ,e poi andò verso la finestra. Infine si girò verso di me e disse:
<< Posso farti io una domanda, adesso? >>
<< Okay >> concessi.
<< Come ti chiami? >>
<< Beh, questa è facile. Jennifer. Jennifer Breener >> risposi. Avevamo parlato per tutto quel tempo e mi ero addirittura dimenticata di presentarmi.
<< Bel nome >> disse lui con un sorrisetto sghembo. Il mio stomaco si contorse.
<< Grazie >> dissi sorridendo nello stesso modo e arrossendo fino alla punta dei capelli.
Lui non parve notarlo e iniziò a calarsi dalla finestra.
<< Conor! >> dissi mentre toccava terra. Lui alzò la testa e con aria interrogativa.
<< Se dovessi tornare nel 1962.. Come faccio a trovarti? >>
Lui sorrise - ''perché questo ragazzo sorride sempre?!'' - e poi disse:
<< Te l'ho detto. Vieni a scuola. C'è un solo liceo a Brighton. >>
<< Okay. >> feci.
<< Aspetta!  - dissi dopo qualche secondo allarmata - ma domani è sabato! >>
<< Beh, io il sabato ci vado a scuola. Tu no? >> sorrise. Ancora.
Scossi la testa.
<< Allora significa che avrai del tempo libero prima di venire >> disse continuando a sorridere.
Io rimasi imbambolata e poi annuì continuando il mio muto teatrino.
<< Ci vediamo alle tre di domani, allora. Buonanotte, Jennifer >>
Il cuore mi balzò in petto e poi, con un filo di voce, risposi:
<< 'Notte >> mentre Conor slacciava '' l'orologio '' che indossava al polso.
Lui mi rivolse un ultimo sguardo sorridente, poi infilò lo Spaccatempo in tasca e scomparve.


 

#spazioautore
Hola babies! E' tipo da un secolo che non aggiorno, ma visto che ci sono pochissime recensioni (*piange*) suppongo non ve ne freghi niente lol In ogni caso,
io sono determinata a continuare (?) uu
Punto uno: abbiamo un banner! yay!
ho scelto la bellissima Kaya Scodelairo (di skins), il mio amore forevah (?) Non so perché,ma per me calzava a pennello per la parte di Jennifer.
Punto due: per questo capitolo non so che dirvi.. è una specie di spiegazione perquello che è successo ultimamente a Jennifer, ma dai prossimi capitoli le cose si fanno un po' più complesse..ouo
entro una settimana caricherò il prossimo capitolo, intanto RE-CEN-SI-TE, vi tengo d'occhio ewe
KIZZEZ (?)
ps. vi regalo questa gif jsdfhsdkjb, amatemi c':


  
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