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Autore: Bree_eerB    19/07/2013    17 recensioni
Nicole è una ragazza che dopo un'incidente dovrà fare una scelta. Lei non vuole rovinare la vita ai suoi amici e al suo ragazzo a causa del suo problema.
Quale problema?
La decisione che ha scelto sarà quella giusta?
Se vi ha incuriosito leggete.
Note: I One Direction non sono famosi, Niall è il protagonista maschile e il rating potrebbe cambiare nel corso della storia ma non sarà mai eccessivamente volgare.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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The Awakening.
Avete presente quel momento quando vi sentite bloccati, come incatenati e avete quell’ irrefrenabile voglia di liberarvi? Ecco io in questo periodo mi sento così. Non riesco a muovermi, non riesco ad aprire gli occhi e quindi non vedo, ma in compenso sento. Si, sento delle voci e spesso alcuni pianti, delle persone a me più care: mio padre, mia madre, mia sorella minore Jane, la mia migliore amica Emma, i miei amici, Liam, Danielle, Harry, Eleanor, Zayn, Louis, Perrie, Madison e infine Niall, il mio ragazzo. O almeno credo che sia ancora il mio ragazzo perché io, cioè, sono in questo stato di… coma? Non ne sono neanche io così sicura. Fatto sta che ogni volta li sento piangere e vorrei solo abbracciarli per dirgli che andrà tutto bene. Però è strano a quanto pare sono io quella che sta male.

Non riesco più a stare ferma, sdraiata. Voglio ritornare a camminare, correre, uscire o nuotare. Oh si, quanto mi manca nuotare, l’ultima volta mi sembra che è stata per la gara con Perry e Madison.
Devo cercare di “svegliarmi”, alzarmi e ritornare alla mia vecchia vita una volta per tutte.
Così, d’impatto, senza neanche sforzarmi più di tanto, apro gli occhi. A causa della troppa luce a cui non sono abituata stanno cominciando a bruciare, ma non posso chiuderli, devo reagire, devo resistere. Mi guardo in torno e vedo che mi trovo in una stanza bianca con una finestra di lato e di fronte una piccola tv spenta. Inizio a provare a muovermi ma riesco a sentire solamente la parte superiore del corpo.
Sono sola, nessun infermiere o dottore che mi aiuti. Ma cazzo quando servono non ci sono mai. Sto cercando di parlare, anzi più possibilmente urlare, ma dalla mia bocca escono solo sussurri. Mi volto dalla parte opposta della finestra e vedo un comodino con delle bottiglie e un bicchiere vuoto, di vetro. Cerco di trovare la forza per sollevare il mio braccio verso quel bicchiere e con un tonfo abbastanza forte, lo faccio cadere sul pavimento.

Dopo un po’ sento dei passi pesanti e veloci quando di botto sento aprire la porta ed entrare un’ infermiera con un camice bianco che mi guarda con occhi grandi, come fossero felici ed emozionati. “Oh, Nicole” dice l’ infermiera per poi uscire dalla porta per chiamare un dottore sperio.

Emma’s P.O.V.

Una nullità. Ecco come mi sento: una nullità.
Non posso smettere di pensare e di incolparmi per aver mandato in coma la mia migliore amica. La mia cara Nicole. La ragazza che hai tempi della scuola è stata l’ unica ad accettarmi dato che ero nuova e per di più non parlavo bene la lingua essendo italiana. Mi sento una merda. Tutti mi ripetono “non è colpa tua” e cose del genere ma io mi sento maledettamente in colpa.
Quel giorno stavamo ritornando a casa da una gelateria dato che io e lei avevamo voglia di un gelato e ci accompagnò Harry, il mio ragazzo. Io e lei stavamo “litigando”, non nel vero senso della parola, per chi doveva mettersi davanti ma alla fine mi ci misi io. In macchina eravamo in tre, io ed Harry davanti e Nicole dietro.

Stavamo scherzando e parlando animatamente, Harry stava rallentando per cambiare direzione quando ad un certo punto una macchina si scaglia contro di noi dalla parte posteriore della macchina. Essa si ruotò due o tre volte finendo al contrario. Io e Harry ce la cavammo solo con qualche piccola frattura e tagli poco gravi mentre Nicole finì in coma.

Per questo mi sento in colpa, se non avessi fatto tutte quelle storie per sedermi davanti a quest’ ora Nicole non sarebbe in coma e ci starei io ma non importa, preferirei esserci io al posto della mia migliore amica, al posto di mia sorella.

Se io sto male figuratevi Harry, che guidava la macchina, e Niall.

Harry ha avuto un periodo come il mio, che si buttava giù dicendo che era colpa sua ma poi ha capito che non lo era.
Niall è stato e sta malissimo. In questo periodo è diventato molto scontroso ma solo io so quello che gli altri si immaginano. Lui piange, e anche tanto, la notte quando è solo nella stanza. Certe volte vado a trovarlo e ci addormentiamo abbracciati piangendo, senza malizia, perché ci consoliamo a vicenda e, un po’, ci aiuta ad andare avanti.

Sono tra le braccia di non so chi, ma non mi interessa, quando sento un botto, come di una vaso che si rompe che proviene dalla stanza dove sta Nicole. Mi alzo in piedi, come tutti in quel corridoio davanti questa stanza, e rizzo le orecchie. L’ infermiera che mi consola sempre entra di corsa nella stanza di Nicole per poi uscire poco dopo chiamando il dottore.

Passano pochi minuti e adesso il dottore sta entrando nella stanza di Nicole mentre i suoi genitori parlano con l’ infermiera mi avvicino con le lacrime agli occhi, a causa della preoccupazione, per sentire.

“Si è svegliata” ecco le parole che sento. Le parole più belle di sempre, inizio a piangere dalla gioia mi accascio a terra piegando le ginocchia e metto le mani tra i capelli. Non ci posso credere. Mentre i suoi genitori stanno entrando nella stanza io guardo Niall aspettando Una sua reazione

Niall’s P.O.V.

“Si è svegliata” solo queste tre parole sento. Queste tre parole che aspetto ormai da due lunghi mesi.
Mi alzo di scatto guardando i genitori di Nicole che entrano correndo nella stanza. Mi avvicino anch’io alla porta per entrare ma un infermiera mi blocca.

“Non può entrare ora deve aspettare il suo turno” dice l’ infermiera bloccandomi con una mano sul petto.

“È la mia ragazza io devo entrare!” Rispondo io alterandomi. Non possono bloccarmi, non ora!

“Lo so che è la sua ragazza ma deve aspettare il suo turno! La faccia parlare prima con i suoi genitori” Mi risponde lei alterandosi un poco.

Sto per arrabbiarmi sul serio. Vedo l’infermiera entrare nella stanza e io do un pugno al muro cercando di calmarmi anche se non ci riesco quando sento una mano appoggiarsi nella mia spalla. Mi giro e vedo Emma con le lacrime agli occhi.

“Niall calmati. La vedrai presto. La vedremo” Mi dice guardandomi con uno sguardo dolce. Mi allontano dalla porta ormai chiusa ed io ed Emma ci abbracciamo piangendo insieme dalla gioia. Sono così felice che si sia svegliata, il mio cuore e la mia mente si sono risvegliati da un lungo letargo pieno di tristezza e angoscia.

Nicole’s P.O.V.

È entrato un dottore che si sta avvicinando a me mentre lo guardo impaurita. Ancora non riesco a sentire tutto il mio corpo e sono preoccupata, spaventata e angosciata. 

Bree' Space.
Salveeeeee :)
Mi chiamo Bree (soprannome, ovvio no?) Bho vabbè lol
Questa è la mia seconda fanfiction ma la prima l'ho cancellata quindi teoricamente è la prima :')
Io spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, se avete qualche consiglio ditemelo mi fa sempre piacere migliorare :)
Per l'inizio della storia ho preso spunto dalla Fan fiction di xjesysvoice "Make It Happen" ma oltre questo la storia è molto diversa.
Spero che vi abbia interessato.
Se volete lasciatemi una recensione/critica con un vostro parere. Se avete letto e recensito ma non volete seguirla siete liberi di farlo.
Bacioni Bree! ;) xoxo
   
 
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