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Autore: Evelyn Doyle    28/07/2013    5 recensioni
C’è Edoardo De Santis, nuovo alunno del terzo anno al liceo scientifico Manzoni.
Definito “particolare”, “strano” o addirittura “pseudo nerd” per le sue folli passioni per la letteratura classica, per i videogame, per le saghe fantasy e fantascientifiche.
Un po’ pignolo e orgoglioso e, come se non bastasse, anche asso nello studio e con un’ossessiva collezione di sneaker fluo e di maglie con stampato “Star Trek” a caratteri cubitali.
E poi c’è Natalia Mari, terzo anno liceo scientifico Manzoni.
Un uragano di ironia e sarcasmo, bassa, bionda, cinica, saccente, schietta, orgogliosa e pungente. Ben dotata per le materie scientifiche, ma anche per quelle linguistiche e artistiche.
Due anime completamente differenti.
Tra i due vige odio sin da quando si sono visti e parlati la prima volta, ma un destino un po’ avverso li farà stare molto vicini.
Tra colpi di scena, amici, nemici, amori e non amori, lezioni e intervalli la “guerra fredda” fra i due potrà trasformarsi in altro?
* * * * *
Una storia pensata in un momento di noia e, chissà, magari anche di follia, un po’ diversa da quelle che ho scritto (e che non ho terminato xD) fin ora, senza troppe pretese ma, spero, di vostro gradimento.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Così lontani eppure così vicini

By PoppyAnnie


NdA: Questo è un capitolo un po’ particolare, perché sarà il turno dei nostri due fratellini a “parlare”.
Finalmente quindi sapremo cosa pensano, i loro segreti più nascosti e molte altre belle cose.
Il capitolo sarà quindi diviso in due parti: la prima parte sarà “occupata” dai pensieri del nostro nerd preferito, Edoardo, la seconda parte invece sarà interamente dedicata a quelli del nostro caro Mattia.
Entrambi racconteranno la medesima situazione dello scorso capitolo, ma vista ovviamente dai loro punti di vista.
Quindi, preparatevi per qualche bella rivelazione, come... *si tappa la bocca prima di spoilerare tutto*
Mi dileguo, quindi, prima di dire più del dovuto :)
Ah, il capitolo sarà un pochino più lungo degli altri, spero non vi dispiaccia.


Capitolo 8.


*Edoardo*

La Guerra, la Guerra... un po’ come la Guerra dei Mondi, no?
Peccato che in guerra le due parti non se ne stanno una a fianco all’altra guardandosi in cagnesco senza poter fare nulla.
Poggio i gomiti sul banco e sorreggo la testa, che sembra diventata pesante dopo tutti questi pensieri bellicosi, mentre vedo la Mariani consegnare dei fogli ad ognuno: sono le verifiche che abbiamo fatto la settimana scorsa!
Mi illumino e devo ammettere anche di essere leggermente nervoso... insomma, se tutto fila liscio oggi sarà una di quelle giornate epiche, indimenticabili.
Perché sono così esaltato, vi chiederete? Semplice: ho studiato tutta la settimana scorsa per quella verifica, ho trascurato ogni forma di svago, sono rimasto in casa a studiare fino alle quattro di notte ogni giorno, fino al venerdì della verifica.
Adesso vi chiederete perché ho studiato così tanto? Anche questo è molto elementare: per dare una lezione a lei.
Natalia Mari, biondina dei miei stivali, la cui acidità è inversamente proporzionale alla sua altezza.
Il fatto che lei e Mattia siano “amiconi” mi da’ anche molto fastidio.
No, non sono geloso, come pensa Mattia.
Non ce ne sarebbe motivo... vero?
I miei pensieri vengono interrotti dalla Mariani, che mi consegna il compito sorridente:
“De Santis, anche il suo compito è impeccabile” guardo allora il foglio che mi ha distribuito e mi illumino: 9+.
Okay, ammetto che aspiravo al dieci, ma purtroppo ho avuto un piccolo vuoto di memoria mentre facevo la verifica... probabilmente perché non avevo dormito abbastanza ed ero più che sfinito.
Il mio sguardo ricade su Natalia, la quale sta spulciando il mio compito in classe, pensando erroneamente che io non la possa vedere.
Alza un sopracciglio e ritorna quindi al suo compito, adesso però sono io a sbirciare il suo voto: 9.
Nove... nove semplice, lineare, senza “+”, senza “–” senza nulla insomma.
Un ghigno vittorioso si forma nelle mie labbra e mi viene spontaneo aggiungere:
“Mari, mi sorprendo del suo voto... a quanto pare qualcuno non ha studiato come si deve” finge un sorriso, palesemente falso, e mette a posto il suo compito in classe.

Finalmente la campanella suona, così metto tutto a posto e noto che mentre Natalia esce viene fermata dalla sua amica Susanna.
A dirla tutta, poi, come fa ad avere amici quell’acida, cinica, bisbetica, arrogante ragazzina, ancora è un mistero per il sottoscritto.
“...non mi pare che tu abbia... ah! Ho capito...! Mattia, eh?” mentre esco sento Susanna dire qualcosa del genere e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva sentendo quelle parole.
Insomma, cosa vuole dire con “non mi pare che tu abbia...”?
Soprattutto, cosa c’entra Mattia?
Un sospetto senza alcun fondamento si instaura in me: che Mattia e Natalia stiano assieme?
No, aspetta Edoardo, che cosa vai a pensare?
E se anche fosse, cosa te ne dovrebbe importare?
La mia mente momentaneamente bacata elabora un piano: seguire “in incognito” Natalia e vedere se effettivamente ho ragione.
La seguo, senza dare nell’occhio e fermandomi di tanto in tanto a parlare con qualche ragazzo amante della fantascienza come me.
Purtroppo per me, mi sono fermato a parlare con un logorroico fanatico di Star Trek e perdo di vista Natalia.
Cerco di liquidare il prolisso che mi ritrovo davanti inventando una qualche scusa del tipo “vorrei stare a parlare fino a sera con te, ma devo andare in bagno, è urgentissimo, scusa” e me la svigno in cerca di quella ragazzina.
Vagando tra la gente, non mi accorgo di star andando proprio nella direzione dove lei e il mio caro fratello Mattia si sono piazzati a chiacchierare amorevolmente.
Lei sembra accorgersi di me, mi guarda un attimo con quei suoi occhi tremendamente chiari e azzurri e poi...
Merda.
La vedo, la vedo con i miei dannati occhi dare quel bacio a Mattia, non lo sto immaginando... almeno credo.
Sento uno strano calore propagarsi alla testa e alle guance.
Mi volto a parlare con il primo ragazzo che trovo nelle vicinanze, ma non posso fare a meno di voltarmi e controllare cosa fanno quei due.
Perché ti importa così tanto, Edo?
La mia coscienza è stranamente contro di me, oggi.
Scuoto la testa scacciando via ogni pensiero, ma inconsciamente mi volto ancora... ritrovandomi davanti l’inferno.
Merda.
E’ la seconda volta che lo penso in un giorno, ma è la prima parola che mi viene in mente vedendo la scena.
Mattia e Natalia stanno... insomma, si stanno... baciando?!
Improvvisamente sento ancora quel calore propagarsi per le mie guance.
Mi sudano le mani.
Ma non è sudore come pensate voi, è sudore freddo.
Sto sudando freddo.
Una malsana voglia di andare lì e dare due sberle a Mattia si impossessa della mia mente.
Un’altrettanto bacata voglia di esserci io al posto di Mattia, poi, si impossessa anch’essa di me.
Aspetta, aspetta... ho pensato davvero di voler starci io al posto di Mattia?
Cioè, Edoardo, stai perdendo colpi!
Grazie coscienza, grazie del tuo supporto.
Stringo i pugni, sento il mio battito accelerare più del dovuto.
Male, molto male.
Si staccano e Natalia guarda Mattia con aria interrogativa, poi guarda me.
Mi guarda con un’espressione indecifrabile... sarà la lontananza.

Me ne vado, prima di dover assistere ad altre simili effusioni.
Vado in bagno, mi sciacquo il viso con l’acqua più fredda che possa uscire e mi guardo allo specchio: sono rosso.
Il mio viso è arrossato, i miei occhi sono arrossati, le mie mani sudate.
Passo una mano tra i capelli e prendo un bel respiro.
Calma, Edo, calma.
Questo è ciò che mi ripeto, ma la mia coscienza sembra dire tutt’altro.
Sei geloso.
No! Non sono geloso! Non ci sarebbe motivo di essere gelosi! O no?
Cazzo, Edoardo, ammettilo e pace!
Ammettere cosa? A chi?
Ammetti che sei innamorato di Natalia e amen! Non puoi più nasconderlo, ormai.
Non... non sono innamorato di Natalia!
Anche se fosse, a lei piace Mattia... io non ho speranze ormai.
Quindi ammetti di essere innamorato di lei?
A volte mi sembra di soffrire di personalità multipla... insomma, la mia coscienza che mi schernisce! Dove siamo finiti?
Deglutisco rumorosamente e prendo ancora qualche respiro.
La mia coscienza ha ragione.
A me piace Natalia Mari.
Mi piace, mi piace, anche se non so il perché.
Sembrerà un cliché, un fastidioso cliché, ma mi piace.

Dopo averlo ammesso a me stesso, mi sembra di essere più leggero, addirittura.
Rimane solo una piccola cosa: io non l’avrò mai.
Io sono un nerd fanatico di Star Trek, ai suoi occhi.
Io sono uno sfigato di prima categoria, ai suoi occhi.
Mattia è la perfezione invece.
Lui è bello, biondo, sportivo, intelligente.
Io, invece?
Io non sono nulla invece.


*Mattia*

Dopo un’estenuante ora di chimica, finalmente la campanella che segna l’inizio dell’intervallo suona.
Mi rallegro, pensando che passerò un sano quarto d’ora in compagnia di Natalia.
Sì, a me piace Natalia, perché ha un carattere particolare, è diretta, è sfacciata, non gira intorno alle questioni, non è timida.
Poi, il fatto che sia una ragazza con uno spiccatissimo sarcasmo, mi piace ancor di più.
Non fraintendete, però, lei mi piace, ma come amica, insomma... ho notato che Edoardo è cotto di lei e a suo modo anche lei di lui, entrambi però sono smisuratamente orgogliosi per ammettere che ci sia una qualche attrazione, così usano ogni scusa plausibile e non per beccarsi come bambini litigiosi.
Appena vedo Natalia, la chiamo, attirando la sua attenzione.
Sorride e mi raggiunge.
Parliamo un po’: a quanto pare Dedo è riuscito a prendere un voto leggermente più alto del suo e ciò le provoca fastidio.
Beh, un’intera settimana a studiare fino a tarda notte non è da tutti e Dedo sarà saltato per tutta la classe vedendo il suo voto.
Tipico di Natalia prendersela per questo: è una ragazza molto competitiva, a quanto vedo.
Ad un tratto sbuca da chissà dove una sua amica.
“Natalia, lo sapevo! Cosa ti ho detto prima? In sedici anni di vita non sei mai usc...” quella le tappa la bocca prontamente, mentre io le guardo con fare interrogativo.
“Oh, tu sei il famoso Mattia. Susanna, migliore amica di Natalia, piacere” Natalia le lancia uno sguardo assassino e questa sembra notarlo, cambiando così discorso: è una ragazza mora, un po’ (direi dieci centimetri circa) più alta di Natalia, vestita in modo ben più femminile e curato di quest’ultima.
“Non sapevo si parlasse mi me” rispondo divertito, mentre Natalia guarda la sua amica in modo strano.
“Ehi, di cosa si parlava qua? Questioni di cuore?” chiede improvvisamente Susanna.
“Già, precisamente della questione Natalia-Edoar...” Natalia mi tappa bruscamente la bocca, ma la sua amica stranamente percepisce anche il resto della frase, senza che nemmeno la pronunciassi e guarda Natalia maliziosamente.
“C’è un modo per capire se tu interessi ad Edoardo” dice Susanna dopo un attimo di silenzio.
“Quale sarebbe?” chiedo piuttosto interessato alla questione.
In tutta risposta Susanna guarda in modo strano Natalia e poi me.
Okay, credo di aver capito cosa starà per dire...
“Potreste fingere, o fare sul serio volendo, di stare insieme e magari facendolo notare al caro Edoardo... se gli interessa Natalia ribollirà e diventerà intrattabile” fa l’occhiolino a Natalia, le cui guance diventano improvvisamente di un colore simile al porpora.
La moretta si dilegua senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, mentre Natalia ridacchia in modo poco convincente.
“Ehm... Susanna è molto... fantasiosa... sì, non darle retta...” balbetta, probabilmente chiedendosi anche lei come abbia fatto Susanna a scomparire così velocemente.

“In realtà la tua amica ha ragione... ma non mi sembri la persona adatta per questo genere di cose...” dico io scrollando le spalle.
Improvvisamente Natalia si volta a destra e sgrana gli occhi, per poi avvinarsi verso di me e...
oddio, non lo sta facendo sul serio, giusto?
Posa le piccole e leggermente carnose labbra molto vicino alla mia bocca, mentre io mi trattengo a stento nel voltarmi e approfondire il bacio.
Mattia, vergognati ad avere questi pensieri poco casti su una ragazzina!
La mia coscienza si fa sentire e, purtroppo, le devo dar ragione.
Si stacca dopo qualche secondo e si volta nuovamente a destra.
Si gira poi verso di me e diventa improvvisamente rossa.
“Oddio, Mattia, credevo di aver mirato alla guancia! Non era mia intenzione...” si porta le mani davanti alla bocca, evidentemente a disagio.
“Io... credo di dover andare” la fermo un attimo, voltandomi io nella direzione dove prima guardava Natalia.
Scuoto la testa, capendo.
Il mio caro fratellino è lì, voltato verso di noi con un’espressione alquanto stizzita.
E’ geloso, si vedrebbe anche a chilometri di distanza che la gelosia lo sta lentamente consumando.
Un pensiero poco piacevole mi balena in testa.
“Natalia, Natalia... non credi sia ora di darci un taglio?” dico sorridendo amaramente, mentre mi avvicino lentamente a Natalia, la quale mi guarda con sguardo inquisitorio con i suoi occhi celesti.
“Mi... dispiace per prima”dice in modo incerto, notando solo ora la nostra pericolosa vicinanza.
Mattia, che caspita stai facendo?!
Per un attimo ci penso, ma poi vado spedito.
“Sto dando un taglio alla situazione. Mio fratello deve finirla di fare il bambino capriccioso e tu anche” mi guarda con aria interrogativa, non capendo le mie parole, fa per aprire la bocca per dire qualcosa, ma con le mie labbra sfioro le sue.
In realtà il mio pensiero iniziale era quello di una sorta di “finta” per far ingelosire ulteriormente Edoardo, ma qualcosa ha mandato al diavolo il mio piano facendomi fare quello che non avrei dovuto mai fare.
Mi sorprendo addirittura: di ragazze ne ho baciate nei miei diciott’anni di vita, ma con Natalia è diverso.
Forse perché è così piccola e all’apparenza fragile, ma in realtà è tenace, diretta, esplosiva, arrogante.
Mattia, stai andando fuori strada.
Sì, sto andando fuori strada, è vero.
Sto iniziando ad avere pensieri poco consoni ad un amico, per Natalia.
Mi stacco, vedendo con piacere che Edoardo ha una faccia a metà tra lo sconcertato e il furioso.
“Stai bene, vero?” le chiedo poi, preoccupato a quella che potrebbe essere la sua reazione.
Stranamente non mi salta addosso per darmele di santa ragione, ma annuisce poco convinta per poi mettersi a ridere.
“Dovevi vedere la faccia di Edoardo... avrebbe vinto un Oscar per la miglior interpretazione dell’Urlo di Munch in carne ed ossa!” rido anche io con lei, contento che abbia capito tutto.
“Sai, mi spiace di averti rubato un bacio, ma bisognava dare una svolta alla situazione. Voi due dovete finirla di comportarvi come bambini e questo era l’unico modo per far prendere coscienza ad Edoardo dei suoi veri sentimenti... sai, quella faccia che hai visto era dovuta alla gelosia” spiego io con tono serio.
“Non lo so... è tutto così strano: io e lui dal primo giorno non facciamo altro che bisticciare come bambini, è vero... ma mi sembra un cliché, che ora io gli interessi” scrolla le spalle poco convinta.
“Chissà... intanto credo proprio che a casa dovrò rinchiudermi nella mia stanza a chiave... altrimenti stanotte viene e mi brucia vivo nel letto, stanne certa!” cerco di sdrammatizzare.
Ritorno poi nuovamente serio, dando voce a quelli che sono i miei pensieri:
“Ora una domanda mi sorge, Natalia... a questo punto, lui ti piace?”sussulta, ma non risponde.
Anche se non risponde, però, so bene quale sia la sua risposta.

So bene che a lei piace Edoardo.
Forse non avrei dovuto baciarla, perché adesso sono io quello confuso.

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*Note autrice*

Eccoci alla fine del capitolo, spero vi sia piaciuto :)

Abbiamo infatti visto il nostro Dedo ammettere di essere innamorato di Natalia *-*

E un Mattia piuttosto confuso... mmh, cosa bolle in pentola?

Lo scopriremo più avanti :D

Intanto ringrazio chi segue la storia, e spero di ricevere qualche recensione, per sapere cosa ne pensate *-*

Al prossimo capitolo, allora!


Annie



   
 
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