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Autore: azzurrina93    29/07/2013    7 recensioni
Francesco la guardò con un sorrisetto da maestrino e le chiese “ Elisa, ma hai mai fumato?”.
“ Certo che no! Mica sono pazza come te!” esclamò lei infervorata.
“ Non posso accettare l’opinione di una ragazza che non lo ha mai vissuto sulla propria pelle!” aprì il cassetto della scrivania ed estrasse un pacchetto di sigarette e un accendino.
“ No, no, no e ancora no! Non se ne parla! Per quale motivo dovrei inquinare i miei polmoni con quella schifezza?!?” chiese contrariata.
Lui sbuffò poi disse “Okay allora se dai cinque tiri a questa sigaretta, domani fumerò una sola sigaretta!”.
“ Per una settimana… e se non mantieni la promessa, paghi pegno!” disse lei.
“ Che?!? Una settimana ?!? “ ci pensò su e poi disse “Okay accetto per vedere questi cinque tiri!” tirò fuori la sigaretta, ma lei lo bloccò…
“ Non qui… potrebbe entrare qualcuno!”.
Lui annuì, si mise la refurtiva in tasca e la prese per mano(...) Lui la condusse nel bagno di quel piano e chiuse la porta a chiave(...)
Lei alzò gli occhi al cielo e l’afferrò maledicendolo “ Sei uno stronzo OMICIDA!” facendo ridere lui.
-Quanto è complicato- azzurrina93
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Un giorno primaverile come tanti, Elisa si trovava a casa della sua cara amica Maria, una ragazza di media statura con gli occhi verdi e i capelli biondi caratterizzati da riflessi color dorato. Ormai era più di un anno che si conoscevano e l’amicizia non faceva che rafforzarsi giorno dopo giorno.
Elisa era una ragazza semplice , aveva lunghi capelli neri, occhi castani e anche lei purtroppo non aveva ereditato l’altezza dalla sua famiglia. Aveva attraversato dei momenti difficili in famiglia e questo l’aveva portata a sfogarsi con il cibo, per anni si era rifugiata in un mondo tutto suo, incapace di aprirsi agli altri; poi un giorno si era svegliata e aveva deciso di cambiare la propria vita…
Da quel giorno aveva perso ben 25 chili, si sentiva una persona nuova o forse semplicemente sé stessa… finalmente poteva essere libera di essere Elisa e nessun’altra.
Quel giorno sarebbe andata per la prima volta a casa della sua amica e lei si sentiva così insicura… perché Maria non era semplicemente la sua amica, ma anche la sorella del ragazzo di cui si era presa una cotta.
Una di quelle cotte idiote nata da uno sguardo tra i corridoi del liceo, quelle nelle quali non fai altro che cercarlo con gli occhi e non ti dai pace finché non lo vedi, ovviamente senza ragazze intorno, quel dolore alla pancia provocato solo ascoltando la sua voce… insomma una cotta adolescenziale per un ragazzo di cui conosci i dati anagrafici e nient’altro…
Inoltre questo era successo prima di conoscere l’amica e quando venne a sapere che LUI era suo fratello, per poco non le venne un attacco al cuore.
L’amica la accolse nella sua villa e dopo averla presentata ai suoi, la portò in camera sua e chiacchierarono del più e del meno…
Ma quella volta era diverso perché la mora aveva deciso di raccontarle dei suoi sentimenti per il fratello, era una decisione catastrofica e ne era consapevole, ma non poteva continuare a nasconderle quel segreto.
Maria stava parlando a raffica “ Quindi stavo pensando di andare a fare shopping e comprare quei vestiti che abbiamo visto” ma le la interruppe “ Mary io ho una cotta per tuo fratello!” esclamò la mora chiudendo gli occhi.
L’amica la guardò per qualche secondo cercando di dare un senso a quella frase così anormale.
“  Elisa sei andata fuori di testa?!? Chiese con gli occhi fuori dalle orbite.
“ Probabilmente si… non avevo il coraggio di dirtelo, sapevo avresti reagito così! E’ successo ancora prima di conoscerci, dopo quando siamo diventate amiche ho scoperto che eravate fratelli…” disse la mora.
“ Ancora prima? Fammi capire… è più di un anno che tu stai perdendo tempo dietro a quel deficiente di mio fratello?!?” chiese ancora sconvolta.
La mora annuì “ Ma non è tutto… la cosa peggiore è che lui lo sa..” disse evitando il suo sguardo.
La bionda fissò l’amica poi scoppiò a ridere “ Lo sa? Sa che ti piace?” Elisa annuì e lei continuò “ Oddio… questa si che è una tragedia! E spiegami… come fa a saperlo?”.
Elisa fece un sospirò e le rispose “ Ho conosciuto una ragazza che era in classe sua prima di essere bocciato… e si è accorta dei miei sentimenti e gli ha parlato di me e lui ha capito tutto. Un giorno è capitata una lezione di ginnastica insieme e, questa ragazza mi ha preso per il braccio e mi ha trascinata da lui per presentarmelo e io ho fatto una figuraccia, mi sono presentata a monosillabi… è stato imbarazzante! Da quel momento ogni tanto lo salutavo e parlavamo ma ero sempre io a cercarlo… poi un giorno tuo fratello ha detto alla mia amica di dirmi che gli dispiaceva ma era già occupato! Ma io so che era una bugia… si era solo stufato di me…” concluse l’amica sospirando.
Maria trattenutasi fino a quel momento scoppiò a ridere “ Oh mio dio! Scusami scusami ma questa storia ha dell’esilarante … mi ti immagino proprio mentre paralizzata gli dai la mano” e continuò a ridere rotolandosi sul letto.
Elisa sorrise “ Ehiiiii…. Non mi sei di aiuto!”
Maria si sedette e la guardò “ Okay… allora mettiamo in chiaro una cosa! Mio fratello è uno stronzo e non capisce un tubo! E pensare che ora è di là… lo vorrei riempire di botte!”
“Ma sei matta? Non devi neanche pensarci, so benissimo che non ne vale la pena! Non voglio che pensi che lo perseguiti o che sono disperata… quindi devi aiutarmi!” disse sorridendole.
“ Ora si che ti riconosco! Aiutarti? Non vorrai vendicarti, vero?” chiese l’amica elettrizzata.
La mora sorrise “Non chiamamola vendetta… diciamo che gli farò capire cosa si è perso! E tu dovrai aiutarmi… dovrai dirmi tutte le cose più imbarazzanti su di lui… non si sa mai, potrebbero essemi utili!”.
“ Perfetto… se la merita proprio una bella lezione! Per quello dovrò fare un elenco perché ho   diciott’anni di situazioni imbarazzanti da raccontare!”.
Le due si guardarono e risero.
Dopo circa due ore Antonella, la madre di Maria, entrò nella camera dicendo “ Ragazze scusate il disturbo ma volevo accertarmi che Elisa rimanesse a cena!”
“ Non so se posso, non vorrei disturbare!” rispose lei nel panico.
“Macché , abbiamo già ordinato la pizza e ora chiedo a Francesco, se vi accompagna a noleggiare un bel film!”
“ No!” urlò quasi la mora.
Maria e la madre la guardarono, e lei si sentì sprofondare e tentennò “Cioè… volevo dire che non c’è bisogno di disturbarlo.. andiamo da sole!”
“Che carina che sei… non ti preoccupare, per lui sarà un piacere… ora vado a dirglielo!” disse uscendo dalla camera.
Elisa si buttò a peso morto sul letto, mugolando qualcosa.
“ Ehi, non preoccuparti … andrà tutto bene!” disse Maria cercando di incoraggiarla.
“ No Mary… sarà dannatamente imbarazzante, trovarmi nella stessa macchina e averlo davanti! Non posso , non posso ASSOLUTAMENTE! Vai tu.. ti aspetto qui..!”
Maria stava cercando di ribattere ma sentirono delle voci in corridoio…
“ Ma che palle! Possibile che le devo fare da tassista?!?”
“ Non ti permettere e fila ad accendere la macchina…” poi abbassando la voce “ abbiamo un’ospite …”ma fu interrotta dalle ragazze che erano uscite dalla stanza…
La mora parlò con un coraggio che non pensava di avere “ Antonella… non ti preoccupare, andiamo a piedi! Meglio sole che male accompagnate…” disse guardando con astio il ragazzo.
“ Ma no.. Francesco..” disse la madre in modo autoritario.
“ Mamma.. torniamo tra una ventina di minuti! Lascialo stare… “ disse la figlia scendendo le scale con Elisa.
“ Ma si può sapere cosa ti prende?” esclamò, dando uno scappellotto alla nuca del figlio… dopo chiedi scusa! Cose da non credere…” disse scuotendo la testa in direzione della cucina.
Francesco si rifugiò in camera sua, imprecando e ripensando a come lo aveva guardato quella ragazza, a cui pensava di piacere, della quale non ricordava neanche il nome.
“ Che ci fa qui?!? Non sarà mica l’amica di cui parla tanto Mary?!?” pensò confuso.
Le ragazze in videoteca erano indecise sul da farsi…
“ Non so proprio cosa scegliere!” esclamò la mora di fronte agli scaffali pieni di DVD.
L’amica che era su un altro pianeta “ E’ proprio un coglione, non lo sopporto davvero! Dobbiamo distruggerlo…”
“ Forse questo… no troppo melodrammatico! E questo… troppo banale…” disse la mora indecisa.
“ Anche se non gli piaci, non aveva nessun diritto di comportarsi così! E poi qualunque persona al mondo quando sa di piacere ad un’altra, si sente appagato,importante! Ma certo dobbiamo fargli credere che a te non interessa più e aspettare,che ne dici?” le chiese entusiasta.
Lei alzò gli occhi al cielo e rispose “ Io penso che devi aiutarmi a scegliere questo cavolo di film, e poi possiamo pensare al piano!”
“ Oh scusa,hai ragione…” la bionda diede un’occhiata agli scaffali,poi esclamò “ Ma certo,questo!”
“Di che parla?” chiese curiosa la mora.
“ Oh vedrai,vedrai… fidati di me!” disse Maria andando a pagare alle casse.
Quando tornarono a casa la madre le incitò a lavarsi le mani, perché la pizza sarebbe arrivata a momenti. Le ragazze obbedirono poi Elisa si ricordò di dover ancora avvertire casa, così salì le scale e prese il telefono in camera dell’amica. Una volta uscita,incrociò Francesco che stava scendendo le scale e guardando i suoi capelli castano scuro, il suo viso così definito, i suoi occhi scuri e intensi, le sue labbra piene al punto giusto e quelle spalle larghe che conducevano ad una vita più piccola, avvertì il solito subbuglio ormonale. Amava la sua voce, anche se l’aveva udita così poche volte, e il modo in cui si vestiva… Era perfetto esteriormente anche se a suo parere, non era lo stesso interiormente.
Dopo averlo ammirato, volse lo sguardo e lo superò, ma lui parlò “ Scusa…. Per prima! Non volevo essere maleducato… com’è che ti chiami?”
Elisa non si voltò neanche e prima di raggiungere l’amica gli rispose “ Non devi scusarti… già avevo capito fossi maleducato… e non ti serve sapere il mio nome, visto che non ci conosciamo!”
Francesco rimase spiazzato da quelle parole, e dopo qualche secondo istante anche lui raggiunse la cucina, dove erano già tutti seduti a tavola davanti alla pizza fumante.
“ Elisa cosa prenderai all’università?” chiese Antonella.
“Beh  sono molto indecisa, ma volevo provare ad entrare ad architettura oppure fare archeologia… non so ancora ma questi indirizzi mi attirano molto!”
“ Wow, davvero bello! Non preoccuparti vedrai che prima dei test avrai preso la giusta decisione! Anch’io vorrei vedere i miei figli andare all’università… Non rinchiusi ancora dentro al liceo!” disse lanciando un’occhiata al figlio.
I loro sguardi si incrociarono per qualche secondo, lei divertita e lui irritato.
“ Mamma… non ricominciare!”
“ Mamma se uno è stupido, che ci puoi fare?” esclamò Maria.
“Idiota!” le ringhiò Francesco.
“ Non è stupido… non ha voglia di studiare!” disse guardando Antonella.
“Ehi.. sembra stiate parlando di qualcuno assente.. sono qui!” disse acido.
“Hai proprio ragione e mi è venuta un’idea! Visto che frequentate lo stesso liceo, potresti aiutarlo tu con lo studio! Che ne dici?”.
Entrambi i ragazzi furono presi dal panico e pensarono “Questa è una terribile idea!”
“ Non penso di esserne in grado.. “ rispose la ragazza, cercando di declinare l’offerta in modo gentile.
“ Si.. e poi io non ho bisogno di nessun aiuto!non sono mica un poppante!” esclamò il moro.
“ Sciocchezze … sicuramente ti sarà di grande aiuto, e tu ne hai bisogno visto le tue pagelle!” esclamò Antonella “ Bene, è deciso … domani inizierete e ovviamente non lo farai gratis!”.
“ Non vedo l’ora di vederti studiare!” disse rivolgendosi al figlio che si lasciò andare sulla sedia,sottolineando la sua sconfitta.
Dopo aver visto il film tutti insieme, le ragazze parlarono della novità…
“ Ovviamente sarà un disastro!” esclamò Elisa esasperata.
“No aspetta,potrebbe essere tutto a nostro vantaggio! Lui non ha voluto conoscerti e ora che passerete del tempo insieme lui si renderà conto di aver sbagliato! Però tu non dovrai cadere nella sua trappola! Dovrai resistere, il che è talmente facile… visto che il soggetto è mio fratello!” disse facendo una smorfia disgustata.
“ Sarà imbarazzante e non riuscirò neanche a parlarci!” disse con le mani nei capelli.
“ A me sembra che tu stasera gli abbia dato un bel quattro di picche!”
Elisa sorrise divertita.
Si era fatto tardi per entrambe e il giorno seguente sarebbe stato giorno di scuola, così scesero al piano di sotto e la ragazza salutò tutti e ringraziò dell’ospitalità.
Eccomi con una nuovissima storia… spero che la leggerete… io mi sono divertita molto a scriverla! E spero vi immedesimerete in questo travolgente racconto…
Un bacio grandissimo, azzurrina93! Aspetto le vostre recensioni… :)
  
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