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Autore: RomanticaLuna    30/07/2013    0 recensioni
Il Distretto 2 è sempre stato splendido, allegro, pieno di bimbi spensierati che correvano per le viuzze, le voci dei vecchi che ricordavano i vecchi tempi e raccontavano antiche leggende ai giovani. Lo scalpiccio dei lavoratori, alle miniere, i giochi, i divertimenti, le risate. Tutto è svanito, oggi. La guerra ha portato via ogni cosa che amavo.
La storia di una ragazzina che, attraverso i suoi grandi occhi azzurri, vede delle persone che ama morire a causa di Capitol City.
Genere: Azione, Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Sono passati 8 anni da quegli Hunger Games che hanno visto Jane come Tributo. È da mesi che non la sento parlare, se ne sta sempre rinchiusa nella nuova casetta al centro della piazza, una delle case nuove che hanno sostituito i detriti esplosi dopo la Rivolta. I Giorni Bui sono finiti, la situazione si è stabilizzata. Ora non siamo più il Distretto dei minerali e delle pietre preziose, la miniera è crollata. Costruiamo armi, per la maggior parte, e molti di noi sono diventano dottori. È stata aperta una nuova scuola proprio per specializzarsi in medicina, nuove fabbriche, nuovi ospedali, nuovi campi d’allenamento. Dopo la vittoria di Jane siamo entrati nelle grazie della capitale. Oggi le forniamo guerrieri, Pacificatori come li chiamano loro. Addestrano i nostri giovani per farli diventare crudeli, per uccidere i loro simili. Indossano uniformi bianche, tutte uguali, al collo pesanti fucili e gli occhi iniettati di sangue. Nessuno dei miei fratelli è entrato in quel gruppo, o almeno non ancora. Jacob ha rischiato di essere preso da uno di loro dopo aver perso qualche moneta al gioco. Se hai debiti, non ti resta che pareggiare i conti diventando paladino della giustizia parziale. Però ora ce la caviamo bene, almeno: c’è cibo, c’è ricchezza, c’è sicurezza! Gli Hunger Games sono tutti uguali e non  siamo più invitati a partecipare direttamente alla trasmissione. Viene trasmesso sulle televisioni di ognuno di noi, oppure sul maxischermo della piazza. Noi ed il Distretto 1 siamo i Preferiti ed i nostri giovani, dal compimento degli 11 anni, si allenano duramente per partecipare come volontari ai giochi. Quasi sempre vinciamo. Una volta noi, una volta l’1…raramente qualcun altro. E non dobbiamo più preoccuparci di perdere qualcuno contro la nostra volontà perché non mancano mai i volontari.
Guardo il cielo limpido, di inizio estate. Passeggio per la piazza senza una meta ben precisa e raggiungo la casa di Jane. Non ha un ragazzo, vive da sola e vuole rimanere sola. La trovo sdraiata sul divano mentre fa zapping con il telecomando in una mano ed una bottiglia di alcol nell’altra. Non mi saluta nemmeno quando entro, ormai si è abituata a me. Mi guarda pulire, far entrare aria, cucinare, ma non mi dice mai nemmeno una parola. È da tempo che non parla, dal Natale scorso, se non sbaglio. Aveva detto qualcosa a proposito di mamma e papà e tutti le siamo andati contro. Lei si è offesa e non ci ha più parlato. La guardo un attimo prima di sistemare la sua casa: sta afflosciata sul divano, la canottiera marrone e larga, gli shorts di jeans alla cui cintura tiene ancora legati i suoi coltelli. I capelli le arrivano al seno, ribelli e spettinati, di un rosso ancora più acceso rispetto a quando era ragazza. Gli occhi sono azzurro cielo, ma spenti, non comunicano più niente. Prendo uno straccio ed inizio a pulire, in silenzio. Mi piacerebbe rivedere il sorriso sulle sue labbra carnose, ma so già che non succederà tanto presto. Ha perso tutto ciò a cui teneva di più: i nostri genitori, Alex che è andata ad abitare a Capitol City, Jacob che rifiuta di vedere, i piccoli che non passano mai a trovarla, le gemelle che vivono con i loro fidanzati, Kevin….le resto solo io.
“Esci oggi?” le chiedo gentilmente, ma lei scuote la testa, come sempre concentrata sullo schermo del televisore. Oggi è l’anniversario di morte di mamma e papà, torna Alex da Capitol City, ci riuniamo a casa. È tradizione, per noi…è importante per me!
Quando capisco che non verrà e resterà ferma nel suo cantuccio per tutto il giorno, me ne vado. Siamo rimasti solo io ed i piccoli a casa…piccoli! Una parola! Elinor e Mirko ormai hanno 16 anni, sono alti entrambi più di me ma, crescendo, non hanno perso le loro espressioni angeliche. Elinor va alla scuola per dottori ed ha ottimi voti, mentre Mirko frequenta quella normale, per lavorare in fabbrica. È diventato molto simile a Jacob, muscoloso, bello, ambito dalle ragazze.
Christian è quindicenne e riesce a far dannare anche i Santi del cielo. Dalle freccette è passato alle lance e non c’è giorno che non dobbiamo riparare qualche muro. Sempre più ribelle è diventato molto simile a Jane. È l’unico che si allena per andare come Tributo volontario il suo ultimo anno di Hunger Games. Tito ha 10 anni, non è ancora entrato nella fascia della Mietitura. È giudizioso e intelligente, il primo della sua classe sia a scuola che sul campo. I gemelli, Karina e Jason, ormai hanno 9 anni, vispi come lo erano Elinor e Mirko alla loro età. La loro curiosità li porta spesso in mezzo ai guai e alle zuffe, ma riescono sempre ad uscirne illesi.
L’ultimo rimasto sotto il nostro stesso tetto è Jacob. I suoi 25 anni non gli hanno ancora portato l’anima gemella, ma negli ultimi tempi rientra molto tardi ed esce molto presto. A parte il vizio dell’alcol e del combattimento è un bravo ragazzo…ha la testa sulle spalle, diciamo. E si preoccupa per noi!
“Nicole!” urlano insieme i miei fratelli, i visi angelici che mi fissano per chiedermi cosa cucinerò per pranzo.
“Arrosto e patate!” dico sovrastando le loro grida di eccitazione.
Sono le 11 ed inizio subito a preparare il pranzo…voglio che sia tutto perfetto per l’arrivo di Alex e della sua famiglia. Già, 27 anni, bella, sposata e mamma di tre splendidi bambini! Peccato che non sia riuscita a convincere Theodor a rimanere nel Distretto e si sia trasferita verso la capitale. Le gemelle sono le prime ad arrivare, insieme ai loro ragazzi. Rose si è addolcita da quando ha conosciuto Ivan, sorride sempre, si imbarazza e…sembra felice. Margaret è sempre la solita, allegra, in forma, con il sorriso sempre stampato sulle labbra. All’anello con il turchese si è aggiunta una fedina d’argento, regalatale dal suo Stephan come regalo di fidanzamento…due mesi alle nozze ormai!
E di me…cosa si può dire…ho 20 anni, ormai, dirigo la famiglia, lavoro al negozio di fiori, non ho mai imparato a cacciare. Come aveva detto Jane un giorno, ho sempre avuto la particolare abilità di tenere uniti i miei fratelli, ma credo che si sia consumata un po’ troppo e non funzioni più per tutti…
Altro…ho un fidanzato, si. Si chiama Logan, ha 22 anni, è alto e biondo. Era un amico di Margaret, me l’ha presentato lei prima di lasciare la casa. Bello…beh, la bellezza è soggettiva ma per me si, è splendido! Così com’è perfetto nella camicia blu come i suoi occhi mentre entra in casa e si accomoda senza dire una parola. Ormai è diventata casa sua!
Alex arriva per ultima, quando ormai sono tutti seduti, le sue piccole pesti si catapultano verso il tavolo. Tre maschietti furbi e pestiferi, intelligenti ed astuti, i capelli biondo/rosso e gli occhi castani. Almeno non hanno gli strani colori del padre, la cui tinta delle sopracciglia quest’anno è verde pisello e quella dei capelli giallo limone. Sembra più che altro la punta di un evidenziatore, ma me ne resto zitta sotto lo sguardo accusatorio di mia sorella.
“C’è un posto vuoto. Chi manca?” mi chiede sedendosi
“Jane” rispondo con un’espressione amara in volto.
Alexandra mi mette una mano sulla spalla, come per confortarmi. Sa quanto significa per me questo giorno. Non facciamo a tempo a fare il brindisi che la porta si apre ancora ed un’elegante Jane entra in sala da pranzo. Il vestito blu notte che le svolazza appena sopra le ginocchia, i capelli finalmente pettinati e trattenuti in una coda alta, le scarpe col tacco e gli occhi truccati. Da un eccesso all’altro si potrebbe dire!
“Non pensavate di iniziare senza di me!” urla con il suo solito tono da maschiaccio. Mi mancava la sua voce!
Si siede, mangiamo e ridiamo come una vera famiglia unita e allargata. Karina serve il dolce, fatto con le sue mani. Lascio assaggiare a Theodor che non si tira mai indietro quando si tratta di torte…dalla sua espressione schifata e da quella entusiasta di mia sorella capisco che fa schifo.
“Torta di fango, gustosa?” dice felice, battendo le mani ed incrociando lo sguardo del gemello.
“Karina non hai più tre anni!” la rimbecca Alex mentre accompagna il marito verso il bagno. Le lancio uno sguardo ed i suoi occhi verdi brillano per un attimo, così come lo zaffiro che porta appeso al collo.
 
 
È pomeriggio inoltrato quando ci dirigiamo verso il cimitero. Ognuno un fiore in mano ed una preghiera nel cuore. Apriamo la grossa porta di ferro e passiamo qualche tomba lucida prima di arrivare alla lapide di mamma e papà. Le foto vecchie, i loro sorrisi felici, i loro occhi innamorati. Peccato che l’unica foto decente di mamma risalisse alla sua infanzia, mentre quella di papà era stata scattata dopo una gita in montagna.
Devo stringermi a Logan per non mettermi a piangere come gli anni passati. Lascio la rosa bianca, compongo una preghiera mentalmente e li ringrazio per tutto quello che hanno fatto per noi. Poi mi tiro da parte ed aspetto i miei fratelli. Sarebbero fieri di noi, oggi, so che è così! Abbiamo superato i problemi, siamo stati forti e ci siamo spalleggiati l’un l’altro, come ci hanno insegnato. E oggi siamo qui tutti insieme, come avrebbero voluto. La mano di Logan si stringe alla mia, sento il suo profumo leggero ed il suo corpo coprire il mio in un abbraccio caloroso.
“Ti amo” dico al suo braccio
“Anch’io!” bisbiglia lui ai miei capelli.
Sono felice! Ho dovuto aspettare, soffrire e sopportare, ma ne è valsa la pena, perché ora sono veramente felice!
 

*****
E finalmente sono arrivata alla fine di questa avventura....spero vi sia almeno piaciuta e che sia stata leggibile! =) Mi sono divertita ad immaginare le avventure di Jane e dei suoi fratelli. Ho cambiato nome, questo è più incentrato sul nome di tutti i capitoli, l'altro rappresentava solamente il primo!=)
Va beh, un bacione a tutti!=)

  
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