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Autore: Blueraven    31/07/2013    1 recensioni
Scorpius Malfoy è un Corvonero intelligente, sarcastico, autocritico e un po' impacciato. La famiglia Weasley è la sua seconda famiglia, la Tana la sua vera casa e Albus Severus Potter, il fratello che ha scelto di avere, nonostante le sue sceneggiate da primadonna, gli abbracci spaccaossa e la sua tendenza al dramma in ogni situazione.
L'unica incognita della sua semplice vita? Rose Weasley.
Distante, misteriosa, all'apparenza fragile, la rossa è sempre rimasta ai margini della sua vita sociale, senza mai davvero entrarvi, nonostante le amicizie in comune.
Ora, però, tutto sta per cambiare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'C&P'
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Prologo

 

La Tana

 

Ho sempre trovato irresistibilmente meravigliosi i colori dell’alba. Non perché io sia una persona mattiniera ed ami svegliarmi presto per osservarli, quanto piuttosto perché adoro poterli ammirare dopo una delle mie numerosissime notti insonni.

Da che ho memoria, essere sveglio quando il resto del mondo attorno a me dorme, è sempre stata una delle mie sensazioni preferite. Quella quiete ricca di speranze per il giorno che sta per arrivare, mi ha da sempre infuso positività. Poco importava che una volta osservato sorgere il sole, mi addormentassi e mi ritrovassi a dormire come un ghiro per la maggior parte della giornata successiva.

Oggi però, l’alba non mi ha trasmesso altro che agitazione.
 

Per tutta l’estate ho atteso che arrivasse il 25 di Agosto, come ormai è mia tradizione fare da ben cinque anni. La meravigliosa giornata in cui finalmente avrei potuto lasciare le austere mura della tenuta di famiglia per trascorrere sette giorni di puro divertimento con il mio migliore amico nell’accogliente casa dei suoi nonni.

Certo, nel corso degli anni le cose sono cambiate più e più volte, “fare visita al mio migliore amico” è diventato ben presto “fare visita ai miei migliori amici” ed il puro divertimento si è talvolta trasformato in tragedia adolescenziale, ma il mio entusiasmo per queste vacanze inseme al fantastico clan Weasley-Potter non è mai scemato. La Tana è diventata come una terza casa per me, dopo casa mia ed Hogwarts.

In tutto ciò, però, c’è sempre stata una grande incognita. Una piccola macchia ostinata che, come un tarlo, è sempre rimasta in agguato nel mio cervello, pronta a spuntare fuori alla prima occasione. Quest’anno, a quanto pare, avrò finalmente modo di risolvere questa mia fissazione, perché per la prima volta in cinque anni di vacanze con i Weasley-Potter, sarà presente anche Rose Weasley.

Se Al potesse sentirmi definire sua cugina Rose come una mia fissazione, probabilmente si lancerebbe in una danza sfrenata per poi partire in quarta ad organizzare il mio imminente matrimonio con la sua cuginetta preferita e rendendo la mia vita un inferno.

 

Sospiro, posando istintivamente lo sguardo sul cellulare che stringo in mano da non so quante ore e per quella che sarà almeno la decima volta, riproduco il messaggio vocale che quello scapestrato mi ha mandato due giorni fa.

 

“Scorpy, non indovinerai mai che novità ho da raccontarti!!

Per prima cosa, le vacanze partono già benissimo perché la maggior parte dei miei parenti la vedremo solo al matrimonio di Vic e Teddy: Domi e Louis sono in Francia dai Delacour, James, Rox, Fred e Hugo sono partiti per il loro stupido viaggio in tenda in giro per l’Europa e Molly e Lucy sono in America dai parenti della madre. Nessuno di loro arriverà prima del 28 e nessuno di loro si fermerà dopo i festeggiamenti.

Purtroppo non siamo così fortunati da esserci liberati di quello scemo di Lorcan e dal suo gemello simpatico, che arriveranno qualche ora dopo di te, MA non potrei essere comunque più felice di così perché finalmente tutte le mie preghiere ai Fondatori sono state esaudite.

ROSIE PASSERÀ LA SETTIMANA CON NOI!!!

Ci pensi Scorp?! Finalmente potrò farmi un’intera settimana di vacanza con la mia sorellina ed i miei due migliori amici INSIEME. Aspetto questo giorno da anni. Non sto più nella pelle dalla gioia e giuro che nemmeno Lorcan potrà rovinarmi queste giornate.

Rosie arriverà qui alla Tana oggi pomeriggio, starà in camera con Lils e tu ovviamente sarai in camera con me.

Se entro la fine di questa vacanza tu e Rose non sarete migliori amici, giuro che non mi lamenterò mai più di tutto il tempo che mi costringi a passare in biblioteca O del tuo malsano amore per i libri in generale.

Questa volta non hai scampo biondino.

A presto!”

 

Prima che possa interrompere il messaggio, parte immediatamente quello successivo.

 

“S sono L, non far caso agli sproloqui di Al, nessuno ti costringe a diventare migliore amico di Ross, ma ti assicuro che ci divertiremo come matti. Ah, siccome ci sarà anche il Cretino Supremo altrimenti detto Lysander, mi aspetto che tu adempia pienamente ai tuoi compiti di migliore amico e mi tenga il più possibile lontana da lui. A presto!”

 

Sorrido.

 

I Potter, i Weasley e gli Scamandro sono diventati parte integrante della mia vita fin dal mio primo giorno ad Hogwarts. A chi conosce la storia delle nostre famiglie, tutto ciò può sembrare strano, eppure, come ama spesso ricordare mio padre, i miei amici ed io siamo i figli della Guerra ed in quanto tali, abbiamo avuto modo di nascere in un mondo in cui i pregiudizi e le rivalità, per la maggior parte, volevano e potevano essere finalmente dimenticate. Non sarò mai grato abbastanza per questo, perchè posso affermare con assoluta certezza, che senza Al, L e la loro incredibile famiglia, la mia vita sarebbe decisamente più triste e vuota ora.

Con ognuno di loro ho un rapporto particolare e ho avuto modo di legare davvero con tutti, da mio cugino Teddy alla piccola Lucy.

Rose rappresenta l’unica fastidiosa eccezione.

 

Di tutti i membri della famiglia Weasley, lei è sempre stata l'unica grande assente: le settimane estive alla Tana, i Capodanni sfarzosi dai Potter e a volte perfino qualche Natale, tutte occasioni per la sua famiglia di stare insieme alle quali lei non ha partecipato. Questo e la sua natura semi sfuggente fra le mura di Hogwarts, l'hanno resa, ai miei occhi, la persona più misteriosa e particolare con la quale io abbia mai avuto il piacere di scambiare qualche parola.

Basti pensare che, nonostante io e Al siamo praticamente inseparabili ad Hogwarts, per quanto ce lo consentano le differenti casate, e, soprattutto, per quanto loro siano uniti, nell'arco di sei anni avremo scambiato sì e no una cinquantina di parole, quasi tutte sprecate in convenevoli e auguri.

Questa situazione col tempo è diventata un’ossessione per me.

Inizialmente ho creduto fosse colpa mia: magari non le stavo simpatico o magari non le piaceva che Al passasse così tanto tempo con me e per questo mi teneva a distanza. Ben presto però mi resi conto che non ero io il problema.

Curioso di scoprire il perché della sua freddezza nei miei confronti, mi ritrovai sovente ad osservarla interagire con altri studenti e subito mi accorsi che esattamente come con me, il suo tono di voce era sempre gentile con chiunque le rivolgesse la parola, eppure i suoi occhi erano sempre velati, assenti. Il calore delle sue parole non si rifletteva mai nel suo sguardo.

Un giorno, incapace di trattenere oltre la mia curiosità, avevo chiesto ad Al come mai sua cugina non passasse più tempo con noi, nella speranza che potesse fugare i miei dubbi e chiarire il mistero che ormai Rose rappresentava per me, ma ahimè, non avevo previsto che Al potesse interpretare la mia domanda come una dimostrazione di interesse nei confronti della cugina.

Da quel momento l’idea che Rose ed io potessimo essere una coppia perfetta si è impossessata di lui ed io non ho più avuto pace: sono stato costretto ad accantonare la mia curiosità e ad evitare accuratamente di parlare di lei, limitandomi ad osservarla di soppiatto di tanto in tanto, nel tentativo di placare il tarlo che mi aveva creato il suo strano atteggiamento.

Ecco il perché di tanta agitazione. Dopo anni di occhiate di sfuggita e saluti distaccati, mi ritroverò a trascorrere sette giorni interi con lei nei paraggi e non so se sono più nervoso all’idea di poter finalmente capire questa ragazza che tanto mi ha dato da pensare in questi anni o che Al possa decidere di ideare per lei e me uno dei suoi disastrosi piani da Cupido fallito.

Rabbrividisco solo all’idea che la seconda ipotesi possa concretizzarsi.


 

  • Scorpius, tesoro, sei sveglio?- la voce dolce di mia madre giunge ovattata attraverso la porta, riscuotendomi dalle mie sempre spropositate elucubrazioni mentali.

     

  • Sì mamma- le rispondo con voce roca.

     

  • Sono le nove passate caro, la colazione è in tavola-

     

  • Scendo subito- decido, sconvolto. Penso decisamente troppo. Che diamine, sono passate due ore e nemmeno me ne sono accorto, tanto ero perso nei miei pensieri.


 

Mi cambio velocemente ed esco dalla mia stanza, lasciandomi guidare alla sala da pranzo dall'incredibile profumo delle brioches calde.

 

  • Qualcuno non ha chiuso occhio o sbaglio?- la voce canzonatoria di mio padre accoglie il mio ingresso nella luminosissima sala da pranzo. Sorrido, colpevole, prendendo posto alla sua sinistra.

 

  • Caro, lascialo stare, è stato chiuso in casa per tutta l'estate, è normale che sia impaziente di partire- ridacchia mia madre, prendendo posto di fronte a me.

     

  • E va bene, va bene, non ci si può mai divertire un po' in questa casa!- esclama divertito in risposta lui, mettendo da parte il giornale che stava leggendo e porgendomi una brioches alla crema. Ridiamo tutti.

 

Mentre mastico con gusto la mia colazione, osservo mio padre, che nonostante l'ammonimento di mia madre, continua a lanciarmi occhiatine maliziose e divertite, facendomi scuotere la testa.


 

È esattamente in momenti come questo che non posso fare a meno di chiedermi come reagirebbe l'intera comunità magica, nel vedere come sia in realtà affettuoso e simpatico, se pur a modo suo, quello che viene sempre pubblicamente definito "il freddo ed impeccabile Medimago Malfoy".

 

Perchè sì, per le nuove generazioni le cose potranno anche essere diverse ora, ma non mancano di certo coloro che ancora si aggrappano agli antichi dissapori e tentano di screditare chi non ritengono degno di fiducia.

Ed ecco quindi che mio padre, nonostante tutti i sacrifici fatti per dimostrare il suo cambiamento, il suo pentimento e soprattutto, nonostante la sua professionalità nel suo lavoro, viene spesso ancora additato e disprezzato da coloro che si rifiutano di lasciare il passato alle spalle e perdonare.

 

  • Hai già tutto pronto? Valigia, baule, zaino, tutto?- elenca mia madre, versando nei calici di tutti il succo di zucca.

     

  • Sì, tutto pronto.- confermo, ricevendo un'occhiata di approvazione.

     

  • E meno male, sono già quasi le nove e mezza, chi l'avrebbe sentito poi Al, se il qui presente avesse dovuto ancora fare le valigie!- esclama mio padre ridacchiando e facendomi scoppiare in una incontrollabile risata.

 

I miei genitori hanno avuto modo di conoscere il mio migliore amico in numerose occasioni, ed entrambi si sono molto affezionati a lui: come avrebbe potuto essere altrimenti? Al è una di quelle classiche persone impacciate, estroverse, affettuose ed esageratamente ansiose, tutte caratteristiche che, una volta fattacisi l'abitudine, diventano estremamente spassose.

 

Non è raro che lo si veda abbracciare convulsamente qualcuno per dimostrargli il suo affetto, noncurante dell'imbarazzo del malcapitato, commuoversi apertamente quando la situazione lo richieda, ma soprattutto, creare scompiglio in tutto il castello quando è agitato per qualcosa.

In poche parole, per quanto il mio amico incarni tutto ciò che noi Malfoy non siamo, con il tempo è diventato impossibile anche per i miei genitori, ancora allevati secondo i vecchi canoni dei Purosangue, non volergli bene.

 

  • Merlino, credo sarebbe stato un pessimo inizio di giornata per tutti. Anche se, conoscendolo, avrà già comunque messo in allarme tutto il vicinato a quest'ora...- rifletto ad alta voce, terminando la mia colazione.

     

  • Allora sarà meglio che ti sbrighi a raggiungerlo, non vorrei facesse impazzire tutti già di prima mattina! Vado a prenderti le valigie- annuncia papà, ingoiando l'ultimo boccone e sparendo su per le scale.

     

  • Ho sistemato la tua Passaporta in salotto, sarà meglio andare- esorta mia madre alzandosi e facendomi cenno di seguirla. - Mi raccomando, comportati bene, porgi i nostri saluti alla signora Weasley e ai genitori dei tuoi amici, ma soprattutto, divertiti, va bene?- aggiunge poi, mentre entriamo in salotto.

     

  • Tesoro, ha diciassette anni ormai, non credi sia grande per fargli ancora le raccomandazioni?- esordisce mio padre, facendo il suo ingresso con le mie valigie al seguito.

     

  • Non sarà mai troppo grande per le raccomandazioni.- ribatte lei, fintamente offesa, mentre io e mio padre ci scambiamo un'occhiata sconsolata. -Bene, questo scrigno è la tua Passaporta, trattalo bene perchè all'interno c'è il nostro regalo di matrimonio per Teddy e Victoire: purtroppo, come ho già scritto a tuo cugino, non potremo esserci quel giorno, ma quando glielo darai, ribadisci i nostri auguri, okay?- continua poi imperterrita, sotto lo sguardo divertito di mio padre.

     

  • Lo farò mamma, non preoccuparti- annuisco, conoscendo ormai queste istruzioni a menadito, dato che le ho sentite almeno altre tre volte e solo nella giornata di ieri. Mia madre è sinceramente dispiaciuta di non poter presenziare al matrimonio di Teddy.

     

  • Maledetti seminari, sempre a fine estate e sempre nei posti meno caldi del pianeta, bah.- lamenta mio padre, passandomi le mie valigie.

     

  • Bene, sei pronto- dichiara poi mia padre, una volta che ho indossato lo zaino, preso in spalla il borsone e afferrato con una mano il baule scolastico.

 

Con la promessa di scrivere loro appena arrivato ad Hogwarts, per raccontare del matrimonio e della mia vacanza, abbraccio i miei genitori un'ultima volta: niente parole in questi momenti, siamo pur sempre Malfoy.

 

Prendo lo scrigno con la mano libera appena prima che cominci a lampeggiare e con un ultimo sguardo ai miei genitori, avverto l'ormai familiare sensazione di spostamento, la stanza comincia a vorticare intorno a me, e prima ancora che io possa rendermene conto, atterro maldestramente su di un prato rigoglioso, miracolosamente accanto e non sotto le mie valigie, ed ecco che di fronte a me si staglia la meravigliosa vista che ho agognato per tutta l'estate: la Tana.

 

 

   
 
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