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Autore: Lachelle Winchester    06/08/2013    3 recensioni
Da una parte la vita normale, dall'altra la caccia: come si possono conciliare due tipi di vite così diverse? Quale vita prevarrà sull'altra? Può un cacciatore abbandonare definitivamente la caccia?
Seguito di La caccia continua
Revisione completa
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Esiste il lieto fine per un cacciatore?'
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12-She brings me love, love. I know it's all that I need

15 anni dopo

In Kansas c'è una piccola famiglia, la cui storia è cominciata molto tempo fa e coinvolge la vita di tantissime persone:si chiamano Winchester e vivono in un umile villetta alle spalle di una collina che ricorda un po' quella del vecchio Bilbo Baggins, con tanto di vialetti, alberelli e balle di fieno, affiancata ad altre villette e poco distante dal centro della città. Il Kansas era il luogo in cui sono nati e lì hanno deciso di trascorrere il resto della loro vita, per dare un futuro ai loro figli, un'infanzia e un'adolescenza tranquilla, per garantirgli tutto quello che invece loro non hanno avuto. Di fronte a loro c'è la dimora di un'altra famiglia Winchester, dove l'avvocato Sam vive con sua moglie Emma e i loro figli Kevin, ormai un affascinante ventenne e Colin, quattordicenne amante dello sport.
La casa di Dean e Lachelle, insieme ai figli Muriel e BobbyJohn Junior, è circondata da un cancello di ferro nero rialzato su un muretto di mattoncini e l'ingresso è adornato da un grandissimo e circolare tappeto di benvenuto che i coniugi Winchester si occupano di controllare ogni giorno. Poco distante c'è una piccola aiuola a cui da piccola Muriel aggiungeva ogni giorno un nuovo fiore col padre e ancora più avanti il garage dove la Chevrolet Impala del '67 alloggia da sovrana, coccolata e curata da Dean, quando non lavora in officina. Dall'altro lato c'è un asse con un canestro da basket con cui BobbyJohn spesso si allena per le partite, poi il tavolo da giardino dove d'estate si riuniscono tutti i Winchester per il barbecue.

La loro è una delle case più belle del quartiere; i passanti ne ammirano l'originalità e anche gli operai quando quando hanno fatto dei lavori ne sono rimasti incuriositi:avrebbero giurato che nei muri ci fossero strati spessi di ferro, ma questa è una cosa che solo Dean e Lachelle possono sapere. Dopo aver salito gli scalini, dove da piccola Muriel giocava col padre, si arriva alla porta d'entrata accanto ad una grande finestra da cui si scorge il salone; il periodo dell'anno in cui questa è la stanza più bella è sicuramente il Natale, quando si riempie di luci, colori e profumi e i Winchester mangiano tutti insieme. Superato il divano e il camino, un corridoio porta alla cucina, poi al bagno in cui Colin aveva l'abitudine di rompere le bottiglie di profumo giocando a pallone con BobbyJohn e alla stanza in cui ogni tanto dorme "zio Castiel". La scala a chiocciola porta al piano superiore dove ci sono le stanze dei ragazzi, che ogni anno ridipingono insieme dando libero sfogo alla fantasia, il bagno e la camera da letto di Dean e Lachelle, in assoluto la stanza che i due preferiscono. Tra libri e dischi, è perfino più incasinata delle stanze dei ragazzi ma anche quella ha qualcosa di strano; come il bagaliaio dell'Impala, anche il comodino di Dean rimane sempre chiuso a chiave.

Ogni cosa in quella casa ha una propria storia, un ricordo significativo per loro.
Il divano è il posto dove Dean, di ritorno da lavoro quando Muriel era piccola trovava le due donne a guardare i cartoni animati, o meglio la bimba a guardare i cartoni e Lachelle a dormire, mentre la piccola le accarezzava la pancia che ospitava BobbyJohn; le gravidanze della cacciatrice non sono state affatto facili perché col tempo hanno scoperto che dopo anni di caccia alcune ferite rimediate sul lavoro le avevano creato dei problemi che l'hanno costretta a non fare molti sforzi in dolce attesa, ma nonostante tutto la donna è stata forte con Dean al proprio fianco e gli ha dato la gioia di due piccole pesti.
Accanto al divano c'è un piccolo tavolino, i cui piedi sono stati rosicchiati da un topolino che BobbyJohn aveva catturato a scuola ed imbucato a casa; la permanenza di Optimus Prime,così chiamato perché-non si sa come-aveva macchie rosse e blu per tutto il corpo, non è poi durata molto dopo che i Winchester se ne sono accorti, ma per evitare una crociata da parte della piccola peste avevano inscenato una fuga.
La finestra in fondo alle scale è coperta da una tenda di diversi colori, questo perché hanno dovuto ricucirla diverse volte senza mai avere il coraggio di buttarla. Dean una mattina, alzandosi per andare a fare colazione, è scivolato sulla pozzanghera d'acqua lasciata a terra da Muriel di proposito per farlo cadere; lei e il padre avevano litigato perché lui non voleva farla uscire con un "tipo sospetto", ma fortunatamente aggrappandosi alla tenda ha attutito la caduta e i due hanno fatto pace. Un'altra volta BobbyJohn e Castiel stavano giocando a nascondino e l'angelo, stanco di perdere, aveva cominciato a buttare tutto per aria ma l'unica cosa lesa fu di nuovo la tenda. Poi un'altra volta ancora Lachelle la stava mettendo in lavatrice mentre Dean era a farsi la doccia e tra una distrazione e una battutina maliziosa, il tessuto è finito nel cesto dei giocattoli del piccolo ,che l'ha successivamente usata per legare la sorella.

I Winchester sono una famiglia rispettabile e tranquilla anche se osservata a lungo può risultare molto strana; comprano sempre grandi quantità di sale quando vanno al supermercato, si affacciano subito alla finestra se un rumore o un grido rimbomba nel vicinato, collezionano ogni edizione del giornale locale, a volte escono con un borsone dopo aver lasciato i ragazzi dal fratello e tornano al mattino presto, sporchi di sangue. Nonostante tutto sono una famiglia felice, con un tenebroso passato alle spalle e qualche ombra nel presente, ma felice;la  domenica pranzano con gli altri Winchester, d'estate vanno al mare insieme, festeggiano i compleanni e le feste come non avevano mai fatto, si fanno scherzi, si aiutano nel momento del bisogno, ciascuno è sempre pronto ad aiutare gli altri.
<< Sta arrivando. >> annuncia elettrizzata Muriel alla madre.
Lachelle la guarda, le sembra solo il giorno prima che piangeva perché Dean le nascondeva le bambole e invece ora si prepara ad uscire con gli amici.
<< Non è che questo Christian… >> comincia lei, dopo essersi assicurata che Dean non fosse nei paraggi; sa quanto è geloso della figlia e vuole evitare di farlo preoccupare.
<< Mamma. >> replica lei arrossendo. << Mi piace stare con lui ma sono piccola per queste cose. >> dice guardandola negli occhi, gli stessi occhi verdi di Dean.
<< Ok, mi fido di te. >> si limita a dirle, consapevole che, anche se avesse voluto, non poteva proteggerla per sempre. << Anche papà. E' di chi vi sta intorno che non si fida. >> aggiunge sorridendo.
<< A volte sembra MOODY, gli manca solo mettersi a ripetere Vigilanza costante. >> scherza la ragazza. Lachelle leggeva ai piccoli sempre i suoi libri preferiti ed è riuscita ad insegnar loro qualcosa. Un vociare di ragazzi e ragazze annuncia l'arrivo degli amici di Muriel sotto al cancello. Dean è in giardino a lavare l'Impala ma quando li vede posa la spugna e prende una fiaschetta dal cofano, poi lo richiude accuratamente a chiave.
<< Aspettate un giardino. >> li saluta aprendo il cancello per far passare 3 ragazzine more accompagnate da due ragazzini, uno moro e l'altro biondo.
<< Aspettiamo fuori. >> risponde educatamente il ragazzo moro di nome Christian. Ha i capelli corti con una frangia sulla FRONTE, gli occhi chiari e un'espressione da bravo ragazzo.
<< Ho detto di aspettare in giardino. >> ripete l'uomo minaccioso e i ragazzi ubbidiscono. Dopo aver percorso il tappeto ed essere arrivati al tavolo del barbecue, si ritrovano il viso bagnato col contenuto della fiaschetta che Dean ha in mano.
<< Fa caldo, vero? >> chiede vago, ignorando le espressioni dei ragazzini . << Christus. >> riprende fingendosi disinteressato, lasciandoli ancora più perplessi.
Si allontana, verso il garage, facendo cenno con le dita al biondino di seguirlo.
<< Ascolta bello, vedi di non sfiorare mia figlia neanche per sbaglio altrimenti ti frantumo le ossa, chiaro? >> lo minaccia, pensando alla sua piccola che sta crescendo e che le vogliono portare via, la piccola che la notte non li lasciava dormire, la stessa con cui si alleava per sabotare la cena di Lachelle.
< I-io s-sono un b-bravo ragazzo. >> balbetta con le gambe tremanti Christian, sistemandosi con le mani sottili la cravatta abbinata al vestito elegante che indossa.
<< Intesi? >> incalza, come se non avesse sentito la risposta.
Muriel scende con tanta eleganza dalle scale, ha lo stesso portamento e la stessa andatura sicura del padre, i capelli scuri come quelli della madre che le arrivano fino alle spalle, gli occhi verdi come i suoi. Indossa un abito blu, della ballerine bianche come il fiocco che le adorna i capelli, del resto se porta il nome di Muriel qualcosa da lei deve pur aver ereditato. E' pronta per andare al ballo di fine anno col ragazzo che le piace e che ci aveva impiegato l'intero anno per conquistarla.
<< Non sono mai andato al ballo. Se vuoi posso accompagnarti io. >> le dice Dean, guardandola innamorato. Lei gli sorride e poi va via con gli amici.
<< Alle nove e mezza la riporto a casa. >> dice il ragazzo serio, ma Muriel è una Winchester e i genitori sanno che il ritardo scorre nelle sue vene.
<< Solito rito? >> chiede la donna raggiungendo il marito in giardino e la risposta che non arriva le conferma quello che sospettava.
<< Muriel non gioca più con me, sta diventando grande e pensa agli amici. Non mi racconta più le cose, le dice solo a te. >> sussurra amareggiato.
<< E' sempre stata la tua piccola, non ha il coraggio di venirti a raccontare se le piace un ragazzo ma ti vuole sempre bene. >> gli dice lei sorridendo. Gli dà un bacio per calmarlo.
<< Papà. >> lo chiama BobbyJohn da una finestra della casa di Sam ed Emma. << Posso rimanere a dormire da zio Sam? >> gli chiede urlando e il padre gli dà un cenno con la mano.
<< Grazie per averlo chiesto anche a me. >> gli urla Lachelle. << C'è ancora chi ti dimostra fedeltà, capitano. >> gli dice baciandolo ancora.

Dopo aver finito di lavare l'Impala Dean torna dentro, raggiunge Lachelle in cucina che cerca tra i mobili qualcosa da mangiare insieme mentre si vedono un film, ma lui la sorprende da dietro le spalle, baciandola sulla guancia e stringendola alla vita; sa che quello è uno degli abbracci che ama di più.
La cucina è la stanza più luminosa perché sulla destra, all'altro lato della porta, c'è un'enorme finestra che hanno dovuto barricare perché BobbyJohn la usava per sgattaiolare fuori, rischiando più volte di farsi male. Inoltre è anche la stanza più profumata perché la donna col tempo e con l'aiuto del marito aveva imparato a fare tanti dolci.

<< I bambini dormono. >> la avvisa Dean sbucando in cucina dal nulla.
<< Che hai dietro la schiena? I regali non li abbiamo nascosti in camera di Cass? >> gli chiede lei chiudendo il cassetto dove stava rimettendo a posto le posate.
<< Da piccolo ne avevo sempre voluto uno ma non l'ho mai detto a papà. >> risponde lui con entusiasmo sventolando due palloni azzurri con il manico. Lei lo segue fuori in giardino a piedi scalzi, ma non se ne pente anche se il freddo di gennaio glieli congela; quella freschezza le dà senso di libertà, gioventù e vitalità.
<< A chi arriva prima? >> propone Lachelle impugnando uno dei due palloni e i due partono per poi arrivare insieme al cancello, ma la donna lo spintona per farlo cadere e si proclama vincitrice.
<< Ah, davvero? Vuoi il gioco sporco? >> scherza lui mettendo le mani in una pozzanghera di fango e poi sul viso della donna, che per difendersi lascia il manico e cade dal pallone. Tra risate e soffi gelidi di vento si ritrovano sdraiati a terra, il corpo di Dean che come al solito schiaccia quello della moglie, ormai abituata a sostenere quel peso.

La casa al momento è tutta loro e la cacciatrice trascina il marito in camera da letto, ma per mostrargli la foto del loro matrimonio.
"Ricordi quando ti ho promesso di amarti per tutta la vita?" gli chiede guardandolo negli occhi.
Immagini meravigliosi invadono le loro menti. Il lago, gli alberi, l'anello, il matrimonio a sorpresa, i sorrisi, le lacrime, gli occhi luminosi, i vestiti, il ristorante, Cass che faceva concorrenza al fotografo, stare mano nella mano e ballare; ripensare a quelle cose fa emozionare entrambi ogni volta, perché mai si erano sognati di poter essere così felici, di meritare la stessa felicità degli altri.
<< Un giorno anche a Muriel e BobbyJohn accadrà lo stesso. >> gli dice lei, con tono dolce. << E spero siano fortunati come lo siamo stati noi. >> conclude mentre una lacrime le scende calda. Ogni giorno ringrazia Dio per l'opportunità che gli ha dato e non c'è giorno in cui non pianga per la fortuna che ha avuto, anche quando litiga con Dean e con i figli sa che sono la cosa più importante della sua vita.

<< Ti sei messo a fare Robin Hood? >> lo rimbecca Lachelle infuriata, respirando lentamente per calmarsi. << Io la punisco togliendole la merenda e tu gliela porti di nascosto? Perché io sono cretina, non me ne accorgo. >> continua sbattendo la porta della cucina.
<< Puniscila in un altro modo, sempre se ha fatto qualcosa da meritare una punizione. >> si difende lui buttandosi su una sedia.
<< Senti Dean, non cominciare a difenderla come sempre, so quello che faccio. Muriel vuole mangiare solo schifezze e approfitta che sto in questo stato per fare quello che vuole. >> continua imperterrita lei. << Ci rimango io tutto il giorno a casa, lo sai che non mi posso stancare, quindi mi devo adeguare per i prossimi mesi. >> continua poggiando istintivamente la mano destra sul pancione. Lui la scruta, poi sospira e si avvicina.
<< Hai ragione, scusa. >> dice dopo aver riflettuto. Le accarezza la pancia e poi le dà un bacio.

<< Finalmente soli. >> dice lei portandolo lentamente sul letto e lui le sorride malizioso.
<< Non ti sazi proprio mai. >> la provoca lui schiacciandola sul materasso e proprio come ai vecchi tempi, nei momenti meno opportuni appare Castiel.
<< Castiel, che ci fai sotto al letto? >> gli chiede il cacciatore sorpreso e lui gli fa segno di non parlare.
<< Sto giocando a nascondino con BobbyJohn e sto vincendo senza barare. >> dice a bassa voce ma poi esce allo scoperto quando gli spiegano che il ragazzo è andato da Sam.
<< Deve avere una lezione. >> annuncia con tono minaccioso.
<< Non apparire all'improvviso, non so più che scuse inventare. >> lo avverte la donna, prima che l'angelo scompaia nel solito battito di ciglia.
<< Allora, dov'eravamo rimasti? >> le chiede Dean mentre riprende a baciarle il collo e lei gli sbottona la camicia rossa.
Quel letto con gli anni è diventato sempre più comodo e stare in quella stanza sorridendo è una grande vittoria per entrambi.

<< Hei, hei, calmati, respira piano. >> la rassicura Dean, steso su un fianco sul letto mentre le stringe forte la mano.
<< Dean, ho paura. Non voglio che succeda ancora. >> dice la donna ansimando, ma lui continua a tranquillizzarla. << Va tutto bene, tesoro calmati. >> le ripete mentre le accarezza la pancia. Dean si è sempre preso cura di lei, che si sentiva in colpa per non avere delle gravidanze normali, ma lui le continuava a ripetere che non era colpa sua e che questo la rendeva una donna forte.
<< Resta vicino a me. >> gli sussurra la donna, prima di addormentarsi tra le sue braccia.

Si amano, non importa quante candele dovranno spegnere sulla torta, quale fosse il loro passato, cosa dicono i vicini, di che colore diventeranno un giorno i loro capelli, importa solo vivere insieme ed amarsi giorno per giorno, stare l'uno accanto all'altra, svegliarsi e guardarsi negli occhi, baciarsi fino a che le labbra lo permetteranno. Ma la cosa più importante è che quando arriva la sera, quando arriva il momento di andare a dormire dopo una lunga giornata stancante, proprio come da giovani continueranno a giocare, a ridere, a condividere tutto, gioie e dolori per tutta la loro vita, sulla Terra e in futuro nella loro più che meritata fetta di Paradiso anche se ormai, per loro, tutta questa differenza non esiste più.

 

 


Volevo fare una piccola dedica a delle persone importanti,che per la prima volta nella mia vita mi hanno fatto sentire un po' apprezzata.

A Concy_93_,che mi ha aiutato molto e spronato a migliorare.                        A Nerea_V,che ha commentato ogni capitolo dandomi un coraggio                                   
Io volevo fare la regista ma se non fosse stato per lei,                                 che non avevo mai avuto:è stato bello sapere che qualcuno                                            

i miei capitoli sarebbero ancora prove per i futuri copioni.                                    prende in considerazione quello che faccio.                                                                         


Alle mie migliori amiche Checca che mi ha supportato all'inizio,Mery e Grazia che hanno letto alcuni capitoli nonostante leggere non è da loro. Al professore di filosofia,che mi lasciava scrivere nelle sue ore,convinto che un giorno gli avrei fatto leggere quello in cui mi stavo impegnando,ma non so se ne avrò mai il coraggio.

 

E soprattutto a Dean Winchester,l'uomo della mia vita,l'uomo che amo profondamente,l'uomo che mi fa piangere e tremare tutta solo a pronunciarne il nome,il Peter Pan che continuerò ad aspettare:un giorno sarà alla mia finestra,magari non perderà l'ombra ma le chiavi dell'Impala,ma so che continuerò ad aspettarlo,pronta a correre in suo aiuto quando ne avrà bisogno.

Grazie di cuore.

   
 
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