Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: AriCalipso    10/08/2013    4 recensioni
-Perché è stato già tutto prestabilito da entità talmente grandi e sconosciute a noi essere umani. Io e te siamo stati destinati e questo non può essere modificato da nessun’altra cosa al mondo, siamo legati da un vincolo inviolabile, un sigillo che non si aprirà, nemmeno dopo la morte –rispose sfiorando la mia bocca con le labbra. Un bacio leggero, delicato e del tutto inaspettato
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 2

Come avevo presupposto, uscì dal locale per fumare. Il solo vederlo portare l’accendino verso la sigaretta e scrutare, con precisione,  la sua solita smorfia per accenderla mi fece rabbrividire, tutti quei ricordi che ero riuscita a cancellare, tornavano pian piano alla mente, come lame taglienti , le quali trafiggono il corpo con una velocità tale da non accorgerti di essere perforato in ogni punto da una ferita a dir poco mortale.

-Hai intenzione di ripartire di nuovo senza avere più tue notizie?- mi domandò buttando fuori del fumo molto denso. Rivolse lo sguardo verso me, guardando dentro ai miei occhi azzurri, entrando completamente nei miei pensieri come sapeva fare solo lui e, purtroppo, sapeva farlo anche troppo bene. Non sapevo più cosa rispondere, dentro mi stavo distruggendo pian piano, realizzai solo in quel momento che essere stata via per 2 anni non aveva risolto nulla, non aveva cambiato di una virgola i miei sentimenti nei suoi confronti … ero ancora innamorata di lui, anzi forse lo ero ancora di più e questo non andava affatto bene, dopo tutto quello che mi aveva fatto io non potevo amarlo ancora, non dovevo, tutto quello che si stava evolvendo nel mio corpo era assolutamente qualcosa di sbagliato che, però, non riuscivo a controllare in nessun modo. Deglutii e cercai di dargli una risposta più sensata possibile, quando arrivò d’un tratto una ragazza mora, dagli occhi azzurri, molto carina. Si buttò al collo di Ville e schioccò un bacio sulle sue labbra. Mi guardò, accennando ad un sorriso.

-Ma sei tu!- disse sorpresa, venendomi incontro –sai tra Paula e Lauri ho sentito molto parlare di te … tu sei Arianna non è vero?- mi chiese squadrandomi dalla testa ai piedi. “Quindi tu sei Jonna” pensai tra me e me, per la prima volta conoscevo la donna con cui Ville mi tradì tempo fa. Lo guardai, cercando di esprimere tutto il disprezzo che avevo in corpo, anche se l’amore per lui era sempre più grande e io mi odiavo sempre di più.

-Sono io … -le risposi, quasi in tono arrogante, senza volerlo. Sarei voluta scomparire in quel momento, per un attimo pensai veramente di riprendere l’aereo e andarmene di nuovo, ma nessuna fuga avrebbe avuto senso, ora che i miei sentimenti si erano ribellati a qualsiasi tentativo di evasione dalla realtà.

In quell’istante uscirono Paula e Lauri, i miei due angeli di salvezza. Guardai  Lauri cercando di fargli intendere tutto, senza dover parlare.

-Noi accompagniamo Ary a riposare, è ancora scossa dal viaggio-disse il ragazzo accompagnandomi in macchina. Paula si affrettò a venirci dietro e partimmo verso la loro casa.

-Strana quella ragazza … -disse Jonna stringendosi a Ville –anche se me l’avevano descritta molto più in carne, che cosa le è successo?

-Quando l’amore ti consuma ti riduce così … -rispose il ragazzo, spegnendo la sigaretta con la scarpa. Aveva capito tutto, non gli era sfuggito nessun dettaglio come ben pensavo. Non doveva succedere, non doveva saperlo, ma tutto ciò era inevitabile, non solo io conoscevo bene lui … lui conosceva me, alla perfezione.

Arrivammo a casa di Lauri verso l’ora di cena, poggiai la valigia nella camera degli ospiti. Avevano deciso di ospitarmi fino a quando non mi trovavo un appartamento mio, ovvio non volevo recar loro così tanto disturbo, avevano già troppe cose a cui badare. Mi feci una doccia per cercare di scacciare qualsiasi pensiero negativo, ma era tutto inutile, l’acqua non riusciva a purificarmi dal dolore che mi affliggeva … non tanto per il fatto che Ville se ne stava ancora con quella ragazza, ma per il fatto che non ero riuscita a poter cambiare nulla nemmeno in due anni di assenza, sempre più innamorata di quegli occhi, sempre più affascinata dal suo sorriso e sempre più terrorizzata dal fatto che conoscesse ogni mio sentimento senza doverglieli raccontare. Uscita dalla doccia, mi vestii velocemente e poi mangiai con gli altri. Durante la cena regnò un silenzio quasi imbarazzante, interrogandoci ognuno su quello che era successo nel pomeriggio, ma nessuno osò domandare nulla, soprattutto a me. Finito di mangiare Lauri andò subito a dormire, dato che doveva alzarsi presto per lavorare, io aiutai Paula a sparecchiare la tavola e poi decidemmo di prenderci una tisana bella calda. Portai le tazze ancora bollenti in soggiorno, ne diedi una a Paula, che si era seduta sul divano, io mi sedetti su una sedia, così che la mia amica si potesse rilassare al meglio.

-Allora? Che cosa si prova?- le domandai annuendo al pancione, mentre sorseggiavo la tisana

Paula sorrise e si toccò la pancia con fare delicato e rilassato.

-Penso sia la cosa più bella dell’essere donna –rispose con tono gioioso e spensierato –è davvero incredibile come l’amore di due persone possa generare un qualcosa di così puro e meraviglioso- continuò sorseggiando un po’ della tisana. Erano le parole più belle che avessi mai sentito in vita mia, soprattutto perché l’amore la stava rendendo così felice e piena di vita, cosa che purtroppo non stava succedendo a me.

-E tu?- mi domandò facendosi seria –che cosa hai provato rivedendolo, soprattutto con lei?

Abbassai lo sguardo, non volevo toccare l’argomento, anche perché era stata una giornata davvero molto pesante e non sapevo davvero come avrei potuto gestire la situazione,in quanto lo avrei visto di frequente, poiché stava lavorando con Lauri ad un nuovo progetto musicale. Scese una lacrima che bagnò i miei pantaloni, stavo scoppiando, non riuscivo più a trattenere qualsiasi tipo di emozione, ma sapevo che con Paula potevo mostrarmi in qualsiasi modo, perché lei era in grado di capirmi in ogni mia espressione.

-Niente, non è servito a niente stare lontano per così tanto tempo … -risposi piangendo –io non riesco a farlo, non riesco a mandarlo via dalla mia testa. Giorno e notte ho lavorato cercando di farlo uscire, di scacciarlo con tutte le mie forze, ma non è servito a nulla … -.

Paula si alzò dal divano e mi strinse forte, carezzandomi i capelli. In quel momento avevo solo bisogno di questo, un abbraccio da un’amica sincera come lei, in grado di poter tirarmi su di morale in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione.

-Passerà tutto quanto, piccola –mi tranquillizzò, sussurrandomi ad un orecchio –lo sapevi benissimo anche tu che andarsene non sarebbe servito a nulla … l’unico modo per poter vincere tutto questo è cercare di vivere passo dopo passo accanto a lui e cercare di convivere con questa situazione, anche se è la cosa più complicata e impossibile che un essere umano sia in grado di compiere, ma ci riuscirai … lo so perché ti conosco e so che non hai mai mollato davanti ad una sfida … mai!- sorrise dandomi un bacio in fronte.

La ringraziai con tutto il cuore, senza di lei penso che non sarei mai riuscita a poter continuare questa miserabile vita.

 

 

Passarono circa 3 settimane, avevo trovato lavoro presso una scuola di danza, con i soldi che guadagnavo aiutavo Paula e Lauri a pagare le spese di condominio, ero ancora a casa loro, poiché Paula non voleva assolutamente che me ne andassi, o almeno non in questo momento, in quanto anche lei aveva bisogno di me, di qualcuno che, oltre Lauri, le facesse compagnia e inoltre voleva riguadagnare tutto il tempo perduto. In questo periodo, Ville passava molto tempo a casa di Lauri, a causa del nuovo progetto musicale. Fortunatamente, grazie al lavoro, lo vedevo molto poco e quelle poche volte che tornavo a casa ci scambiavamo pochissime parole, molto di fretta … cercavo sempre di evitarlo, di sfuggire a quegli occhi che mi catturavano senza lasciarmi più andare. Forse era solo l’inizio, ma vederlo così frequentemente non mi stava aiutando affatto, soprattutto per il fatto che quella Jonna era costantemente dentro casa di Paula e cercava in tutti i modi di essere gentile e cordiale con me, ma lo faceva in un modo così forzato che non riuscivo a tollerare nemmeno uno suo battito di ciglia. Era assurdo il modo morboso con cui si appiccicava a lui e, come se volesse farlo davanti a tutti noi, strisciare come un serpente a sonagli addosso al suo corpo. Una rabbia avevo in corpo, rabbia mista a disperazione … ecco adesso anche la gelosia doveva entrare in gioco? Non la definirei gelosia vera e propria, sinceramente mi faceva pena il modo in cui cercava di farmi capire che Ville era suo ormai ed io dovevo farmi di parte, come se in quel momento avessi il tempo di giocare … lei non poteva nemmeno immaginare quello che stavo provando io, anzi forse pensava che facendo così, fosse in grado di farmi soffrire, ma non aveva capito che il motivo della mia sofferenza non era lei … ma lui! Non comprendeva il potere che Ville aveva su di me, di come era in grado di capire ogni mio pensiero, gesto o sentimento senza che io professi parola e la cosa era insostenibile … perché nonostante non stessimo più insieme, era in grado di sapere ancora così tante cose di me, come se fossi la sua immagine speculare? Tutto ciò era inspiegabile e allo stesso tempo struggente … ma un giorno qualcosa accadde ed io ero completamente incatenata al vortice che Ville aveva creato.

Eccomi qui cari lettori!
Beh cosa ne pensate? Come potete vedere a quella povera disgraziata (che sarei poi io XD) non è riuscita a dimenticare quei tremendi "occhi di ghiaccio", ora troppo presenti nella sua vita.
Chissà in quale impiccio verrà coinvolta, sarà in grado di dimenticarlo o perlomeno odiarlo?
Lo vedremo in seguito, sì voglio tenervi sulle spine ahahaha
Alla prossima :)
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: AriCalipso