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Autore: GgPoulain    22/02/2008    0 recensioni
"Era un’ uggiosa giornata di settembre. Nei boschi del paese della nebbia regnava il silenzio. Tra gli alberi si muovevano veloci quattro figure.Un Team. Il team Hebi" Storia che non tiene conto degli avvenimenti dello Shippuden.
Sasuke è ormai a capo dell' Hebi, ed il suo scopo è scovare ed uccidere suo fratello; ma se qualcosa si frapponesse tra lui ed il suo obiettivo? Se comparisse qualcuno il cui passato fosse strettamente legato alla vita di entrambi gli Uchiha? Ma soprattutto: se Sasuke desiderasse riportare in vita il suo clan? Come si metterebbero le cose?
Capitolo 5:[...]pian piano, sul suo braccio cominciarono ad apparire degli strani segni, che, schiarendosi sempre di più, si rivelarono essere parte di un sigillo[...]
Genere: Romantico, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Falò5
I sigilli

In quella mattina umida, Eimi si ritrovò ancora una volta a saltare da un albero all’ altro, a stretta vicinanza con i quattro Serpenti ed il ben conosciuto Eikou.
Il tempo non la stava aiutando minimamente a rilassarsi, e temeva che la sua espressione fosse palesemente troppo tesa. Erano passati tre giorni da quando aveva stretto alleanza con l’ Hebi, ma qualcosa la metteva in allarme: incominciava ad insospettirsi a causa dello strano comportamento dei compagni di squadra.
Con la mente, ripercorse gli avvenimenti di circa quattro ore prima.

* FLASHBACK *

Quel giorno, tutto sembrava procedere tranquillamente: poco prima Juugo aveva avuto un altro attacco di follia omicida, e Sasuke era  dovuto intervenire per calmarlo, ma oltre  a questo niente sembrava andare storto.
Eimi, che fino a poco tempo prima sospettava che qualcuno avesse intuito cosa stesse realmente succedendo, camminava tranquilla accanto al fedele Eikou; sarebbe stato tutto perfetto  per lei, se solo due certi componenti dell’ Hebi non fossero stati continuamente a punzecchiarsi tra di loro.
“ Io dico che tu hai sicuramente avuto qualche trauma quando eri bambina”.
“ Vuoi iniziare a litigare?”
“ Io? Certo che no. Volevo solo rassicurarti che non c’ è assolutamente niente di strano se un giorno ti accorgerai di essere stupida.”
“ Come ti permetti, schifoso mezzo pesce ambulante?”
“ A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E. D’ altronde, non si spiega in nessun altro modo come prima tu abbia casualmente dimenticato di avvisarmi che stavo per calpestare sterco secco di cane.”
“ Brutto stronzo!”
“ Sisi, devi aver visto Orochimaru nudo”
Suigetsu scoppiò in una risata arrogante, afferrando una delle sue borracce  contenenti acqua e portandosela alla bocca, mentre Karin prendeva a sbraitare contro di lui.
Eimi guardava la scena con incredulità.
“ Non credevo di lavorare con un’ isterica ed un tipo così malizioso come quello lì. Sono sempre così?”
Parlando in questo modo, si era rivolta all’ alto ragazzo che camminava affianco a lei, il quale però si era limitato ad allontanarsi da Eimi, tenendosi a debita distanza dalla ragazza.
Eimi stava per rassegnarsi all’ avere un dialogo di qualsiasi genere con il gruppo, quando all’ improvviso Sasuke, unico membro del gruppo a non aver parlato per niente, si bloccò in mezzo alla strada.
“ Oh, che succede, Sasuke?” chiese Karin, lasciando perdere Suigetsu, il quale ancora se la sghignazzava.
“ C’è un problema” rispose quello, indicando con un cenno della testa un immenso blocco che sbarrava il cammino.
“ Che coso è?” disse di nuovo la ragazza.
“ Non saprei...” rispose il capo del gruppo.
“ Bhe, suppongo che qualcuno dovrà disintegrarlo...” si intromise Suigetsu, assumendo un’ espressione pensosa.
“ Io non posso” rispose lui stesso dopo qualche secondo “ dopo l’ allenamento di ieri, le mie braccia sono fiacchissime”.
“ Io non ho tutta questa forza, non sono mica un bruto come questo qui” fece Karin, mettendosi a guardare la proprie unghia.
Eimi cominciò ad avvertire una strana sensazione di disagio.
“Insomma, qual è il problema? Cambiamo strada, ecco tutto”.
Stava per girarsi, quando una voce la fece fermare.
“ Non possiamo cambiare strada. Questa è l’ unica via attraverso la quale si giunge al Paese della Roccia”.
Eimi si rigirò lentamente.
“ Bhe, non potete fare qualcosa, allora?”
La risposta di Sasuke non si fece attendere: “Juugo non potrebbe fare nulla di troppo faticoso, senza azionare il segno maledetto. Stamattina ha rischiato parecchio, e non posso sottoporlo ad ulteriori sforzi. Io, in quanto suo garante, mi devo mantenere in forze. Non posso permettermi di esaurire energie o chakra”.
Adesso Eimi si era perfettamente resa conto di ciò che la turbava.
“ Insomma state cercando di dirmi che...”
“ Che dovresti essere tu a fare qualcosa. Non vorrai farci credere di non esserne capace. Sai, potremmo iniziare ad insospettirci...”
Mentre guardava i denti aguzzi di Suigetsu scoprirsi in maniera sinistra, la ragazza si rese conto di non avere scelta.
“ D’ accordo” disse “ state fermi”.
Preso un profondo respiro, Eimi si posizionò al centro del cammino.
Con un movimento riluttante si alzò la manica destra, scoprendo così il polso.
“ Che vuoi fare?” chiese incuriosita Karin.
“ Farci arrivare dall’ altra parte della strada” rispose ironicamente l’ altra.
Mentre l’ offesa incrociava le braccia in segno di disappunto, Eimi si concentrò maggiormente: pian piano, sul suo braccio cominciarono ad apparire degli strani segni, che, schiarendosi sempre di più, si rivelarono essere parte di un sigillo.  
“ Uao... E ora?” fece Karin, desiderosa di rifarsi per la frecciata precedente.
Il marchio divenne rosso, simbolo che si era messo in funzione.
Improvvisamente, tutti quanti si trovarono come galleggianti nel vuoto: era una sensazione strana, come se i loro corpi fossero trapassati dagli oggetti solidi ma non subissero alcun danno.
Le immagini sfuggivano confuse, mentre i loro corpi fluttuanti  rimanevano immobili.
Quando Eimi aprì gli occhi, ed il sigillo smise di funzionare, si trovarono tutti dalla parte opposta dalla quale erano partiti.
“ Che è successo? “ domandò una Karin alquanto sbalordita.
“ Niente di che. Procediamo.” rispose Eimi, che aveva dipinta sul volto un’ espressione preoccupata e furiosa al contempo.
“ No! Ferma un po’!” disse Suigetsu, facendosi in avanti con passi cadenzati. “ Che cosa è successo? Voglio dire, come abbiamo fatto ad arrivare sino a qua?”
Digrignando i denti come un cane rabbioso, Eimi rispose: “ Ci ho trasportati dall’ altra parte della strada, ecco cosa è successo! Basta con le domande, va bene?”
“ In verità” intervenne Sasuke con voce pacata “ questa sarebbe una buona occasione per studiare le tecniche che vi appartengono”.
Fu un movimento fulmineo.
Eikou aveva afferrato la spada che portava sempre appesa al fianco destro: con un’ improvvisa rabbia l’ aveva sfoderata, senza fortunatamente puntarla addosso a nessuno.
“ Eikou, ferma!” ordinò Eimi, sempre più nervosa; dai suoi occhi traspariva un qualche timore che veniva messo a freno da un gigantesco autocontrollo.
“ Non capisco tutta questa agitazione, era una semplice proposta” reagì Karin con un’ aria guardinga.
“ Adesso basta” incominciò Eikou. “ Smettetela, cos’è che cercate sul serio?”
“ Basta!” Eimi gridò al suo compagno con una voce che voleva trasmettere rimprovero.
“ Basta” ripetè più lentamente. “ Sembriamo un branco di scolaretti.”
Preso un lungo respiro, continuò a parlare: “ Adesso, se vi calmate tutti quanti, vi spiegherò cosa è successo.”
Una volta calato il silenzio, Eimi si sentì libera di iniziare.
“ Come ben sapete, ogni ninja ha qualche carta particolare da giocare in situazioni critiche. Quello che ho fatto prima non è stato altro che adoperare una delle mie tecniche. Avrete sicuramente riconosciuto il sigillo.”
La ragazza si guardò il braccio destro con un’ espressione strana.
“ Io ho a disposizione una circolazione del chakra molto particolare, forse unica. Nel mio corpo mancano alcune chiusure, ma in compenso ci sono zone di grande raggruppamento di energie. Per questo...”
E così dicendo si scoprì le caviglie e l’ altro braccio.
“ Ho a disposizione ben quattro punti di raduno del chakra che possono essere sfruttati benissimo con dei sigilli appositi, che mi conferiscono particolari poteri”.
Karin sembrava ancora confusa.
“ Sì, ma... Alla fine, come abbiamo fatto ad arrivare fin qua?”
Preso un respiro profondo, Eimi continuò.
“ E infatti. Una di queste mie particolare capacità è quella di creare dei tunnel spazio-temporali nei quali mi posso muovere come voglio. E’ una tecnica molto utile, soprattutto in missioni di spionaggio.”
Eikou respirava pesantemente, e l’ aria pareva rarefatta, con una nebbia che dilagava sempre più.
“ Ora la vostra curiosità è appagata? Possiamo proseguire?”
Sasuke chinò leggermente la testa.
“ Sì, va bene così. Ora proseguiamo”.
Karin e Suigetsu si guardarono in volto, stranamente compiaciuti, e seguirono Sasuke.
L’ ultimo a passare fu Juugo, che per tutto il tempo aveva cercato di intervenire il meno possibile nella faccenda.
Eimi, dato uno sguardo ad Eikou, che nel frattempo pareva ringhiasse, si voltò e seguì il capo dell’ Hebi”.

* FINE FLASHBACK *

“ Tra un po’ ci fermeremo. C’è una città laggiù” fece Sasuke, lacerando la dimensione di sogno in cui era caduta Eimi.
Suigetsu, sogghignante, si rivolse a Karin.
“ Ecco, così finalmente potrai farti visitare da un buon dottore. Dicono che qua ci siano alcune delle più brave equipes mediche del mondo”.
“ Bastardo!”


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Eccomi tornata con il nuovo capitolo!
Che ve ne pare? Io mi sto incuriosendo da sola, giacchè non so nemmeno io che piega prenderà la storia! Ad ogni modo, staremo a vedere.
Mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto, anche perchè ho cercato di comporlo nel modo più intrigante possibile.
E come vedete l' ho fatto più lungo dei precedenti! Visto che mantengo le promesse? :)

RINGRAZIAMENTI

Kurenai88: Ma in questo periodo vanno tutti di fretta? Anche io scappo in continuazione da un posto all' altro! Menomale che domani ho la giornata libera e quindi  posso fare ciò che voglio e scrivere quanto più mi piace!
Spero che troverai un po' di tempo per farmi sapere come è andato questo capitolo...
Grazie e alla prossima!

  
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