Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: loujsvans    19/08/2013    8 recensioni
L'amore è vecchio,
L'amore è nuovo,
L'amore è freddo,
L'amore e caldo,
L'amore è lui.
***
Può uno sconosciuto diventare tutto per una persona?
Può uno sconosciuto impossessarsi di tutto e stravolgere i sentimenti di una ragazza?
E invece, ci si può innamorare di una ragazza strana, diversa dalle altre?
Si può?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
‘Hey pà :)
Ne è passato di tempo eh! Ormai ho 18 anni, sai che mi manchi?
Ti ricordi quando eravamo completamente innamorati di una canzone? ‘Il regalo più grande’, di Tiziano Ferro. Ricordi quando tu l’hai dedicata a me, e io a te? E quando poi, quel regalo che ci eravamo promessi mi è stato consegnato? Ecco, io non ho ancora avuto occasione di darti il mio, ma adesso è la volta buona. Se vuoi aprilo, è qui, ti piacerà :)
Scusa per il ritardo di ben 6 anni, ma meglio tardi che mai, no?
Il mio regalo è in camera mia, da quando me lo hai dato.
Ora io e Allison ci siamo trasferite, siamo a Mullingar, in Irlanda, ma adesso sono tornata qui perché Madison ha un impegno di lavoro, così l’ho accompagnata e ho approfittato della situazione per venirti a trovare :)
Sai, la mamma non mi sopporta più, è stanca di me, come già iniziava ad esserlo prima che tu ci lasciassi. Ha detto che non vuole più avere a che fare con me. Ma va bene, se questo la rende felice, è ok.
Comunque, come va lassù? Hai incontrato la nonna? Come sta? Quando la vedi, la puoi salutare anche da parte mia? Sai, mi manca anche lei..
Ora vado, Madison mi sta aspettando, ha quell’impegno di cui ti parlavo prima.
Ti voglio bene, papi.’

Posai la penna e introdussi la lettera e la scatoletta dalla carta colorata nella mia borsa mente attendevo che Madison finisse di prepararsi.

Ah, comunque ciao. Io sono Meredith. Ho 18 anni, i capelli biondi e gli occhi marroni. Come si è capito, mio padre è morto, e mia madre non vuole più avere a che fare con me. L’unica persona di cui mi fido ciecamente è Madison, la mia migliore amica. Sono una tipa che non ha molti amici, che tende ad isolarsi, del tipo ‘Se mi vogliono, vengono loro da me’, perché credo di essere un peso un po’ per tutti. Sono un po’ la solita sfigata, la studiosa con i soldi. Mia madre è una stilista. Ha detto che mi manderà un po’ di soldi al mese, ora non intendo trovare un lavoro, voglio prima finire gli studi, poi si vedrà.
Comunque, torniamo al mio discorso, non mi piace parlare di me, preferisco che gli altri capiscano come sono davvero, perché sinceramente non l’ho capito neanche io.
‘Ce l’abbiamo fatta eh’ dissi, vedendo che finiva di allacciare le sue Vans.
‘Perché, ci ho messo tanto?’ chiese, come se per lei ritardare come quel giorno, fosse una cosa normalissima.
Oh, no, aspetta. Per lei era davvero normale. Era una ritardataria con tutte le carte in regola per diventare una professionista.
‘Dai andiamo, imbecille’
Dimenticavo, io e Madison siamo due migliori amiche strane. Non siamo uguali alle altre ragazze. Ci insultiamo a vicenda, ci piace guardare il calcio e diventiamo due scaricatrici di porto durante le partite, anche se andiamo pazze per i tacchi. Insomma, siamo sempre due normalissime diciottenni, no?
Uscii per prima, lasciando a lei il compito di chiudere la porta d’albergo.
Lasciammo le chiavi alla reception dell’hotel e ci inoltrammo tra le vie della periferia di Londra.
Dopo una mezz’oretta di cammino io arrivai alla mia meta, il cimitero.
Entrai nel camposanto. Pensare che ero l’unica anima viva lì dentro mi spaventava un po’, ma lasciamo perdere, per papà questo e altro.
Mi diressi verso il punto in cui era stato sotterrato e presi il rotolino di scotch e ne strappai un pezzo. Lo attaccai al foglietto, che affissi sulla lapide di marmo.
Estrassi la scatoletta ricoperta di carta colorata e la appoggiai proprio sotto alla lettera scritta da meno di un’ora. Fatto.
Salutai velocemente papà e mi diressi verso l’uscita, davanti alla quale mi attendeva Madison.
‘Fatto?’ chiese, vedendomi varcare il cancello di ferro.
‘Fatto’ risposi io.
‘Ok, allora andiamo verso la sede a consegnare il mio curriculum’
‘Ma perché ti hanno fatta venire fin qui?’
‘Perché qui c’è la sede centrale, e vogliono che lascia tutti i miei documenti qui.’ Disse convinta.
‘Ma avrai la possibilità di lavorare a Mullingar?’ chiesi preoccupata.
‘Si, lì c’è un’altra sede più piccola, che cerca dipendenti’
‘Ah, ok’ risposi, emettendo un sospiro di sollievo.
Dopo qualche minuto arrivammo davanti all’ufficio, nel quale entrammo.
Madison si fermò al box informazioni, per chiedere a quale piano dovevamo andare per consegnare i suoi documenti.
Entrammo nell’ascensore e premette il tasto con su inciso il numero 5.
Dopo aver raggiunto il piano richiesto, Madison cercò l’ufficio e consegnò i documenti, presentandosi a quello che doveva essere il direttore dell’azienda.
Fecero quattro chiacchiere riguardo alla sua provenienza e alla sede, mentre io la aspettavo fuori.
Per ingannare il tempo, decisi di maneggiare con il cellulare comprato da poco, dato non avevo ancora avuto il tempo di capire come si usasse.
Madison uscì dalla stanza mezz’ora dopo esserci entrata.
‘Come è andata?’ chiesi, vedendola chiudere la porta alle sue spalle.
‘Bene, ha detto che molto probabilmente lunedì sarò già in servizio’ disse, particolarmente contenta.
‘Oddio, che bello!’ dissi andandole incontro per abbracciarla.
Uscimmo dall’edificio e ci dirigemmo nuovamente verso l’albergo.
Durante il tragitto mi raccontò cosa comprendeva il suo contratto.
Arrivammo davanti l’albergo in men che non si dica, e salimmo in camera.
Andai a fare una doccia.
***
 


Allora, buonsalve c:
Vi è piaciuto il primo capitolo?
Se volete, seguitemi su twittah, sono @NoName06 e aggiungetemi su Facebook, sono Carla Barone.
Recensite il capitoli, accetto tutto, sia complimenti che critiche :)
 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: loujsvans