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Autore: _MoonShine_    21/08/2013    6 recensioni
Lui voleva solo l'anima di quell'umana, solo quella. Voleva tornare a casa vincitore.
Lui non voleva che accadesse tutto questo. E ora si ritrovava a volere lei, solo lei.
E lei voleva lui. Ma lui era come un inferno, lui era l'inferno.
E l'inferno non era mai stato così attraente.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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♦ MALEDETTO EPILOGO ♦

 

-E così..- la voce di Bright arrivò alle orecchie degli amici come un sussurro scioccato ma allo stesso tempo quasi preparato. Dal suo tono di voce sembrava che avesse intuito qualcosa, che avesse già capito che c’era un mistero dietro allo strano comportamento di Shade e Fine e alla sparizione di Rein, impegnata a cercare la gemella. -..sei un demone- finì strappando qualche ciuffo d’erba.
Rein seduta sul prato del parco della città accanto al ragazzo gli si avvicinò di più sentendosi quasi in colpa per la confusione del fidanzato.
-Ero- lo corresse Shade prima che la ragazza dai capelli color cielo potesse dire qualcosa.
-Oh si. Eri- ripeté Bright. Forse non era stata una buona idea raccontagli tutto, ma Rein aveva insistito tanto, non voleva avere segreti con il suo grande amore, anche se quei segreti erano molto più di un semplice pettegolezzo. Ma in fondo Fine la capiva, nemmeno lei avrebbe mai voluto mentire a Shade, ormai avevano condiviso tutto, erano uno parte dell’altro.
Sia Fine che Shade però decisero di non dire nulla sul fatto che anche il fidanzamento tra Bright e Rein fosse dovuto ai suoi poteri, sarebbe sembrata una cosa forzata, per questo Fine cercava sempre di auto convincersi che lei aveva solo affrettato i tempi, dando il coraggio a Bright di fare il primo passo. Non voleva accettare che lui si fosse innamorato di sua sorella solo perché lei lo aveva desiderato. Ma questo poteva saperlo solo Bright.
Fine si buttò all’indietro sull’erba sospirando e sorridendo mentre fissava il cielo. Quante cose erano successe in quel parco, Shade l’aveva vista per la prima volta lì. Quello ormai era un posto speciale, e non solo perché vicino alla fontana a pochi metri da loro Elza e Tolouse si erano incontrati la prima volta e poi innamorati per ben due volte, ma perché era pieno di ricordi anche per Shade e Fine.
Shade imitò Fine, sdraiandosi al suo fianco, mentre di fronte a loro Rein e Bright erano impegnati a lanciarsi sguardi languidi e a ridacchiare ogni volta che lei arrossiva.
-Dopo vieni da me?- chiese a bassa voce Shade non sapendo però che la sorella di Fine e il suo ragazzo erano presi tra di loro e incuranti di quello che succedeva intorno. Le portò una mano sulla guancia accarezzandogliela dolcemente con il dorso del palmo mentre la ragazza si girava a pancia in giù facendo peso sui gomiti e voltandosi verso di lui –Sì, dobbiamo ancora finire di risistemare alcune cose-. Eh sì, Fine lo aveva convinto ad andare a vivere nell’appartamento che suo padre, Tolouse, aveva abitato fino a poco tempo prima, da quando si era separato da Elza. Ma ora che i due erano tornati insieme quella casa era vuota. E Shade era umano, quindi da bravo umano doveva pur vivere da qualche parte. Per un primo momento non era stato d’accordo, non sapeva come gli umani vivessero, la sua vita era sempre stata selvaggia, non aveva bisogno di dormire, ripararsi o mangiare. Ora invece doveva mettersi in testa che avere un’abitazione era una delle cose basilari della routine terrestre.
Fine lo aiutava a sistemare le cose che suo padre aveva lasciato lì adeguandole ai gusti e alle necessità di Shade, si divertivano. Ma in quel momento il ragazzo non era alle pulizie che si riferiva –Io pensavo ad altro- disse infatti tirandosi un po’ su e sussurrandole nell’orecchio con voce roca qualche parole che la fece arrossire vistosamente. Nonostante tutto quello che avevano passato Fine non riusciva a non imbarazzarsi quando Shade la trattava così. Aprì la bocca cercando di dirgli qualcosa consapevole che avrebbe balbettato, ma qualcuno la precedette interrompendo, sotto un certo lato fortunatamente, la conversazione -Vieni qui mostriciattolo!-.
Quel richiamo attirò l’attenzione anche di Bright e Rein, che imitando Shade e Fine si misero dritti voltandosi nella direzione della voce incuriositi. Un ragazzo vestito di scuro era sospeso in aria e si dirigeva volando velocemente verso la direzione dei ragazzi, o meglio, verso la direzione che una bambina dai morbidi riccioli castani legati in due codine aveva preso. La bambina continuò a correre spensierata arrivando vicino ai quattro ragazzi e nascondendosi dietro la schiena di Bright, spuntando fuori con la testa e ridendo divertita per essere nuovamente sfuggita a Luc.
Il demone nel frattempo aveva raggiunto le due coppiette atterrando scocciato più che altro dal fatto di dover ammettere che quella bambina lo aveva seminato più volte nonostante lui fosse un demone e che potesse volare. Appena mise i piedi sull’erba portò le mani ai fianchi fissando quegli occhietti verdi con sfumature nocciola spuntare dalla spalla di Bright. Quest’ultimo nel frattempo si era bloccato a fissare il demone, non aveva mai visto una persona volare, a quanto aveva saputo anche Shade poteva farlo prima, ma tra farselo raccontare e vederlo con i propri occhi c’era differenza. E ritrovarsi un demone dagli occhi blu atterrarti davanti e fissarti in cagnesco non era esattamente ciò che aveva sempre sognato.
-Alise vieni fuori da lì dietro!- continuò autoritario alla piccola ignorando completamente i quattro ragazzi che guardavano la scena straniti. La bambina sembrò non ascoltare il tono contrariato e scocciato del ragazzo ma gli si avvicinò comunque facendo qualche corsetta circolare intorno a lui.
-Luc che stai facendo a quella povera bambina?- chiese finalmente Fine non capendo assolutamente perché quel demone talmente malizioso e arrogante stesse passando il suo tempo con una bimba di poco meno otto anni.
Dal sorriso soddisfatto che spuntò subito dopo sul viso di Luc sembrava quasi che lui stesse aspettando solo quella domanda. –Vi presento Alise- disse muovendo una mano. Nello stesso istante un turbine delicato di aria fresca si formò sotto i piedi della bambina che iniziò a fluttuare andando a finire in braccio al demone. Era strano vedere un tipo come lui stringere e prendersi cura di una bambina così dolce. Non.. non era da Luc!
-Vuoi fare il baby-sitter?- chiese ancora Fine alzando un sopracciglio non capendo la situazione.
-Baby-cosa?- domandarono in coro Shade e Luc con espressioni confuse. Già, demoni. Loro non sapevano niente della vita umana, Shade faceva progressi si, ma a quanto pare aveva ancora tanta strada prima di raggiungere la mentalità di una persona a tutti gli effetti.
-Comunque no, lei è una bambina speciale- continuò poi il demone dai capelli neri lasciando sfuggirsi un sorriso a quegli occhietti che lo guardavano ridendo. Speciale, quanto significato c’era dietro a quell’aggettivo. Ognuno è speciale, a modo suo, ma tutti lo sono, ma ormai Fine aveva imparato che quando un demone pronuncia la parola “speciale” non vuol dire altro che speciale.
-Che potere ha?- chiese Shade. Lui ormai non poteva più percepire le Anime Speciali, ma aveva capito subito cosa intendeva Luc.
Il compagno si mise la bambina sulle spalle facendole scendere le gambine sulle sue spalle e tenendola stretta per non farla cadere. Si mise a gambe incrociate, seduto in aria mentre Alise rideva divertita –E chi lo sa- sorrise.
Fine lanciò uno sguardo confuso a Shade, ma poi ragionò da sola. Probabilmente non si poteva capire subito che potere speciale aveva un umano, o almeno non a quell’età. Shade si era avvicinato a lei perché aveva sentito la sua energia ma in effetti nemmeno lui aveva capito che il potere che Fine aveva dentro di sé era quello di poter suggestionare il destino.
-Non posso ancora dirlo, è piccola, ma la sua Anima è davvero molto potente- continuò Luc –magari la sua specialità è muoversi nel letto-. A quell’ipotesi Fine e Rein arrossirono mostrando uno sguardo severo e imbarazzato, mentre Bright e Shade scoppiarono a ridere. Quella bambina non avrebbe avuto vita facile con Luc, soprattutto perché quando lei avrebbe raggiunto la loro età, Luc sarebbe stato ancora così, bello, malizioso e immortale. Ma chi diceva che la piccola Alise non avesse lo stesso potere di Fine, o qualcosa anche di più potente, qualcosa che avrebbe fatto cambiare Luc, o che avrebbe reso anche lui umano? Sarebbe una storia davvero strana, e Fine non potè fare altro che lasciarsi sfuggire una risatina al pensiero di un Luc umano e innamorato.
La ragazza guardò ancora la bambina e poi il demone, i due ogni tanto si guardavano e la piccola gli tirava i capelli. Poi si voltò verso il suo demone. La stava fissando, la fissava con quegli occhi tanto speciali che lei amava. Quello era il vero inizio della loro avventura, un'avventura umana, nel suo mondo, con il suo Shade, e un'impresa ancora più difficile che sfuggire ai demoni sarebbe stata quella di tener testa a Shade e insegnargli a vivere. Ma in fondo, ognuno ha il diavolo che si merita.









Ciao ragazze, non so come scusarmi. Mi sento ridicola a spuntare così dopo tanto tempo, ma ho avuto quel momento in cui volevo solo godermi le vacanze.
Comunque spero vi sia piaciuto, questa è proprio la fine di questa fic, e la dedico ad Alice ( Phoe ), a cui, come promesso, ho fatto un piccolo regalino mettendola nella storia come Anima Speciale di Luc, visto che è innamorata persa di questo personaggio
Beh che dire, grazie davvero a chi ha seguito questa storia, con i vostri giudizi mi avete fatta crescere e spero non deludervi mai.
Stasera aggiornerò anche Destined che ho il capitolo pronto (si voglio farmi perdonare)
Un bacione enorme e grazie di tutto
Ross

  
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