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Autore: Iwas_    29/08/2013    4 recensioni
[After CoLS]
Un Alec pieno di dolore e di rabbia affiancato da una Isabelle incapace di far fronte ai propri sentimenti e da un Jace pronto a spaccare (e all'occorrenza bruciare) il mondo.
E mentre Clary si allena per diventare una Shadowhunters e Simon si trova coinvolto suo malgrado in una faida fra vampiri, Sebastian muove le sue pedine.
Ma se con i fatti inquietanti successi a New York c'entrassero in qualche modo segreti custoditi gelosamente da Magnus? Se lo stregone avesse ancora qualche carta da giocare? Come districarsi da una fitta rete di imbrogli, bugie e cose non dette quando si è indecisi fra sentimento e ragione?
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Prologo

~ Veramente le colpe si pagano più e più volte. Nei suoi conti
con l'uomo il Destino non chiude mai il bilancio.


Oscar Wilde




"Occhi grandi", gli aveva detto una volta Hodge "Il segreto per riconoscere un demone Scatter sta negli occhi. A prima vista possono sembrare normalissimi gatti randagi, ma che l'Angelo mi fulmini se ho mai visto un gatto con quegli occhi."
Era esattamente quello che aveva il gatto che con fare noncurante gli era passato davanti un minuto prima: due occhi che erano il doppio di quelli di Church.
Lo seguì a distanza di sicurezza, aspettando di trovarsi da solo prima di estrarre la spada angelica. Non che a quell'ora girasse molta gente per Central Park.
- Zafkiel - mormorò, un istante prima di buttarsi all'assalto.
Corse verso il demone talmente velocemente che questo ebbe appena il tempo di voltarsi prima che egli spiccasse un salto tentando un attacco dall'alto. Aveva però sottovalutato la velocità del suo nemico, o forse sopravalutato la sua, perché lo Scatter schivò il colpo, mentre il suo volume aumentava notevolmente.
"Devi ucciderli al primo colpo", aveva continuato Hodge "Altrimenti riprenderanno la loro grandezza naturale, che è all'incirca pari a quella di un lupo. A quel punto la battaglia si farà molto, molto più difficile."
Pazienza, si disse. Maggiore era il rischio, maggiore era il divertimento. Ci voleva più concentrazione, più forza, più agilità e più resistenza per combattere da solo contro un demone di quel tipo. Dovevi isolarti dal resto del mondo e mettere tutto te stesso nell'attimo presente, perché una piccola distrazione poteva fare la differenza fra la vita e la morte. Proprio quello di cui aveva bisogno.
Sentì i muscoli tendersi mentre tentava un fendente contro il demone, che si era buttato contro di lui mirando al torace; entrambi schivarono il colpo, mentre sentiva l'eccitazione della battaglia crescere in maniera esponenziale.
Lui e il suo avversario esitarono un attimo fissandosi negli occhi, poi lo Scatter tentò un attacco frontale con un salto. Mosse la spada abbastanza in fretta per procurargli una ferita su un lato scoperto, non riuscì però a constatarne la gravità, perché il demone cadde su di lui, schiacciandolo con la sua mole e facendolo cadere a terra.
Si accorse a malapena dei tagli che gli artigli del demone gli avevano lasciato sul petto, squarciando la maglietta nera, mentre sollevava la spada su cui era miracolosamente riuscito a mantenere la presa. Sentì un dolore intenso alla spalla mentre i denti dello Scatter la perforavano, e fu più che altro per una reazione istintiva se agitò la spada. Incredibilmente, il colpo andò a segno.
Lo Scatter emise quello che con tutta probabilità era un gemito di dolore, per poi spiccare un balzo all'indietro, dandogli l'opportunità di alzarsi.
- Okay, abbiamo giocato anche troppo.
Ignorando il dolore, fece una finta a destra per poi deviare all'ultimo minuto il colpo verso il basso, tranciando di netto una zampa anteriore. Il demone emise un verso orribile, ma non gli diede il tempo di fare altro, perché mirò alla gola, squarciandola.
Lo Scatter morì sul colpo, cadendo a terra.
Quasi inconsciamente, si abbassò sul demone e continuò a colpirlo una, due, tre e più volte, accanendosi sul cadavere fino a quando non scomparve. Solo allora si rese conto di quello che aveva appena fatto.
Chiuse gli occhi, mordendosi il labbro inferiore. No, quello che aveva fatto non aveva senso.
Non aveva avuto senso fin dall'istante in cui era uscito quella sera dall'Istituto per andare da solo a caccia di demoni. Non aveva avuto senso il suo girovagare per ore cercando il pericolo, e nemmeno quella gioia nell'aver trovato un avversario duro contro cui combattere. Non aveva senso nemmeno il modo in cui se ne stava fregando dei tagli che avrebbe potuto tranquillamente curare con un iratze. Sopratutto, non aveva avuto senso continuare ad accanirsi contro un demone che non avrebbe potuto più nuocergli.
La verità però era che Alexander Lightwood avrebbe fatto di tutto, anche le cose più insensate, pur di placare quella rabbia e quella frustrazione che sembravano lentamente bruciarlo dentro.


Note dell'autore che in genere nessuno legge
Se siete arrivati fin qui a leggere, vi ringrazio. Ci ho lavorato parecchio su questa storia (anche se mi rendo conto che da un prologo di questo tipo non è che si capisce molto, ma ci ho messo secoli per decidere cosa scriverci e mi ci sono affezionata) e spero di dare lo spazio che merita ad ogni personaggio.
Questo capitolo è parecchio corto, ma si tratta solo di un prologo, giuro che i prossimi saranno più lunghi e sopratutto più interessanti (però Alec è un figo, dunque siate felici).
In questa storia ci sarà un po' di tutto, dalle nostre coppie preferite (basta vedere i riferimenti Malec nel prologo, ma non posso assicurarvi che le coppie saranno integre anche alla fine) a scene di combattimento e (che gioia) sangue.
Si tratta della prima FF che scrivo su questo fandom (il motivo principale per cui l'ho scritta ovviamente è perché devo scrivere qualcosa sui miei amati Shadowhunters finché ho la certezza che sono tutti vivi), vorrei solo sapere se la storia vi incuriosisce e se vorreste che la continuassi, mi bastano solo due parole (poi le critiche lunghe sono ovviamente ben accette).
Grazie comunque per aver letto!

Iwas_
  
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