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Autore: Jessica Fletcher    31/08/2013    3 recensioni
Christian, i suoi fratelli, la sua famiglia.
Com'è andata veramente quando Christian ha parlato per la prima volta dopo essere stato adottato dai Grey? quali sono i suoi veri rapporti con Elliott? E come si inseriscono i loro genitori adottivi in tutto questo?
Ho fatto qualche ipotesi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carrick Grey, Christian Grey, Elliot Grey, Grace Trevelyan Grey, Mia Grey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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mia

Mia


Ho sei anni e da due vivo con la mia nuova famiglia in una bella casa grande, molto grande. Voglio tanto bene a  mamma Grace, per me lei è un angelo del paradiso: è buona, dolce, sa di buono, è sempre gentile e premurosa, anche con me che non me lo merito. Però non voglio affezionarmi troppo a lei ..... prima o poi capirà che sono un bambino molto cattivo e non ne vorrà più sapere di me..... sì, sì ne sono sicuro. Lei ora non lo sa ma lo verrà a sapere che io sono veramente cattivo, anche se adesso non fa che ripetermi che sono buono, tanto buono.

 Papà, invece ..... non lo so se gli voglio bene...... Anche lui mi sembra buono e gentile e ha una voce dolce, mi legge le fiabe, a volte gioca con me, ma mi fa anche un po' paura, non so perché. Forse perché è sempre così serio, così severo, o forse è perché è un uomo e io mi ricordo ancora di......oddio.....No! Non voglio ricordarlo....No!

Ho tanto da mangiare e non ho più avuto fame da un sacco di tempo. Grace mi da' da mangiare la pasta col formaggio, l'hamburger con le patatine la pizza. Mi da' sempre il gelato o il dolce. Ho anche un sacco di giocattoli.....bei giocattoli: l'elicottero, il trenino, la pista di Indianapolis, il Nintendo.

Ma sono due anni che non parlo, non ci riesco.....ho perso le parole quando è morta la mamma e non le ho ancora ritrovate. Le ho tutte nella mia testa, lì riesco a fare discorsi lunghi e anche complicati....ma non riesco a fare uscire le parole.

Parlo attraverso la musica, la mia nuova mamma mi fa prendere lezioni di pianoforte e mi piace tantissimo suonare. La mia maestra dice che sono molto bravo e sono contento di questo.....anche se non so se è vero o se lo dice solo per far piacere ai miei nuovi genitori. Io sono solo che quando suono, allora va tutto bene, sono in un mondo tutto mio dove nessuno mi può fare male e, forse, sono felice......però la mamma, papà e Lelliott dicono che suono solo musica triste, allora forse sono anche triste....non lo so.

Quello che so è che io ho paura.
 Ho paura che questo sia solo un sogno, un bel sogno dal quale un giorno mi risveglierò e mi ritroverò da solo in quella casa buia e sporca.....ma che non ci sarà la mia mamma perché lei è morta.....sarò solo con lui e mi farà male, di nuovo e ancora e ancora.......come mi ha già fatto.....

No! non devo pensarci! Non ci voglio pensare! Non è vero! 

Questa con Grace e Cary e Lelliott è la realtà, ed è invece lui che mi sogno la notte, lui che mi picchia e poi sogno  la mia mamma che non si sveglia più. E allora mi sveglio urlando e sono tutto sudato .......e arriva Grace, mi tiene per mano, mi dice di stare tranquillo che è solo un brutto sogno, mi canta una bella canzone e si sdraia con me per farmi compagnia, per mandare via i brutti sogni.

Da qualche giorno ho una nuova sorellina, oltre al mio fratello maggiore Lelliott e a me, c'è una bambina piccola piccola. Si chiama Mia e ha sei mesi.....è così bella! E' perfetta, lei sì che è perfetta e dolce e buona, non come me che sono brutto e cattivo. Ha la pelle rosea e delicata, due occhioni azzurri, una piccola bocca a forma di cuore, le manine e i piedini paffuti. Sembra una bambola.....quando l'hanno portata a casa e l'ho vista per la prima volta, quello è stato senza alcun dubbio il momento più bello della mia vita. A volte resto ore e ore a guardarla nella culla, entro nella sua stanza e resto ad ammirarla incantato. 

Ma oggi, proprio oggi è successa una cosa strana.....eravamo tutti insieme nel grande soggiorno: io, la mamma con Mia in braccio, il papà e Lelliott.

 La mamma mi ha chiesto se volevo tenere la mia sorellina in braccio, le ho fatto segno di sì con la testa e lei, con tanta attenzione, mi ha fatto sedere e me l'ha posata sulle gambe. Poi mi ha fatto vedere come reggerla perché non cadesse; per un po' è rimasta vicinissima a noi poi si è scostata un pochino, così la tenevo in braccio tutto da solo......che bello che è stato tenerla stretta,  sentire il suo cuoricino battere e vederla respirare e fare quegli strani versi che fanno i bambini piccoli. A un certo punto si è mossa, si è mossa tanto e io ho avuto paura di non riuscire più a tenerla. Avevo paura che cadesse, che cadesse e si facesse male e non sapevo come fare e mi è venuto di chiamarla.....

"Mia!" si è sentita una voce;

"Mia!!!" ancora una volta......di colpo tutti si sono girati verso di me e mi hanno guardato....è stato un attimo, poi la mamma è venuta verso di me, ha ripreso la mia sorellina in braccio  ma continuava a guardarmi.

Non l'ho fatto apposta, giuro, non l'ho fatto apposta...lei si è mossa ......perché continuate a guardarmi così, che cosa ho fatto? Non è stata colpa mia!!!

"Non l'ho fatto apposta.....mamma, te lo giuro.....non mi guardare così" .... ora mi sento ..... la voce è la mia!!! chi parla, sono io!

"Christian, tesoro!", mamma Grace ha le lacrime agli occhi; mi viene vicina mentre regge Mia col braccio destro e cerca di mettermi l'altra mano sulla spalla, ma io mi irrigidisco subito. Le lacrime scendono giù forte dai suoi occhi mentre sposta la mano e la posa, piano, sulla mia, stringendola. Papà sospira, continua a guardarmi, ma non dice niente; mentre è Lelliott che dice una cosa stupida:

"Ma allora tu parli?" mi chiede;

"Sì" rispondo e quasi non mi sembra vero di sentire la mia voce;

"Ma non è che facevi finta di non riuscire a parlare?" altra cosa stupida  e anche cattiva;

"No....proprio .....non avevo la voce";

"E com'è che ti è ritornata?";

"Non lo so!";

"Non lo sai? Ma è roba tua! Ma sei deficiente o cosa?"

"Lelliott!!!" ora sono veramente arrabbiato e vorrei picchiarlo "vuoi un calcio, per caso?";

"Provati!" mi sfida;

"Guarda che non ci metto niente!" lo minaccio e andrei veramente a darglielo un bel calcione sugli stinchi o nel sedere ma  la mamma mi stringe ancora più forte la mano e non mi fa avvicinare.

Lelliott mi fa una boccaccia, io cerco di liberarmi dalla  mamma; ci riesco e sto per lanciarmi contro di lui ma una mano forte mi ferma.....

"Adesso basta!" dice il papà, arrabbiato "Elliott, credi veramente tuo fratello fosse contento di non riuscire a parlare? Come puoi essere così cattivo da pensare una cosa del genere? Non è da te, lo sai che non si devono fare pensieri cattivi. E tu, Christian, quante volte ti ho detto che non devi picchiare tuo fratello? Lo sai che non tollero la violenza. Ora ve ne andate tutti e due nelle vostre camerette, ognuno nella propria, in castigo e scenderete solo a cena".

Mentre salgo le scale sento che lui e la mamma parlano a voce bassa, mi sembra che lei stia piangendo oh, mamma, non volevo farti piangere.....lo so sono cattivo, lo so. Lelliott è davanti a me, ha finito di salire le scale, non si volta a guardarmi e entra nella sua camera.

Me ne vado per i fatti miei e entro anch'io nella mia cameretta.

Mi sembra una cosa strana di riuscire a parlare, voglio farlo di nuovo. 

Guardo in giro e vedo quella foto, la sua  foto sull'angolo della bacheca. Mi fermo e la guardo. Sento qualcosa qui in gola, una cosa che mi strozza e ho paura di  avere perso le parole un'altra volta.

ma no, non conta...lei non c'è più, non conta......non significa niente, devo pensare ad altro

Guardo fuori dalla finestra il sole tramonta sul mare e il cielo è tutto rosso....faccio un sospiro e riprovo a parlare:

"Mi chiamo Christian Grey, ho sei anni, vivo in una grande casa sul mare con mia mamma Grace, mio papà Cary, il mio stupido fratello Lelliott e la mia dolce sorellina Mia e....ho trovato le parole"



Allora: ho cercato di immaginare la prima volta che Christian ha parlato dopo la morte di Ella, la sua madre naturale. Devo dire che non è stato facile cercare di immedesimarsi in un bambino di sei anni, soprattutto per il linguaggio che ho cercato di fare il più semplice possibile, ma non troppo infantile dato che abbiamo a che fare con una specie di genio. comunque accetto osservazioni al riguardo e anche consigli.

Un paio di precisazioni: ho reso il papà, Cary, piuttosto severo perché è questa l'impressione che ho avuto leggendo il romanzo e, naturalmente, per questioni di giustizia dovendo punire Elliott doveva punire anche Christian anche se, immagino, che lo avrebbe baciato ad abbracciato volentieri. E comunque entrambi i genitori hanno un "profilo basso" di fronte al loro figlio, in linea, questo, con quanto succede la prima volta che lo sentono cantare, come si legge nel terzo libro della trilogia.
Ho fatto un Christian forse un po' troppo "basso" in autostima (continua a ripetere che lui è cattivo e crede di avere sempre la colpa di tutto) perché ritengo che effettivamente l'autostima di Mr Grey sia veramente molto ma molto bassa .....sia da adulto sia, soprattutto, da bambino.
Naturalmente non credo veramente che Elliott sia stupido, ma ritengo che Christina lo consideri davvero un po' stupido, di sicuro meno intelligente di lui.

Di più non ho da dire, spero che vi piaccia
Fatemi sapere

Buona lettura
Love
Jessie


  
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