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Autore: Bella_Smith13    03/09/2013    1 recensioni
Era cosi' immersa nei suoi pensieri che non si accorse di un ragazzo che, correndo, l'aveva praticamente travolta.
“Scusami, non ti ho vista, è che sono di fretta e...” cerco' di scusarsi lui.
“Fa niente” rispose Summer in modo sbrigativo, alzandosi e mischiandosi subito fra la gente.
“Ehi, aspetta!”.
Pero' lei era già dentro il negozio.
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"Perchè...perchè non me lo hai detto prima, Sun?" sussurro' lui.
"Mi sembra ovvio, non è una cosa di cui vado fiera, e che gradisco sbandierare ai 4 venti" rispose lei, secca.
Lui ancora non poteva crederci, e stringeva quel ritaglio di giornale tra le dita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lost in confusion...- Chapter 2

 

Harry? Harry? Harry!” lo chiamò Louis, sventolandogli una mano davanti al viso.

Eh, cosa? Ah, ciao Louis...“.

Ma che problemi hai tu?” chiese Louis.

Io? Nessuno” rispose il minore.

"Invece si che c'è il problema, eccome se c'è.

Penso che tua sorella sia carina. Tua sorella! Insomma il mio migliore amico...oh, fantastico, ora parlo anche da solo. Sono fuori di testa" non poté fare a meno di pensare Harry. (Beh, magari la parte in qui si da del fuori di testa poteva fare a meno di pensarla)

Se lo dici tu...” e dicendo cosi' Louis va a sedersi sul divano.

Ma quindi tu sei la sorella di cui Louis ci parla tanto?” chiese a Summer, Liam.

Si, sono io “ gli rispose lei, sorridendo.

“Ah, Louis parla di me. Informazione interessante...e che potrei usare contro di lui”.

Visto, beccati questa Liam!” esclamò Zayn, che approfittando del momento di distrazione di Liam aveva superato il suo punteggio.

Cosa? E' il gioco che è rotto! Non è possibile! “ gridò indignato Liam.

Invece si! Oh, guarda! Un CUCCHIAIO!” disse indicando dietro le spalle di Liam, che ovviamente si giro'.

DOVEDOVEDOVE?” chiese spaventato Liam, guardandosi intorno.

Si' senti' un suono provenire dal televisore, e una cosa che suonava come 'The winner is Zayn', ma con Liam che si disperava si capi' ben poco.

Alla faccia tua! ALLA-FACCIA-TUA! Alla F-A-C-C-I-A tua!” disse Zayn saltando sul divano.

Ragazzi, ma non dovevamo parlare del nuovo singolo?” chiese Niall, che aveva appena finito la torta.

Giusto, hai ragione... “ risponde Louis.

Pero' un cioccolatino ci starebbe bene...” continuò Niall, con al mano vicino alla scatolina sulla mensola.

Fermo li! Non li toccare!” lo sgridò Louis.

Ma...“ protesta Niall.

No...” disse Zayn, trionfante.

Ma...”.

No...” disse Liam, piagnucolando.

Ma....ma...ma...”.

E per tutto questo tempo Harry e Summer si guardarono, non si dicevano niente, solo si guardavano e sorridevano.

Allora, cominciamo!” disse Niall, interrompendo i pensieri di Harry.

Si sedettero tutti sul divano e cominciarono a parlare, mentre Summer si sedette sulle scale, cercando di capire cosa stessero dicendo.

Ogni tanto quella massa di ricci si spostavano rivelando il viso di un bambino curioso, e Summer lo guardava.

E Harry la guardava.

E lei guardava Harry.

E lui guardava Summer.

E lei guardava lui.

E lui guardava lei.

Poi si sorridevano, e lui girava la testa.

Piuttosto confusa, salì le scale ed entrò in camera sua.

Mentre saliva, Harry la stava ancora guardando.

Lasciala stare....” disse Louis.

Era ironico, non poteva sapere la verità, fatto sta pero' che ci aveva azzeccato in pieno.

 

Arrivo' in camera sua e si stese sul letto.

Uff...vediamo che c'è in tv” si disse da sola, cercando il telecomando. “Accidenti, ero sicura che fosse qui!”.

Lou! Hai preso tu i telecomando?! Lou! Lottie, sai dov'è il telecomando? Lottie?!”

Ribalto' praticamente la camera per trovare il telecomando, ma poi si arrese e si ristese sul letto.

Comincio' a pensare, o meglio a parlare. Summer parlava sempre quando era sola. Credeva nelle fate, negli angeli e nei folletti e credeva anche che potessero sentirla. E' una cosa carina se ci pensate: avere una fatina in casa che ascolta i tuoi problemi, un angelo che li risolva o un folletto che possa fare scherzi a chi ti ha causato male. Magari tutti e 3 insieme.

Ammetto che mi da fastidio il fatto che non conoscevo i ragazzi, non bene almeno, li ho visti poche volte, mentre Lottie che è piu' piccola li conosceva tutti. So che tutto ciò che fa mio fratello lo fa per me, è come un secondo padre, quello che mi è stato veramente vicino quando Mamma ha divorziato. Dopo ciò che è successo quando avevo 16 anni non ho avuto piu' una vita decente: Louis mi sta sempre dietro, non posso fare niente a sua insaputa, mi sento in prigione”.

Mentre ricordava ciò che era successo, sentì ridere i ragazzi al piano di sotto, cosi' incuriosita scese le scale.

Ragazzi, andate via?” chiese vedendo al porta aperta.

Eh, già...altrimenti tuo fratello ci sbatte fuori!” le rispose Liam, uscendo.

Non sono io il perfettino qui“ gli rimbeccò Louis.

Beh, io vado allora: Perrie mi aspetta. Ciao ragazzi...ah, e i ha fatto piacere rivederti Summer, saluta Lottie da parte mia” saluto' Zayn allegramente, prima di sparire dietro la porta.

Grazie...penso“ gli rispose lei.

Ciao ragazzi....MI MANCHERI PIU' DI TUTTI LOTTIE!” gridò Niall, prendendo per il culo Lottie. Erano una comica. Niall adorava prenderla in giro, per i suoi atteggiamenti o le risposte acide, ma in fin dei conti sono molto amici.

COME TI PARE!” grido' Lottie da camera sua.

Che asociale quella ragazza, è stata chiusa li' tutto il pomeriggio. Poteva venire con me, le avrei lasciato portare la mia borsa“ commentò Summer, facendo nascere ilarità fra i ragazzi.

Si appoggiò alla porta già aperta.

Beh, ci si vede” li salutò.

Lo spero” rispose Harry, uscendo.

Cosa, cosa, cosa?

Sorrise lusingata, e tornò in salotto.

Non se lo era immaginata, lo aveva detto davvero. Era in un certo senso gratificante il fatto di stare simpatica agli amici di suo fratello.

Summer era simpatica agli amici di suo fratello, e gli amici di suo fratello erano simpatici a lei quindi erano amici. Solo che il fratello di Summer non era contento che i suoi amici fossero amici della sorella di Summer...no, il fratello di Lottie, il nonno di Luigino o...? Ah, ci sono: pesce del vicino dell'amico della zia che è figlio del giardiniere del padre della sorella del parente della nonna Ermenegilda moglie di Gianpierino Costantino e...BASTA! Avete capito.

 

Si sedette, quasi inconsciamente, al pianoforte e cominciò a suonare delle note, che si trasformano in una canzone.

Cosa succede? “ chiese Louis, sedendosi accanto a lei.

Niente...” . “Di solito sei preoccupata quando suoni il pianoforte, me lo hai sempre detto...è malinconico”

Ho bisogno di pensare, a te capita mai?” rispose secca. Tutta quell'insistenza la stava irritando.

Dopo qualche secondo di silenzio, interrotto solo dal suono del mio pianoforte, si fece coraggio e chiese: “Perché Lottie conosceva tutti i ragazzi, e io li vedo per la terza volta al massimo?”

Louis resto a fissare i tasti bianchi del pianoforte, senza parlare, come se stesse cercando di assimilare il tutto.

Rispondimi Lou!”. “Non lo so...Lottie nel giro di qualche giorno era già conosciuta da tutto il mondo, volevo che rimanevi fuori da questo mondo, io ci tengo a te...lo sai che..“.

Si, lo so Louis! Lo so che mi tieni in gabbia, lo so che non ho libertà se ci sei tu, lo so che non posso fare niente!” sputo' fuori velenosa, non accorgendosi che il volume della voce andava a crescere sempre ti piu'.

No, io lo faccio per io tuo bene!”.

Sbatté le mani sui tasti del pianoforte, provocando un rumore fastidioso, sapendo che Louis lo odiava.

Ho 19 anni, non ne ho piu' 16!” gridò.

Ma allora non lo vuoi capire proprio?” insistette lui.

Non lo capisci tu! Cosa mi potrebbero fare i ragazzi?”. “Indirettamente, tanto”

Se andassi in giro con loro ti fotograferebbero, saresti rintracciabile e se succedesse una cosa peggio di quel che successe nel 2010?” continuo'.

“Peggio? Direi che sarebbe difficile...

Non puo' esserci qualcosa di peggio, è stato orribile, tremendo...” si ritrovo' a pensare lei. Non sapeva cosa rispondere, era stata completamente presa alla sprovvista. Questo era un tasto delicato per lei, come per tutti.

Si alzo' di scatto, e corse in camera sua chiudendosi dentro a chiave.

Si butto' sul letto, e con la faccia nel cuscino, grido'.

Butto' fuori tutto: ansia, frustrazione, imbarazzo, incredulità, rabbia, terrore...

Tutto quello che era successo in quel periodo ancora adesso riscuoteva ancora sulla sua vita di tutti i giorni. Si sentiva come chiusa in una piccolissima stanza, dova l'aria scarseggiava, al buio, senza via di uscita o possibilità che qualcuno la sentisse. Era cosi' brutto...

 

Scese le scale, convinta che scusarsi con il suo fratello maggiore sarebbe stata una cosa ideale da fare, soprattutto dopo il suo comportamento.

Si risedette al pianoforte. Cominciò a suonare una canzone che Louis conosceva bene, che si divertivano da piccoli a cantare insieme agli altri della famiglia, e già a quei tempi Louis era bravo a cantare.

Louis si avvicino' al pianoforte, fino a quando non resistette e si sedette con la sorella, suonando insieme a lei.

La melodia si diffuse velocemente per tutta la casa, insieme alle loro risate.

Ehi, scusami se...se ho tirato fuori l'argomento” tento' di scusarsi lui. Non era mai stato bravo in queste cose.

Per lui scusarsi era come sentirsi debole, inferiore, e farlo significava ferire il suo onore.

Lei, a conoscenza di questo, gli sorrise e gli schiocco' un bacio sulla guancia.

Quello era il suo fratellone, sempre li' per lei, a tirarmi sul il morale e a farle scordare delle cose che la preoccupavano; il migliore del mondo, anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Cosi', contenta, mi sedette sul divano e accese la Tv. Poco dopo, annoiata, prense il cellulare per controllare le notifiche di Twittah (Si, era una cosa di famiglia) quando Louis grido': “I TELETUBBIES! CI SONO I TELETUBBIES!”.

Ti si è fuso il cervello per caso? Mi hai fatto prendere un colpo!”.

ZITTA! QUESTA E' NUOVA!” e dopo questa rimanse ammutolita davanti a un Louis che balla come un cretino davanti alla TV.

Dai, so che vuoi venire anche tu” cercò di dissuaderla Louis “sono i Teletubbies...”

La prese per un braccio e la obbligo' a farla ballare insieme a lui.

Adorava sotto ogni aspetto questa strana intesa che c'era fra lei e Louis.

Sembravano 2 bambini troppo cresciuti, fra risate e balletti assurdi.

Si apri' la porta principale, da dove entro' mamma.

Vi ringrazio per l'aiuto con le borse della spesa, ragazzi...” borbotto' lei. “Sono i Teletubbies?”

Esatto!” rispose euforico Louis. “Ehi, Sunny: la sigla finale! Teletubbies, teletubbies...”.

“Fan-no...”

“CIAO!”

'Sono un'adulta matura ormai, voglio andare ad abitare da sola' ” disse imitando la figlia, entrando in cucina. “Vedo come sei matura Sunny”.

 

  
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