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Autore: EriTommo    15/09/2013    3 recensioni
Avete presente il figo della scuola? Quel tipico ragazzo bello da far paura, viso da angelo e corpo da Dio greco, ma allo stesso tempo un perfetto stronzo strafottente?
Bene, lui era Louis, Louis William Tomlinson. Capelli castano scuro, spesso portati disordinati, occhi di ghiaccio, azzurri come il mare, sorriso mozzafiato, corpo perfetto, muscoloso, forte e scolpito, sempre con la battuta pronta, amato da tutte le ragazze e ammirato e invidiato da qualsiasi ragazzo, o quasi, sebbene fosse il ragazzo più sfacciato, irrispettoso, arrogante e presuntuoso che purtroppo conoscevo.
Capitano della squadra di football della scuola e eccellente in tutte le discipline sportive, un atleta perfetto insomma.
Io?Selena, Selena Gray, questo è il mio nome.
Diciottenne, capelli biondi, lisci, occhi azzurri, altezza media, non troppo magra, anzi, ora stavo anche bene, fino a un mese e mezzo fa ero una mezza balena. Il mio aspetto fisico non era stato un grandissimo problema fino all’inizio delle scuole superiori. Non mi piacevo, ovvio, ma non ero mai stata presa in giro o esclusa per quei chili di troppo.
Chi era Louis per me? L’inferno, da lui erano partiti tutti i miei problemi, grazie a lui erano iniziati i miei complessi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Londra, Lansdowne College.
Avete presente il figo della scuola? Quel tipico ragazzo bello da far paura, viso da angelo e corpo da Dio greco, ma allo stesso tempo un perfetto stronzo strafottente?
Bene, lui era Louis, Louis William Tomlinson. Capelli castano scuro, spesso portati disordinati, occhi di ghiaccio, azzurri come il mare, sorriso mozzafiato, corpo perfetto, muscoloso, forte e scolpito, sempre con la battuta pronta, amato da tutte le ragazze e ammirato e invidiato da qualsiasi ragazzo, o quasi, sebbene fosse il ragazzo più sfacciato, irrispettoso, arrogante e presuntuoso che purtroppo conoscevo.
Capitano della squadra di football della scuola e eccellente in tutte le discipline sportive, un atleta perfetto insomma.


Se la tirava? Oh, si. Certo che se la tirava.
Per lui le visite all’ufficio del preside erano routine, ma a quanto pare non sembrava dargli fastidio, dato che continuava a comportarsi sempre allo stesso modo.
Sfoggiava il trofeo di essersi portato a letto praticamente tutte le ragazze della scuola, o almeno tutte le ragazze che lui considerava.  Per lui esistevano solo quelle alte, belle, magre con tette, culo e poco cervello, come lui d'altronde, dato che era stato bocciato già due anni.
Non che fosse stupido, anzi, ma non si applica e se ne frega di tutto. Questo sentiva dire sua madre ai colloqui con gli insegnanti.


Io?  Beh, io ovviamente non ero tra le sciacquette che avevano scopato con lui, sebbene Louis lo conoscessi molto bene.
Selena, Selena Gray, questo è il mio nome.
Diciottenne, capelli biondi, lisci, occhi azzurri, altezza media, non troppo magra, anzi, ora stavo anche bene, fino a un mese e mezzo fa ero una mezza balena. Il mio aspetto fisico non era stato un grandissimo problema fino all’inizio delle scuole superiori. Non mi piacevo, ovvio, ma non ero mai stata presa in giro o esclusa per quei chili di troppo.


Chi era Louis per me? L’inferno, da lui erano partiti tutti i miei problemi, grazie a lui erano iniziati i miei complessi.


Lo odiavo? No, mi aveva solo fatto notare come stavano le cose, com’era la realtà, forse nel modo sbagliato, ma sapevamo entrambi che lui aveva ragione, il mio corpo faceva schifo.
Lo conoscevo da sempre, ero cresciuta con lui. Mia madre e sua madre erano migliori amiche e quindi sin da piccoli siamo stati insieme, sebbene lui avesse due anni in più di me.
Era il mio migliore amico, io, lui e Summer eravamo un trio perfetto.
Poi tutto un tratto mi son ritrovata sola. Ero in seconda media quando Louis mi ha abbandonato, lui aveva appena iniziato le scuole superiori e pian piano ci siamo persi di vista, mi evitava, ogni scusa era valida per non uscire con me.

Il motivo?  Non lo so, probabilmente si vergognava di me.


Poi fu la volta di Summer, la conobbi in prima elementare.
Ricordo ancora le prime parole che ci scambiammo:
“- Ciao, come ti chiami?-
- Summer, te?-
- Selena. ma che nome è Summer?
- Non lo so, la mia mamma dice che è il nome più bello del mondo.”


Da li iniziò tutto, le feci conoscere Louis e diventammo inseparabili. Ma l’ultimo anno di medie dovette trasferirsi a Oxford perché il padre aveva trovato un nuovo lavoro lì.
Così mi ritrovai sola per un anno, non avevo amici, fin quando non conobbi Niall e Zayn.
Ci siamo conosciuti con l’inizio del liceo. Frequentavamo quasi gli stessi corsi e facemmo amicizia facilmente.  Neanche loro erano di quei ragazzi popolari, anzi erano persone semplici.


 Zayn era un ragazzo di origini Pakistane, come si poteva intuire dal colore della sua pelle ambrata, alto, occhi profondi, color cioccolato, capelli neri come la pece corti ai lati e più folti sopra, spesso sistemati in una cresta.
 Non era un brutto ragazzo, anzi era molto carino, oserei dire stupendo, molto più bello di quei figli di papà con la puzza sotto il naso, semplicemente era Pakistano e non avrebbe mai potuto far parte della crema della scuola.
Niall invece era il suo opposto. Biondo, pelle chiarissima, occhi azzurri come il mare, irlandese, con una risata che ti mette il buon umore e una fame insaziabile.
Anche lui aveva il suo fascino, e che fascino!
Lui non era un ragazzo popolare per scelta, avrebbe avuto tutte le qualità per farne parte, ma non era nel suo carattere, lui non se la tirava, anzi era il ragazzo più disponibile e gentile che conoscessi, un angelo.
Beh, loro erano diventati i miei migliori amici, dopo che, beh, dopo quel che era successo. Erano praticamente gli unici che avevano ancora il coraggio di starmi accanto dopo che Louis e company iniziarono a prendersi gioco di me, perché, purtroppo frequentavo lo stesso istituto di Tomlinson.
“Selena, io sono pieno, vuoi finirlo tu il mio pranzo?”, “oh ma cosa sono quelli? dei nuovi pantaloni? carini ma segnano un po’ troppo non credi?”, “gente fate spazio! Sta arrivando la Gray”. Frasi di questo tipo erano ormai all’ordine del giorno, ormai ci avevo fatto l’abitudine non avevano più alcun effetto apparentemente su di me, anzi rispondevo a tono.
Ecco appunto apparentemente. Mi sarebbe piaciuto essere una di quelle persone che se ne frega di quello che le dice la gente, ma purtroppo non lo ero. Ci stavo male, davvero. Non lo dimostravo, lo nascondevo ma dentro di me ogni volta era come un pugno nello stomaco.
Nemmeno Zayn e Niall sapevano tutto, ovvio intuivano che mi ferivano, ma non sapevano cosa mi avevano portato a fare Tomlinson e i suoi due amichetti.
Ops, devo ancora presentarveli. Beh, niente di che. Avete presente due cagnolini a guinzaglio? Ecco Styles e Payne erano i cagnolini di Louis.
Harry, Harold Edward Styles. Altro, moro e riccio, occhi verde smeraldo, sorriso perfetto contornato da due apparentemente dolci fossette ma che in realtà di dolce non avevano proprio niente. Era il perfetto figlio di papà quel ragazzo che tutte le madri sognavano come nuovo fidanzato per la propria figlia.
Liam, Liam James Payne. Forse tra il trio era il più pacato. Capelli chiari, quasi biondi, occhi nocciola e con una voglia sul collo che non saprei come definire, forse sexy.
Entrambi erano due ragazzi niente male, ma a me facevano veramente schifo. Non di aspetto fisico, erano carini bisognava ammetterlo, ma avete presente delle persone insensibili? Ecco, loro erano i re degli insensibili, senza togliere niente a Louis, ovviamente.
Frequentavamo tutti l’ultimo anno e alcuni corsi li avevamo in comune, per mia sfortuna.
Da due anni a questa parte era iniziata la mia persecuzione, ma ora basta.
Era finita l’era in cui tutti si prendevano gioco di me, non ce la facevo più a sopportare quelle stupide battutine e avevo deciso di cambiare.
Zayn e Niall non sapevano quello che ormai da più di un mese mi avevano portato a fare, neanche io ne avevo piena coscienza, sinceramente. Non capivo bene quello che mi stesse succedendo sapevo solamente che ogni volta che mangiavo, anche un piccolo pezzo di pane, il mio stomaco non lo sopportava, correvo in bagno e dopo essermi infilata due dite in gola mi liberavo di tutto quel veleno che avevo ingurgitato.
Il cibo era diventato il mio veleno, mi faceva male. Vomitandolo mi sentivo più libera più leggera e i risultati li avevo ottenuti. Otto chili, avevo perso otto chili in un mese.
La situazione era sotto controllo, lo facevo volontariamente, sapevo regolarmi.
Louis e compagnia bella aveva smesso di prendermi in giro, su quell’aspetto, non che fossero diventati gentili con me, non sia mai, ma ora le battutine erano di altro genere, avevo ottenuto lo stesso trattamento di tutte le altre persone non popolari, a differenza che io a contrario degli altri rispondevo alle provocazioni, non facendomi mettere i piedi in testa da quegli sfigati.
Sia i miei genitori che i miei due amici si domandavano il motivo della mia inspiegabile dieta improvvisa e con risultati così rapidi.
‘Ho cambiato alimentazione e mi sono messa a fare sport’ queste era la mia risposta e sembrava alquanto convincente.


SELENA:

LOUIS:


SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff, spero vi piaccia, ho bisognio di molti consigli e opinioni quindi se avete piacere lasciate una recensione e sarò felice di rispondere, per ora basta ma tornerò presto, un bacio.
Erika:)
  
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