Serie TV > I Cesaroni
Segui la storia  |       
Autore: Obseession    16/09/2013    2 recensioni
Li abbiamo lasciati così: Alice partiva con Francesco e Rudi a piangere sul suo letto.
Ma cosa sarà successo veramente? per scoprirlo, entrate e leggete.
Vi anticipo solo in una cosa: immaginate Rudi e Alice, che innamorati l'una dell'altro, pensano che all'altro non freghi niente dopo quello che è successo "al porto", e ricominciano a litigare come da bambini.. sembra abbastanza avvincente e divertente come trama no?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic



                                                     PRIMO CAPITOLO – “NUOVE TENSIONI IN CASA” 

Erano le 9:30 del mattino, del giorno 01-09-13.
Mimmo era partito con Matilde, Cesare e Pamela a Santa Marinella, Marco era partito in Inghilterra da Maya, Eva era ripartita insieme a Marta a Parigi, Rudi aveva deciso di fare un altro tour in America, mentre Alice era partita con Francesco in Grecia.

Casa Cesaroni era quasi deserta, in casa c’erano solo Giulio e Lucia, che non erano partiti per approfittare della mancanza dei figli e degli amici e restare un po’ da soli. Peccato, che quella pace non sarebbe durata ancora molto, perché oggi sarebbero tornati entrambi i secondogeniti.

«Spero che a Rudi abbia fatto bene questo en terrain, quando era partito aveva una faccia» disse Lucia sollevando le sopracciglia come per dire “chissà cos’aveva” mentre beveva la sua tazza di caffè mattutina.

«Chissà cos’ha quel ragazzo in quella capoccia» rispose Giulio, mentre teneva la gazzetta dello sport tra le mani e la leggeva.

«Ma ci hai parlato prima che partisse? Magari aveva qualche problema con i ragazzi, o forse era solo preoccupato perché non sapeva cosa fare dopo aver passato la maturità» aggiunse Lucia, poco convinta su questa sua ultima affermazione tirata in ballo.

«Lucì, ma tu c’ho vedi Rudi stare na pezza solo per questo?» Giulio guardò la moglie come per dire “mi sembra difficile pensarlo”.

 In effetti, anche a Lucia sembrava impossibile pensare ciò, sapeva benissimo di aver detto una grande bestialità.  Fece una sorta di smorfia e alzò leggermente le spalle in segno di arresa «no» rispose alla fine.

«Appunto» aggiunse Giulio, mentre prendeva la caffettiera sul tavolo e si versava il caffè in una tazzina.

«Allora ci sarà lo zampino di qualche ragazza» disse Lucia, stavolta sicura di ciò che diceva, mentre continuava a bere il suo caffè.

«Dici? Ma no, da quando Miriam s’è messa insieme a Diego, Rudi se l’è dimenticata» 

Lucia piegò leggermente le labbra e alzò leggermente le sopracciglia, acquisendo un’espressione come per dire “boh, non sono nella testa di quel ragazzo”, guardò il marito, che sembrava essere concentrato a guardare il cucchiaino che girava nel caffè, per poi vederlo prendere la tazza in mano e prima ancora che bevesse il contenuto che c’era dentro, la riposò di nuovo sul tavolo e la riguardò.
«Ma non è che, zitto zitto, niente niente, mio figlio s’è innamorato di.. »

«Spostati, sono arrivato prima io!» disse Rudi ad alta voce, incastrato sulla porta d’ingresso con la sorellastra mentre cercava di entrare per primo, interrompendo così il discorso che si stava per fare interessante tra suo padre e Lucia, facendoli correre subito in soggiorno.

 «Arrivato? ti sei messo a correre per entrare prima! e poi che razza di uomo sei, non sai che alle donne si da sempre la precedenza?» rispose Alice, mentre cercava di spingerlo all’esterno.

«Ma tu non sei una donna, sei un acciuga!» le soffiò a un centimetro lontano dalla bocca di lei. Alice stava per controbattere, ma un finto colpo di tosse di Giulio, fece ricordare ai ragazzi dei genitori.

«Ragazzi, ma che è, sto viaggio v’ha fatto male?» domandò Giulio piuttosto confuso dell’atteggiamento dei figli, mentre guardava Alice spintonare il fratellastro ed entrare per prima dentro casa.

«Eh! Sembrate di nuovo dei bambini..» aggiunse Lucia, accorgendosi degli sguardi fulminanti che si scagliavano addosso i figli «Allora, cosa avete fatto quest’estate? Vi siete divertiti?» continuò,  mentre faceva la stessa cosa del marito: li abbracciava e li salutava. 

Cosa poteva saperne Lucia? Poteva sapere, che anche se erano stati in posti meravigliosi non riuscirono a godersi la vacanza come avrebbero dovuto fare, a causa dei loro pensieri?  No, che non poteva saperlo.

«Certo» risposero secchi e quasi all’unisono i due ragazzi, cercando di liquidare Lucia per non continuare a parlare delle loro “non vacanze”.

«Alice, ma Francesco dov’è?» domandò Giulio.
Rudi, sentendo il nome di Francesco, si era irrigidito all’istante e sentiva il sangue cominciare a bollire. 

«E’ andato a sistemare le ultime cose alla casa, sapete com’è Francesco, quando mi deve fare una sorpresa vuole tutto alla perfezione. »

«Già..» le sorrise il patrigno.

«Quale casa?» domandò Lucia visibilmente preoccupata.

«Pronto mamma? La casa, la convivenza.. ti ricordi si? O hai cambiato idea, e non vuoi più lasciarmi andare?» più che un rimprovero, sembrava che Alice stesse chiedendo alla madre di fare esattamente quello.

Lucia, cercò lo sguardo di Rudi per un sostegno, ma che non fu dato, visto che il suo era già impegnato a squadrare la sorellastra.
Allora le bastò ricordare il discorso che il figliastro le aveva fatto 3 mesi fa.
«Nono..» sussurrò alla fine.

«Bene, perché andremo a convivere questo fine settimana»

«In fine settimana? Tesoro, ma non è troppo presto ancora? Lo sai che potete restare qui fin che volete..» si scaldò la madre. 

«Lucia smettila dai, Alice è una ragazza matura e sa che la convivenza è una cosa seria..» s’intromise Giulio, guardando Alice come per dire “non mi deludere” e ottenendo l’arresa di Lucia.

«Grazie Giulio..» rispose sospirando, come se avrebbe davvero voluto che la madre non le permettesse di andarsene «vado a preparare gli altri bagagli..» continuò, per poi iniziare a salire le scale per andare al piano di sopra.

«Alice di là ci sono i cornetti, non sono come quelli che porta zio Cesare però so boni lo stesso» disse Giulio sorridendo, facendo fermare e voltare Alice che stava salendo «ne vuoi uno?»

«No Giulio, grazie. Ho già fatto colazione» rispose Alice, sorridendo lievemente, per poi continuare a salire le scale e ad arrivare al piano di sopra.

Lucia che aveva guardato la figlia andare su, sospirò, e sul viso le restò quell’espressione di preoccupazione che aveva acquisito a causa del ricordo di dover vedere presto la sua bambina andare a convivere in un’altra casa, con qualcun altro.

«Che c’è?» chiese Giulio, vedendo lo sguardo della moglie «Alice sa quello che fa, fidati di lei» continuò, capendo perché Lucia avesse la preoccupazione dipinta in faccia, e cercò di tranquillizzarla poiché non nascondeva la sua agitazione.

«Lo so, lo so.. è che lei è la mia bambina, e mi sembra che stia crescendo troppo in fretta, sta diventando una donna. Sarà anche quel nuovo taglio di capelli, boh!»

«Ho capito, però non è più una bambina e bisogna capirlo» aggiunse il Cesaroni «ma a proposito di capelli nuovi, finalmente te sei tagliato quel cespuglio! bravo, te stanno proprio bene i capelli così.. sai a chi somigli? Quel giocatore del Napoli, com’è che si chiama?» continuò, riferendosi stavolta a Rudi, e schioccando le dita per cercare di ricordare il nome del “sosia” del figlio.

«Ma chi, Hamsik? Ma sai che è vero? Preciso, spiccicato oh!» s’intromise Lucia, ammirando e guardando fissi i capelli del figliastro.

«Sono contento di somigliare ad un calciatore famoso, ma adesso vado su, devo ancora sistemare la mia roba, fare una doccia.. e poi sono anche stanco. » rispose il secondogenito, che proprio in quel momento non aveva nessuna voglia di ascoltare complimenti, rimproveri o qualsiasi altra cosa che i genitori avrebbero potuto dire o fare, voleva solamente dirigersi anche lui al piano di sopra il più velocemente possibile.
Salì le scale, e anche lui fu chiamato e fermato da Giulio.

«Rudi, un cornetto?»

«No, non mi va» rispose per poi continuare a salire anche lui.

Lucia guardò il marito come per dire “mah”, per poi ricordargli il chiodo e chiedergli «Ma che stavi dicendo prima? zitto zitto, niente niente che?»

Giulio che aveva quasi dato per ipotesi che Rudi si fosse forse innamorato di sua sorella, dopo aver visto i figli insultarsi e litigare nuovamente, si ricredette subito «Ma che, andrebbero troppo d’accordo, quindi è na cosa impossibile anche da immaginare» rispose Giulio spazientito, per poi rientrare in cucina lasciando la moglie in soggiorno più confusa che mai, dopo le sue parole.

«Giulio!» lo chiamò lei col solito tono di chi vuole saperne di più, raggiungendolo in cucina.

Alice, nel frattempo, stava sistemando degli altri vestiti nelle valigie, convincendosi che andare a convivere con Francesco fosse la cosa migliore, l’unica cosa che avrebbe voluto adesso era solo andare via da quella casa il più presto possibile.

Apre il comodino, per prendere dell’altra biancheria intima, e trova anche qualcos’altro: un post-it verde.
Non un semplice o qualunque post-it verde, ma quel post-it. Quello stesso post-it che causò tutti quei dubbi che presero sopravvento nella sua testa per 3 mesi.

Lo prese, si sedette sul letto e lo rilesse più volte, per poi stringerlo tra le mani e ricordarsi il vero motivo per la quale adesso stava preparando le valigie e non disporle.

Flashback (POV. Alice)
Ero al porto, indecisa se afferrare la mano di Francesco e salire su quella barca con lui, o lasciare tutto e correre per tornare a casa. Il mio fidanzato mi chiedeva ancora di salire lì insieme a lui, ma non potevo salire lì e partire, io dovevo aspettarlo, “magari si sarebbe presentato e mi avrebbe portata via con lui” pensai.

Cercavo ogni scusa plausibile per acquistare più tempo, guardavo verso l’entrata del porto ma ancora non vedevo nessuno. Non c’era più tempo, Francesco mi chiedeva di afferrare la sua mano e salire insieme a lui, e lo stavo facendo, ma il mio istinto mi chiese di rivolgere un ultimo sguardo a quell'entrata, lo feci.. e lo vidi! Lui era lì! 

Sorrisi, guardai Francesco come per condividere la mia gioia con lui, ma di tutta risposta ottenei solo uno sguardo confuso. Lasciai perdere, e guardai di nuovo verso la direzione del mio fratellastro, ma stavolta il mio sorriso si spense. Era in compagnia, o meglio dire, era abbracciato ad una ragazza piuttosto alta e bionda.

Capì subito dopo che quella ragazza non era una semplice ragazza, ma era Lisa, e allora tutto mi passe chiaro: era venuto per rivedere Lisa, non era venuto per prendere me.

Strizzai gli occhi per impedire che le lacrime scappassero da quest’ultimi e mi scendessero sulle guance, guardai Francesco fingendo un sorriso per poi afferrare svelta la sua mano che stava ancora attendendo la mia, gli afferrai il viso e lo baciai, mentre lo facevo guardai un ultima volta in direzione di Rudi, e lo vedo seguire Lisa tenendola per mano. Fu allora, che io stessa, mi staccai dal bacio e slacciai la corda che permetté alla barca di partire.
Fine flashback. (Fine POV. Alice)

Strinse più forte quel post-it tra le mani, per poi buttarsi sdraiata sul letto.

Rudi invece, dopo essere entrato in camera e avere buttato per terra la sua valigia, si appoggiò alla scrivania fissando il cassetto del suo comodino, tirò un sospiro e si avvicinò al cassetto, lo aprì ed estrasse una busta gialla.
La stessa busta gialla, dove Alice aveva sistemato dentro la sua lettera. La prese tra le mani senza aprirla e si sedette sul letto, ripensando anche lui all’inizio di quest’estate.

Flashback (POV. Rudi)
Avevo letto la lettera ed ero corso al porto sperando di essere ancora in tempo, arrivato, mi guardai attorno ma non riuscivo a trovare il punto dove stesse galleggiando la barca di Francesco.
Mi avvicinai alle altre barche vicine, e nessuna delle loro era la barca di quel gamberone.

Mi girai dall’altra parte del molo, dove notai un’unica barca ancora a terra, non riuscivo a focalizzarla bene, ma subito dopo capì che era quella giusta, anche perché riconobbi Alice che stava ancora sul ponte.
Stavo per correre da lei, ma..

«Rudi..» mi chiamò una voce femminile abbastanza familiare, mi girai e vidi Lisa «che ci fai qui?» mi chiese, e prima ancora che io potessi aprire bocca, lei si buttò tra le mie braccia e mi abbracciò.
«Come sapevi che oggi sarei tornata a Roma?» continuò, staccandosi dall’abbraccio e guardandomi sorridendo.

«Veramente io..» stavo per spiegarle la situazione ma lei mi interruppe ancora.

«Vieni andiamo!» mi disse afferrandomi la mano, mentre mi tirava per seguirla.

Feci qualche passo insieme a lei, ma poi mi fermai e le lasciai la mano «Lisa, io non sapevo che saresti tornata» chiarì tutto d’un fiato.

«E allora che ci fai qui?» mi chiese confusa «non vedo borsoni o valigie, quindi non penso che stai partendo»

«Sono venuto a prendere qualcun altro» dissi sorridendo, girandomi verso Alice, ma un sorriso che subito si spense: la vidi sulla barca che baciava Francesco.

Lisa seguì il mio sguardo e vide anche lei la scena, aveva capito la situazione.
Aveva capito che la mia sofferenza di cui le aveva parlato Diego, era dovuta proprio per la mia sorellastra, mi incitò di non preoccuparmi per lei e andare da Alice, la ringraziai, lei sforzò un sorriso e andò via.

Tornai a sorridere, e stavo per correre da lei, ma qualcosa mi fece fermare di nuovo. Stavolta nessuna voce, ma fu proprio Alice che sciolse la corda e fece partire la barca.
Fine flashback (Fine POV. Rudi)

Strinse quella busta, a cui pensò che dentro c’era una lettera dove c’erano scritte solo stronzate, aprì il comodino e la gettò violentemente di nuovo infondo al cassetto.



Angolo dell'autrice.
Alleluiaa, alleluia! Finalmente sono riuscita a pubblicare il primo capitolo, avrei dovuto pubblicarlo già ieri, ma purtroppo non ho avuto tempo per farlo é.é comunque sia, spero sia di vostro gradimento :
Grazie a quelli che hanno recensito il prologo e a chi ha aggiunto la mia storia tra le preferite e le seguite!
mi raccomando, lasciate un commentino, fatemi sapere cosa ne pensate o sottolineate i miei errori, accetto qualsiasi tipo di consiglio o critica.
Un bacio, Remember.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Cesaroni / Vai alla pagina dell'autore: Obseession