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Autore: Caskett_Always    24/09/2013    1 recensioni
"E’ impressionante quanto le persone si leghino a degli oggetti, a quanto sia difficile staccarsi da questi poiché legati a particolari ricordi della propria vita. Una collana, una sciarpa, un libro o persino un cd.
La collana che le aveva regalato lui, la sua sciarpa, che quando annusava poteva ancora sentire il suo profumo, il suo libro, quello dedicato a lei e quel cd che conteneva tutte le loro canzoni."
FF ambientata dopo la 5x24. Quindi spoiler per chi non l'avesse vista.
Il rapporto fra Kate e Rick è però distrutto (cosa che non succederà nella sesta se no andrò a uccidere Marlowe ahahha), riusciranno a risolvere? Vedrete:) xx
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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CAPITOLO 3.

 

Kate decise di smettere di piangersi addosso e di recarsi al distretto per riprendersi il suo vecchio lavoro.

Appena le porte dell’ascensore del dodicesimo si aprirono Beckett fu accolta da applausi e saluti da parte di tutti e, per ultimi, i suoi vecchi partners la abbracciarono forte.

“Ci sei mancata! Come mai da queste parti?” le dissero in coro.

“Voglio riprendermi il posto” disse lei determinata.

“La Gates ne sarà felice! Non riesce a trovare un sostituto degno di te. Ma soprattutto noi ne siamo felici ” disse Espo.

“Grazie Javi” rispose sorridendo calorosamente.

Detto ciò la donna si diresse a passo veloce verso l’ufficio della Gates e, dopo averle parlato un po’, fu riassunta come capo della squadra.

Kate si sentiva a casa; si sedette un attimo sulla sedia della sua scrivania e ripensò a quanto le era mancato quel posto, quella lavagna davanti alla quale passava ore e soprattutto a quanto le erano mancati i suoi bro.

Era tutto come prima.

Quasi.

 

 

Dopo aver dato a tutti la notizia la detective ritornò a casa felice di aver ottenuto il suo vecchio lavoro; lo stesso posto, la stessa scrivania e gli stessi compagni, mancava solo una persona.

Il suo partner.

Il suo amico che formulava strampalate teorie.

Il suo fidanzato.

La presenza di Castle al distretto aveva reso il suo lavoro più divertente, una giornata passata con lui risultava meno pensante anche se il caso a cui lavoravano era particolarmente complesso, perché lui, con le sue teorie e le sue battutine spiritose, la riusciva sempre a far sorridere un po’.

Ora però con Richard non sapeva più come comportarsi, il suo orgoglio era stato ferito, aveva abbassato la guardia ed era stata colpita dritta al cuore.

L’improvviso suono del suo campanello la fece distogliere dai suoi pensieri.

“Chi sarà a quest’ora? Magari Lanie” pensò.

Quando aprì la porta davanti a lei si ritrovò due pezzi di cielo che la fissavano. Gli occhi di Rick.

“C-che cosa ci fai qui?” chiese lei titubante.

“Emh io, io vorrei scusarmi” rispose lui.

“Va bene, entra pure” disse imbarazzata, accompagnando la frase con un cenno della mano.

Castle avanzò nella casa giungendo al divano. Non ricordava quanto gli fosse mancato quel posto.

Kate si sedette di fianco a lui.

“Senti io..” dissero contemporaneamente; il tempo era passato ma la loro sintonia no.

“Prima tu” disse Beckett.

“Va bene. Mi spiace di averti sbattuto la porta in faccia, non volevo. Mi manchi Kate, ho provato a negarlo, ma mentivo e basta, non ti ho dimenticato. Mi manca ogni singolo aspetto di te, mi manca portarti il caffè ogni mattino, mi manca il tuo profumo, mi mancano le tue labbra e mi manca ogni centimetro della tua pelle, perché sei la persona più incredibile, esasperante, intrigante e snervante che io conosca e ti amo Kate” disse l’uomo con gli occhi ormai lucidi.

Dopo alcuni secondi di silenzio lo scrittore disse: “Tocca a te Kate”.

“Sono senza parole Rick. Io volevo solo dirti che mi dispiace davvero di averti trattato così male e di essere sparita, ma ho capito troppo tardi quanto tenevo a te.

Ma ora sono qui e non me ne andrò mai più, perché ti amo Rick” concluse la donna.

Beckett riprese a guardarlo negli occhi e giurò a se stessa che mai avrebbe smesso di farlo.

Pian piano si avvicinarono sempre di più, rimasero per qualche secondo a contemplare l’uno il viso dell’altro e poi annullarono le distanze con un bacio molto passionale; entrambi desideravano quel momento da molto tempo, si erano mancati così tanto.

Quando si allontanarono Kate sfoggiò un bellissimo sorriso, pieno di felicità e di consapevolezza del fatto che Rick non aveva bisogno di nessun altra, gli bastava lei per stare bene.

Castle poi le fece posare il suo volto nell’incavo del suo collo e la coccolò; le passò le mani nei capelli massaggiandole il capo per poi scendere sul retro del collo; sapeva che la donna amava quando lo faceva.

La magia di quel momento fu però rotta dai singhiozzi del pianto di Kate.

“Ehi tesoro, che cosa succede?” chiese lui preoccupato passandole una mano sulla guancia.

“E’ solo che ho avuto davvero paura, pensavo di averti perso per sempre” rispose a fatica.

“Ehi io sono qui, non ti preoccupare. Entrambi abbiamo fatto degli errori, lasciamoceli alle spalle Kate! Pensiamo solo al nostro futuro insieme, senza ricordare di continuo il passato” disse lui.

La donna non proferì parola, solo si allungò verso di lui stampandogli un bacio sulle labbra.

“Rick cosa ne dici se andassimo a dormire?” propose lei.

“Va bene” rispose lui con un sorriso compiaciuto.

“No caro, con dormire, intendo proprio dormire! Sono davvero stanca” rispose lei con tono risoluto.

“Tranquilla stavo solo scherzando! Anche se..  Non mi sarebbe dispiaciuto” disse ridacchiando.

La detective lo prese per mano e lo condusse quindi nella camera da letto; lei si spogliò subito  e rimase in intimo, poi, mentre l’uomo si stava svestendo, si avvicinò a lui ed iniziò a stampagli baci partendo dal retro del collo fino ad arrivare alla spalla.

“Tu detective mi vuoi proprio fare impazzire eh!” disse lui ridacchiando.

“E’ proprio quello il mio tentativo” rispose lei maliziosa infilandosi sotto il letto.

Rick quindi la raggiunse e si stese di fianco a lei invitandola a posare la  testa sul suo braccio; Kate accolse l’invito e si accoccolò a lui.

Quel profumo, quel calore sulla sua pelle e quel corpo le erano dannatamente mancati.

“Buonanotte. Ti amo” sussurrò la donna.

“Notte amore, anche io” rispose lui.

 


Something - Beatles: http://www.youtube.com/watch?v=IrW7dlDHH28&feature=youtube_gdata&fs=1&autoplay=1&hd=1

 

ANGOLINO AUTRICE.

Oh si questo capitolo è davvero da diabete lo so, ma scusate è questo l'effetto della 6x01 awww.
Spero che vi piaccia! Baci a presto:) xx

P.S. Ascoltate la canzone è un ordine LOL.
 E' un capolavoro :)
  
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