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Autore: namirami    27/09/2013    5 recensioni
"Ora mi è chiara una cosa, Nami-san: ho capito perchè non riesco a smettere di pensare a te, anche se ti conosco a malapena. Ho capito perchè quando ti ho visto ho provato un sentimento che non avevo mai provato per nessuna, perchè mi hai ammaliato più di ogni altra ragazza.
Perchè la tua bellezza nasce da dentro, Nami-san. La tua bellezza è quella di una persona tenace e determinata, che ha superato mille difficoltà, che lotta con tutte le sue forze per le persone che ama, come una leonessa che difende i suoi cuccioli ad ogni costo".
Ciaooooo a tutti nakama!!!
Un piccolo regalo a tutti quelli che amano SanjixNami, una raccolta dedicata a loro che andrà a toccare vari momenti di questo bellissimo manga/anime e che vedrà impegnati i nostri protagonisti alla scoperta dei sentimenti che provano l'uno per l'altra.
Romanticismo, comicità, azione ed erotismo saranno gli ingredienti principali, con una larga dose di nakamaship!
che aspettate? date un occhio e ditemi che ne pensate!
Attenzione: SPOILER!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 5.UN CARO AFFARE.

(Your heart next to me is so amazing).



"Tutti dicono che il cervello sia l'organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire.
Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni".
Rita Levi Montalcini.

AMBIENTAZIONE: ALABASTA.

Le terme di Alabasta erano qualcosa di sublime, ero certa che mi sarebbero mancate.
E dentro di me già sentivo che Bibi non sarebbe ripartita con noi. Era così legata al suo regno e ora finalmente era tornata la pace: non ce l'aveva ancora dichiarato, ma ero quasi sicura che sarebbe andata così.
Come avrei fatto a sopportare quel gruppo di scalmanati senza lei?
Scossi la testa: non dovevo rattristarmi, questi ultimi giorni dovevano essere memorabili. Mi stavo impegnando per finire la cartina dell'isola: non era semplice dato che Alabasta era piuttosto grande, ma volevo assolutamente che la mia amica la vedesse prima della nostra partenza. Infatti poco fa ero nel mio studio sulla Merry, però lei era venuta a chiamarmi e non potevo rifiutare un bagno alle terme... soprattutto perché aveva detto che doveva assolutamente parlarmi.
Ora ero qui a godermi l'acqua delle terme, quando la sentii arrivare:
"Eccomi Nami". Era raggiante, ma da quando Crocodile era stato sconfitto il sorriso non aveva mai abbandonato il suo viso. "Guarda qui" portò la sua mano sinistra vicinissima ai miei occhi e un favoloso e luccicante anello brillava sul suo indice.
"Ma.. quindi...".
"Koza! Mi ha chiesto di sposarlo!" mi dichiarò entusiasta gettandomi le braccia al collo. La strinsi forte urlandole quanto tutto ciò fosse fantastico.
E come un colpo allo stomaco arrivò la risposta ai miei dubbi.
Non sarebbe ripartita con noi, ora ne ero ancora più convinta. Ma la sua gioia non poté che contagiarmi.
"E' successo ieri sera" iniziò a raccontarmi.
"Dopo la festa?". Dopo la vittoria di Rufy, tutte le sere c'era una festa sull'isola per festeggiare il ritorno della pace, della pioggia e della principessa.
"Sì: l'ho incontrato alle porte del castello, mi ha chiesto di fare una passeggiata sulla spiaggia e... si è dichiarato" continuava a rigirarsi raggiante quell'anello.
"Ha buon gusto in fatto di anelli" ammisi. "E di ragazze, ovviamente".
"E' così strano...".
"Perché? In fondo tra voi c'è sempre stato un legame speciale".
"Non intendo quello... cioè, dopo tutto quello che stava succedendo mi chiedevo cosa pensasse di me e se saremmo riusciti a recuperare il nostro rapporto, ma la cosa per me più strana è che fino a pochi giorni fa il mio problema più grande era salvare il regno e ora è... organizzare un matrimonio! E soprattutto è strano parlare con te di queste cose". Capii a cosa si riferiva: le nostre chiacchierate in genere non trattavano di temi così leggeri, anche se cercavo di distrarla in tutti i modi, ma non era semplice. Ce ne erano stati di momenti di scoraggio, e a buon diritto dato che la situazione era piuttosto complessa. E ora nel giro di pochi giorni tutto era cambiato.
La capivo bene quella sensazione.
"E tu?" mi chiese tutto d'un tratto.
"Io cosa?".
"Io e te non abbiamo mai parlato di ragazzi, ma... c'è qualcuno?".
"Bibi, conosci il mio passato, sai la vita che faccio: non è così semplice trovare qualcuno".
"Bè... tra la ciurma..."
"COSA?" strabuzzai gli occhi a quelle parole. "Ma... hai presente con chi viaggio? Un capitano che ha la mentalità di un bimbo di dieci anni, uno spadaccino che dorme sempre, un cecchino che non sa che raccontare bugie e un perver-".
"E Sanji" disse lei bloccandomi. E il suo sguardo non prometteva nulla di buono.
"Dove vuoi arrivare?".
"Ti fa una corte serrata".
"Si comporta così con tutte le ragazze che siano almeno un po' carine".
"Allora sei gelosa?".
"Certo che no, ma Sanji è un cascamorto, non mi fa la corte".
"Dai, non puoi non esserti accorta di come ti guarda. Quando stavi male, ha fatto di tutto per te, anche rischiare la propria vita. Ogni volta che ti vede gli si illumina il viso, c'è una luce particolare nei suoi occhi. È lo sguardo di un uomo innamorato, non di un cascamorto".
"Bibi, tu stai correndo troppo con la fantasia, capisco che ora vedi tutto rosa ma...".
"Dopo tutte le attenzioni che ti riserva non ci hai mai fatto un pensiero? Neanche uno? Uno piccolo?".
"Be'... ecco..." continuava a tenere gli occhi fissi  su di me. "Ok, ok, forse qualche volta ci ho fatto un piccolissimo pensiero, però..."
"Guarda che non ti devi giustificare, credo sia normale. È un bel ragazzo, simpatico, come te ha un sogno e rischia tutto per raggiungerlo, è gentile e rispettoso. E non fa che provarci con te".
"Cosa mi vuoi dire Bibi?"
"Tu sei una tesoriera, Nami, sai quanto occorra sfruttare le occasioni che abbiamo per guadagnarci: non lasciartele sfuggire. Non avere paura delle tue emozioni: ogni tanto segui il cuore, invece del cervello". Così non valeva, pensai: non poteva dirmi frasi del genere poco prima che ci separassimo!
"Cambiando argomento, per stasera ti va di dare un occhio al mio guardaroba? Sono sicura che ci sarà qualche vestito che ti piacerà".
"Sul serio? Certo che mi va!" questo era già un argomento che mi piaceva di più. E anche il suo armadio era a dir poco memorabile.

Di sera.

Anche questa sera  la festa era gioiosa ed allegra: Bibi e Koza avrebbero annunciato il loro matrimonio a breve, per ora volevano godersi un po' di intimità. Quanto mi sarebbe piaciuto poterci essere, ma sarebbe stato impossibile. Ma il legame che si era creato tra noi e Bibi non si sarebbe mai sciolto, lei era una di noi e ciò bastava a darmi sollievo, almeno un po'.
"Mi concede l'onore di questo ballo?" mi chiese una voce alle mie spalle. La riconobbi all'istante e mi voltai: Sanji-kun, in un elegante abito nero, mi stava offrendo la mano con la testa reclinata. Prima che pronunciassi l'ennesimo no, disse le paroline magiche:
"Sono disposto a pagare qualunque cifra". I miei occhi si illuminarono:
"Qualunque cifra?" sottolineai quelle parole. Ormai mi conosceva, doveva saperlo che poteva essere molto rischioso dirmi certe cose.
"Assolutamente: è un po' di tempo a questa parte che risparmio e questo è un ottimo investimento. Non so come tu ci riesca, ma stasera sei ancora più meravigliosa del solito. Ti prego Nami-san, solo un ballo".
"Il prezzo sarà molto salato" ci tenni a precisare.
"E' un sì?" mi chiese speranzoso. Ci pensai un attimo: in fondo era solo un ballo e avrei potuto guadagnarci.
"Affare fatto. Vediamo, sono..." un ballo con me costava parecchio, quanto potevi spillargli?
"Puoi dirmelo dopo? Intendo... il prezzo. Preferirei ballare senza saperlo".
"Eh sia". Così ci avrei pensato meglio, e se avesse solo tentato di allungare le mani il prezzo sarebbe salito alle stelle.
Proprio in quel momento partì una musica lenta e melodica: mi prese una mano, mentre con l'altro braccio mi cinse i fianchi. Appoggiai una mano sul suo petto: mi sentivo un po' impacciata, dovevo ammettere di non essere una grande ballerina. Lui invece aveva gli occhi che gli brillavano:
"Lasciati andare, tesoro. Sarà la musica a guidarci".
"Attento a dove metti le mani, Sanji-kun". Sorrise stringendomi un po' di più a sé, per sussurrarmi:
"Nonostante tutto, rimango un gentiluomo". Era strano, quella sera. Chissà perché aveva deciso di perdere dei soldi con me piuttosto che fare il cascamorto come le altre volte.
Comunque, seguii il suo consiglio e mi lasciai guidare da lui e dalla musica. Parlammo poco, avevo come la bocca impastata, non era abituata  ad avere i suoi occhi profondi che mi scrutavano così da vicino. Prima d'ora quasi non mi ero accorta di quanto fossero blu.
E il suo odore di fumo mi stava avvolgendo, entrando nelle mie narici e riportando a galla ricordi della mia infanzia.
Sanji-kun fumava e mi guardava in modo adorante, come se fossi il suo tesoro più prezioso.
Come lei.
E allora non so se fu la musica dolce e romantica, quell'odore di fumo così familiare e rassicurante, il modo in cui mi guardava, quasi volesse arrivare a spogliarmi l'anima, le parole di Bibi di poche ore fa... appoggiai la testa sul suo petto, chiusi gli occhi e mi abbandonai al ballo. Lasciai che lui mi guidasse, potevo sentire il suo cuore battere forte così vicino a me e non sapevo perché tutto ciò m risultasse così... così... così... entusiasmante.
Poi la musica finì: fu come ritornare sulla terra dopo un meraviglioso viaggio, come se mi risvegliassi da un sogno e realizzai quanto il mio corpo fosse vicino a quello di Sanji-kun, le nostre mani ancora intrecciate, la mia testa ancora sul suo torace. Mi allontanai subito, quasi impaurita da tutto ciò.
"E' stato bellissimo, Nami-san. Ero certo che sarebbe stato un ottimo investimento, il migliore che io abbia mai fatto. E ora dì pure la cifra" mi disse infine rassegnato. Stava per prendere il portafoglio, quando gli dissi:
"Gratis". Oddio... avevo detto gratis? Quella parola era davvero uscita dalla mia bocca? Anche lui aveva sbarrato gli occhi alla mia risposta.
"Nami-san, stai bene? Vuoi che chiami Chopper?".
"No. Stasera mi sento magnanima". Magnanima? Io? Mi sembrava quasi di non aver più controllo della mia bocca. "Ma non credere sarà sempre così!"
"Ci sarà una prossima volta, quindi?" mi chiese speranzoso.
"Io... aaaah, lascia perdere. Devo andare". Lo liquidai così senza dargli tempo di dirmi altro. Dovevo assolutamente allontanarmi da quella situazione.
Accidenti a Bibi! Con le sue parole mi aveva messo la pulce nell'orecchio: mi aveva fatto riflettere su qualcosa a cui io non avevo mai prestato interesse. Perché proprio ora? Lei non sarebbe ripartita con noi... forse era proprio per questo? Voleva che mi accorgessi di Sanji-kun prima che non potesse più parlarmi?
Aaaah, maledizione, così non andava affatto bene... mi ero appena lasciata scappare un affare d'oro.
Eppure, nonostante tutto, ero... felice, anche se sentivo lo stomaco in subbuglio e avevo una grande confusione dentro di me.
E ora come avrei fatto ad affrontare tutto questo, senza Bibi? Che nome aveva questa sensazione?
Qualcosa mi diceva che queste domande sarebbero tornate a tormentarmi per molto, molto tempo.
Accidenti a Bibi.
E accidenti anche a te, Sanji-kun. Perché devi essere così... maledettamente Sanji-kun?

Se solo guardassi dentro di te, Nami, lo sapresti benissimo che nome dare a ciò che provi. 

                         



۩  ®


Ciao nakama! Tralascio la parte in cui esterno la mia adorazione per la Montalcini, altrimenti questa volta scriverei davvero un angolo autore più lungo della storia stessa.
Scusate l'enorme ritardo nell'aggiornare questa raccolta, chi mi segue sa che ho da pochi giorni finito una long e se all'inizio riuscivo ad aggiornarle entrambe con una certa regolarità, poi dati gli impegni ho dato la precedenza a quella. Ma questa raccolta non ho mai pensato di abbandonarla!
Così come Robin e Nami sono sorelle, lo stesso vale considerando Bibi: mi piace l'idea che alla fine della guerra parlino del più e del meno come due spensierate ragazze.
E adoro Bibi e Koza, che non saranno canon ma, saranno state le favole lette da bambina, sono troppo belli, la principessa e l'uomo del popolo... è un classico che non tramonterà mai, anche se ci è stato presentato in tutte le salse! Almeno io la vedo così, e voi?
Immagino che quando ho scritto "come lei" in corsivo sia chiaro a chi mi riferisco. Altrimenti chiedete pure!
So che Nami è OOC, non si farebbe mai sfuggire un affare, però spero che me lo concediate, del resto se fosse davvero solo una fredda e calcolatrice tesoriera, non ci piacerebbe, no? Però ditemi se ho esagerato, anche se non essendoci nessuna coppia canon, è intrinseco nel fatto di scrivere storie su coppie finire nell'OOC.
Occhio al titolo: adoro quando la scrittura mi fa giocare con le parole. L' affare è caro in due sensi: sia perché Sanji si aspetta di dover pagare una grossa cifra (caro quindi come sinonimo di costoso) sia perché poi, invece, diventa caro per Nami, ma nel senso che le sta a cuore.
Grazie mille ai miei fantastici recensori: Bejames, anime_96, Mellorine_Swan, Soly Dea, Haruhi chan, isabelle10, karter, Zosanlove, OP_LOVER. Spero non vi siate dimenticati della raccolta e vogliate farmi sapere le vostre opinioni.
E ora a tutti voi la parola lettori, un forte abbraccio!
A presto.
Namirami. 
  
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