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Autore: cruelintentions    30/09/2013    5 recensioni
Harry avrebbe tanto voluto urlargli di chiudere, di non far circolare l'aria, così che quell'odore di vaniglia e pioggia non se ne andasse.
Voleva sentirlo costantemente.
Addosso a sé, attorno a sé.
Ovunque.
Qualcosa però lo costrinse a non farlo, la sensazione che fosse l'unico ad avvertirlo.
I suoi amici non sembravano essersi accorti di quell'aroma – dolciastro ma fresco – che alleggiava nell'aria.
« Harry, sei ancora tra noi? »
________________________
[ capitolo quattro ]
Chiudendosi alle spalle e rimanendo in un silenzio riflessivo, arrivò ad una conclusione. La più giusta e sensata che potesse trovare in quel momento.
Esistevano le eccezioni per tutti, quindi potevano esistere anche per lui.
Ormai era chiaro come il sole.
Era Louisessuale.
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Il raiting al momento è arancione, giusto perchè é ancora all'inizio, ma poi diventerà rosso – con mio sommo piacere - .
Anh, se non ti piace il Larry, se non approvi il Larry, se non sopporti il Larry o – aggiungere qualcosa di estremamente simile - , ti sconsiglio vivamente leggere la mia FF.
Lieve accenno di Ziam – non so che mi è preso -.
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Avviso : i personaggi della mia storia non mi appartengo in alcun modo, tutto quello che è riportato qui di seguito è semplicemente frutto della mia fantasia.

Avviso - parte due (?) - : Spero vivamente di riuscire ad aggiornare con una tempistica buona e corretta - ovvero il prima possibile -, per quanto ammetto che è un periodo piuttosto caotico della mia vita e potrei - sicuramente - ritardare nella stesura. 

 

LUST BURNING IN HELL.

 

 

ACTUALITY.



Gemma aveva deciso che bussare alla porta, qualsiasi porta, era diventata una priorità nella sua vita. Per lo meno le buone maniere così non cessavano di esistere.

Dall'altra parte Harry non poteva che esserne contento, però cominciava a pensare che quella situazione non era per nulla salutare.

Era appena tornato da scuola e stava fissando il foglio che teneva fra le mani, l'unica cosa che gli permetteva di tenere Louis con sé.

“Non mi vuoi più?”

Sospirando pesantemente, come colto da un'improvvisa stanchezza, mise la carta nella pentola che era andato a prendere in cucina.

 

« Non mi fai bene. »

 

Non era propriamente convinto nemmeno lui di quelle parole che gli uscirono dalle labbra in una sorta di lamento. Versando un goccio d'olio notò che gli tremava la mano.

Non voleva farlo, ma di quel passo sarebbe andato dritto al manicomio. Doveva pensare a sé stesso, alla sua salute, al fatto che dimenticava persino di mangiare per quanto pensava a Louis.

“Curly, ti piace il modo in cui ti faccio stare male.”

Era una constatazione, non si sprecò nemmeno di annuire a quel vuoto che lo circondava in un'abbraccio alla vaniglia.

Voleva essere dipendente di quelacosa di vero, che poteva vedere e toccare. Voleva qualcosa di normale e non fuori dalle righe.

Prese l'accendino con una piccola smorfia sofferente, avvicinandolo al foglio così da fargli prendere fuoco.

“Ti mancherò.”

 

« Mi mancherai. »

 

Mormorò con voce assorta e distratta, preso dall'osservare quelle piccole fiamme che corrodevano la carta velocemente.

“Mi mancherai.”

 

« Ti mancherò.»

 

 

 

 

Un mese dopo.

 

« Liam, ti decidi ad aprirmi la porta? »

 

Detestava aspettare, specialmente se fuori faceva un freddo allucinante. Affondando il viso nella sciarpa di lana che portava al collo, prese a guardare la porta di casa Payne con aria truce.

Era finalmente arrivato il fatidico giorno del loro ritrovo ed era entusiasta come al solito di poter rivedere i suoi amici, peccato che questi non volevano farlo entrare in casa per qualche assurdo motivo.

Inspirò profondamente e poi espirò rumorosamente, sperando di buttare giù la porta come il lupo nella storia dei tre porcellini. Gli era sempre piaciuta quella fabia, ancora di più quando venne a conoscienza che in realtà il lupacchiotto se li mangiò con gusto.

 

« Entra. »

 

Liam Pyane non era contento, per niente, lo poteva capire sebbene la porta che era stata socchiusa gli impediva di vedere all'interno. Che diamine era successo? Non tirava buona aria, nemmeno un po'.

Appena entrato venne placcato da un Niall più che euforico.

 

« Nialler! »

 

« Ciao, Hazza, ciao. Meno male che sei arrivato, non ce la facevo più, Liam è estremamente insopportabile oggi – a dire il vero lo è da una settimana -. »

 

« Ma che diamine è successo? »

 

Per tutta risposta il biondino si scostò, siccome era ancora arpionato a lui, guardandolo con un “ah, parlaci tu, io meglio se non apro bocca” stampato in fronte. Doveva essere davvero grave, se Niall non riusciva a far raggionare Liam allora potevano prepararsi al peggio senza pensarci due volte.

 

« Lì? »

 

Appoggiò la borsa all'ingresso, slacciandosi il giubbotto mentre si guardava attorno in cerca dell'amico, trovandolo poi seduto in cucina con una tazza fumante di caffé – amava quel profumo, ma mai quanto un'altro -.

Payne gli lanciò un'occhiata di insufficienza che lo costrinse ad allentarsi la sciarpa, sentendola improvvisamente stretta.

 

« Che succede, amico? »

 

Gli mancava solo una carota e poteva dirsi un Bugs Bunny perfetto, con una voce meno irritabile magari.

Silenzio, non accennava nemmeno a far intendere che avrebbe risposto. No, semplice silenzio.

Venne raggiunto da un Horan cauto che prese posto al suo fianco, prendendo a mangiare da una tazza con dei cereali – probabilmente non l'aveva finita, brutto segno, era davvero gravissima la situazione -.

L'illuminazione venne quando notò la mancanza di qualcuno.

 

« Malik dov'è? »

 

Non sapeva bene perché ma il ringhio basso che proveniva dalla direzione di Liam non gli piaceva, tanto che si costrinse a guardare l'irlandese stretto nelle spalle come per avere una specie di conferma. Dire che Niall non era rigido era un'eufemismo, stretto tra le sue spalle a fissare intensamente la tazza che teneva fra le mani, masticando piano come a non voler farsi sentire.

 

« E' in ritardo, viene con un suo amico. »

 

Un suo amico? Avrebbe portato un suo amico? Cosa significava? Erano sempre stati loro quattro. Ora capiva perché Liam era così di cattivo umore.

 

« Chi? »

 

« Bella domanda, non me ne ha voluto parlare. »

 

Il tono apatico di Payne attirò la sua attenzione come la sua mano stretta attorno al manico della tazza da cui stava bevendo.
Oh, OH.
Gelosia.
Quella era fottuta gelosia. Si era dimenticato della cotta stratosferica che aveva del pakistano, preso dalla notizia dell'arrivo di un'intruso. Perchè era definibile solamente in quel modo.

 

« Lì, vedrai che se lo ha voluto portarte è perchè pensa che sia un tipo apposto. »

 

Niall stava rischiando di brutto, ma non poteva non lodare il suo tentativo di calmare l'amico. Peccato che in quella situazione poteva fare ben poco. Senza contare che forse glielo voleva presentare per un'altro motivo. No, doveva essere altro. A Zayn piaceva Liam, da sempre. Giusto?

 

« Oh certamente, non lo metto in dubbio. »

 

Il biondino storse le labbra a quel sarcasmo velato, riprendendo a mangiare cercando di fare più rumore possibile come se quella tensione fosse potuta scomparire così facilmente.

Stava per chiedere quando sarebbero dovuti arrivare ma il suono del campanello lo congelò sul posto, rimasero zitti a lanciarsi occhiate come a voler decidere chi sarebbe andato alla porta.

 

« Vado io, ma tu vedi di calmarti. »

 

Harry il temerario, ecco un nuovo e bellissimo soprannome che gli si addiceva. Lancianciando un'ultima, fugace, occhiata ai due si alzò uscendo dalla cucina e si diresse verso la porta d'ingresso con la dovuta calma. Come si sarebbe dovuto comportare? Non voleva quell'estraneo lì' dentro, non lo voleva lì con loro.

Magari se si fosse comportato da stronzo questo se ne sarebbe andato senza fare più ritorno, sì poteva essere una buona idea.

 

« Ehi, Malik! »

 

Esordisce stendendo le labbra in un sorriso aprendo la porta, ritrovandosi a guardare due occhi azzurri.

Occhi azzurri come il cielo primaverile.

Non era possibile. No, no e ancora no. Doveva per forza essere frutto della sua immaginazione.

Louis.

Rimase fermo, in silenzio, incapace di allontanare lo sguardo dal ragazzo che era di fronte a sé. Le gambe che gli tremavano, avvertendolo che non avrebbero retto ancora per molto. 
Era riuscito ad allontanarlo dai propri pensieri dopo aver bruciato la tavola, era riuscito a pensare ad altro, era riuscito a tornare con i piedi per terra.

Ora, non ce l'avrebbe più fatta.
Era dannatamente bello, una bellezza quasi soffocante.

Sentiva gli occhi pizzicare, preannunciando lacrime. Di gioia? Di paura?

 

« Harry, vedo che hai già conosciuto Lou! »

 

La voce di Zayn gli arrivò lontana, come se nemmeno fosse lì, mentre si avvicinava ai due percorrendo il vialetto di casa Payne. Era Louis il suo amico? Era Louis quello che era lì davanti a lui e che lo stava guardandono con una strana luce negli occhi? 

Era davvero lui.

 

« A dire il vero no, sembra aver perso il dono della parola. »

 

Quella voce, la sua voce, e quel tono beffardo.

Passandosi fugacemente la lingua sulle labbra, prendendosi qualche secondo a guardare quelle sottili dell'altro incurvate in un sorrisetto, si decise a reagire.

 

« Tanto piacere. Ora entrate, fa freddo. »

 

Questo è il meglio che sai fare? Sei serio, Harry? Scostandosi dalla porta gli fa cenno con il capo di entrare. Ogni piano per all'ontanare il nuovo ragazzo - che al sua testa pochi secondi prima aveva partortito - era andato in fumo, ora sarebbero stati sostituiti da svariati tentativi di trattenerlo il più possibile.  
La terza conferma gli giunse accompagnata – nella sua testa – da un coro angelico, Louis profumava di vaniglia.

Era il suo Louis.

Era vero. Era .

Era con Zayn.

Cosa diamine ci faceva con Zayn? Il piccolo sospetto che Liam non aveva tutti i torti lo colpì in pieno stomaco. Era fuori discussione, Malik non poteva, non era lui. Louis era proprietà di Harry Edward Styles. 

 

« Lì, Nialler, venite che vi devo presentare un'amico.»

 

Amico.

Aveva detto bene, perché sarebbe rimasto tale per il pakistano.

Appoggiandosi con una spalla al muro e incrociando le braccia al torace, punta nuovamente gli occhi smeraldini su Louis poco distante, lasciandoli scivolare lungo la sua figura.

Indossava un maglionicino color panna sopra a degli attillatissimi jeans neri, dire che avesse delle forme perfette era dire poco. Delle semplici All Star blu ai piedi.

Era impeccabile.

Per non parlare di quei capelli lievemente scompigliati e quell'accenno di barba.

“Se vedessi il resto la lista si allungherebbe notevolmente.” Aveva avuto ragione quel giorno, la lista si era notevolemente allungata.

Sentiva le mani prudere, richiamate da quel fondoschiena perfetto che non chiedeva altro di essere palpato, stretto, toccato. Doveva semplicemente calmarsi, fare finta di niente e sarebbe andato tutto bene.

Alzando lo sguardo incontrò nuovamente quelle iridi azzurre che gli toglievano il fiato con una facilità disarmante. Improvvisamente si accorse del silenzio che era calato, Zayn doveva essere andato in cucina per accertarsi che Liam e Niall fossero ancora vivi – siccome non accennavano a muoversi o a rispondere -.

Erano rimasti soli.

Soli, lui e Louis.

Come se questo avesse colto quel messaggio velato nei suoi occhi verdi, si avvicinò con calma a lui stendendo le labbra in un lieve sorriso impertimente.

 

« Allora, curly, ti sono mancato? »

 

 

Non poteva lontanamente immaginare quanto fottutamente aveva sentito la sua mancanza. 













 

- - - - angolino dell'autrice - - - - -

 

 

Premetto che é la prima volta che scrivo qualcosa su di loro, non sono nemmeno un fan accanita – non so tutto delle loro vite – ma avevo questa mezza idea da un po' per la testa.

E' un genere – parlo del sovvranaturale – che non ho mai trattato. Inserire per di più gli One Direction – quattro per la precisione più uno, lol – in un contesto del genere lo trovo molto divertente.

Probabilmente vi saranno alcuni – troppi – errori grammaticali, chiedo anticipatamente scusa per avervi fatto sanguinare gli occhi – io e la grammatica non abbiamo un rapporto molto buono - .

Il raiting al momento è arancione, giusto perchè é ancora all'inizio, ma poi diventerà rosso – con mio sommo piacere - .

Anh, se non ti piace il Larry, se non approvi il Larry, se non sopporti il Larry o – aggiungere qualcosa di estremamente simile - , ti sconsiglio vivamente leggere la mia FF.

Lieve accenno di Ziam – non so che mi è preso -.

Credo di non aver tralasciato nulla – non ho intenzione di darvi spoiler sulla faccenda di Louis, asd – per cui, siate dei buoni recensori e digitatemi il vostro parere – critiche accettatissimissime - .

 

 

Ringrazio – sinceramente – chi ha inserito la mia storiella – stupidaggine – fra le “storie da ricordare”, “storie preferite” e “storie da seguire”.

Un grazie ancora più grande a chi ha speso il suo tempo per lasciarmi una recensione – graditissima – e per leggere fino in fondo – con tanta pazienza-.

 

In vino veritas, ziam power, lasciate un parere se ne avete voglia o date semplicemente una letta in un momento di noia acuta : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2172520&i=1

 

So, that's all! Good reading! 

  
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