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Autore: Feel Good Inc    30/09/2013    5 recensioni
{ Dragon Trainer x Le 5 Leggende x Rapunzel x Ribelle }
#I. La ragazza dai lunghissimi capelli biondi si voltò a guardarlo e solo in quel momento il tempo tornò a scorrere, la realtà rivestì i panni dell’assurdità che era – un viaggio senza senso, la cima di una torre solitaria, un patto raffazzonato a cercare di dare un significato a questo nuovo mondo ancora tutto sconosciuto per entrambi.
«Mi farai volare?»

~
#IV. Il mattino seguente, il ghiaccio aveva formato una pozza ai piedi del letto, ma la mamma non aveva voluto credere alla sua storia e l’aveva sgridata perché non aveva voluto fare pipì prima di dormire.
~
#V. «Andiamo a vivere insieme, tu e io, un giorno. In un posto qualsiasi, ma insieme.»
~
#X. «Come sta?» le venne di nuovo in aiuto la voce di Jack, lontana.
Rapunzel li raggiunse. «C’è Sdentato con lui» disse soltanto, come se nient’altro contasse.

~
#XI. «Si può sapere che hai, Merida? Oggi non sei in te.»
«Oh, scusa, Punzie. Ho fatto uno strano sogno...»

{ Jack/Hiccup/Merida/Rapunzel }
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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~ a thousand {years} more.

 

 

 

 

 

 

 

# candore

 

 

 

Aveva sentito dire che gli ammazzadraghi l’avevano chiamata ‘la Morte Rossa’. Merida non aveva dubbi sul fatto che quel nome fosse più che appropriato, ma avrebbe preferito che una definizione così altisonante venisse trovata per l’eroe piuttosto che per il mostro della situazione: lui, il reietto, l’esiliato, giaceva in un letto con una gamba maciullata e loro – loro che l’avevano rinnegato perché non l’avevano capito – non trovavano neppure il coraggio di passare al suo capezzale a chiedere come stava, a tenergli per un attimo la mano o a inumidirgli la fronte calda, soltanto limitandosi a gironzolare intorno con gli occhi bassi e una manciata di mormorii riverenti a proposito del demone nero che aveva sconfitto quella Morte Rossa.

Merida aveva sempre sospettato che le cose per lui fossero state più che difficili, ma ora che tutte le paure e le chiusure di Berk si svolgevano davanti ai suoi occhi – ora che il suo migliore amico sanguinava nella sua triste vittoria – aveva solo voglia di scrollarli tutti quanti e di urlare loro addosso.

In quella piccola stanza di legno e roccia si sentiva soffocare; uscì sotto la luna e trovò Jack che la fissava con ostilità, le nocche innaturalmente strette attorno al bastone, la pelle più pallida della luce. Si voltò a guardare lei, ma era come se non la vedesse davvero.

«Sono quasi cento anni che le domando perché» disse, così piano che Merida dovette avvicinarsi per capire le sue parole. «Perché mi ha messo qui, perché proprio io, perché non fa mai niente per gli altri...» Tese le labbra in un’imitazione di sorriso. «Non mi ha mai risposto. Non mi ha mai mostrato nient’altro che quel bianco.»

Merida avrebbe voluto prenderlo per mano, sciogliere la stretta della sua rabbia impotente, ma non era sicura di essere la persona giusta.

Un debole suono di passi e Jack si voltò ancora. Rapunzel aveva il viso rigato di lacrime, ma sorrideva. Merida ripensò a quel breve momento di lucidità in cui lui l’aveva fermata, aveva allontanato con debole gentilezza le sue mani e i suoi capelli e la sua canzone, e le aveva detto che andava bene così, adesso erano proprio uguali, lui e Sdentato – e Rapunzel aveva pianto e lo aveva abbracciato e lo aveva baciato, e Jack era uscito e lei, Merida, per un attimo si era sentita di troppo, anche se non avrebbe saputo dire se facesse male o no.

«Come sta?» le venne di nuovo in aiuto la voce di Jack, lontana.

Rapunzel li raggiunse. «C’è Sdentato con lui» disse soltanto, come se nient’altro contasse.

Merida si sentì prendere per mano. Sorrise nel vedere che la stessa cosa succedeva a Jack.

 

 

~

 

 

Oggi ci sono soltanto loro tre nella sala dalle pareti azzurrine, e Merida non può fare a meno di notare quanto l’unico colore che riesca a sfiorare gli altri due sia il bianco. È una strana somiglianza, la loro; il biancore di Jack è quello freddo e fragile della neve, mentre il candore di Rapunzel è quello delle cose dolci e morbide, come lo zucchero filato. Scuote la testa e ridacchia: forse questo posto la sta davvero facendo impazzire, dopotutto.

«Ehi, che ti prende?»

Rapunzel la guarda sopra il bordo dell’immancabile album da disegno; anche Jack alza lo sguardo dal videogioco e le rivolge un sorriso interrogativo.

Merida riprende a lanciare freccette spuntate contro il muro, pronta a stabilire un nuovo record. «Uh, niente, niente.»

Non saprebbe dire quale tipo di bianco le piace di più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Per prima cosa imploro il vostro perdono per il lungo, lunghissimo, chilometrico ritardo di questo aggiornamento. Ho passato dei momentacci che sembrano ancora in pieno svolgimento e non ho avuto, in tutta onestà, la voglia di fare altro che rinchiudermi a riccio e sfogarmi con me stessa... Ma la verità è che non ho scusanti. Sono mortificata per questa mia sparizione, davvero. ;__;

Comunque, eccoci qui: come promesso si svela infine il motivo per cui all’inizio di questa pseudoraccolta abbiamo trovato Hiccup a DunBroch, il regno di Merida precedentemente destinato alla Principessa Rapunzel – nel mio headcanon l’amicizia tra Hiccup e Sdentato porta addirittura a un esilio del giovane vichingo da Berk, e sì, sono pessima, sono pessima perché così facendo rendo ancora più angst un personaggio adorabile che di angst ne ha già subito fin troppo *coccola Hic* *SOFFRE*

Inoltre accenno anche alla ragione del ricordo caldo sulle labbra di Hiccup nel sesto capitolo. Sempre nel mio headcanon, dopo essere tornato a Berk e aver perso la gamba nello scontro con la Morte Rossa, Hiccup rifiuta l’aiuto dei capelli incantati di Rapunzel aggrappandosi al fatto che ora la sua vicinanza con Sdentato è ancora più netta, e sull’onda delle emozioni del momento lei lo bacia. Ho deciso di alludervi già nel capitolo Jack/Hiccup non soltanto per darvi un indizio che vi riportasse alla mia idea di foursome che trascende i singoli pairing, ma anche perché, ancora nel mio headcanon!, Hiccup è convinto che Jack provi dei sentimenti per Rapunzel e per questo il ritrovarsi così vicino anche a lui gli confonde di molto le idee. Ditemelo, ditemelo che sono contorta e complicata, non aspetto altro. ;w;

Oh, ed eccovi finalmente anche l’indice cronologico. A questo punto mi sembra più che doveroso. Immagino che avrei potuto scrivere la storia seguendo questa struttura, ma non sarebbe stata la stessa cosa:

 

- Il precedente capitolo (Jack/Hiccup/Merida, #colore) e quello relativo al Jack/Rapunzel (#scrigno) sono più o meno coesistenti e si pongono come punto d’origine dell’intera trama;

- Subito dopo viene l’episodio Hiccup/Merida (#stretta), con lui che decide di partire alla ricerca di Rapunzel;

- Il capitolo Jack/Merida (#neve) si ambienta appena dopo la partenza di Hiccup;

- Il capitolo Hiccup/Rapunzel (#raggio di sole) dà il via a nuove interazioni: l’intento forse principale della ‘fuga’ di lei è quello di scoprire se Jack esiste davvero;

- Immediatamente successivo è il breve episodio all’insegna dell’Hiccup/Merida/Rapunzel (#viaggio);

- Questo capitolo, #candore, è un salto temporaneo a ciò che avviene dopo la “riunione” dei Big Four: perdonate il mio aver tralasciato i vari dettagli sull’incontro dei quattro, ma volevo porre l’accento soprattutto sul fatto che Hiccup, decidendo di tornare a casa per affrontare i propri fantasmi e non solo, in qualche modo amalgama ancor più il rapporto esistente tra gli altri tre protagonisti;

- Cronologicamente consecutivo a questo decimo capitolo è appunto il sesto (Jack/Hiccup, #sciarpa), ambientato infatti ancora a Berk;

- L’episodio Merida/Rapunzel (#più dell’aria che respiro) si ambienta dopo il riscatto di Hiccup, quando alla morte di Gothel la vera identità di Rapunzel viene alla luce (more missing moments, I KNOW);

- Infine vi è il capitolo Jack/Hiccup/Rapunzel (#festa) che vuole essere una sorta di happy ending per tutti.

 

Ecco, se voleste magari rileggere i capitoli nel giusto ordine ora potete farlo, ma a dirvela tutta ho la netta impressione che questa storia risulti ostica anche così. XD

Spero di non accumulare un simile ritardo anche per il prossimo e ultimo capitolo, concernente il modernverse: fino ad allora, spero sinceramente che quanto avete letto fin qui vi sia piaciuto.

Alla prossima, e scusatemi anche per la lunghezza imbarazzante di queste note!

Aya ~

   
 
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