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Autore: Come with me    01/10/2013    1 recensioni
"Care stelle,
siete così belle la su,così tante, migliaia.
Tutte vicine, insieme.
Mi sento così piccola guardandovi, così sola.
Sempre di più.
Ma non capisco, cos'ho fatto di male io?
Sono proprio così imperfetta?
Si, lo sono, a quanto pare. "
La vita di Elisabeth era una vera e propria disgrazia.
Ogni giorno la solita routine scuola, casa, compiti, letto, scuola...
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Care stelle,

.....
non so come dire esattamente ciò che provo, sono felice,
però è una felicità strana.
Non so.
Sono contenta che oggi Louis mi abbia accompagnato a casa,
magari domani lo invito a bere qualcosa, per sdebitarmi.
Sono tanto elettrizzata, non vedo l'ora che arrivi domani mattina!"

Si alzò velocemente quel sabato mattina Elisabeth, e con tanta altra velocità fu pronta, e arrivò davanti a scuola.

Riprese fiato dopo la lunga camminata, mentre entrava dal cancello.

Quella mattina era arrivata presto, quindi prese il telefono e entrò su twitter,  e si appoggiò al muretto.

Quando rialzò lo sguardo un ragazzo veniva verso di lei, e notò con piacere che era Louis.

"Ciao Elisabeth!" disse avvicinandosi e baciandola sulle guance,

"Come va?" .

"Molto meglio grazie" gli rispose sorridendo.

"Sono contento, sai, ieri ero molto preoccupato, volevo chiamarti o scriverti, solo che non sapevo come fare, quindi..." sorrideva mentre diceva queste cose, ma fu interrotto dalla campanella.

"Scusa Louis, ma la prima ora ho matematica, e quella si arrabbia facilmente, è meglio che io vada; ci vediamo a ricreazione?" domandò allontanandosi.

"Certo!" le rispose il moro, regalandole poi uno dei suoi sorrisi.

Salì di corsa le scale, entrando per un pelo prima della professoressa, e si diresse verso il suo solito banco, rimanendo sorpresa nel vedere che accanto al suo posto c'era Madeleine, ma si sedette comunque, senza aprir bocca.

Era curiosa di sapere il perchè di quel gesto, quindì represse la sua voglia di sputare un "E tu cosa vuoi qua?" con molta cattiveria, al contrario la guardò e le sorrise, e la compagna ricambiò.

Da quando non erano più amiche Madeline era cambiata molto, non era più la persona carina e dolce, almeno con lei, che Elisabeth aveva conosciuto, a cui aveva raccontato tutto di lei, di cui si fidava, e non avrebbe mai dimanticato il modo in cui avevano litigato.

La professoressa entrò, quindi non potè farle nessuna domanda, ma avrebbe aspettato.


FLASHBACK


"Hey stupida"
disse Madeline venendole incontro,

"Ciao scema!" fu la risposta di una sorridente Elisabeth di quei tempi.

L'amica le si fermò davanti e la guardò con una faccia che era un misto tra "che cazzo vuoi" e "non rivolgerti mai più a me così", un'espressione che la mora non aveva mai visto sul suo volto, così si preoccupò.

"Cos'hai Mad?" le chiese,

"Non sono affari tuoi, comunque volevo dirti di non cercarmi più, io e te abbiamo chiuso. Mi sono resa conto solo ora di quando tempo ho perso con te. Ciao" disse quella girandosi per andarsene.

"Scusa?" Elisabeth era sconvolta, non le era mai capitato prima, e non credeva che quelle parole uscissero veramente dalla sua migliore amica, almeno lo era stata per lei.

"Si, non sei un niente, solo una povera sfigata, una bambina. Non voglio più aver niente a che fare con te", disse Madeline con aria di superiorità.

"Te lo hanno detto quelli, eh? Te le hanno inculcate loro queste idee, non è così? Tu non sei più la persona che conoscevo da quando hai cominciato a frequentare quella gente. E scusami se non sono alla tua altezza, ma sinceramente non mi va di rovinarmi la vita fumando tutto il giorno e drogandomi, o facendo tutti i vostri "giochini", come dite voi. Se non ti andavo bene bastava dirlo prima" disse la mora, sentiva che le lacrime stavano per rigarle le guance, ma le trattenne.

"Non sono una drogata, e non mi rovino la vita, tu non sai niente, quindi taci" il comportamente della ragazza ora cominciava a dar fastidio;

"Quelle occhiaie, quegli occhi e il tuo visonon direbbero così, anzi, sembrerebbe proprio il contrario di ciò che mi vuoi far credere"

"Addio" le disse soltanto l'amica, andandosene.


FINE FLASHBACK


Da quel giorno la vita di Elisabeth era decisamente peggiorata.

Passava tutto il tempo a chiedersi cosa ci fosse di così sbagliato in lei, e perchè la gente non la voleva, non usciva quasi più, per paura di esser continuamente presa in giro.

Qualche mese dopo scprì anche delle voci che erano state messe in giro sul suo conto, e la cosa peggiorò.

Non era una puttana lei, come diceva la gente, era stata si e no con due ragazzi in tutta la sua vita, ma la cosa la spinse a provare a non innamorarsi più; ormai nemmeno i ragazzi la badavano più.

E dopo due anni le cose non erano migliorate.

Decisamente no, al massimo il contrario.

E ora si chiedeva come mai Madeline fosse al suo fianco.

Però quell'anno, in terza superiore, le cose sembravano prendere una piega diversa.

La lezione finì, così lei potè finalmente chiedere a Madeline il perchè di quel gesto.

"Sai, ho visto che è un po' che parli con quel ragazzo, quello moro. Ieri poi ho notato che ti ha anche aiutata quando quegli altri ti hanno spinto", il suo tono sembrò quasi dolce, e a Elisabeth questo fece piacere, così le sorrise, incitandola a continuare.

"Immagino che sia un tuo amico, e devo ammettere che è molto carino. Non è che me lo faresti conoscere, sai comè..." e le sorrise maliziosamente.

Il sorriso aveva abbandonato il volto di Elisabeth, e ora non sapeva se prenderla a pugni o tirarle il banco addosso.

Doveva immaginarlo! Non aveva senso che Madeline tornasse da lei, senza un motivo ben preciso.

"Scusa, è due anni che non ci parliamo, e tu vieni a chiedermi se ti presento un tipo che conosco da due giorni, per portartelo a letto poi?!?! Non chiedevo chissà cosa, ma magari solo un "come va?", e tu invece hai il coraggio di chiedermi di fartelo conoscere? DOPO DUE ANNI CHE NON PARLIAMO L'UNICA COSA CHE SEI CAPACE DI DIRMI E' CHE VORRESTI SCOPARTI UN MIO AMICO, CHE NON TI HA ANCORA GUARDATA? Che è venuto a parlare con me? Cosè, sei gelosa per caso?? Tu stai male cara!" e dicendo si rimise composta sulla sedia, scuotendo la testa.
Madeline si alzò e se ne andò, biascicando un ciao.

Arrivarono anche le ore di scienze e inglese, che stranamente ascoltò, più che altro per reprimere la voglia di tirare qualcosa a Madeline, voglia che non la abbandonò, e per non pensare a ciò che le aveva detto, e alla possibilità che Louis potesse interessarsi alla compagna.

Louis lo voleva lei.

Ora credeva veramente di essersi innamorata di quel ragazzo dagli occhi cristallini, e dal sorriso capace di scoglierti.

Quando suonò la campana per la ricreazione, uscì e si diresse verso la classe del moro, che vedendola le sorrise e la salutò.

"Accompagnami giù a prendere qualcosa" le disse, e Elisabeth annuì.

"Comè andata matematica?" chiese mentre scendevano le scale,

la ragazza lo guardò e sospirò, e lui non sentendo la risposta i girò, e quando incontrò i suoi occhi si mise a ridacchiare.

"Qualcosa mi dice non molto bene, eheheh"

"Lascia perdere va, cosa mi stavi dicendo sta mattina?"

"Ah si, ecco, mmm..., mi daresti il tuo numero? Così quando ti serve qualcuno per qualsiasi cosa, sai chi chiamare!" disse sorridendo, mentre infilava i soldi per prendersi un panino.

"Certo! Ecco.." Elisabeth sporse il suo telefono al ragazzo, dove sulla schermata c'era il suo numero, e lui lo copiò.

"Ok, ti mando un messaggio, così ti salvi il mio".

Aspettò qualche secondo e il cellulare vibrò, e aprì il messaggio.

Hey! :)

Lo lesse e se lo immaginò uscire dalla bocca del moro.

Salvò il numero e continuarono a parlare del più e del meno, fino a quando non suonò nuovamente la campana.

"Uffa!" sbottò il moro,

"ci vediamo", disse incaminandosi per la scala che portava alla sua classe.

"Hey Lou aspetta!" così dicendo Elisabeth lo afferrò per il braccio, e lui si girò.

"Oggi pomeriggio vieni da me, ti preparo una torta, per sdebitarmi di ieri!" era la scusa più stupida che avesse mai sentito, ma sperava funzionasse.

Il moro sorrise e le disse di si.

Quando poi si fu allonatanato, la ragazza cominciò a saltellare dalla gioia, quando poi si ricompose vide Madeline allontanarsi, con fare sconsolato, e così fu ancora più felice.

Finì le ultime due ore, e uscendo da scuola cercò con lo sguardo Louis, e lo vide mentre si allontanava, e le diceva 'a dopo' con i gesti, così gli sorrise.

Quando arrivò a casa si sistemò e mangiò un boccone al volo, e poi si mise subito a preparare la torta per Louis.

Guardò tutti gli ingredienti che aveva, e poi decise cosa fare; le venne in mente anche di scrivere a Louis.

Vieni per le quattro? x

Dopo pochi secondi le arrivò la risposta

Daccordo! :)

Quando la torta fu pronta erano le tre e mezzo, così decise di salire in camera a sistemarsi, visto che in quello stato somigliava tanto ad una barbona.

Si mise un paio di pantaloni neri con dei fiori bordeaux (?) e una maglietta nera con una scritta in bianco, un filo di trucco e spostò i capelli sulla spalla destra.

Suonò il campanello e face uno scatto, rischiando la vita una o due volte sulle scale, e quando arrivò davanti alla porta fece un respiro profondo e poi aprì sorridendo.

Quello che si trovò davanti la lasciava senza fiato.

Un Louis sorridentissimo, tutto tirato a pennello, con una rosa in mano.

"Mi pareva il minimo" disse quando ebbe notato il modo in cui Elisabeth la guardava, "tu in cambio potresti farmi entrare".

"Oh, beh si scusa, è che mi hai sorpreso!".

Chiuse la porta e il ragazzo le sporse la rosa.

 
                                                                                              FINE PRIMA PARTE



                                                                       
                                                                       
                                                                         - WRITER CORNER -

Scusate se l'ho finito così all'improvviso, ma siccome ho le idee per il continuo verrebbe troppo lungo, e già così lo è abbastanza!!
Mi ha proprio preso questa storia, mi piace sempre di più quando la scrivo, infatti gli ultimi due capitoli sono abbastanza lunghi! :)
Vorrei sapere se anche a voi piace, quindi quando la leggete, potreste recensirla?, perchè mi fa piacere che la leggiate in anonimato, però vi sarei molto più grata se lasciaste una recensione!
Mi bastano undici parole!!
Non so cosa dirvi altro del capitolo, tranne che mi è venuto di getto oggi pomeriggio, e che mi soddisfa abbastanza :)
(non sono brava a scrivere lo spazio scrittrice ù.ù)

Il link delle altre storie:


Life :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1464151

Torn, but we are forever "we" :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1592380&i=1

Lightning never strikes twice :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1644696&i=1

Summer love :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1553875&i=1

I was the reason of that smile :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1727259&i=1

Chrissie story (OS su Harry)
: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2183385&i=1

Incontri in disco (immagina lungo su Niall)
: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2184410&i=1


Vi amo tutti xx


- Let_me_love_u
  
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