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Autore: Frozen pal    07/10/2013    2 recensioni
Quattro sorelle vengono chiamate al cospetto di Odino, Padre degli dèi, per un'emergenza: Midgard, il mondo terrestre, sta per affrontare una minaccia. Saranno in grado di salvare la Terra?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le cure che ci erano state offerte dallo SHIELD avevano permesso a me e le mie sorelle di non avere cicatrici indelebili sulla pelle e ci avevano fatto riprendere da quei pochi minuti di battaglia. Dalia pensava che eravamo state addestrate per niente, che non avevamo combattuto come delle guerriere fiere e forti, dato che metà del lavoro l’avevamo fatto sia io che Tony.
Il mattino dopo essere state curate ci dirigemmo verso il luogo in cui Heimdall, il guardiano del Bifrost, aveva teletrasportato le mie sorelle, con tutti i Vendicatori, con anche Loki prigioniero, ammanettato insieme al Tesseract. Nel caso avesse fatto una mossa falsa, quell’aggeggio gli avrebbe lanciato una scarica di potere a cui nemmeno un dio sarebbe resistito facilmente.
< Quindi… Questo è un addio? > Domandò Sydne, a chiunque fosse lì.
< Diciamo che ci prendiamo una pausa e quando un altro cattivo romperà ancora le scatole, torneremo al lavoro > Rispose immediatamente Acciaio. < Anche perché Madame deve calmarsi un po’, dato che il suo sclero ha fatto si che i suoi poteri fossero sempre attivi, troppo, perfino ora > Annuì.
< Immagino che nuoterai nelle acque di Asgard per più di tre ore, tanto per cambiare > Disse Eileen. Sorrisi. Dopo alcune frasi di buona fortuna e saluti, guardai negli occhi il prigioniero accanto a me: non era né impaurito, né triste, nemmeno turbato. Era solo sconfitto, forse anche abbattuto. Deglutì e distolsi lo sguardo dai suoi occhi verdi, per evitare di liberare ancora una volta il mio potere, come avevo fatto in precedenza. < Heimdall! > Gridò Thor.
Fummo immediatamente trasportati tutti e sei al Bifrost, in qualche secondo fummo nella cupola dorata. Eileen atterrò addosso a Dalia, che si alzò dolorante, mentre io e Sydne ci sostenemmo a vicenda, per evitare altri lividi sulla pelle. Ad accoglierci ci furono Odino e Frigga, la quale guardò Loki con le lacrime agli occhi. Non avevo mai pensato a cosa pensasse di lui Frigga, ma probabilmente lo amava anche più di Thor. E questa era la cosa che più mi saltava all’occhio: come puoi scoppiare in lacrime di gioia al vedere il tuo figlio adottivo, che ha tradito il tuo regno, e ha tentato di distruggere un mondo intero? Quello era l’amore di una madre, la gioia di sapere che Loki era ancora vivo, nonostante tutto.
La reazione di Odino fu l’opposto di quella di sua moglie, infatti abbracciò Thor e le mie sorelle, quando venne il mio turno, io guardai in basso, poi sentì qualcuno spingermi da dietro. Mi voltai per vedere che era Loki, il quale mi fece un cenno con la testa, per farmi capire che dovevo abbracciare anche io Odino. < Heimdall mi ha riferito dell’inconveniente che hai avuto, Freya > Disse il padre degli dèi. < Ma non per questo devi sentirti un’esclusa, ormai sei una guerriera di Asgard, poiché hai difeso Midgard insieme a Thor, mio figlio > Presi un gran respiro e annuì, mentre Odino si avvicinò a Loki, lo osservò e basta, nessuno dei due abbassò lo sguardo. Era un confronto davvero terribile.
< Portatelo in cella… In quella isolata > Spalancai gli occhi.
< Non potete farlo! > Esclamai. < Cioè… Ne avete il potere ma… Pensavo che un’offerta di perdono da parte vostra fosse l’unica cosa che avreste fatto, Padre degli dèi >
< Non osare mettere in discussione le mie decisioni Freya, poiché ti stai facendo condizionare troppo dal tuo passato > Rimasi muta, facevo fatica a respirare, anche quando Dalia ed Eileen cercarono di distrarmi con alcune battute pessime o idee per tornare su Midgard, dato che quel mondo gli era piaciuto.
Tre guardie presero Loki e lo guidarono fuori dal Bifrost, uscimmo tutti, trovando i nostri destrieri ad accoglierci calorosamente.
Wrath mi saltò addosso nella sua forma più piccola, mi si attaccò al collo, senza lasciarmi, per almeno qualche secondo, facendomi sorridere.
< Ero preoccupato, ho sentito che non riuscivi più a contenere il tuo potere e… > Gli diedi delle pacche sulla schiena, dicendogli “Ora va meglio, sei il migliore”, e lo era davvero.
Prima che potessero portare via Loki, gli feci un cenno con la testa, a cui lui rispose, poi le guardie e Odino si diressero verso il palazzo di Asgard, mentre noi rimanemmo lì.
< Conviene avviarsi a palazzo, non credete? > Propose la regina. < Questa sera ci sarà un banchetto in vostro onore, in onore dell’impresa compiuta > Eileen alzò le braccia al cielo insieme a me e insieme gridammo “Cibooo!!!” prima di salire su Eldest e Wrath, che aveva assunto la sua forma naturale.
Eravamo tornate a casa, forse saremmo state accettate malgrado la nostra identità, era tutto perfetto. Forse…
< Sapevo che Eileen aveva ragione > Sobbalzai e mi alzai di scatto, sentendo una voce familiare. Si trattava di Thor, che, non so come, aveva scoperto la grotta dove mi rifugiavo dopo le mie nuotate.
< Salve a te, come stai? Io bene > Risposi con sarcasmo. < A che ti riferisci? > Scoppiò a ridere.
< Ieri sera te ne sei andata dalla festa dopo aver mangiato, e le tue sorelle mi hanno detto che sembravi turbata, infine stamattina Eileen mi ha detto che probabilmente eri a nuotare e che avresti perso la cognizione del tempo > Come facevo di solito. Sorrisi e abbassai lo sguardo. Mi resi conto che non ero presentabile con addosso delle fasce al petto e una gonna corta che mi copriva a malapena le cosce, quindi mi coprì con il telo che avevo appoggiato lì prima di tuffarmi.
< Già… Non sono da festa e le mie sorelle lo sanno bene >
< Sei preoccupata riguardo ai tuoi poteri? > Scossi la testa.
< Anche le mie sorelle hanno il timore che il loro potere si liberi dal contenitore, e potrebbe accadere, dato che soffrono pur di non dare a vedere che stanno cedendo… Siamo ormai tutte e quattro dei pericoli ambulanti, potremmo scoppiare da un momento all’altro. Ma… Io a dire il vero penso che non sia finita qui >
< Non capisco ancora cosa intendi > Disse confuso il biondo.
< Non staremo tranquilli ancora per molto, lo sa perfino Heimdall > Thor sembrò preoccupato dalla notizia. < E riguardo al comportamento di tuo padre con Loki… Non credi sia ingiusto? >
< Freya… Tu non sai come si sente padre in questo momento, non puoi capirlo >
< Ma posso capire Loki meglio di chiunque altro, Thor > Dissi fredda. Raccolsi i miei vestiti e sorpassai il principe biondo, che rimase immobile. < E comunque… Anche se ha fatto tutto questo, anche se è diventato così… Tu sai che non lo ha fatto perché era nel suo sangue, Thor, sai che non era capace di essere così > < Lo so benissimo… Immagino che ora… Continueremo ad allenarvi > Mi bloccai.
< Scusa cosa? > Domandai voltandomi verso di lui. Aveva cambiato apposta argomento.
< Dovete controllare i vostri poteri o no? > Disse divertito. Come poteva una persona cambiare umore in un modo così veloce? Era… Incredibile. < Quindi adesso aumenteremo i livelli in difficoltà >
< E credi che noi quattro ci lasceremo accasciare a terra grazie a voi? >
< Immagino di si > Rispose divertito.
< Illusooo! > Mi presi gioco di lui, poi cominciai a correre e quando mi accorsi di essere inseguita da lui, battei le mani e lo feci annegare sotto un’onda enorme.
< Così non vale però! > Si rialzò e riprese a rincorrermi, come se non gli avessi fatto nulla.
Thor voleva davvero tanto bene a Loki, senza alcun dubbio, e sapeva anche che in qualche modo, Loki era più bravo di lui, in tutto, anche se Odino non aveva mai fatto emergere questa cosa. Ma io l’avevo notata, lo avevo fatto quando, al posto che starsene con le mani in mano, Loki mi aveva salvata con un trucco di magia, sfidando un Gigante di Ghiaccio, rischiando.
Dopo aver chiacchierato con Thor, ed essermi vestita per cenare, avvisai Sydne che sarei arrivata in ritardo a cena e di mentire spudoratamente su dove sarei andata.

Le prigioni di per sé erano un luogo orribile e per nulla confortante, ma la cella che gli era stata assegnata a Loki era degna di un sovrano. Camminai barcollando, per la paura e forse anche per colpa delle scarpe scomode che avevo indossato da abbinare ad una veste, dato che avrei cenato con le mie sorelle insieme alla famiglia reale quella sera. Quando fui davanti alla cella di vetro rabbrividì, senza un motivo preciso. O forse… per il fatto che Loki sembrava non vedesse l’ora di vedermi?
< Sapevo che saresti tornata a farmi visita, Freya > Piegai la testa di lato, facendo una smorfia. < Non mi chiami più alchimista? > Loki sembrò divertito dalla mia domanda.
< Non mi sembrate un’alchimista con quella veste, state forse per sposarvi? > Lo fulminai con lo sguardo. < Per nulla, non ho intenzione di diventare schiava di un uomo a diciassette anni, grazie > Dissi fredda. < Quella veste vi risalta, sareste un’ottima regina >
< No, non lo sarei… E poi… Non c’è un re al quale vorrei stare accanto > Risposi scoraggiata. < Ne siete sicura? > Loki si alzò da terra e si mise in piedi davanti a me. Grazie alla sua incredibile altezza e il suo sguardo di ghiaccio mi sentì inferiore, in tutto, le mie gambe a momenti mi avrebbero lasciata lì e sarebbero scappate nella sala a cenare.
Il problema non era l’effetto che mi faceva quando lo guardavo o sentivo la sua voce, ma il fatto che non fosse più la persona che era un tempo, che non avesse più una ragione per diventare una persona migliore di com’era prima, ormai era pericoloso. E se lo dicevo io, che ponevo molta fiducia nel cambiamento di una persona, c’era poco da fare.
< Non ci sono re a parte Odino, Loki. E se mi stai in qualche modo confondendo… >
< Che potresti farmi? > Mi incitò. < Non ho paura di te, forse prima ne avevo, poiché non ti conoscevo abbastanza da poterti ingannare, ma… Adesso sono sicuro che saranno più divertenti queste conversazioni segrete> Presi un gran respiro per cercare di calmarmi. Nulla, ero tesa come una corda di violino. < Potrei anche scioglierti se solo non ci fosse questo vetro tra noi e lo sai Loki >
< Non dirmi che ora serbi rancore perché ti ho immobilizzata per qualche secondo > Lo fulminai con lo sguardo. < Oppure ti rode di più il fatto che io non abbia mantenuto la promessa? >
< Sei un povero pazzo, tu non ricordi alcun valore, nessuna delle virtù che ti appartenevano è rimasta in te, ora tenti solo di sopravvivere e di conservare il tuo onore con la cattiveria, ma non ti porterà a nulla > Strinsi i pugni per trattenermi dall’attraversare il vetro e tirargli un ceffone. Disse fiero. < Forse ora è meglio dire solo Loki, il dio degli inganni > Scossi la testa, non so se per la delusione o la disperazione che nacque dentro di me nel sentire quelle parole. Ma comunque avrei dovuto imparare a cacciarlo dalla mia mente, altrimenti mi avrebbe uccisa, lentamente.
< Allora tanti saluti, Loki, il dio degli inganni > Dissi, per poi dargli le spalle.
Mi diressi a passo veloce verso la sala dove i reali e le mie sorelle mi stavano aspettando da un po’ di tempo, avrei inventato che non mi ero sentita molto bene, e di sicuro ci avrebbero creduto, poiché di solito ci si fida di una persona che ispira fiducia.
Il problema sovviene quando questa persona perde questa sua caratteristica e si trasforma in un nemico che ti rinfaccia il tuo errore solo guardandoti negli occhi, sorridendoti sfacciatamente.
< Freya! Dov’eri finita? > Domandò Sif appena entrai.
< Mi scuso, ma ho avuto un giramento di testa e mi sono dovuta tranquillizzare in camera… >
< Nessun problema! > Disse entusiasta Thor. < Perché cominciamo a cenare a partire da ora! > Allargò le braccia, prese un piatto e poi si sedette accanto a Volstagg, divorando quello che mi sembrò un pollo intero. Io mi sentì in dovere di rimanere discreta, di non farmi notare quella sera, di non parlare riguardo all’argomento della missione compiuta su Midgard. Dovevo essere invisibile.
Nessuno notò questo mio atteggiamento e di questo ne fui grata, dato che avevo anche avuto un brutto presentimento, che solo Eileen aveva compreso, dal mio sguardo, e aveva anche tentato di farmi buttare fuori tutto, non riuscendoci però.
La pace tra i mondi non era ancora un obbiettivo del tutto riuscito, avremmo dovuto combattere ancora, per Asgard, per noi, per Midgard. Per ogni essere vivente.














Buonsalve a tutti coloro che hanno letto questa storia!
Ringrazio come sempre chi la segue e avverto che, quando avrò visto Thor The Dark World, scriverò il continuo volentieri quindi alla prossima! =D
Grashie
  
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