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Autore: Anwyn    08/10/2013    2 recensioni
I Nott non lo sapevano, ma quell'avvolgente fagottino di coperte conteneva un essere differente da tutti gli altri, di straordinarie capacità magiche, che avrebbe dimostrato senza esitazione le sue doti naturali. Lily Nott, Purosangue, il suo nome ricordava ironicamente il nome della madre del Prescelto, ma lei non aveva nessun legame con il Bene. Sarà lei a decretare le ultime parole.
(Fan fiction ambientata durante la prima caduta del Signore Oscuro, poco dopo la morte dei Potter)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, Famiglia, Malfoy, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Lucius, Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era un'uggiosa mattinata di fine agosto e, in mezzo alla sinistra e insolita foschia che si addensava tra i vicoli di un'ancora dormiente Diagon Alley, apparvero le figure di Everard Nott e i suoi due figli, che camminavano silenziosamente per le strade semi deserte. Il terzetto, stringendosi tra i mantelli, avanzava frettolosamente verso il lato Sud del viale magico; il padre e i figli erano giunti sin lì per comprare l'occorrente a Theodore per il suo primo anno a Hogwars, il materiale era solo per lui, non per Lily, che era costretta ad assistere alla scena in silenzio, senza poter comprare nulla. Lei non era stata ammessa alla scuola di stregoneria, le sue doti magiche erano troppo elevate, e mentre sfogliava rapidamente lo spesso volume di Storia della Magia al Ghirigoro non poteva fare a meno di pensare a cosa si sarebbe persa, a tutte le cose a cui doveva rinunciare, come: il Quidditch, il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico, le passeggiate intorno al lago Nero.. a quante fantasie e sogni erano state infrante a causa di quel rifiuto. Ci stava ancora riflettendo mentre di stavano avvicinando alla loro ultima tappa: il negozio di bacchette. Esso aveva un'insegna che recitava: Ollivander: fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C , scritta in caratteri dorati. Il negozio era gestito dalla famiglia Ollivander e nella vetrina era esposta una sola bacchetta che poggiava su un cuscino color porpora. Everard e i due figli entrarono facendo tintinnare la campanella sulla porta e si ritrovarono in una stanza di piccole dimensioni, in cui al centro era presente una scrivania in legno scuro e tutt'intorno spiccavano scaffali con migliaia di scatole di bacchette impilate in perfetto ordine fino al soffitto. Il fabbricante di bacchette, Garrick Ollivander, apparve dopo poco da dietro un ripiano e mostrò subito curiosità per il terzetto. Everard, per evitare domande inappropriate, disse frettolosamente al rivenditore che a suo figlio occorreva una bacchetta e il proprietario del negozio, guardando l'uomo con sguardo interrogativo, sparì dietro agli scaffali in cerca di qualcosa di adatto a soddisfare la richiesta. Ritornò poco dopo con le braccia colme di scatole lunghe, nere e lucide, le dispose con ordine sulla scrivania e invitò il ragazzo a provare la prima bacchetta, Theodore, intimorito, prese la bacchetta in mano e non compì alcun gesto. Allora Ollivander, intenerito dal ragazzino gli disse di scuoterla, il movimento generò il rovesciamento di uno degli scaffali, e, dopo un attimo di sconcerto, il proprietario gliela fece immediatamente riporre sul bancone. Dopo qualche altro tentativo senza buon esito, Theodore riuscì a trovare la sua bacchetta, che, appena fu impugnata nelle sue mani, si illuminò sulla punta. Ollivander allora, dopo aver spiegato le caratteristiche della bacchetta al giovane, rivolse la sua attenzione a Lily, che guardava distrattamente la bacchetta in vetrina. Everard però se ne accorse, e non volendo perdere ulteriore tempo, stava già avanzando a grandi passi verso l'uscita. Lily secondo le profezie non aveva bisogno di alcuna bacchetta, e ciò si era dimostrato con regolarità durante gli anni, quindi era inutile spendere altro denaro, pensava il Mangiamorte. Tuttavia Ollivander, non essendo a conoscenza di queste predizioni, fermò i tre, chiedendo di poter fare solo un tentativo con la ragazza. Il padre, sbuffando vistosamente, acconsentì, senza nutrire alcun tipo di speranza e rimpiangendo di aver dato una possibilità all'uomo. Ollivander allora, invitò la ragazza al centro della stanza e le porse delicatamente la bacchetta posata sul cuscino. Nessuno era mai riuscito a conquistare la fedeltà di quella stecca, sembrava agli occhi di tutti indomabile, era diventata famosa quanto la Bacchetta di Sambuco, e per lungo tempo maghi e streghe da ogni parte del mondo avevano tentanto di guadagnarsi la sua fiducia, senza successo. Ormai anche il proprietario aveva perso le speranze, ma appena la giovane Lily la prese in mano ….
  
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