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Autore: Prinzesschen    05/04/2008    3 recensioni
Quando amare è complicato e perdonare lo è ancora di più, l'unica strada da seguire è quella indicata dal cuore, libero dalla razionalità che a volte pone barriere apparentemente insormontabili...Ed è proprio questo che la protagonista di questa storia dovrà imparare...ad amare e perdonare...vi prego siate clementi è la mia prima ff!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tristezzaaaaa

Ciau raga! Prima di dire qualsiasi altra cosa voglio ringraziare infinitamente windsturm per aver seguito la mia storia e aver recensito praticamente ogni capitolo! Davvero, sei un tesoro! E beh...per quanto riguarda il fatto che lo scorso capitolo era tanto triste...mi dispiace windsturm, ma io sono proprio crudele e siccome in questo periodo sono un po' giù....anche le cose che scrivo sono "un po' giù"! Ma adesso vi lascio alla lettura e spero che vi piaccia! Mi raccomando recensite  e ditemi se vi piace o no....accetto le critiche! Non mi offendo, quindi ditemi anche se qualcosa non va! Baci

I giorni passarono lenti, Giulia continuava a trattare Bill come se tra loro non ci fosse mai stato nulla, ma senza ridere e scherzare come una volta…non riusciva a guardarlo negli occhi, non riusciva a ridere con lui, perché il suo cuore era ancora spezzato e la ferita non si era ancora rimarginata.

Bill non ce la faceva più a vederla così indifferente, così distante e così fredda, e decise che doveva parlarle, se no sarebbe esploso.

In casa c’erano solo i gemelli e la ragazza.

“Giulia ti devo parlare.” Disse entrando in salotto, dove la ragazza e Tom scherzavano davanti alla tv.

Lei controvoglia si alzò e lo seguì in cucina.

Si misero uno davanti all’altra e Bill la guardò negli occhi, ma quelli sfuggivano ogni contatto visivo.

“Giulia non ce la faccio più…. La tua indifferenza mi uccide! Non posso più vederti così fredda! Sei distante Giulia! Non lo capisci che io ci tengo troppo a te!? Si ho sbagliato, ma io ti amo!”

“Tu non mi ami Bill…è stato solo un errore…l’unica a sbagliare sono stata io…ho creduto di poterti cambiare…di poter essere diversa dalle tue groupie…ma mi sbagliavo…e ne ho pagato le conseguenze…devi dimenticarmi come io ho fatto con te” rispose senza guardarlo negli occhi con una calma e una freddezza spiazzanti.

“GIULIA CAZZO NON MI GUARDI NEMMENO PIU’ NEGLI OCCHI! NON LO CAPISCI CHE SONO PENTITO?! GUARDAMI NEGLI OCCHI! ORA! SUBITO GIULIA! CAZZO GUARDAMI!”

Lei alzò lo sguardo e i loro occhi si incontrarono e subito una lacrima sgorgò dagli occhi azzurri della ragazza.

“BILL NON TI GUARDO NEGLI OCCHI PER NON RIPENSARE A QUELLO CHE MI HAI FATTO! PER NON ODIARTI! PERCHE’ SONO GLI STESSI OCCHI CON I QUALI MI HAI DETTO TI AMO E CON I QUALI POI MI HAI GUARDATA DOPO AVERMI TRADITA! HO SOFFERTO TROPPO PER TE BILL! SONO STANCA!STANCA! STANCA DI PIANGERE OGNI NOTTE PER TE! STANCA DI ODIARMI PER ESSERMI FIDATA DI TE! STANCA DI NON RIUSCIRE A DIMENTICARTI!” urlò per poi scappare via in lacrime portandosi dietro solo la sua chitarra e sbattendo la porta.

Bill rimase lì…senza parole…Tom che aveva assistito alla scena, con un'aria seria che poco gli si addiceva, gli disse:

“Bill non puoi chiederle di dimenticare…non può!” e anche lui uscì per raggiungere la ragazza e consolarla.

Bill rimase solo…solo con i suoi errori.

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Intanto Tom corse a lungo alla ricerca di Giulia, finchè non la trovò, seduta ai piedi di una fontana a suonare una triste melodia con la sua chitarra.

Le si sedette accanto senza fermarla e lei continuò.

Mise in quella melodia tutta la sua tristezza, tutta la sua disperazione e, suo malgrado, tutto il suo amore.

Quando ebbe finito si voltò verso il rastaro.

“Tom…io lo amo!”

Lui la abbracciò e lacrime amare le rigarono il viso.

“Giu’ anche lui ti ama…ma è stato un idiota…è vero…e hai tutto il diritto di odiarlo…io non so cosa provi e neanche cosa prova Bill, perché tutte le ragazze che sono venute con me sapevano di non essere le prime ne le ultime che finivano nel mio letto…anche io sono un idiota…ma non ho mai promesso niente a quelle ragazze…”

“Tom…lui…io pensavo fosse diverso…pensavo di essere speciale…sono una stupida!”

“Non sei stupida, ma se non ti fidi di lui…non devi tornarci insieme…è mio fratello ed è la persona a cui voglio più bene in assoluto, lo sai, ma non voglio che ti faccia soffrire!

Rimasero per un po’ così…abbracciati, stretti l’uno all’altra.

Quando lei smise di piangere, tornarono a casa .

La ragazza indugiò sulla soglia vedendo Bill seduto in un angolo della stanza sul pavimento intento a fissare il vuoto davanti a lui.

Non appena sentì la porta aprirsi, il moro si girò di scatto verso di loro e Giulia potè vedere che gli occhi del ragazzo erano rossi e gonfi.

Lui fece per alzarsi e venirle incontro, ma lei corse nella sua stanza e chiuse velocemente la porta.

Sentì dei passi e poi la voce del ragazzo che, nonostante tutto, amava.

“Giulia, io non ti chiedo di perdonarmi…so che non sarebbe giusto chiederti una cosa del genere dopo quello che ti ho fatto, ma…dio! Non ce la faccio a vederti soffrire! Non voglio più vedere lacrime rigarti il viso, soprattutto perché so che la causa di tutto questo sono io…Ti prego Giulia torna a sorridere…magari non a me che non merito i tuoi sorrisi, ma alla vita…” le disse tutto d’un fiato con la voce che tremava.

La porta si aprì lentamente e lei si trovò davanti un Bill i cui occhi trasmettevano una tristezza inimmaginabile.

“Bill…io…non chiedermi di perdonarti…per il momento non credo che ci riuscirò, ma per lo meno voglio provare a far tornare le cose come quando tra noi non c’era niente, voglio cancellare quest’ ultimo periodo e tornare indietro. Forse così riuscirò a non pensare al male che mi hai fatto.”

Quelle parole ferirono il ragazzo profondamente.

Perché vuoi cancellare tutto?? Ho sbagliato ma questo non può bastare a cancellare tutto! No..no…non puoi farlo!” avrebbe voluto dirle, ma l’unica cosa che uscì dalle sue labbra fu un flebile “D’accordo”.

Rimasero per un po’ così, uno di fronte all’altro.

“Vado un po’ in camera mia…” annunciò Bill in un sussurro, e così dicendo si allontanò.

Lei rimase sola a fissare il muro davanti sé e a pensare a quello che aveva detto al ragazzo.

Sapeva che non sarebbe riuscita a dimenticare quel periodo che per quanto sembrasse bello all’inizio, le aveva portato solo dolore alla fine.

Come un film le passarono davanti agli occhi tutti i momenti passati con Bill…

 

Flashback

 

Giulia si sedette sul letto di Bill e si sdraiò accanto a lui, non c’era niente di male, era quasi un’abitudine.

“Billuccio!!!!!!!” esclamò imitando la voce di una bambina e abbracciandolo come fosse il suo peluche.

“Ehi signorina! Ricordati che sono un ragazzo! Se fai così, nonostante io non sia come Tom, mi tenti troppo!” buttò lì il vocalist con una leggere risata guardandola malizoso.

“Ma va là scemo! Stai un po’ zitto e abbracciami cucciolo peluchoso!” gli rispose lei ridendo e lanciandogli un cuscino in faccia.

Lui non se lo fece ripetere ancora e l’abbracciò teneramente. Rimasero così per un po’, e Bill non si mosse, nel timore che anche il minimo movimento potesse rovinare la magia di quel momento.

 

 

“Bill hai il gelato sulla punta del naso!” lo avvertì la ragazza per poi prendere un tovagliolo e delicatamente pulirlo come fosse un bambino.

“Tu invece sei sporca qui” e lentamente le sfiorò un angolo della bocca e come nel più classico dei classici, i loro sguardi si incrociarono e piano piano i loro volti si avvicinarono l’uno all’altro per poi unirsi in un tenero e casto bacio.

Quando si staccarono e si resero conto di quello che avevano appena fatto si guardarono imbarazzati, lei arrossì e lui le sorrise dolcemente.

 

 

Lui le si avvicinò provocandole una strana soggezione e dolcemente la baciò sulle labbra…un bacio con il quale cercò di esprimere i sentimenti che fino a quel momento aveva nascosto…un bacio…una promessa…

Lei ricambiò, sentendo quanto quel bacio fosse tormentato…aspettato…ed eloquente. Lei aveva le guance rosse, ma stavolta non per l’imbarazzo, ma per i cockteil che aveva mandato giù.

Quando si staccarono lei gli sorrise come mai aveva fatto prima…e prendendolo per mano lo trascinò in pista.

Qui cominciarono a ballare una sensuale danza stretti l’uno all’altra e lui avvicinò la bocca a quella di lei e ricominciarono a baciarsi senza smettere di ballare…piano lui scese con le labbra sul collo, con desiderio e con malizia.

“Stanotte vuoi stare con me?”le sussurrò all’orecchio e ricevendo in risposta un bacio pieno di passione e desiderio.

 

 

“Ciao” sussurrò dolcemente.

“Buongiorno” anche lei sussurrò quelle parole e lui la baciò con tenerezza.

“E’ stata una notte stupenda!” le disse il moro.

“No.. è stato un sogno!” lo corresse lei sorridendo.

“E allora ti prego…non svegliarmi” e la baciò di nuovo.

“Quindi non sei pentita?” le chiese però ad un tratto facendosi serio.

“Certo che no! Perché dovrei? E tu?” rispose preoccupata.

“Assolutamente no! Solo avevo paura che tu ieri non fossi pienamente cosciente e che oggi pensassi di aver sbagliato o che io mi sono approfittato di te…”

“Non l’ho mai pensato!E poi..beh…si, avevo bevuto un po’…ma sapevo perfettamente quello che facevo!” lo tranquillizzò lei.

Lui fece un sorrisone a trentadue denti pieno anzi traboccante di felicità e la baciò ancora una volta.

Erano felici. Felici come mai nella loro vita. Felici di poter vivere il loro splendido sogno. Felici del loro amore. Felici…terribilmente felici.

“Che ore sono?” chiese ad un tratto Giulia.

“Le 7,00…è prestissimooooo!”

“Si ma tu devi andare nella tua camera! Se no tuo fratello si insospettisce!”

“Ma lui dormirà perlomeno fino a mezzogiorno!!!”

“Su, Bill! Non fare il bambino capriccioso! Allora sai che fai???? Vai nella tua stanza, sfai il letto come se ci avessi dormito e vieni da me in cucina a fare colazione! Di’ che non è geniale se ne hai il coraggio!!” Disse lei con aria di sfida.

“Beh…lo so che sei un genio! Ma quindi non dobbiamo dire niente agli altri?”

“Direi di tenerlo per noi ancora per un po’…glielo diremo al momento giusto.”

“D’accordo…”

Giulia era li in quel letto, Bill accanto a lei continuava a fissarla sorridendo felice ma lei stava pensando a qualcosa.

Doveva sapere, sapere cosa erano diventati lei e Bill.

Si voltò verso di lui che ancora la fissava, non riuscì nemmeno ad aprire bocca, lui la precedette.

"So cosa stai pensando!" disse avvicinandosi per abbracciarla "Giulia io ti voglio bene e non ti farei mai del male!" disse chiudendo gli occhi avvicinandosi ancora di più.

Un sorriso si dipinse sul volto della ragazza, per la prima volta nella sua vita aveva trovato una persona che la capiva al volo "Anche io ti voglio bene Bill!" e lo baciò con passione.

 

 

“Giulia…devi stare tranquilla! Ti ho vista alle prove, sei bravissima, non devi preoccuparti…e …so che non è il momento giusto…ma devo dirti una cosa, se non voglio rischiare di esplodere:

Ti amo! Ancora non te lo avevo detto perché mi sembrava prematuro e sarebbe suonato ipocrita, ma io…so di amarti  ne sono convinto più di ogni altra cosa…” Le disse tutto d’un fiato per poi baciarla di nuovo.

“Anch’io ti amo Bibi!” e ricambiò il bacio con quanta più passione fosse in grado di trasmettere attraverso quel gesto.

Non c’era bisogno di altre parole perché i loro occhi parlavano al loro posto.

 

Fine flashback

 

Una lacrima le rigò ancora una volta il viso, ripensando a come in una sera, la sera in cui lui l’aveva tradita, aveva perso ogni certezza e come le parole di Bill che allora le sembravano tanto dolci, ora le risuonavano false e ipocrite.

Lui non l’amava, o almeno non abbastanza, se l’aveva tradita così facilmente, se l’aveva ingannata.

Ogni parola era una bugia che le bruciava l’anima, lui l’aveva solo ingannata e lei doveva arrendersi alla realtà, per quanto  questa potesse essere crudele.

Ma per il proprio bene, doveva comportarsi come se niente, NIENTE fosse accaduto e mentire a se stessa come del resto aveva fatto anche lui.

  
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