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Autore: Sybelle    06/04/2008    7 recensioni
Salve! Questa è una storia molto corta, un esperimento. Si tratta di una vera e propria intervista ad un Kei famoso e finalmente felice. Volete sapere cosa celano i suoi occhi di sangue? Leggete allora! E, se i recensitori lo vorranno, ci potrà essere un continuo...spero di non deludervi! Recensite vi prego!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Torno in questa sezione con una cosetta un po’ particolare…un’intervista stile giornale tipo “A”, o “Donna Moderna”. La storia è che Kei è diventato famoso per un film. Tutto qui! Ma dietro questo film, il suo mondo, la sua vita, la sua mente…Spero vi piaccia!!!!
Kissone

Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita.

"Un atleta, certo, una persona enigmatica, certo, ma cosa si nasconde veramente dietro Kei Hiwatari? Cosa celano gli occhi più espressivi del nostro secolo? Noi del True’s News lo incontreremo oggi, per la prima e unica intervista che ha deciso di concedere. Reduce dal successo di “L’amore non ha colore“ , accetterà, ha detto, di svelarci come la sua vita sia cambiata, dalla fine del catastrofico incontro contro la BEGA. Ma…chi è veramente, il famoso blader dagli occhi di fuoco?”

Come prefissato, mi siedo al terzo tavolino vicino alla porta del piccolo baretto in cui abbiamo deciso di incontrarci. È un posto tranquillo, vicino ad un bel parco. Sono le 3 del pomeriggio. Finalmente lo vedo arrivare. Mi fa un cenno con la mano, sorridendomi. Mi viene in mente che negli anni dei mondiali di beyblade non lo si è mai visto sorridere. Mi sento una privilegiata in questo istante. Finalmente arriva al tavolo, scusandosi per il ritardo inesistente. Porta una camicia azzurra con righe sottilissime marroni e rosa, dei jeans e semplici scarpe bianche. A vederlo, non si penserebbe che sia un’affermata star di Hollywood. Dopo i convenevoli, decido di cominciare con le domande.

Bene, credo di poter cominciare facendole i complimenti.
Beh, grazie! Non ho fatto nulla di speciale…e comunque può darmi del tu, sennò mi fa sentire vecchio!
Ok Kei! Dire che non hai fatto niente di speciale è piuttosto riduttivo…sei appena stato osannato da ogni critico per il tuo primo film.
Sì, ho visto che, per il momento, nessuno mi sta criticando (ride: la sua risata è dolce, gentile ndr)…Dategli tempo, trovano sempre qualcosa da ridire. Ora mi godo il momento, sono felice di aver scosso buona parte del pubblico!
Scosso è dire poco, il tuo film ha cambiato radicalmente l’opinione pubblica, sull’amore, sul razzismo, ed anche su di te.
Prima di tutto, il film non è mio ma di Kravinskji: un grande regista, senza la sua guida, il film non sarebbe mai riuscito così reale, così credibile. Sono fiero di avervi recitato, perché ha un messaggio, uno scopo; volevamo sensibilizzare il pubblico sull’amore tra diverse razze. Spesso si commette l’errore di credere che nel mondo siamo tutti divisi, senza pensare che viviamo tutti sulla stessa terra, nello stesso pianeta…Non abbiamo il minimo senso del paese. Abbiamo paura dei nostri vicini, e non ci fidiamo di nessuno. Un tempo anche io ero così…avevo paura, ero chiuso in me stesso….Adoro viaggiare, imparare, apprendere le culture altrui…Ma questo non basta a essere più aperti verso gli altri: prima devi essere aperto con te stesso.
Com’è avvenuto in te il cambiamento? Cosa è cambiato tutto ad un tratto?
Vede, dopo lo scontro con la BEGA, ho capito che non potevo andare avanti così. Vivevo senza un vero scopo, tiravo la giornata. Avevo i miei affetti, logicamente, ma non mi importava di me, del mio futuro. Poi, quando ho visto Yuri (il suo migliore amico ndr) in quello stato, ed io stesso ho rischiato di cadere per sempre, ho saputo subito cosa dovevo fare: ricominciare da capo.
È vero che fumavi, bevevi e ti drogavi? Molti dicono che sei arrivato alle finali solo dopandoti.  
Non lo nego, ero un cattivo ragazzo…Ma se lo facevo, era perché ero disperato…Un tentativo di autodistruzione, insomma. Ho tentato più volte il suicidio, non mi vergogno a dirlo…Ma non è AFFATTO vero che mi dopavo; non ho mai avuto bisogno di quelle porcherie in ambito sportivo. Odio certi imbrogli.
Posso chiederti perché hai tentato il suicidio? Sono consapevole che non sia un buon argomento, anzi, se devo dirti la verità, mi avevano sconsigliato domande simili…se non vuoi rispondere, o se vuoi mandarmi al diavolo, sei libero di farlo.
No, stia tranquilla…apprezzo molto la sua determinazione. Le dirò volentieri i motivi, cosicché TUTTO il mondo sappia cosa può accadere in una città civilizzata come Mosca. Vede, io sono figlio di un capo mafioso, ed il mio cosiddetto nonno, è un boss molto temuto. Mi hanno fatto passare le pene dell’inferno, scusi il termine, quei bastardi, e mi avevano fatto passare la voglia di vivere. Ma adesso è diverso, non sono io in fuga ma loro, e posso vivere in pace.
Si è parlato di violenze…te la senti di dire quali?
(ride sarcasticamente ndr) Vediamo…da dove posso cominciare? Ho ricevuto violenze fisiche, psicologiche…sessuali…e tutte dalle stesse due persone sopracitate, con l’aggiunta di Vorcov, ora in galera…Mi hanno fatto patire freddo, fame, dolore…hanno ucciso persone davanti ai miei occhi, quando ero appena un bambino.
Scusami se ti ho chiesto dettagli così intimi…e scusami se continuo. Gira voce che hai perso la memoria…è vero?
Sì, è vero. L’ho persa a 12 anni, in seguito ad un incidente. Non l’ho recuperata ancora del tutto, e molte cose le ho sapute solo tramite altri: ho ben pochi ricordi in fatto di immagini. Guardi, tuttora soffro di amnesie, e non sa quale fatica imparare le battute del copione!!! Ogni tanto le dimenticavo in mezzo alla scena, e dovevamo rifare tutto da capo! (ride ndr)
E va bene, torniamo al cinema!!! Com’è stato recitare per la prima volta? è vero che non avevi mai recitato in vita tua?
Già già! Tutto verissimo! Cioè, avevo recitato in passato, ma per salvare la pelle! Quando mi hanno chiesto di recitare, mi sono detto: “Hanno sbagliato persona, mi faranno fare il cespuglio, se mi va bene l’albero”
Veramente?
Le giuro!! Non ci potevo credere!
Ma come è successo? Insomma, era sempre stato nei tuoi programmi fare un film?
Affatto. Non ci avevo mai pensato prima: ma il destino ha voluto così! Vede, è tutta colpa di Nofret se mi sono invischiato in questo guaio!!!
Nofret, la sua partner nel film e nella vita, giusto?
Esatto. Lei mi ripeteva sempre che voleva fare un film, che voleva recitare, ma che non aveva occasioni. I suoi non volevano intraprendesse una carriera così rischiosa, preferivano vederla fare la cameriera al loro locale. Io però l’avevo vista recitare, e volevo aiutarla. Così, ho contattato amici e conoscenti, in cerca di un’ occasione per lei…Alla fine, Kravinskji le ha voluto dare una possibilità: ovviamente però i di lei genitori non volevano portarla. Ed è così che al provino l’ho portata io, facendole da spalla nella scena. Il regista ha notato quanto fossimo affiatati, per cui ci ha…ingaggiati!
Per cui, tu non dovevi esserci in teoria…direi che è una grande prova d’amore, per un ragazzo che prima era un freddo iceberg.
Grazie! (ride ndr) Lo so, lo so…in effetti, per me tempo fa sarebbe stato impensabile una cosa simile. Ma quando ho conosciuto Nofret, tutto il mio mondo si è disintegrato, lasciandone sorgere uno completamente diverso, più sano, più pulito.
Da quanto tempo state insieme?
Mah…direi da…quasi un anno e mezzo.
Colpo di fulmine?
Assolutamente. Ci siamo conosciuti al suo ristorante: mi è venuto un malore per il loro cibo! Manco a dirlo i suoi mi odiano!!! Gran bel modo di innamorarsi, non le pare?
Ma è tutto rose e fiori, o avete le vostre divergenze?
Una sola: i vestiti. Lei insiste nella convinzione che io stia bene in rosa. Vede le righe, seppur sottili, della camicia? Opera sua!
Nel film il tuo personaggio è totalmente ordinario: simpatico, ne troppo popolare, ne feccia…ed in amore assolutamente tenero. Quanto avete in comune?
Vediamo…sa che non è una domanda facile? Io ho un carattere complicato! Sebbene possa non sembrare, sono anche io, come Robert (il nome del protagonista ndr), una persona piuttosto allegra e…birichina, diciamocela tutta! Specifico: sono fedelissimo, birichino nel senso che a volte faccio l’idiota e sembro un bambino di 6 anni. Come lui in amore penso di essere tenero, anche se questo la persona più indicata a dirlo è Nofret! Non sono da nausea e diabete, ma mi piace fare sentire bene e…speciale, direi, la persona che mi è affianco. Al contrario di Robert, però, vorrei una vita normale, che a quanto pare non posso avere!
Una vita normale?
Ma sì dai! Avere una vita semplice, mettere su famiglia, fare un lavoro normalissimo…Non desideriamo questo alla fin fine tutti quanti? Vivere una vita che ci realizzi e ci faccia sentire…a casa.
Lasci il cinema quindi?
No…quello oramai non posso più farlo! E poi mi piace, sebbene i paparazzi potrebbero essere meno invadenti! Comunque darò meno occasioni possibili per suscitare stupidi e fasulli pettegolezzi.
Progetti futuri? Un matrimonio magari?
Bah, mi pare di essere un po’ troppo giovane per quello!!! Io e Nofret abbiamo 19 anni, siamo giovani! E comunque, penso di continuare con i film, come ho appena detto…ora chi ci ferma più!!!
Ma con il beyblade?
Non lo abbandono, l’ho detto e lo ripeto. È uno sport che può sembrare patetico, ma è molto di più di quanto non sembri: ci vuole una preparazione atletica notevole, e un rapporto con la propria trottola inimmaginabile. È uno sport completo, purtroppo per troppo tempo corrotto. Ma ora va bene.
Ultima domanda mooolto personale: sicuramente, alla vostra età, tu e Nofret avrete fatto…lei com’è?
(ride molto allegramente ndr) Mah…direi…mmm…abbastanza brava dai!

Guardo l’ora, e gli chiedo se ci concederebbe qualche foto. Lui accetta sorridendo, è raggiante.

Bene, è l’ora di dirci addio. Vuoi dire qualcosa?
Riflettete. Su quello che ho detto, sul nostro film, anche sull’esistenza umana, se si vuole stare sull’umanistico. E credetemi: ho detto tutta la verità, e nient’altro che quella. Bye!

Ci salutiamo così, lui che corre alla sua moto, io che, emozionata come una bambina, vado in redazione. Ho appena intervistato il ragazzo più affascinante del pianeta! Sono stata la prima estranea a cui si sia aperto, e mi riempie di orgoglio. È stato sincero, ha riso, felicemente a volte, amaramente altre. E mi ha veramente fatto riflettere: perché è giovane, perché è bello, perché la vita con lui è stata crudele, perché è riuscito a rialzarsi, a non arrendersi. Ed è questo che dovremmo fare tutti, sempre.


                                                                                          Articolo a cura di: Sybelle

Fine
Ed ecco qua! Allora? Che ve ne pare? So che è una cosa un po’ strana, corta e particolare, ma mi piaceva l’idea di vedere un Kei realizzato, che brilla sotto i riflettori di tutto il mondo! Ok, avrei dovuto mettere il nome di una vera giornalista, ma…non mi veniva! Così ho messo il mio nick! Aspetto qualsiasi tipo di giudizio, bello o brutto! Ringrazio e saluto EagleFire, Padme, Iria, DarkHiwatari, Valery Ivanov, e tutti quelli che ora non mi vengono in mente ma che ci sono, tra cui tutte le mie vecchie recensitrici!Un Kissone!!!!
DOMANDA IMPORTANTE: metto un' intervista anche con Nofret?
   
 
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