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Autore: Sa_hp    20/10/2013    4 recensioni
"Per me non sei mai stata solo l’amica secchiona dalla quale copiare i compiti. Per me sei Hermione. Intelligente, gentile. È vero a volte sei insopportabile e saccente… ma io ci tengo a te, e molto."
Impiego circa cinque secondi per metabolizzare il fatto che Hermione, la stessa Hermione con cui avevo litigato, Hermione la mia migliore amica, Hermione di cui sono perdutamente innamorato, mi sta abbracciando.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Step one: come a little closer
Is this happening to me?
Have I lost all my defenses?
Should I wait around and see
What it’s like to lose my senses?

Mika – Step with me
 
Lo so, sono un completo disastro.
O come ad Hermione piace definirmi un idiota. Idiota, stupido, insensibile. A volte mi dice che assomiglio persino ad un Troll.
Ma in questo momento darei qualunque cosa pur di sentirmi insultare da lei.
Già, perché da qualche giorno a questa parte Hermione deve aver esaurito tutti gli insulti di cui è a conoscenza dato che non mi rivolge la parola.
E stavolta, mi costa molto ammetterlo, è colpa mia. Tutta colpa mia.
Insomma come diavolo mi è venuto in mente di dirle quelle cose? Come ho anche solo potuto pronunciare quelle parole? Effettivamente ero molto irritato quella sera, e forse sarebbe stato meglio se mi fossi ritirato subito nel mio dormitorio piuttosto che trattenermi in Sala comune con Harry ed Hermione.
È notte fonda quando torno alla Torre di Grifondoro dopo il mio turno di ronda. Mentre cerco di raggiungere la scala che porta al mio dormitorio inciampo in un libro abbandonato sul pavimento e inevitabilmente mi ritrovo steso a terra.
- Chi c’è?
Una voce spaventata mi fa voltare in direzione del divano. Al buio riesco a scorgere una sagoma, ma sono troppo lontano per capire di chi si tratta.
Fortunatamente basta un semplice “Lumus” per riconoscere la persona che ho svegliato cadendo e facendo quel baccano: Hermione.
- Ah sei tu. – dice.
Percepisco una nota di irritazione nella sua voce.
- Mi dispiace non volevo spaventarti. Sono caduto.
Lei per tutta risposta si alza e si dirige a passo di carica verso il suo dormitorio.
- Hermione! Possiamo parlare?
- Forse non te ne sarai accorto Ronald, ma io non voglio parlare con te.
- Eppure ora l’hai fatto. Mi hai parlato. – aggiungo, rispondendo alla sua espressione dubbiosa.
Apre la bocca per parlare ma non dice nulla.
Merlino ho zittito Hermione Granger! È un evento epico!
Purtroppo sono troppo impegnato ad esultare mentalmente per accorgermi che si è voltata e che ha iniziato a salire le scale che portano al suo dormitorio.
Una vocina nella mia testa mi urla di fermarla, di chiederle scusa, di dirle tutta la verità.
- Aspetta!
Si gira e mi guarda tra il curioso e l’arrabbiato, ma continua a non rivolgermi la parola.
- Hermione… mi dispiace.
Ecco, di tutte le cose che volevo dirle, pronuncio la frase più banale. Sei davvero stupido Ron.
Lo sento. Questione di minuti e verrò attaccato da un altro stormo di canarini.
Ma nessun incantesimo o fattura o volatile mi colpisce.
Alzo lo sguardo e vedo Hermione che mi fissa ancora. Capisco che mi sta dando la possibilità di continuare a parlare.
- Non pensavo né penso davvero quello che ti ho detto. Per me non sei mai stata solo l’amica secchiona dalla quale copiare i compiti. Per me sei Hermione. Intelligente, gentile. È vero a volte sei insopportabile e saccente… ma io ci tengo a te, e molto.
Finalmente ho il coraggio di guardarla negli occhi e la mia sorpresa è grande quando li vedo colmi di lacrime.
Eppure pensavo di averle detto delle cose belle! Non volevo certo farla piangere. Non di nuovo. Non un’altra volta.
Inaspettatamente fa qualche passo verso di me, e, quando mi è abbastanza vicina, mi getta le braccia al collo.
Impiego circa cinque secondi per metabolizzare il fatto che Hermione, la stessa Hermione con cui avevo litigato, Hermione la mia migliore amica, Hermione di cui sono perdutamente innamorato, mi sta abbracciando.
Sorrido e rispondo a quel gesto di pace, o almeno così lo interpreto.
- Non mi piace litigare – sussurra quando mi lascia andare.
- Nemmeno a me
Sorride finalmente. Dopo molto tempo a detta di Harry e Ginny. Sapere di essere la causa di quel sorriso mi fa sentire… speciale.
La stessa vocina di prima mi ricorda che sono anche la causa della maggior parte dei suoi pianti.
Dettagli. In questo momento sono solo dettagli.
- Anche io ci tengo molto a te Ron.
Arrossisco e vorrei risponderle ma ho la gola secca, quindi mi limito ad annuire e a sorriderle ancora una volta.
- Beh, allora buonanotte. – dice e alzatasi in punta di piedi mi scocca un bacio sulla guancia.
In questo preciso istante sono sicuro di essere diventato rosso quanto i miei capelli.
- Notte. – rispondo in uno stato di semi incoscienza dovuta al suo gesto.
E mentre la osservo allontanarsi e dirigersi verso la sua stanza poggio una mano, dove qualche secondo prima mi ha baciato sorridendo beato.
 
Ora penserete: ma questa proprio non ce la fa a non pubblicare? Ebbene si, mi ero imposta di ritornare a scrivere tra qualche settimana, e invece sono di nuovo qui. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. La storia ne contiene sei e cercherò in ognuno di raccontare l’evoluzione del rapporto tra Ron ed Hermione, prendendo spunto dalla canzone “Step with me” di Mika.
Mi farebbe piacere conoscere la vostra opinione, positiva o negativa.
Alla prossima!
Sa :)
  
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