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Autore: Dovi_directioner    21/10/2013    0 recensioni
-nascondersi in se stessi significa essere forti perché così non fai tra vedere le tue emozioni
-no nascondersi in se stessi significa essere deboli perché non fai vedere agli altri ciò che sei e che sei qualcuno di importante...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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La lezione di fisica era iniziata, ma io come sempre non ascoltavo... 
'<' Perchè ascoltare, meglio vivere nel proprio mondo astratto, pieno di fantasie e sogni, tanto quello reale è brutto, pieno di problemi e persone orribili che ti fanno solo del male...cosí mi immagino il mio mondo perfetto che so che non esisterà mai, perché io... '>'.
Prima che io potessi finire di scrivere la frase la professoressa urlò:
-Jason!
Io alzai la testa di scatto e sbattei la testa sul davanzale della finestra, mi feci un male della madonna
La testa mi pulsava e mi stava venendo l'emicrania...
La professoressa mi rimproverò:
-Jason, non stavi di nuovo ascoltando, è già la quarta volta quarta volta questa settimana, fila dal preside e poi vai a bagnarti la testa che hai preso una bella botta.
Con la testa che mi pulsava passai tra i banchi e tra tutti quegli sguardi che mi mettevano in soggezione.
Certe volte odiavo essere guardata così tanto, perché pensavo sempre che ci fosse qualcosa che non andava in me, e forse era  vero...spesso invidiavo altre ragazze simpatiche, con tanti amici e stupende, perché non si facevano mai problemi e non avevano tanti come i miei. 
Uscii dalla classe e mi diressi verso la presidenza.
Non guardando dove andavo sbattei contro qualcosa o qualcuno.
Caddi per terra, aprii gli occhi per vedere chi fosse e mi ritrovai davanti Charlotte, la ragazza più carina della scuola:
-Scusa, scusa...non stavo guardando dove stavo andando mi dispiace tanto.
Disse mentre mi aiutava ad alzarmi.
Era una ragazza alta con i capelli lunghi, castani e occhi color nocciola, alta e molto magra.
Una ragazza molto socievole che a parer mio aveva un sacco di amici.
Sembrava una ragazza senza problemi, molto spontanea e anche essendo molto popolare non si montava la testa come le altre, anzi era gentile con tutti anche con le persone che non conosceva...
Lei aveva un anno in più di me, frequentava la quarta.
-Niente non ti preoccupare anch'io era distratta, comunque ciao devo scappare.
Dissi io freddamente e poi corsi velocemente.
Arrivai in presidenza, entrai e trovai i preside.
-Jason di nuovo qua, credo che questa volta sarò costretto a chiamare i tuoi genitori...
-No, no... la prego.
Dissi io velocemente.
-Perchè...? È solo un semplice colloquio non ti devo mica espellere, e poi così avrò l'onore di conoscerli di persona visto che non sono mai venuti qua a scuola...
E ora cosa gli avrei detto, un'altra bugia una delle tante me comunque le bugie fanno male ti mettono solo nei guai...Eppure non potevo raccontare la verità...la dolorosa verità
Anche perchè LUI sarebbe stato capace di fare del male anche al preside...però questo non mi sorprendeva...aveva fatto di peggio molto peggio...


**************
Secondo capitolo 
Scusate se sono cosí dettagliata ma voglio far capire bene quello  che prova la protagonista.
SCRIVETEMI SE VOLETE!!!!!
  
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