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Autore: Io_me stessa    03/11/2013    0 recensioni
Questa breve saga parla dell'immaginaria sorella di Clark/Kalel, è interamente ambientato a Krypton. Ho cambiato alcune cose rispettoa alla serie: Lara è morta alla nascita di Clark e Jorel è davvero un bastardo. Mi dispiace ma io l'avevo immaginato così. Dal testo:
CAP. 3 "Digito le coordinate della terra e poi quelle che i suoi abitanti chiamano latitudine e longitudine. Mi viene chiesto un nome. Dev'essere una modifica di Lara..."
CAP. 1 "Kalel ha smesso di piangere. Tendo le orecchie ma non sento niente. Per fortuna Jorel non si è svegliato. "E va bene piccoletto, resto qui, ma tu dormi"
CAP.3 " -Perdonami- Perdonami? A me lo dici? Alla figlia che ti ha appena disconosciuto?"
Genere: Avventura, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Clark Kent, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fuori è il caos. I seguaci di Zod corrono con fiaccole in mano, dando fuoco ad ogni cosa che vedono, non sembrano intenzionati a fare prigionieri. Uomini, donne e bambini gridano terrorizzati. Gli edifici più colpiti sono le biblioteche, il sapere accumulato in millenni di storia, tutta la conoscenza del nostro popolo è racchiusa nelle biblioteche di Kandor. Andata. Finita. Irrecuperabile. Qualcuno cerca di reagire, l’esercito prova a riunirsi, ma siamo troppo impreparati. Un uomo mi ha vista sulla soglia di casa, deve avermi riconosciuta, mi punta contro l'arma. Sono impreparata come la mia gente, chiudo gli occhi aspettandomi dolore, ma il dolore non arriva. Qualcuno mi ha fatto scudo col suo corpo. E’ mio padre. Cade a terra trafitto dal proiettile, il sangue che sgorga copiosamente dalla spalla. Lo osservo impotente, non posso più far nulla. Fa un ultimo sforzo, sembra voler dire qualcosa, avvicino il mio orecchio alle sue labbra e lo sento sussurrare: ”Perdonami”. “Perdonami” a me lo dici? Alla figlia che ti ha da poco disconosciuto? Alla stessa a cui tu hai appena salvato la vita? Il senso di colpa è così forte da farmi male. Il suo assassino non ha sparato un secondo colpo, strano. Guardo verso di lui: è steso a terra in una pozza rossa,  scorgo Lun allontanarsi dietro di lui. Ormai Jorel ha messo di respirare, gli chiudo gli occhi e gli disegno un immaginario simbolo di Rao sulla fronte. Ricaccio indietro le lacrime, non c’è tempo per il lutto. So cosa devo fare; Lara, prima di morire, mi ha dato delle istruzioni (che comprendo solo adesso) se per caso fosse successa una cosa del genere. Prendo Kalel in braccio e gli sussurro all’orecchio: “Ascolta, è solo un brutto sogno, non sta succedendo niente, tu chiudi gli occhi e non riaprirli fino a che  non è tutto tranquillo, è solo un sogno, nessuno può farti del male”. Annuisce tremante e chiude gli occhi. Il tempo sembra fermarsi mentre attraverso la città per i vicoli stretti e laterali. Quando un proiettile mi colpisce la gamba, me ne accorgo appena. Raggiungo il luogo indicato da mia madre, una piccola collinetta su cui mi portava a giocare da bambina. Appoggio la mano sul versante e il computer analizza le mie impronte digitali, si apre una porta prima invisibile ed entro in un piccolo spazio sotterraneo. Dapprima e tutto buio, poi il generatore si attiva e delle deboli lampade al tirdon si illuminano, rivelando un corridoio scavato nel terriccio morbido. Sul fondo si trova una capsula di emergenza grande a sufficienza per ospitare un bambino. C’è ne sono di simili, poco lontane dalla città, ma Zod ha molte spie e ne conosce l’ubicazione, a quest’ora le avrà sicuramente già distrutte. Sembra che Lara sia stata l’unica a prevedere una simile eventualità. Forse per mancanza di tempo o di mezzi, ma ha predisposto una sola via d’uscita, per il suo figlio prediletto, per quello di cui l’universo ha più bisogno. Non provo rabbia nei suoi confronti, ha fatto ciò che più era giusto. Poso Kalel nell’abitacolo e gli allaccio la cintura. “Non mi lasciare” dice, deve aver intuito quello che sta succedendo “Tranquillo, ci rivedremo” mento io. Digito le coordinate della terra e poi quelle che i suoi abitanti chiamano latitudine longitudine. Mi viene chiesto un nome, questa dev’essere una modifica di Lara. Esito per un istante “Martha e Jonathan Kent” scrivo infine. Premo subito il bottone rosso del lancio, prima di ripensarci. Mi allontano e cerco di sorridere rassicurante a mio fratello: non sembra molto rassicurato. La capsula parte e io la osservo forare il soffitto per diventare un puntino sempre anche più piccolo in lontananza. Troppo tardi mi chiedo se fosse davvero necessario mandarlo su un altro pianeta, in fin dei conti solo la nostra città è stata attaccata… forse sarebbe bastata una destinazione più vicina, magari con possibilità di ritorno… no, mi sto illudendo, non si tratta solo di un attacco armato; lungo la strada ho notato delle enormi crepe nel terreno, fulmini a ciel sereno e una gran quantità di incendi appiccati naturalmente. Il patto del giorn senz'armi è antico quanto il nostro pianeta. Infrangerlo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.Krypton sta morendo. E io morirò con lui. La ferita alla gamba che ho ignorato finora mi ha fatto perdere troppo sangue. Kalel non avrà ricordi della sua famiglia d’origine, né della sua gente, né della sua lingua. Dimenticherà anche me. In nessun luogo dell’universo resteranno tracce della mia esistenza, sarò ora e per sempre la sorella dimenticata. Ma non m’importa, che lo sappia o meno, io veglierò su di lui. Mi trascino fuori al sole perché non voglio morire sotto terra. I colori si fanno sempre più spenti. E poi è buio.  



Angolo dell'autrice

Ciao! Spero vi sia piaciuta, è triste ma non si poteva fare altrimenti. Se state leggendo quest'avviso è perchè vi siete sbattuti a leggere 3 capitoli, a questo punto recensite! xD No, seriamente, accetto tranquillamente anche critiche negativa, ma vorrei la vostra opinione, così posso migliorare. A me è sempre piaciuta l'idea che qualcuno si fosse preso cura di Clark prima dei Kent. So che  tutto diverso dalla serie tv, ma mi sono prese un bel po' di libertà :D Povero Jorel, l'ho fatto passare per uno stronzo (o no? Decidete voi). Piccolo appunto per alcune parole inesistenti che ho usato. Inutile che cerchiate sul dizionario, non esistono nè il pentaplo nè il rinton,ma si tratta di un altro pianeta! Non potevo scrivere coccinella e neon xDD vi prego, vi le rogo, vi prego fatemi qualche recensione, anche piccola, anche critica, anche minuscola!

 


  
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