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Autore: Be Only One    03/11/2013    1 recensioni
Rivivere tutta la storia di Draco e Hermione, attraverso i ricordi.
[ Dal 1 cap. ]
Cosa ci faceva un Pensatoio dentro l'ufficio di suo madre?
Quali pensieri stava rivivendo?
Quali pensieri erano così importanti da essere celati in un Pensatoio?
[ Dal 4 cap. ]
-Ti dispiace di aver chiamato la Granger, piccola Mezzosangue?-.
-No, certo che no -. rispose lui burbero.
[ Dal 7 cap. ]
-Sei una pesante so-tutto-io Granger -.
-E tu sei un pesante stronzetto, eh Malfoy -.
[ Dal 13 capitolo ]
-Per la Barba di Merlino...copriti Granger-.
-Che ci fai qui?Questo è il bagno dei prefetti - sbottò lei indignata.
-Si dà il caso, che anche io sia un prefetto-.
[ Dal 18 cap.]
-Vai via, Draco, non possiamo-.
-Si, possiamo invece- disse lui baciandole l'incavo tra la clavicola e la spalla.
-Io non posso...-.
-Cosa non puoi?-.
-Io non posso amarti-.
( Questa è la mia prima Draco/Hermione, quindi vorrei sapere come è venuta fuori )
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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11.

UN SALUTO NON DETTO

 

 

 

Angolo autrice:

 

Atterrò in una piccola stanza, arredata con gusto.

Le pareti erano viola e la scrivania intagliata con la porta socchiusa, dava l'idea di trovarsi in una piccola caverna personale.

Ormai Rose, sapeva che la stanza doveva essere perfettamente in ordine e difatti, non trovo un libro fuori posto o una quadro leggermente storto.

Tutto era lindo, tutto era perfetto.

Notò solo più tardi sua madre.

Era seduta sull'orlo del letto e rileggeva una lettera molto spiegazzata, cosa che fece capire a Rose che non doveva essere la prima volta che la leggeva.

Si avvicinò a sua madre e notò un sorrisino triste sul suo volto.

Incuriosita, salì sul letto fino a che si trovò alle sue spalle e poté leggere la lettera.

 

 

Ehi, Granger (non me la sento di chiamarti “cara”),

In questo momento dovrei chiederti come vanno le vacanze, ma sinceramente non mi interessa.

Non riempirò la mia lettera di parole vuote scritte solo per educazione o compassione, quindi arrivo subito al punto.

Non intendo più toccarti con un dito.

Non ti spiegherò il perché, ma questo non importa.

Mi dispiace, capisco il tuo desiderio di attenzioni da parte mia, ma questa storia non può continuare, non ora comunque.

Dimenticati tutto.

Noi non ci siamo mai parlati fuori dalla scuola o dalle classi e se qualcuno dovesse venire a saperlo, tu menti.

Io ti tratterò come sempre e, del resto, anche tu.

Non penso che nessuno dei due sentirà la mancanza dell'altro, visto che noi due ci siamo visti o parlati o baciati, poche volte.

A presto.

Brucia questa lettera.

 

Draco Malfoy.

 

 

 

Rose emise un verso sprezzante. Così, quell'essere aveva scaricato sua madre.

<< Non ora comunque... >> rilesse sua madre sovrappensiero.

<< Certo, non ora che Tu-Sai-Chi è tornato >> sbottò << non vuole che nessuno sappia che lui ha baciato una sudicia mezzosangue >> aggiunse con amarezza.

Rose era sconsolata, una piccola parte di sé, gioiva a quella novità, un'altra era dispiaciuta per sua madre.

Notò a malapena che a sua madre uscì un piccolo singhiozzo, subito sottomesso.

Con rabbia prese la lettera e la strappo fra le mani, buttandone i pezzi lacerati sul pavimento.

Passarono diversi secondi, in cui entrambe rimasero, inerti. Lo sguardo, perso nei pezzetti di carta.

Poi Hermione si alzò, raccogliendo i pezzetti.

Rose si sorprese ancora di più quando, poco dopo, sua madre cercò di riunire la lettera con il MagicScotch.

Non farlo mamma.

Urlava dentro di sé.

Come ti sei ridotta così?

Chiese ancora più forte.

Non sapeva cosa pensare, non sapeva cosa dire o cosa fare.

Voleva solo scappare, non voleva più vedere, non voleva più sapere, voleva uscire da quel ricordo, ma non aveva idea del come.

Non fece neanche in tempo a chiedersi come avrebbe fatto che la scena cambiò...

La strada di Diagon Alley aveva il suo solito calore, misto a sole e popcorn.

Rose, almeno, la ricordava così.

Le case colorate, i negozi sempre aperti, la strada di ciottoli.

Tutto era al suo posto.

Tutto era perfetto.

Hermione vagava sola, lo sguardo perso in lontananza.

Era davvero bella così.

Rose notò che era in pantaloncini che le fasciavano le gambe snelle e in una canottiera che mostrava le sue forme molto di più della divisa di Hogwarts e che ora le stava molto stretta sul petto.

Rose contemplò il cielo, di un azzurro pallido e terso, con sole che illuminava timido gli occhi di sua madre.

Col sole, erano diventati di una strana sfumatura dorata.

Stava camminando al suo fianco, come alcuni mesi fa, come la prima volta che era venuta a Diagon Alley, sempre con lei, ma stretta al suo fianco e con la paura e la curiosità per quegli strani maghi.

Poi, Hermione si irrigidì.

Rose la osservò per qualche secondo, prima di seguire il suo sguardo duro.

Lo osservo da lontano, proprio come sua madre.

Camminava con eleganza. Era cresciuto dall'ultimo ricordo, molto. Aveva i capelli leggermente più ribelli del solito, era più alto e maturo.

Una leggere barba ispida gli credeva sul mento, leggermente visibile alla luce del sole, che rendeva quei peli bianchi.

Rose vide sua madre stringere i pugni e ficcarsi le unghie nel palmo della mano.

Osservando la luce illuminare il ciuffo dei capelli biondi di Malfoy, Rose poteva, quasi, riuscire a vedere i flussi di ricordi di sua madre. In quel momento, entrambe, stavano pensando la stessa cosa, ne era certa.

Pensavano a quel bacio, a quel dannatissimo bacio.

Lui si avvicinava sempre di più, mentre sua madre continuava a stare impalata sul posto.

Rigida.

Gli occhi di Malfoy, planarono indifferenti su sua madre e si fermò anche lui.

Sorpreso.

Negli occhi grigi, Rose vide passare un qualcosa, delle parole, un significato.

Ancora ci penso a te. Si.

Non riesco a salutarti, non chiedermelo. Non ci riesco.

Ecco cosa dicevano.

Come potevano due tunnel grigi trasmettere quelle parole in una muta richiesta di aiuto.

Hermione continuava a fissarlo, l'unica cosa che fece fu toccarsi le labbra impercettibilmente con la lingua.

Rose notò che Malfoy fatico a deglutire.

Poi distolse lo sguardo e continuò a camminare, come se non fosse successo nulla, come se fosse tutto normale, come se Hermione non esistesse, come se tra di loro non ci fosse stato nulla, come se quel bacio fosse solo stato un incubo o un sogno.

Stringila a te, solo più questa volta. Abbracciala, guardala, ancora una volta.

Contemplala. Con paura e coraggio.

I pensieri di Rose erano confusi, lo odiava, ma detestava vedere quell'immagine sul volto di sua madre.

Quell'espressione delusa e ferita, quell'espressione sola.

<< Io..>> disse Rose al vento, perché nessuno poteva sentirla, nessuno poteva ascoltarla.

Non sapeva, era confusa.

Io cosa? Cosa avrebbe potuto dire a sua madre, a Malfoy, a se stessa?

Scosse la testa anche se nessuno era lì a fissarla.

Si ritrovò a non capire più nulla, mentre Hermione si girò un'ultima volta a fissare Malfoy.

Poi la scena cambiò...

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

 

Vi scongiuro di lasciarci qualche recensione, non posso continuare senza sapere almeno una vostra opinione.

 

Vedo molte visualizzazioni, ma vi prego, qualunque commento è apprezzato. Qualunque. Aspetto una vostra recensione
  
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