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Autore: Paradichlorobenzene_    04/11/2013    2 recensioni
Angel e Devil si scontrano da secoli per custodire o tentare le anime dei terreni a loro affidati. Ma com'è davvero la vita di questi poveri stagisti? Cosa dovranno affrontare alla Golden School, prima di diventare Guardiani? Certamente, la prospettiva di vivere in eterno non è per loro una cosa allettante ... Almeno per ora.
Tratto dal Prologo:
3#
Lui, che non se n’era accorto, guardò lo strappo all’altezza del ginocchio con orrore. I suoi eleganti pantaloni ottocenteschi erano stati irrimediabilmente rovinati, era un affronto quasi peggiore del mignolino.
Lysandre si schiarì la voce per vocalizzare con precisione e, sorridendo, scandì bene le seguenti parole:
“Vaffanculo, Castiel”.
Genere: Demenziale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Il Tempo che Passa - Una Lenta e Dolorosa Agonia ...


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#1
Charlotte era il classico devil passivo, angelo mancato che segue in silenzio la lezione e tutti gli avvenimenti che la circondano. Quel giorno, forse perché era ancor più svogliata degli altri giorni, forse perché la verifica di storia angelica non era esattamente un buon motivo per entrare a scuola, decise di disertare e scaraventare tutto – libri, quaderni e zaino – fuori dalla finestra, per poi andare al parco a rilassarsi. Prese un outfit a caso dal suo armadio di vestiti tutti rigorosamente uguali e uscì, dimenticandosi però che i tacchi a spillo non sono l’ideale sulla terra umida.
Quando arrivò, circa un quarto d’ora dopo, aveva dissotterrato un rolex, qualche lombrico, un elicottero, due cadaveri di qualche animale non identificato e un testimone di Geova grazie alle stalattiti che aveva sotto le caviglie. Decise di sedersi al tavolino del bar li vicino e osservare il via vai di gente intorno, quando il suo sguardo cadde su una pietra piatta posta sotto un albero, con accanto una bottiglietta d’acqua. Le parve che il terreno attorno alla pietra fosse leggermente bruciacchiato, ma non vi diede molto peso.
Almeno finché non sentì Armin, messosi a giocare li vicino, dire che Castiel era, in fin dei conti, una brava persona.
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#2
Intanto, Ambra stava cercando il ragazzo-amore-affermato-della-sua-vita in un vestitino rosa di pailettes, con tacchi rosa di pailettes, cerchietto rosa di pailettes, orecchini rosa di pailettes e una borsa rosa di pailettes. No, i suoi capelli sono ancora biondi, ma sta pensando di farsi delle meches fucsia. Vi ringrazia per l’interessamento, aggiungendo che noi comuni mortali senza un minimo di stile siamo talmente straccioni da sembrare quasi casual e che dovremmo prendere esempio da lei.
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#3
Intanto quella macchia verde che si aggirava per il cortile della scuola non era un enorme granatina alla menta bensì Kentin in tuta mimetica che tentava di sfuggire alle grinfie di Alexy. Muovendosi carponi tra le siepi però non passava molto inosservato, anzi, aveva gli occhi di mezza scuola puntati su di lui mentre l’altra metà della scuola si chiedeva chi fosse quel deficiente mascherato da opossum. Quando il povero ragazzo giunse, coperto di graffi e tagli, al portone della scuola, si ritrovò davanti un  paio di converse arancioni. Guardando in alto, l’inconfondibile capigliatura azzurra di un ragazzo che Kentin conosceva bene. Scappando a gambe levate, si ritrovò a sbattere contro la copia mora del ragazzo incontrato poco prima, sospirando di sollievo.


- Su Kentin, Alexy non è tremendo come credi!
Sarà, ma sono due settimane che mi perseguita peggio di uno stalker.
Il ragazzo cinse le spalle dell’amico con un braccio mentre un SMS riportante la scritta “Te l’avevo detto che avrebbe funzionato!” faceva capolino dal suo cellulare, mittente Armin.
Chi l’avrebbe mai detto che la tintura per capelli e le lentine colorate avrebbero compiuto tale miracolo?
Pensò Alexy, con i vestiti del fratello e il braccio sulla spalla di Kentin che poco dopo si sarebbe preso un infarto.
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#4
A scuola, la domanda del giorno riguardava la fine che Lysandre aveva riservato a Castiel.
C’era chi vaneggiava sullo squartamento, chi sull’elettroshock, chi sull’annegamento, ma nessuno aveva pensato che, in quanto Demone, Lys aveva optato per l’incenerimento.
Alexiel ci stava già pensando da un po’, visto che Claire aveva deciso di sostituire l’ora di filosofia dantesca* con botanica, asserendo di preferire il fango alla selva oscura.
Appogiata al muro con fare figo, stava vaneggiando su quanto odiasse l’ora di buco quando un gruppetto di ragazzi le passò davanti. Nulla, non le interessava nessuno.
Guardandosi attorno, la scuola era deserta. Bene, la sua reputazione non ne avrebbe risentito.
Si sedette a gambe conserte nel sottoscala e accese la console, presa in prestito da Armin, e iniziò a giocare ad Assassin’s Creed: Altair’s Chronicle.
Stava ormai arrivando ad un punto cruciale della partita quando un’alta ombra sorridente la sovrastò. Ghignava soddisfatto a aveva i capelli candidi.
Fottuto Lysandre.

- Bene bene, quindi la stella del professor Faraize passa l’ora libera a giocare ad un gioco violento invece che a ripassare lettere e filosofia. Il consiglio studentesco angelico sarà lieto di venirne a conoscenza.
- Tsk, con quali prove, Lysandre?
- Non c’è bisogno di sputare il mio nome con tanto odio, Alexiel. – Rispose lui, sventolandole davanti al naso il cellulare con su un video compromettente di lei con in mano una console.
- Dimmi cosa vuoi, razza di bastardo che non sei altro.
- Scendere a patti, angioletto – disse, sorridendo in modo poco rassicurante.



- L'angolo della Neutra-
Buon Pomeriggio a tutti! Vi chiedo umilmente perdono per l'immane ritardo, ma tra compiti in classe, avvenimenti vari e impegni massacranti, ho potuto scrivere il nuovo solo adesso. E' fresco fresco di battitura, buttato giù in dieci minuti scarsi parlando al telefono con un'amica rompiscatole. Non mi sono superata, in effetti questo è un capitolo abbastanza tranquillo. Diciamo che da qui in poi la storia prenderà una piega più seria, perché gli avvenimenti inizieranno ad intrecciarsi e la trama a complicarsi - anche se cercherò di non far mancare il pizzico di comicità, così, per sdrammatizzare.
Inutile dire che prima o poi si alzerà anche il rating con grande gioia delle fangirl pervertite come me. Yeh! Detto questo, un'unica nota del capitolo:

* Filosofia Dantesca è una materia che ho ovviamente inventato io, in relazione all'nferno, al purgatorio e all'inferno di Dante. Si studia durante i primi tre anni del College, che si struttura in 5+2 anni, che sarebbero il normale liceo più i due di specializzazione come se fosse un'università, e quindi dai 16 ai 23 anni. Anche questa struttura l'ho inventata di sana pianta per far tornare i conti della storia.

Infine, vi lascio con la solita domanda finale - più quella in sospeso del precedente capitolo (Cristoh, le note sono quasi più lunghe del capitolo):
- A quali condizioni Lysandre accetterà di non rivelare ai professori che in realtà Alexiel non è la perfetta Angel che tutti credono?

Buona continuazione!
   
 
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