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Autore: absolute    12/11/2013    0 recensioni
Marissa,una giovane diciassettenne americana con una vita sregolata all'insegna dell'alcol e del divertimento incontra un uomo,Mr.Jones..egli pur non avendone mai avuta l'intenzione le cambia la vita e le salva la vita in varie volte.
Nasce l'amore,ma questo li porterà ad affrontare molti ostacoli:alcuni insormontabili.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Entrai e mi misi al mio solito posto,vicino la finestra,così avrei potuto guardare fuori se la lezione incominciava ad annoiarmi..cosa molto probabile perchè la letteratura inglese non mi era mai piaciuta. Dopo cinque minuti vedemmo la porta aprirsi ed entrò il signor Jones,non aveva per niente un'aria spaventata,anzi sembrava piuttosto a suo agio..evidentemente non conosceva i studenti di questa scuola. ''Allora,io sono Kenneth Jones,ma per voi sarò il singor Jones'' e scrisse alla lavagna il suo cognome. Sentii Doug e Boe ridacchiare,non mi sorprendeva,loro erano bravissimi a dare il ben servito ai nuovi professori.. ''ah quindi il suo nome è Jacks'' disse Doug voltandosi a ridere con Boe. ''No,signor Dewan..il mio nome è Jones'' disse posando il gessetto sulla cattedra con fare calmo,poi si avvicinò a Doug e aprì il suo libro a pagina 135,e dopo un momento di tentennamento dei due il signor Jones gli chiese:''sa parlarmi di Blake signor Dewan? Dovrebbe sapere tutto dato che avete affrontato l'argomento con la signora Cromwell''. Tutta la classe si mise a ridere,sapendo che mai e poi mai Doug avrebbe risposto alla domanda..anche io mi misi a ridere,quel professore era un tipetto sveglio,mi piaceva. Dopo averlo fissato per cinque minuti contati aspettando una risposta,Doug abbassò la testa e a quel punto era chiaro che non avrebbe risposto,quindi il signor Jones sorrise,chiuse il libro e disse:''come mai non ha sbagliato il nome di Blake? Lei è piuttosto incline a sbagliare i cognomi'' a quella frase tutta la classe rise,il professore ci sapeva davvero fare. Dopo essersi seduto alla cattedra aprì il libro,bisbigliò qualcosa poi disse:''chi è il numero quindici nell'elenco?'',granai gli occhi,ero io..cavolo,non poteva chiederlo a me,non avevo mai sentito una parola di letteratura inglese,non sapevo neanche perchè avevo scelto un corso di letteratura inglese.. Mentre pensavo tutte queste cose,il signor Jones si era già avvicinato a me e mi fissava da un pò,io alzai la testa e lo guardai...''signorina Dawn'' disse con voce calma sorridendo..''ci vuole dire chi è Blake?'',ero in panico..chi cavolo era Blake? sapevo che era un poeta ma non sapevo cosa aveva scritto...quindi la buttai sul sarcastico e risposi:''ah non lo chieda a me,io l'ho sempre chiamato Blaker''. Tutta la classe scoppiò a ridere,il signor Jones invece sorrise solamente,e tornò alla cattedra..''allora non solo il signor Dewan sbaglia i cognomi'',risi solo perchè ero felice che l'avesse presa bene. Il resto della lezione fu sorprendentemente divertente,il signor Jones ci spiegò Shakespeare con un pò più di vita di come aveva fatto la signora Cromwell,inolte a volte ci faceva recitare le poesie,ridemmo molto quel giorno,perchè non eravamo esattamente dei bravi attori. Il signor Jones mi aveva fatto una buona impressione,era diverso da tutti gli altri insegnanti,quella era la prima volta che stetti attenta ad una lezione di letteratura...la signora Cromwell avrebbe pagato per questo risultato. ''nonna,quale erano le tue materie preferite'' chiese Selena sorridendo. ''oh beh,la materia che preferivo in assoluto era educazione fisica,ma anche letteratura incominciava a piacermi...infatti il signor Jones mi fece amare quella materia,sai? Comunque,quando la scuola finì,io e Samantha ci incontrammo all'entrata e andammo a casa a piedi. ''allora? com'è andata oggi?'' mi chiese sorridente,come sempre. ''bene,ah,sai il nuovo professore di letteratura inglese è un bel tipo'' affermai convinta,continuando a camminare..quando vidi Samantha spalancare la bocca e urlare:''a te piace un professore?'' poi scoppiò in una risata. Lo so,era abbastanza sorprendente che mi andasse a genio un professore,ma prima o poi doveva accadere..insomma siamo in miliardi su questa Terra e uno doveva pur piacermi. ''si,e allora?'' affermai infastidita. ''non c'è bisogno che ti arrabbi,forse quest'anno passerai senza paura di bocciare'' disse mettendomi un braccio intorno alle spalle. ''si,forse'' dissi prima di sentire arrivare una macchina da dietro..mi voltai e vidi James nella sua macchina. ''vieni tesoro'' mi disse facendomi segno di salire. ''dove?'' chiesi dubbiosa,con lui c'era da aspettarsi di tutto. ''al falò sulla spiaggia,ti sei dimenticata?'' sorrise. ''oh,già..tu vieni Sam?'' mi voltai verso di lei aspettando una risposta. ''si,ma vado con Doug,ci vediamo lì'' ognuno salì sulle rispettive macchine e andammo in spiaggia;lungo il tragitto io e James ci tenemmo per mano e ci baciammo,ormai erano più di un mese che uscivamo insieme. Sentii la porta aprirsi e d'un colpo smisi di raccontare..era mia figlia Joanne. ''hey Selena,tesoro,ti ho cercato dappertutto'' disse mia figlia alla sua bambina con aria preoccupata. ''la nonna mi stava raccontando la sua vita'' affermò Selena convinta e sorridente. Joanne si girò verso di me,si vedeva la sua evidente sorpresa,tante volte le avevo negato di sentire la mia storia e poi avevo deciso di raccontarla a mia nipote. ''mamma? davvero?'' mi chiese. Annuii con la testa,abbassando gli occhi e prendendo i miei occhiali per vedere da lontano. ''allora,voglio ascoltarla anche io'' affermò con fermezza,avvicinandosi a me. ''non credo che sia...'' Joanne mi interruppe piuttosto in collera dicendo:''la stavi raccontando a Selena,perchè non a me?''. La guardai negli occhi attentamente,insomma ora lei era adulta,aveva una bambina,non c'era alcun motivo per il quale non avrei dovuto raccontarle quella storia adesso...erano passati così tanti anni. ''e va bene'' dissi sorridendo. ''tesoro,vai un attimo da papà che ti deve dire una cosa'' disse Joanne a Selena,la piccola balzò in piedi e corse di sotto. ''continua ti prego'' mi chiese Joanne. ''bene,allora,io e James..(il mio fidanzato di allora) arrivammo in macchina alla spaggia dove c'era un mucchio di legna accatastato pronto per il falò,poco dopo arrivò anche Samantha. Preparammo le birre,il vino e da mangiare su una coperta per terra e quando incominciò a fare buio ci mettemmo tutti intorno al falò a parlare e cantare accompagnati dalla chitarra di James. Verso le dieci decidemmo di fare una pausa,James posò la chitarra e mi fece cenno di andare con lui..io lo seguii. Mi portò in una scogliera,quel posto era meraviglioso,davvero..si potevano intravedere i delfini da lì. Ci sedemmo e incominciammo a baciarci,i baci si fecero sempre più intensi fino a quando lui non cominciò a toccarmi...a quel punto gli afferrai le mani e dissi un secco ''no!'',James non la prese bene,infatti insominciò ad insultarmi. ''mi hai fatto perdere tempo,ho aspettato che lo facessi con me per niente'' nessuno mi aveva mai detto quelle cose,a me piaceva molto James e sentirgli dire quelle cose mi aveva distrutta..di solito ero una persona che aveva sempre la risposta pronta ma in quel momento le mie labbra si chiusero e le lacrime cominciarono a scendere. Corsi via in preda all'imbarazzo,avevo passato del tempo con un ragazzo che voleva solo approfittare di me..come potevo essere stata così stupida? Iniziai a correre non sapendo bene dove andare,dopo dieci minuti di corsa mi trovai sulla statale,era buio e inoltre non c'era un anima..sarei rimasta per sempre lì. Cominciò a piovere,e io avevo solo il pezzo sotto del costume e una maglietta lunga che ovviamente di infradiciò tutta con i miei capelli compresi. Continuai a camminare per circa cinque kilometri nella speranza che Samantha o James mi trovassero,ma niente..incominciavo ad aver paura anche perchè si faceva tardi e mia mamma non mi raccontava esattamente belle storie ambientante in queste situazioni. Ad un certo punto sentii una macchina e non sapevo se tremare dal freddo o dalla paura,quindi decisi di farlo per tutte e due. La macchina di fermò e io ero in preda al panico,quindi iniziai a correre fino a quando non sentii una voce familiare. ''Marissa'' mi fermai all'istante,mi voltai e vidi in piedi davanti alla macchina il signor Jones...non fui mai più felice di vedere un professore in tutta la mia vita. Corsi verso di lui e lo abbracciai,un pò per scaricare la paura che avevo avuto poco fa e un pò per riconoscenza,era stato come una mano da cielo in quella situazione terribile. ''perchè sei tutta sola?'' mi chiese preoccupato. ''ero ad un falò'' risposi tremando dal freddo. Lui si tolse la sua giacca e me la mise,ancora più preoccupato di prima mi chiese:''cosa ti è successo?''. ''io ho..ho litigato con il mio ragazzo e sono scappata'' risposi scostando i capelli bagnati dal mio viso....
  
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