Tre Giorni per Dire Ti Amo
di Angela Jewell
Sommario: A Jusendou, Akane ritorna in vita... Ma a che prezzo? Disclaimer: Come la maggior parte delle persone sa, questi personaggi non mi appartengono (sfortunatamente!) e li sto semplicemente prendendo in prestito per questa storia. Contro la loro volontà... *Ranma e Ryoga stipati nel mio sgabuzzino* Per i tre giorni, racconterò il giorno del Matrimonio Fallito come fosse la continuazione del primo giorno. Questo rende più facile mantenere il tracciato, visto che non siamo sicuri di quanto tempo sia trascorso tra Jusendou e il matrimonio fallito... e così facendo, non devo provare e mettere in scena il resto di questa storia su di una barca (o qualunque mezzo abbiano scelto per tornare a Nerima...).
[Questa storia appartiene ad Angela Jewell ed è tradotta con il permesso dell’autrice.]
Stray cat Eyes
Capitolo 3
La quiete prima della tempesta...
Ranma... Akane aprì gli occhi per vedere il suo fidanzato inginocchiato davanti a lei, i suoi occhi pieni di incredulità; le sue guance, sporche e segnate dalle lacrime. Debolmente, sollevò una mano, desiderando di sfiorare il suo volto. Anche se non poteva dirlo a parole, poteva ancora cercare di farglielo capire in qualche altro modo... ... E Ranma continuava a fissarla, avendo paura di chiudere gli occhi - paura di battere le palpebre. La sua stretta attorno a lei era tesa come se lui l’avesse tirata più vicino, spaventato che lei potesse svanire da un momento all’altro. “A... Akane?” Domandò balbettando, speranzoso.
Infine, scostandosi, abbassò lo sguardo sul volto di lei e la sua bocca si spalancò dalla sorpresa. Akane lo stava guardando, sorridendo raggiante. “Ciao, Ranma.” Disse dolcemente. Il sollievo era chiaro sul viso di lui mentre la guardava, e lei vide che le sue lacrime avevano finalmente smesso di cadere. “Akane...” “Mi dispiace,” replicò lei, guardandolo da vicino. “Riuscivo a sentire tutto... Solo che non potevo muovermi per rispondere.” S’interruppe, valutando la sua reazione. Ranma impallidì, sgranando gli occhi terrorizzato. “Eh? Tutto?” Chiese, arrossendo furiosamente. Akane assentì con il capo. “Certo,” rispose. “Ogni parola.” Vide Ranma scostarsi, le mani sul volto. Non poteva esserne sicura, ma sembrava che fosse sprofondato nei suoi pensieri... benché non vi fosse alcun bisogno di guardarla con quell’aria così atterrita. Beh, almeno non aveva negato nulla, pensò la ragazza con sollievo. Inoltre, probabilmente gli serviva soltanto un altro po’ di tempo per uscire allo scoperto e dirglielo... l’aveva colto alla sprovvista, dopotutto. Akane si alzò a sedere, quando Ryoga si precipitò da lei, saltando su Ranma nel farlo. “Akane!” gridò, raggiungendola. “Per fortuna stai bene!” Poteva vedere il sollievo e la preoccupazione sul suo viso; sentimenti che si erano riflettuti su quello di Ranma solo pochi istanti prima. “Mi spiace di avervi fatto preoccupare,” rispose lei, colpevole, accorgendosi di aver completamente dimenticato i suoi amici. Lanciò un’occhiata veloce a Ranma, che si era rigirato per scrollarsi Ryoga di dosso. Non aveva ancora detto una parola; ma, infondo, non se l’era aspettato così presto. Akane sorrise con difficoltà. Lui l’avrebbe detto, giusto? Lo guardò allontanarsi da lei, dirigendosi verso le pozze dell’acqua che li aveva inondati. E per un attimo, avrebbe potuto giurare di aver sentito la Hannya ridere.
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Giorno 1
Il giorno del mancato matrimonio
Tentativo #1: L’Approccio Diretto
Akane avvampò, stringendo in grembo il bouquet di fiori. “Beh...” Cominciò a disagio, i suoi occhi fissi a terra con convinzione. Aveva deciso poco prima che chiederglielo a bruciapelo sarebbe stato il modo migliore - e giacché la Hannya non l’aveva menzionato, era sicura di non stare infrangendo nessuna regola. Di certo, aveva ancora qualche problema nel raccogliere tutto il coraggio che le serviva per formulare le parole. Prendendo un profondo, calmo respiro, Akane parlò. “Ranma,” disse infine, la sua voce più bassa e meno sicura di quanto volesse. “Tu mi ami. E’ vero?” Poi, alzò gli occhi per incontrare il suo sguardo... E gli occhi di Ranma si allargarono. “Um... E’ vero?” chiese lui, sinceramente sorpreso. Inclinò la testa, confuso. “Cosa te lo fa pensare, Akane?” Akane abbassò gli occhi al pavimento, troppo imbarazzata per guardarlo negli occhi. “Ma... quando stavi piangendo per me a Jusenkyo... Potrei giurare di averti sentito dire... sai, dire che mi amavi.” Ranma la guardò perplesso, come se si stesse scervellando, cercando di ricordare. Poi, il suo volto divenne rosso. Agitando i pugni, si voltò verso di lei. “Sono sicuro di non averlo detto!” gridò arrabbiato. “So che non l’ho fatto! PER NIENTE!” “Qual è la differenza?” Urlò lei di rimando, offesa più dalla sua reazione che dalle sue parole. “Sono ancora certa di averti sentito, in qualche modo!” Ranma indietreggiò di un paio di passi, mettendosi in posizione da difesa. “Cosa?” domandò, spostando le mani in alto davanti a sé - pronto a schivare un attacco imminente. “Vuoi combattere?” Akane gli diede le spalle, infuriandosi in silenzio. Quello stupido, pensò adirata. Non avrebbe mai potuto rispondere ad una semplice domanda senza farla suonare come un insulto. Sospirò, portandosi una mano alla testa, costernata. Una cosa era sicura. L’approccio diretto non era affatto il modo migliore...
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Il matrimonio, naturalmente, era stato un fallimento. E nonostante lei fosse un po’ contrariata, non poteva dire di essere esattamente sorpresa. Ma era sfortuna. Una parte di lei si era accorta che sposare Ranma gli avrebbe forse dato quella spinta in più per dirle quelle parole... invece un’altra parte di lei ammetteva che così avrebbe potuto allontanarlo ancora di più... Si accigliò all’idea. Non voleva affatto forzarlo a fare niente - soprattutto qualcosa di così importante. Ma che altro avrebbe potuto fare? I suoi occhi caddero su di un libro posato sulla sua scrivania - libro che Nabiki le aveva dato come “ringraziamento” per aver reso il matrimonio così proficuo. Era intitolato Come sedurre il tuo uomo e mantenerlo sedotto. Onestamente, pensò, imbarazzante. A volte non riusciva a credere a Nabiki. Spostandosi dalla scrivania, Akane guardò la piccola finestra dal suo letto - quella su cui Ranma era solito arrampicarsi ad ogni occasione. Non poteva far altro che desiderare di sapere cosa pensava lui di tutta la situazione. Sapeva che era ancora infuriato con Happosai per aver bevuto la Nanniichuan - quello era ovvio - ma come si sentiva per il matrimonio mandato all’aria? E ce l’aveva con lei per non avergli detto prima della Nanniichuan? Spontaneamente, i suoi occhi si diressero nuovamente verso il libro sulla scrivania. Sospirando, Akane si tirò giù dal letto. Sapeva che era inutile impuntarsi sul matrimonio fallito; specialmente quando c’erano cose più importanti di cui preoccuparsi. Ma come poteva far sì che Ranma le dicesse di amarla? Aveva già pensato di chiederglielo direttamente... e non era andata secondo i suoi piani. Lei non voleva allontanarlo, spaventandolo - voleva solo dargli una piccola spinta... Di nuovo i suoi occhi si spostarono sul libro. Beh, valeva la pena di tentare, decise, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla scrivania. Lottando contro l’imbarazzo, e con diversi, veloci sguardi in entrambe le direzioni per assicurarsi che nessuno la stesse spiando, cominciò a sfogliare le pagine. La seduzione dipende dal tuo atteggiamento, lesse, i suoi occhi che sondavano la pagina. Credi di essere sexy, e ti sentirai sexy. Si fermò, lasciando che l’informazione le s’imprimesse nella mente. Beh, per lei aveva perfettamente senso, si disse. Ogni volta che Ranma le aveva detto di non essere carina, neppure una lei l’aveva contraddetto o aveva cercato di provargli di stare sbagliando. Sicuro, si era arrabbiata e lo aveva colpito una volta o due, ma quello non aveva esattamente cambiato la sua opinione di lei... Incoraggiata, continuò a leggere. Sfortunatamente, molte delle cose che lesse non potevano essere applicate su di lei, così si ritrovò a saltarne la maggior parte, e indugiò solo sulle parti interessanti e utili. Infine, una volta deciso che avrebbe raccolto tutte le informazioni che le sarebbero servite, rimise velocemente il libro sulla scrivania. Un piccolo sorriso si disegnò sul suo viso mentre guardava fuori dalla finestra. Forse aveva un’idea, dopotutto...
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Giorno 2
Tentativo #2: La Sottile Arte della Seduzione
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Akane sorrise, stendendosi sul letto, ripensando agli eventi della giornata. Sapeva che non era stato un totale successo - l’opportunità di usare tutto quel che aveva imparato sulla seduzione era andata a rotoli, specialmente con l'interruzione di Shampoo... ma, in un certo senso, era quasi felice che le cose fossero andate in quel modo. Se doveva far sì che Ranma ammettesse i suoi sentimenti, voleva che lo dicesse a lei - il maschiaccio privo di fascino - non a qualcuno che lei stava fingendo di essere. E nonostante non ci fossero state dichiarazioni d’amore, il loro appuntamento era stato... bello. Perfetto, anche. Era consapevole del fatto che le rimanesse solo un altro giorno, ma, per una volta, si sentiva come se tutto stesse andando per il verso giusto... ... Non c’era modo in cui potesse sapere che la Hannya stava osservando ogni sua mossa, un sorriso sul suo volto nell’aspettare il momento opportuno.
Fine del Capitolo 3
Note dell’autrice Mi dispiace che vi sia sembrato che i primi due giorni siano passati troppo in fretta, ma sono sicura che la maggior parte di voi si saranno accorti che la vera azione non comincerà fino al terzo giorno. Pensavo a una sorta di riscaldamento per i primi due giorni - almeno, dopo che lei si era resa conto che l’approccio diretto non poteva funzionare. E inoltre, sapete come si dice: Molte persone danno il meglio sotto pressione. ;) Okay, se non ve ne eravate ancora accorti, questa storia è ambientata durante la saga di Jusendou - nel momento in cui Ranma sta cercando di prendere l’acqua fredda per Akane, e i suoi occhi si sono completamente chiusi... Questa storia è totalmente basata sul manga, quindi se ho fatto riferimento a momenti che non avete ancora letto, o che magari avete confuso, allora sentitevi liberi di andare sul mio sito web e di leggere la sezione MANGA MOMENTS. **pubblicità senza vergogna, pubblicità senza vergogna** In ogni caso, spero che questa storia vi sia piaciuta, fin qui... ^_^
Note della traduttrice Salve a tutti! ^^
Bene, come avrete già capito, la traduttrice da questo capitolo in poi non sarà più ChiuEs, ma io (Stray cat Eyes); avendo lei dei problemi di tempo, mi sono proposta per continuare questa fanfiction, ed ho ottenuto il suo consenso. (Evviva! ^///^) (A proposito, se stai leggendo: Grazie ancora, Ste! *__*) Ora, so di non essere all’altezza di ChiuEs, o chissà quanto esperta, e che molte frasi possono sembrare tradotte un po’ alla lettera, ma vi giuro che ce l’ho messa e ce la metterò tutta perché la differenza tra la traduzione di ChiuEs e la mia non vi causi problemi!
Okay, forse la mia non rende vera e propria giustizia alla grande maestria di Angela Jewell, ma capirete anche voi che alcune cose (espressioni particolari o detti, per esempio) vanno interpretate, ed io non sono proprio una cima... A questo proposito vi segnalo la frase di Ryoga da me tradotta con “Per fortuna stai bene!”: l’originale diceva in verità “Grazie a Dio stai bene!”.
Il motivo per cui ho preferito cambiare questo particolare, è che quel “dio” stonava un po’; per intenderci, non si adattava molto bene alla realtà in cui vivono Ranma & Co., che sono - se non erro - shintoisti. E’ stato un mio cruccio, tutto qui. Nel caso preferiate la versione originale, segnalatemelo pure e vi accontenterò! -_^
E non fatevi scrupoli nel farmi notare gli eventuali errori presenti nel capitolo: ve ne sarò grata! ^^ Un grazie va a ChiuEs, a tutti coloro i quali hanno recensito i precedenti capitoli, e a chi ha continuato a sperare che questa fanfiction fosse aggiornata.
Continuate a seguirci, mi raccomando!